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Autore: littlemoonstar    19/03/2009    26 recensioni
“dove sono? Dov'è Edward?!”
“continui a ripeterlo da mesi ormai,Bella. Non esiste nessun Edward,ti trovi nell'ospedale psichiatrico di Phoenix.
Non preoccuparti,andrà tutto bene.”
La verità,certe volte,è difficile da accettare.
Genere: Romantico, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Disturbia
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Blood
Disturbia

xxx













Per un attimo,dall'altra parte ci fu solo silenzio.
Contai i secondi,pregando per una risposta,anche per un solo segno di vita.
-Bella? Bella Swan? -
Un gemito mi uscì dalle labbra: spalancai gli occhi,un misto di sorpresa,terrore e speranza.
-s-si...sono proprio io. -
Billy rise a bassa voce,facendomi quasi credere che mi avesse riconosciuto.
Forse potevo farcela.
-non ci sentiamo da...da tanto di quel tempo. Mi ricordo di quando giocavi nel mio giardino con Jake. Te lo ricordi,mio figlio Jacob? -
Oh,mio dio.
-un momento,ma da dove stai chiamando? Credevo che tu...si,Charlie mi aveva detto che...-
-sul serio non ti ricordi di me...- era una domanda,ma forse mi uscì più che altro un sussurro.
-ne è...passato di tempo – ripeté,guardingo. Cominciava a sospettare qualcosa.
Riattaccai,sconfitta.
Il mio unico appiglio,la mia unica speranza di ritornare nel mio mondo era svanita come neve al sole.
In quel momento mi resi conto che non erano solo le mie speranze ad essersi sciolte.
Io ero la neve. E mi stavo,lentamente,sciogliendo.
-Isabella! - la voce stridula di Lorette mi arrivò alle orecchie prima che potessi pensare ad altro.
Di sicuro mi avrebbe fatto una bella ramanzina per questo.
Fantastico.
Ero di nuovo in trappola.
E nessuno,ora come ora,poteva salvarmi.




Ingoiai un altro maccherone,guardando fuori dalla finestra in attesa della dottoressa Hallen.
Inizialmente mi era arrivato in camera un piatto di ravioli ai funghi,ma l'avevo subito mandato via.
Neanche a farlo apposta.
Sospirai,guardandomi le mani che oramai avevano acquisito di nuovo la loro forma naturale.
La mia vita non era più tale.
Era apatia,passività.
Era il nulla.
Dopo la telefonata con Billy Black – e le dovute false spiegazioni a tutto il personale dell'ospedale – ero tornata nel mio bozzolo.
Era come se qualcuno tagliasse i fili delle mie speranze subito dopo l'inizio della mia scalata per raggiungere la superficie.
E,inevitabilmente,ricadevo ogni dannata volta nell'oblio.
La dottoressa Hallen mi aveva spiegato che tutti i riferimenti in quelli che lei chiamava sogni potevano essere facilmente spiegati: il mio arrivo a Forks e i primi giorni in una nuova scuola,secondo lei,coincidevano con l'inizio della mia patologia,e il successivo incontro con Edward e i Cullen rispecchiava i mesi trascorsi nella clinica.
-molti dei nomi,delle persone e delle cose che vedi qui ti ricordano i tuoi sogni perché le hai viste davvero,nei tuoi sprazzi di lucidità. Ecco perché le ricolleghi a Forks. -.
Quando me l'avevano detto aveva fatto finta di capire,ma nella mia mente pensavo “anche tu,Rose?”.
Ero convinta della loro esistenza,ero certa di non essere pazza.
Eppure tutte le prove sembravano essere contro di me.
Ed io stavo cominciando a desistere.
In quel momento una dolce melodia mi arrivò alle orecchie: la dottoressa Hallen mi aveva portato una radio il giorno prima,e l'unica stazione ricettiva in quel posto era quella della musica classica.
Ma quando partì Claire de Lune,sentii di nuovo il vuoto dentro di me.
Ogni cosa,li dentro,mi ricordava Edward.
Nominarlo era la cosa che faceva più male,e di certo sentire quelle note lo era ancora di più.
Spensi la radio velocemente,spostando il vassoio mobile. Mi era passata la fame.
Tentai di appisolarmi – il che voleva dire sognare Edward – ma era tutto inutile: in quel momento mi ci sarebbe voluto Jasper con il suo fantastico potere di rilassamento.
Continuavo a rimanere in bilico,sospesa tra sogno e realtà.
Era davvero frustrante.
C'era un'unica,ultima cosa da fare,ma avrebbe richiesto tempo.
Era un gesto estremo – lo avevo rinnegato dal primo momento in cui lo avevo pensato – ma era l'unica cosa da fare per dimostrare che avevo ragione.
Sentii dei passi lungo il corridoio,e decisi di agire il prima possibile.
Dovevo solo trovare i mezzi necessari.
Aprii la mano sana,osservando il palmo liscio e le dita sottili. Mi guardai intorno,cercando qualcosa che potesse aiutarmi.
Mi alzai in piedi,respirando lentamente e tentando di controllarmi per pensare a qualcosa di buono.
Alla fine ebbi un'idea.
-Bella...- la porta si aprì,mostrando la bellissima figura perfetta della dottoressa Hallen.
Non appena si voltò verso di me chiudendo la porta,ebbe un fremito,seguito da un gemito sommesso e impossibile da nascondere.
Era di pietra,la sua espressione una maschera di terrore.
Perché mi aveva visto,ed era proprio ciò che volevo.
La guardai,inespressiva,lasciando cadere il pezzo di vetro che avevo stretto nella mano con un colpetto leggero,tentando di non guardare le gocce di sangue e svenire lì per terra.
Avevo svitato la lampadina della piccola abat-jour sul comodino affianco al letto.
Si fidavano di me,ormai ero in via di guarigione.
Mai avrebbero pensato che avessi potuto rompere la lampadina e stringerla in mano tanto da farmi male.
Avevo appena distrutto il ponte di fiducia che mi legava a lei,ma sinceramente non me ne importava.
Portai la mano tremante davanti a me,stendendo il braccio.
Lilian scosse la testa,chiudendo gli occhi per mantenere la concentrazione.
Ma quando li riaprì,portandosi una mano davanti alla bocca,vidi con orrore ciò che solo quel gesto estremo avrebbe potuto mostrarmi.
Gli occhi della dottoressa Hallen erano rossi come il sangue.
Solo in quel momento mi resi conto che anche io non avevo considerato a pieno il mio gesto,forse anche io pensavo a quello come un gesto privo di senso.
Avevo le prove.
E un vampiro famelico puntava dritto verso di me.
-stupida ragazzina. - sussurrò lei,sedendosi a terra.



