L’Intervento
È inutile, in quel momento non riusciva
a stare fermo un secondo: se si sedeva sbatteva di continuo il piede dal
nervoso; se stava appoggiato al muro a braccia conserte, tamburellava le dita
al braccio; se camminava avanti e indietro, avrebbe voluto spaccare la faccia
chiunque incontrasse…
Vegeta non ce la faceva più, era da un
ora e mezza che Bulma era entrata nella sala
operatoria e quella malefica porta bianca non si degnava ad aprirsi. Ci
mancavano poi quel gruppo di amici che lo avevano
raggiunto: a parte Goku e Chichi
che erano lì da prima e Videl che era rimasta a casa
a controllare quelle pesti di Bra e Pan, c’erano
proprio tutti. E poi erano così tranquilli come se non stesse succedendo nulla
e parlavano di continuo ridendo e scherzando e anche Goku si era aggiunto… Il principe li guardava con rabbia ed
era pronto a minacciarli per farli azzittire, però qualcuno lo precedette…
-INSOMMA VOLETE CHIUDERE IL BECCO?!?
STATEVENE ZITTI!!!! MI MERAVIGLIO DI TE GOKU!!!!-
-GIA’
CHICHI HA RAGIONE… VEDETE DI FINIRLA!-
Vegeta rimase sbalordito… Chichi
e Trunks si trovavano nella sua stessa
situazione. La moglie del suo eterno rivale era seduta con le mani che
sorreggevano la testa china, mentre Trunks era nella
solita posa paterna con le spalle al muro… incredibile come gli assomigliasse e
Vegeta riteneva Chichi una vera amica, era quella più
normale di tutti e più autoritaria e sapeva farsi valere… aveva grinta! Però,
come tutti sappiamo, non glielo avrebbe mai detto
esplicitamente!
Con lo sguardo il sayan ringraziò entrambi e Chichi
sorridendo gli rivolse la parola.
-E’
dovere Vegeta… Comunque sai dov’è Bunny?
Pensavo che lei ci avrebbe avvisato della situazione!-
-Tsk, infatti e mi chiedo anch’io dove sia finita… sto iniziando a
perdere la pazienza!-
-Papà, penso che la nonna sia dentro con la mamma e mi aveva detto prima di entrare che ci avrebbe avvisato di
tutto… ma a quanto pare non vuole lasciarla sola!-
Trunks
aveva un tono fermo e cupo e Vegeta lo ascoltò parola per parola,
ma la pazienza per i sayan aveva un limite
tremendamente corto…
-Basta non ne posso più! O mi dicono che succede o faccio saltare in aria questo
edificio!!! CHIARO???-
Vegeta con passo veloce si dirigeva dove si trovava la
sua consorte, ma otto possenti braccia lo bloccarono…
-Trunks,Goten, Gohan lasciatemi! E tu Kaaroth…
TOGLIMI QUELLE LURIDI MANI DA DOSSO!-
-Papà calmati!
Non è il momento e poi…-
Ma la voce di Chichi lo interruppe
-Guardate! Il portone si sta aprendo!-
Tutti i presenti si bloccarono e Vegeta
e gli altri quattro sayan rimasero immobili,
staccando lentamente le mani dal principe. Bunny
chiuse dietro di se il portone e con aria preoccupata si rivolse al genero.
-Vegeta vieni… ti devo
parlare!-
Il principe esitò un po’ ma
subito dopo la raggiunse e i presenti lo guardarono ansiosi.
***********
-Allora?-
-Vedi Vegeta… c’è
stato un problema…-
La bionda non riusciva a continuare e Vegeta la spronò
-Che
problema? Che è successo?... AVANTI PARLA!!!-
Bunny si
spaventò un po’ ma sapeva che Vegeta non era affatto
paziente…
-C’è
stata una complicazione… e… emorragia interna.-
Il silenzio.
Il nulla.
Il vuoto.
Il sayan riformulò ciò che sua
suocera gli aveva appena detto… Emorragia
Interna…
Paura.
Agitazione.
Angoscia.
Ecco quello che provava. Ecco quello che provava per la sua donna. Per Bulma.
Era diventato una
statua di cemento, con lo sguardo nel vuoto e con il viso pallido, anzi,
totalmente bianco.
Bunny
non sapeva cosa fare… ne se abbracciarlo, ne se
parlargli…
-Mi dispiace!- Una lacrima scivolò
sul suo volto roseo, presa anche lei dal panico.
Il principe alzò lo sguardo verso la sua interlocutrice
e cambiò espressione, sembrava… arrabbiato…
-ti dispiace…. E solo questo
che sai dire? TI DISPIACE??? E perché stai frignando? Anzi non me lo dire… NON AZZARDARTI! PENSI CHE NON CE
-NON DIRLO NEANCHE PER SCHERZO, IO NON LO PENSO AFFATTO!
HO PERSO MIA MADRE PER
Una Bunny mai vista prima… strillante
e arrabbiata. Vegeta era sorpreso ma non lo diede a
vedere e fece per andarsene, ma poi si fermò e disse con aria abbattuta:
-Avvisa tu gli altri!-
Bunny
non se lo fece ripetere e corse verso gli amici.
Il principe percorse il corridoio e i presenti, che
sapevano tutto, lo fissarono ma questo era
impassibile, non parlava e continuava a camminare verso il terrazzo.
-Pap…-
-No Trunks, lo so che vuoi parlargli ma aspetta un po’!-
Gli disse Goku appoggiando la
mano sulla sua spalla.
-E meglio che si calmi
e che rifletta un po’… speriamo che vada tutto bene- disse Chichi
in preda ad una valle di lacrime.
