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Autore: heykurt    09/02/2016    4 recensioni
Quando Blaine si rifiuta di tornare assieme a lui, Kurt si sente crollare il mondo addosso. Blaine, sentendosi in colpa, chiede dunque al suo migliore amico Sebastian di stare vicino a Kurt ed assicurarsi che stia bene. A malincuore, Sebastian accetta, ma non può immaginare che quel conforto permetterà ad entrambi di conoscersi meglio e rivalutarsi in modi che non avrebbero mai creduto possibili.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Burt Hummel, Kurt Hummel, Santana Lopez, Sebastian Smythe
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 19


 




 

 

SOUNDTRACK 

“Secrets” - One Republic ( https://www.youtube.com/watch?v=qHm9MG9xw1o )

 

 







 

Kurt passa l'intero pomeriggio in agitazione. Rick gli ha scritto un messaggio quella mattina dicendogli di aver avuto un contrattempo e che sarebbe passato a prenderlo verso le sei di sera per portarlo a teatro e Kurt, non essendo impegnato e distratto, non fa altro che ripensare a quell'ultima litigata con Sebastian. Teme il confronto con Rick perché sa benissimo che non troverà il coraggio di dirgli quello che è successo con l'amico. In particolar modo non vuole affrontare l'argomento 'sentimenti' con lui perché potrebbe creargli solo ulteriore confusione e non vuole che vengano incrinati gli equilibri creatisi. Se dovesse confessare il suo profondo affetto per Sebastian, Rick lo lascerebbe di sicuro e Blaine avrebbe di certo una reazione esagerata e si sentirebbe tradito dal suo migliore amico.

Ci sono mille cose che gli frullano per la testa e non riesce a ristabilire un ordine. Come se non bastasse ha addosso il completo regalatogli dagli Smythe e non fa altro che rigirarsi l'orologio di Sebastian al polso -il che non lo aiuta a concentrarsi su altro-.

Quando scoccano le 17:45 qualcuno suona alla porta e Kurt inizia a passeggiare avanti e indietro per il soggiorno, in maniera quasi maniacale “È già qui?” chiede a suo padre, agitato. Ha paura di vedere Rick perché sa che non riuscirà a guardarlo negli occhi senza lasciar trasparire i suoi sensi di colpa e le sue insicurezze.

Burt, sbuffando, si alza dal divano per raggiungere la porta, guardando poi dallo spioncino “Beh, non sono il massimo nel valutare questo genere di cose ma c'è effettivamente un bel ragazzo alla porta... Solo che non è chi stavi aspettando.” lo informa.

Kurt corruga la fronte, confuso “E chi è?!” chiede a denti stretti per non far sentire alla persona alla porta che è lì presente.

“Sebastian...” mima con le labbra suo padre.

Kurt si copre il volto con le mani emettendo un lamento soffocato “Argh, digli di lasciarmi in pace.” lo supplica salendo di corsa le scale per darsi un'altra sistemata pur di perdere tempo e non dover affrontare Sebastian. Non si sono lasciati bene e non vuole dare inizio ad un altro litigio. Per di più gli sembra di essere stato sufficientemente chiaro quella mattina e non cambierà idea da un momento all'altro pur di accontentarlo.

È stanco di assecondare ogni sua richiesta e non ha intenzione di rinunciare alla prima di Rick, è troppo importante per lui e spera che la sua presenza possa essergli di conforto. Sa benissimo quanto sia agitato all'idea di esibirsi per la prima volta davanti ad un vero e proprio pubblico che non sia composto esclusivamente dai suoi amici più cari, e vuole esserci per sostenerlo.

Sebastian sa benissimo cavarsela da solo e il suo è solo l'ennesimo capriccio per rovinargli la serata. Kurt ha ormai intuito che Rick non gli va a genio, ma non riesce a capire perché cerchi di fare di tutto per non farlo uscire con lui quella sera. Gli è molto grato per la giornata che ha organizzato per lui, ma non vuole che utilizzi la questione a suo vantaggio come se gli dovesse qualcosa.