Mi guardai di nuovo le mani,sbuffando.
Ora erano entrambe fasciate.
Perfetto,sembravo una completa idiota.
Iniziai a togliermi la fasciatura che copriva la cicatrice a mezzaluna: ormai non mi faceva più effetto vederla.
Perché ho ragione.
Rosalie entrò nella stanza dopo un bel po',e mi accorsi che l'odore di sangue se n'era andato solo da poco.
Solo in quel momento riuscii a collegare tutto quanto,maledicendomi per non aver scovato le prove quando le avevo proprio davanti agli occhi.
Hallen.
Non era un nome messo a caso,aveva un'origine precisa che solo la mia continua distrazione non era riuscita ad afferrare.
Hale e Cullen. Hallen. Bella trovata.
Solo dopo aver capito quello ricordai che il secondo nome di Rosalie era Lilian,e questo mi fece capire che avevano architettato tutto alla perfezione,e anche se avessi fatto quel collegamento probabilmente Rosalie avrebbe tirato fuori la storia della psicosi e dei nomi della mia fantasia corrispondenti a quelli uditi durante la mia permanenza nel manicomio.
Dannazione,erano stati proprio bravi.
Già,ma chi?
-Bella. - disse lei,inespressiva.
-non parlare con me. - risposi,stupita dalla mia sicurezza – d'altra parte,io sono pazza,giusto?-
-oh,Bella,non fare la melod...-
-melodrammatica? Certo. Sai che ti dico? A questo punto potremmo festeggiare,no? -.
Ero fuori di me. E ne avevo tutti i motivi.
-calmati,Bella. Posso spiegarti tutto. -
-spiegare cosa? -
-di come sei finita qui,e di come non avresti dovuto sapere nulla.-
Prestai un po' più di attenzione,calmandomi: - non avrei dovuto sapere...-.
In quel momento mi sentii profondamente sola.
Ero stata abbandonata da tutti in un istante,portata via dall'unico luogo in cui mi sentivo davvero felice.
Qualcuno – non sapevo chi,ne come – mi aveva portato via la felicità,imprigionandomi nella mia solitudine.
Ero una maschera di cera,non riuscivo a mostrare nessuna emozione,tante erano quelle che si mescolavano sul mio volto nello stesso momento.
-perché sei qui? Perché continuate a...a farmi uscire di testa?! - gridai,affondando il viso nelle mani e sentendo le lacrime inumidirle.
-qualcuno doveva pur sorvegliarti,Bella. Se fossimo spariti probabilmente nessuno ti avrebbe controllato,e chissà quale pazzia avresti combinato. Con tutta probabilità ti saresti lanciata dall'ultimo piano o avresti tentato il suicidio. E' per questo che sono rimasta qui,per controllarti e cercare di...guarirti,farti credere che tutto ciò che vedevi era frutto della tua pazzia. -
-una bella scocciatura per te,eh? - sussurrai,inespressiva: in fondo era risaputo che Rosalie mi aveva sempre odiato per i suoi buoni motivi,e non riuscivo proprio a capire come avesse potuto accettare quel...quel cosa?
Ancora non sapevo nulla di tutta quella storia,e di certo Rosalie ci avrebbe messo un po' per spiegare.
-non essere sciocca. E poi,ero l'unica in famiglia che avrebbe potuto farlo,una mente fredda capace di controllarmi. -
-siete vampiri – pronunciare quella parola mi fece rabbrividire – l'autocontrollo è la vostra dote speciale. -
-non ne sarei così sicura. - aggiunse lei,guardando nel vuoto – senza di te l'intera famiglia ha subito un grave impatto emotivo. Ed escludendo Carlisle,che di sicuro sarebbe stato troppo riconoscibile nell'ambito medico,rimanevo io. -
-hai studiato medicina? -
-ne ho avuto di tempo – si aprì in un sorriso debole,ma nelle sue parole c'era una certa malinconia – tuttavia non potevo stare a diretto contatto con il sangue,per cui ho subito escluso reparti a rischio come chirurgia. Mi chiedo come Carlisle riesca a resistere. Bella...-mi guardò di nuovo,come se tutto quello di cui stessimo parlando fosse spuntato fuori dal mondo dei folli e tornato ad essere un elemento reale.
Tuttavia,in quel momento avevo solo un nome che mi girava vorticosamente in testa.
Uno ed uno solo.
Ma non volli chiederlo,avevo troppa paura di pronunciarlo ancora.
-Rosalie,ti prego...cosa sta succedendo? Perché...perché sono qui,cosa...cosa succede?-.
Rose sembrava turbata,indecisa sulle parole da usare: non sapeva ancora se rivelarmi tutto,questo era certo.
Ma perché la situazione si stava facendo così pericolosa?
-dimmelo,Rosalie. Dimmi che non sono una squilibrata,ti prego. Ho bisogno di sentirlo. - dissi alla fine con un lungo sospiro stanco,attendendo la risposta ad occhi chiusi.
Un attimo di pausa.
-non sei pazza,Bella. - rispose Rosalie,scuotendo leggermente la testa – ma sei in pericolo. -
-e dov'è...- avevo troppa,troppa paura di chiederlo,ma con un enorme sforzo riuscii a tirar fuori quel dolorosissimo nome – dov'è Edward...-
Rosalie era sempre stata una persona diretta,e di certo la risposta non fu da meno: l'aspetto positivo del suo carattere era che in certe situazioni non si dilungava molto a parlare.
E la risposta arrivò diretta,come una spada nel petto.
-dai Volturi. -