Vegeta camminando sentì tutto e mentalmente chiese scusa al figlio, ma doveva a tutti i costi digerire la
notizia.
Constatò che non c’era nessuno così aprì la porta
finestra per poi chiudersela dietro e si mise seduto sulla ringhiera, con le
spalle al muro e una gamba che penzolava nel vuoto… anche se
erano le 11 e il sole illuminava tutta la città, l’aria era gelida come il
cuore del sayan in quel momento…
I ricordi lo pervasero dal momento in cui si sono visti per la prima volta; poi ricordò le loro prime frecciatine, il momento in cui entrambi si dichiararono,
l’umiliazione di Yamcha quando Vegeta gli disse che Bulma era diventata sua, le loro notti indimenticabili, la
nascita di Trunks, quella di Bra
e infine… Il ricordo di Bulma sorridente di quella
mattina prima di entrare nella sala operatoria.
Delle calde lacrime scivolarono sul volto del sayan, mandando letteralmente a quel paese l’orgoglio.
-Non mi lasciare Bulma, non ti
azzardare! Sarò egoista ma ho bisogno di te… io ti
amo! Senza di te la vita per me non esisterebbe!-
Aveva una voce fioca, strozzata dalla rabbia e dal
pianto e si portò una mano davanti agli occhi come per non far vedere a nessuno
le sue lacrime, perché quelle erano riservate solo alla sua amata. Ad un certo
punto il sole scomparve e le nubi stavano ricoprendo l’intera distesa azzurra.
Dopo pochi secondi il cielo pianse, accompagnando la tristezza del nostro
orgoglioso principe.
********
-Perché la
mamma… PERCHE’?-
-Amico calmati ti
prego, andrà tutto bene!-
-Andrà tutto bene? ANDRA’ TUTTO BENE? MA SAI COSA STAI
DICENDO GOTEN???-
-Mi meraviglio di te… pensi che tua madre non…-
Trunks
non lo fece finire che gli diede un pugno in pieno viso, scaraventandolo fino
al terrazzo dove si trovava Vegeta, che vedendo Goten
a terra con il naso sanguinante sussultò e guardò all’interno del reparto per
vedere chi era la causa di tutto quel trambusto.
-GIURO CHE SE TI AZZARDI DI NUOVO A SPARARE
TALI CAZZATE, TI DISINTEGRO CHIARO???-
Per un momento Goten pensò che
ad aver parlato era stato Vegeta, ma poi constatò che
era il suo migliore amico e rimase a bocca aperta… non l’aveva mai visto così.
-Oh tesoro stai bene???-
-Sì mamma tranquilla è solo un
po’ di sangue tutto qui!-
-Tu sei un sayan e dovresti
capire che basta poco per farli arrabbiare, soprattutto in queste situazioni!-
Sopraggiunse Goku
-Lo so, ma da bravo AMICO che sono volevo solo cercare
di aiutarlo ed ecco il
risultato!-
Il principe cercò di fare chiarezza sulla questione e si incamminò verso il figlio.
-Tsk,
sei diventato pazzo forse? Ma che cazzo
ti è preso? Se volete combattere andatevene fuori di qui!-
-Vuoi sapere la verità Papà,
Tutti quanti uscirono per lasciare soli
padre e figlio, che con rabbia voleva sfogarsi proprio con il principe
(non auguro a nessuno questa situazione!)
-Quel pugno era diretto a te, ma dato che avevo sottomano Goten, ho colpito
il mio migliore amico che non centrava un cazzo di
nulla, e lo sai perché volevo darti quello stramaledettissimo pugno?-
Vegeta se ne stava zitto
cercando di non alterarsi e vedere dove Trunks volesse arrivare nel discorso.
-Perché la nonna ha chiamato solo te per dare notizie su mamma e di sicuro glielo hai dett… anzi, ORDINATO tu di dirtelo di nascosto e io chi cazzo sono eh? CHI SONO? UN
DEFICIENTE CHE SI FA PRENDERE PER IL CULO? NO! SONO
SUO FIGLIO!!!!-
Vegeta stava per ribadire ma Trunks disse una cosa che lasciò senza fiato suo padre…
-
SCIAFF!!!!
Uno
schiaffo!
Trunks
rimase con la testa di lato e Vegeta col braccio
piegato dalla parte opposta, con la mano ancora aperta. Cinque interminabili
secondi dove il silenzio dominava la sala d’attesa e il principe li troncò
rabbioso, ma con tono piuttosto pacato.
-Se la pensi così allora sei veramente un deficiente, ma
so che non lo sei quindi risparmiati queste emerite cazzate! È la rabbia che sta parlando e non tu e,
credimi, anche io mi sento così perché tua madre si trova in queste condizioni.
Tua nonna ha chiamato me perché voleva che io te lo dicessi e non lei, ma poi
si è accorta che io mi trovavo in condizioni pietose e che non ero in grado di
parlare, così ha trovato forza e te lo ha detto! Non so che cazzo
mi succede e so che anche tu ti trovi nelle stesse mie condizioni, credo che
sia un miracolo a mantenermi calmo ora e sai che non è
da me, perciò adesso ti vai a fare quattro passi e quando ti calmi torni qui…
fallo prima che io cambi idea e ti conci per le feste-
Il lilla manteneva lo sguardo basso e non trovò il
coraggio di guardarlo negli occhi, ma quando si sentì un piccolo peso alla
spalla sinistra, alzò gli occhi e vide il padre regalargli una piccola smorfia,
come dire, un mezzo sorriso.
-Scusa papà, hai ragione…-
Detto ciò il figlio uscì dal reparto per cercare di
calmarsi, mentre Vegeta si sedette più vicino possibile al portone, chiedendosi
mille volte che cosa stessero facendo alla sua povera Bulma.