 

Sente suo padre parlottare con Sebastian al piano di sotto e spera con tutto sé stesso che se ne vada al più presto, così da non rischiare di incrociarsi con Rick. Se prima avrebbe voluto tanto farli conoscere meglio, dopo la sfuriata dell'amico non pensa sia il caso di creare ulteriori tensioni. Quando sente dei passi pesanti sulle scale, il suo cuore si ferma per un istante e prega che sia suo padre venuto a dirgli che Sebastian è andato via, ma quando la porta si apre constata con disappunto che si tratta di una figura filiforme e slanciata.

“Dio!” sbraita innervosito alzandosi dal letto “Avevo detto a mio padre di non farti entrare. Che vuoi?” gli domanda in malo modo sperando che quel suo atteggiamento lo porti ad abbandonare la stanza il prima possibile.

“Sono spacciato. Fottuto completamente!” esclama Sebastian con un'aria stranita in volto. È pallido e sta strofinando nevroticamente le mani tra loro e Kurt è sicuro di non averlo mai visto così agitato prima di allora.

“Stai calmo Seb, stai andando nel panico per niente.” sbuffa sconfortato, sistemandosi i capelli davanti allo specchio a parete.

Sebastian cammina per la stanza marciando agitato, e Kurt nota che è addirittura più in ansia di lui “Sai tutto quello che abbiamo ripetuto la scorsa settimana? Bene, non mi ricordo niente. Niente di niente, ti giuro! Ho un vuoto totale, sono disperato.”

“Stai esagerando.” lo interrompe Kurt annoiato dalle sue paranoie “Tu le cose le sai, ora ti sei solo fatto prendere dall'ansia. Va a casa, riposati e vedrai che domani mattina ricorderai ogni cosa e farai il miglior test di sempre e prenderai il voto più alto della classe. Poi andrai a casa, mi chiamerai e mi dirai 'Kurt, avevi ragione, mi sono preoccupato per nulla, mi dispiace di averti stressato così tanto'.” sghignazza “E poi quegli argomenti li abbiamo ripetuti così tante volte che mi sono usciti dalle orbite! Potrei ripeterti tutto il libro a memoria in questo momento.”

Sebastian si decide a fermarsi e lo guarda realmente terrorizzato mettendosi le mani nei capelli con disperazione “Io le cose le so solo quando ci sei tu, perché mi trasmetti sicurezza e-”

“Non potrei comunque entrare in aula per tenerti la mano mentre lo fai.” gli fa notare Kurt “Il professore non mi permetterebbe di stare al tuo capezzale. E poi si può sapere qual è il problema? Le altre due volte ce l'hai fatta senza di me!” osserva spazientito.

No, l'ultima volta abbiamo ripetuto l'argomento fino a mezzanotte al telefono. Ricordi?” gli fa mente locale iniziando a gesticolare freneticamente “Quando mi hai mandato al diavolo perché non ti facevo dormire? Difatti il ripasso all'ultimo minuto mi è servito e l'ho passato alla grande. Se questa volta mi lascerai in balia di me stesso sicuramente avrò un blackout totale e lascerò il compito in bianco. Hummel, non scherzo quando ti dico che non mi ricordo niente!”

“Okaaay avrei dovuto aiutarti, mi dispiace, ma tra poco devo andare.” taglia corto lui chiudendosi il bottone centrale della giacca per lasciare appena intravedere la camicia.

“Oh ti stanno venendo i sensi di colpa allora!” esclama Sebastian puntandogli contro un indice inquisitore “Ti voglio dare la possibilità di redimerti, quindi vai a quello stupido spettacolo di Dick-”

“E' Rick.” lo corregge lanciandogli un'occhiataccia.

“E' lo stesso, ha comunque un nome orribile.” commenta con superiorità Sebastian, guardandolo dall'alto verso il basso “Dicevo, vai allo spettacolo del tuo amico o qualsiasi cosa sia...” a quelle parole tentenna per qualche istante e Kurt trova il tutto ancora più bizzarro “...e poi non vai alla festa e ti fai accompagnare a casa mia per studiare.”

“Sei incorreggibile.” dice Kurt facendo roteare gli occhi, ma non può fare a meno che sorridere “Okay, cercherò di venire, ma non contarci troppo. Non mi salterò il party se è questo che credi, ma se riesco a filarmela via un po' prima allora può essere che passi da te per un recupero dell'ultimo momento, anche se trovo la cosa insensata. Più ripeti più dimentichi, è scientificamente provato. E comunque, non ho idea di quanto duri questo party quindi al massimo ti invio un messaggio se non riesco a venire.”

