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Autore: GregMiller    01/02/2016    1 recensioni
Il virus C, potente arma creata nei laboratori dell' Umbrella Corporation è caduto in mano ad un organizzazione terroristica nota come " The Rebbelion " formata dall'alleanza delle principiali cellule terroristiche del globo. Quest'arma è in grado di trasformare un normale essere vivente umano in j'avo: Mostruosi essere con abilità fisiche e motorie fuori dal comune. Somministrandolo ai loro soldati, la Rebelion lancia un massiccio attacco,assediando per prima L'Europa orientale dove i paesi locali,già indeboliti dalle crisi economiche e sociali vengono facilmente sopraffatti, spingendosi fino ad arrivare alla parte centrale del continente occupando la Germania ed espandendosi gradualmente verso l'Ovest. La BSAA, una squadra speciale antiterrorismo è inviata al fronte per contrastare l'invasione.Il sergente Greg Miller si ritroverà ben presto coinvolto in una guerra senza esclusione di colpi.........
SPOILER: PIERS NIEVANS PROTAGONISTA DI RESIDENT EVIL è uno dei principali antagonisti del romanzo.
Genere: Avventura, Azione, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Chris Redfield, Nuovo Personaggio, Piers Nievans
Note: Cross-over | Avvertimenti: Bondage
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Capitolo 35

Il flusso di quei ricordi negativi che in quel momento mi teneva occupata gran parte della mente fu interrotto da un violento stridore di gomme; ne scese una figura imponente e quasi sicuramente dall’atteggiamento un po’ incazzato: il comandante Redfield che procedeva a passo svelto verso noi,seguito ai lati da McCalebb e Brown. Non ebbi neanche il tempo d’aprire bocca che mi sbatté violentemente contro un container,afferrando saldamente il colletto della mia uniforme con entrambe le mani:  “Lo sai cosa cazzo hai appena fatto, sergente!? Sei consapevole che se falliamo questa fottuttissima operazione, io mi gioco la carriera! Non prendere mai più decisioni di testa tua! Chiaro il concetto?” Disse urlandomi in faccia con tutta l’aria che aveva a disposizione nei polmoni: di certo sapevo che se la sarebbe presa con il sottoscritto; d’altronde ero anche più alto in grado rispetto a Rivas e lui non aveva colpa, aveva seguito solo gli ordini senza discutere. “Colonnello! Quel bastardo ha ucciso i nostri uomini! Se continua a gironzolare a suo piacimento…” “ Cosa credi che faccia!? Usa quel tuo fottuttissimo cervello una buona volta: non credi che fosse proprio la sua tattica attirarti qui per una nuova trappola? Tra l’altro, hai fatto caso a dove ti ha condotto?” disse alludendo al porto, si ricordava anche lui dell’imboscata che subì la nostra squadra appena due anni fa e fu uno dei motivi che gli causò un temporaneo stress post-traumatico,da cui fortunatamente riuscì a riprendersi. La sfuriata terminò con il comandante che mi lasciò andare con un violento strattone mentre in tutto ciò,Rivas e gli altri due stavano muti come dei pesci, senza intervenire e guai se lo avrebbero fatto in un momento del genere. Il colonnello girava furiosamente avanti ed indietro, come se fosse un leone in gabbia tenuto a digiuno per diversi giorni finché non sentì trillare il comunicatore: era Leon Kennedy. “Ciao Chris!” “Leon! Hai scelto proprio il momento sbagliato per contattarmi! Dimmi subito che cosa vuoi!” “ Scommetto invece cento bigliettoni che l’informazione che sto per darti ti lascerà a bocca aperta e ti renderà felice: abbiamo scoperto il nascondiglio di Lord Kuarl!” Il comandante rimase spiazzato per svariati secondi; dopo mesi e mesi di ricerche, finalmente la US SOCOM era riuscita a scovare il nostro bersaglio numero uno!”Ora quel figlio di puttana avrà i minuti contati e sarà solo questione di tempo!” pensai tra me. “ Dov’è situato!? In che zona!?” sbraitò il colonnello impaziente. “Vicino al porto vi è una piccola fortezza costruita su un’isola che Lord Kuarl usa come base per dirigere le sue operazioni sui principali teatri di guerra. Non è stato per niente semplice scovare quel luogo, dato che neanche è segnato sulla mappa”. La notizia aveva leggermente tranquillizzato il comandante ma non del tutto: ciò lo aveva rasserenato ma era comunque impaziente; dovevamo mantenere la calma  tutti i costi per evitare di fare stupidi errori che ci potevano costare l’intero esito del conflitto e la grande fatica sudata. “Va bene Leon, d’accordo! Ma come faremo ad arrivarci il più velocemente possibile?” “Mi prendi per fesso, Chris? Appena ho trasmesso la notizia al generale O’Brian, ha inviato subito Keith e Quinton verso la vostra posizione: sarete gentilmente accompagnati con uno Huey armato di piccoli ma maneggevoli gatling, in modo da ringraziare l’eventuale comitato di benvenuto!” Disse ironicamente Leon: senza la US SOCOM, la BSAA sarebbe stata solo un mucchio di polvere e viceversa per la stessa agenzia di spionaggio, in queste circostanze si vedeva la simbiosi, la vera collaborazione tra le due organizzazioni: culo e camicia, in grado di risolvere qualsiasi problema. I trucchi del mestiere avrebbero salvato migliaia di vite umane ed ancora mi chiedevo come la US SOCOM riuscisse a ricavare informazioni così difficili e quasi invisibili ma d’altronde si sapeva: il funzionario Kennedy aveva avuto la sua prima esperienza durante l’incidente di Raccoon City quand’era ancora un semplice poliziotto e successivamente grazie alle sue abilità, riuscì a guadagnare abbastanza esperienza per combattere minacce più gravi e pericolose fino ad oggi. Forse era proprio grazie a lui che i servizi segreti funzionavano alla grande. Certe volte paragonavo sia il mio comandante che quest’ultimo come i veri pilastri delle due organizzazioni. Mentre ero assorto in quei pensieri, non mi accorsi che era appena arrivato lo Huey che si librava in volo a pochi centimetri dal suolo, per evitare di perdere tempo durante la partenza. Dopo ciò, il comandante fece cenno a me e Rivas di seguirlo sull’elicottero e dopo aver scambiato rapide parole con McCalebb e Brown, fece cenno a Quint di partire, mentre rapidamente salutammo anche Keith che fungeva da copilota. Mentre sorvolammo rapidamente le acque cupe e nere del mare, Leon disse un’ultima cosa al colonnello: “ Vi consiglio vivamente di sbrigarvi: i nostri computer riferiscono che Lord Kuarl ha appena attivato una sequenza di lancio di testate nucleari verso le città più importanti del mondo, avete circa sei minuti prima del blackout totale, passo e chiudo” Terminò la conversazione mentre noi tre ci scambiammo sguardi increduli;stava diventando sempre più difficile…
   
 
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