xxx




























Note:Taratataaaaaa! Oddio,oggi sclero alla grande XD Scusate,il troppo studio a volte - diciamo molto spesso - fa male^^
Allora,bella gente...mamma mia quanti bei commenti! Grazie mille,ragazze! (ragazzi? Ci siete anche voi? Ditemelo,sennò sai che figuraccia! ^///^) Che ne pensate di questo capitolo?
Alla fine qualcosa è stato chiarito,no? Devo farvi davvero i complimenti,siete stati davvero bravi con tutte le ipotesi su Rosalie,soprattutto chi si è ricordato del suo secondo nome e della somiglianza di Hallen con Hale (braviiii!^^),ma soprattutto anche chi ha sospettato del fatto che la cara Rose non ha accompagnato nel capitolo precedente Bella fuori a fare una passeggiata a causa del sole...davvero,sono sconvolta dal vostro occhio *_*
Comunque ci tengo a ringraziarvi ancora,e a spiegare un paio di cosette per chi non avesse letto il libro o magari visto solo il film:
-i ravioli ai funghi sono il piatto preso da Bella durante la prima uscita con Edward,in Twilight: ecco perché li manda via appena glieli portano (ma credo che comunque anche nel film viene detto,vero? Mi pare di si...)
-Claire de Lune,come tutti sapete,è la canzone ascoltata da Bella ed Edward nella camera del vampiro: insomma,tutti questi riferimenti la faranno impazzire! XD
Per chi mi ha chiesto di Billy: in effetti l'intenzione di Bella era quella di parlare con Jake,ma comunque con chiunque fosse legato al mondo di vampiri,licantropi e compagnia bella...quindi per lei era tutto buono,in quel momento! XD
Ah,un'ultima cosa: che c'entrato i Volturi ora? E perché Edward è da loro? Se non lo sai tu,mi direte voi...ehehe,questo lo scoprirete solo al prossimo capitolo!!^^
Un bacione!

LMS*








  
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