“Immagino che sarà divertente ascoltare i discorsi pallosi di quattro vecchi su uno spettacolo mediocre di un tizio a cui tutti faranno i complimenti con sorrisi falsi pensando che avrebbero preferito essere costretti a lavori forzati in compagnia di Paris Hilton.” farnetica col respiro quasi mozzato.

Kurt inspira profondamente cercando di mantenere il controllo e non mandarlo al diavolo “Almeno loro sono persone colte e non dei superficiali come te. Rick per esempio parla ben cinque lingue, quindi non giudicarlo solo per il lavoro che fa. È difficile di questi tempi trovarne uno anche se si è laureati con il massimo dei voti.”

“Okay, come ti pare Hummel. Goditi una rottura di palle in tutte le lingue.” sbotta imbronciato, incrociando le braccia al petto.

“Sebastian.” lo richiama Kurt serioso “E' solo questo il problema?”

“Il problema è che mi hai dato il benservito per fare da badante a Dick Van Dyke. Sono tuo amico Kurt, pensavo che ci sostenessimo a vicenda. E questo è decisamente il momento giusto per starmi vicino visto che se non passo questo test sicuramente sarò l'unico della famiglia Smythe a finire in un supermercato a sistemare scatoloni nel retro bottega.”

“Bas, sto cercando di farti capire che non sarà un semplice ripasso questa sera ad aiutarti domani. Quindi perché per una buona volta non lasci da parte la tua gelosia e ti fai da parte?”

Sebastian fa roteare gli occhi, irritato “Non provo dei sentimenti per te Hummel, in quale delle cinque lingue di Dick te lo devo dire? Ti giuro che tutto questo non ha nulla a che vedere con noi e a possibili... ah, se pensi di essere la persona dei miei sogni che mi fa battere il cuore all'impazzata e con la quale vorrei passare il resto della mia vita ti sbagli di grosso! Ho bisogno di te per il mio futuro, non ha nulla a che vedere con quello che pensi tu! Te lo ribadisco Kurt, non provo sentimenti per te.” scandisce ogni parola guardandolo dritto negli occhi.

“Chi è che ha parlato di sentimenti?” gli fa notare Kurt “Intendevo dire che sei geloso come al solito di non avere tutte le attenzioni su di te.”

“Kurt! E' arrivato!” urla all'improvviso suo padre dal piano di sotto, facendoli sussultare entrambi.

“Cazzo!” esclama Kurt andando nel panico, dandosi un'ultima rapida occhiata davanti allo specchio per assicurarsi di essere presentabile.

Cerca quindi di raggiungere la porta, ma Sebastian poggia il palmo su di essa, richiudendola alle sue spalle per impedirgli di uscire “Non è troppo tardi per farlo andare via. Digli che è una questione di vita o di morte e che c'è di mezzo la mia carriera futura. Insomma, inventati qualcosa!” lo implora con sguardo supplichevole.

Kurt si stropiccia gli occhi, ormai al limite della sopportazione “Dammi un buon motivo per dare buca al mio ragazzo all'ultimo minuto e forse posso ripensarci.”

“Ah, è ufficialmente il tuo ragazzo quindi?” gli domanda Sebastian, colto alla sprovvista. La sua voce trema appena e il suo sguardo è impassibile, come se fosse perso nel vuoto e avesse sgombrato la mente “Pensavo che lo dicessi così per dire, sai, nulla di serio... Non credevo che aveste 'ufficializzato' la cosa, anche perché non me lo hai mai detto. Non dovremmo dirci tutto?”

“Si, è il mio ragazzo.” risponde con ovvietà Kurt “Ero convinto che ormai fosse abbastanza chiaro senza il bisogno di etichettarlo come tale. E fidati Bas, a volte alcune cose è meglio non dirle anche se si tratta di noi. Sono certo che pure tu non mi hai detto un sacco di cose, quindi smettila di fare l'ipocrita.”

“Ma non è pensabile uscire con uno così!” arriva ad urlare stringendolo sulle spalle nel suo solito modo possessivo “Voglio dire, è un bel ragazzo, indubbiamente, ma ha quel sorriso fasullo che sembra essere stato laccato da Tyra Banks e quei capelli che sono perfetti anche quando sono incasinati e non dimentichiamo che è più grande di te e ha molta esperienza in... quello.” dice a denti stretti e Kurt è sorpreso che per la prima volta non usi la parola 'sesso' e sembri addirittura a disagio a parlargliene “E sicuro appena ti vedrà stasera l'unica cosa che gli passerà per il suo cervello perverso sarà un complimento e... dirà... io-” Sebastian lo squadra da capo a piedi con occhi sognanti e non si sforza nemmeno di nascondere una certa attrazione per lui “Ah, sei uno schianto Kurt, ecco cosa sei.” ammette infine, leccandosi le labbra nervosamente, il cuore che è ormai sul punto di scoppiargli.

Kurt corruga appena le sopracciglia, guardandolo disorientato “Bas, sei ridicolo.” dice con una lieve risata cercando di sorpassarlo.

“No, sono serio!” lo blocca di nuovo Sebastian ormai incontrollabile “Farà di tutto per portarti a letto! Questi vestiti gridano 'fammi tuo' e credimi io ho visto il modo inquietante ed affamato con cui ti guardava quella volta al locale, quando avete avuto il vostro primo appuntamento. Ti stava spogliando con gli occhi.”

Kurt lo colpisce sulla spalla per poter aprire la porta e raggiungere il pianerottolo “Guarda che so badare a me stesso e nemmeno io sono così innocente come credi. Non sarò ancora andato a letto con lui ma non ci siamo limitati a qualche bacio a stampo, quindi piantala.”

Sebastian lo segue giù per le scale tenendolo sempre stretto per le spalle per paura che possa accelerare il passo da un momento all'altro “Adesso scommetto che ti metterà il cappotto, ti prenderà sottobraccio e ti aprirà lo sportello della sua macchina sfavillante e ti sorriderà cordialmente e-”

“Si, lo fa perché al contrario di te è un gentiluomo.” lo zittisce Kurt.

Sebastian ghigna, alzando gli occhi al cielo “Questo è quello che vuole farti credere. Probabilmente non c'è nessuno spettacolo e vuole solo portarti in un posto appartato per darci dentro. E se non era nei suoi piani lo sarà dopo averti visto in tutto... in tutto il tuo splendore.” sospira ormai con rassegnazione “Voglio dire, quale ragazzo non approfitterebbe di una situazione un po' intima? Proprio perché non siete ancora stati assieme di sicuro le sta provando tutte per farti cedere e stavolta anche se non vorrai tenterà in ogni modo di convincerti.”

“Sta pur certo che se mai mi dovesse forzare gli tirerei un calcio nelle palle. Sono perfettamente in grado di difendermi da solo Bas. E poi questo è il genere di cose che ci si aspetta da te, quindi facendo una statistica dovrei essere all'erta ogni volta che sono in tua compagnia.”

Sebastian lo afferra per il polso “HA! Non mi interessi.”

“Già, quindi tutta questa scenata è solo perché non ti do ripetizioni per una sera? Ti senti almeno quando parli? Stai dicendo una marea di boiate solo per impedirmi di uscire col mio ragazzo. Te l'ha per caso detto Blaine? Sappi che se sei ancora in combutta con lui e stai controllando ogni mio movimento e fai di tutto pur di non farmi restare assieme a Rick giuro che ve la faccio pagare ad entrambi. È una serata importantissima per lui e io non manderò tutto a puttane perché improvvisamente hai deciso che non fosse giusto nei confronti di Blaine decidere di andare avanti per la mia strada!”

“Cristo Hummel, non c'entra niente Anderson!” sbotta furioso “Perché ti è così difficile capire?”

“Guarda che io ho capito benissimo invece. Sei soltanto geloso perché io ho un appuntamento e tu no.” risponde con strafottenza.

“E questo si può sapere che cavolo c'entra ora? Non mi interessa del tuo stupido appuntamento con le Calendar girls*, stavo solo cercando di metterti in guardia perché voglio proteggerti e-”

“Seb, mi stai dando sui nervi.” lo interrompe brusco Kurt, fronteggiandolo “Quindi ammetti che non è solo per quel cavolo di ripetizioni, uh? Beh, piantala di fare il fidanzato geloso e il fratello maggiore allo stesso tempo, sei più protettivo di mio padre e la cosa comincia ad inquietarmi. E chi te lo dice che a me la cosa non starebbe bene?! Magari non hai pensato che anche io voglio qualcosa di più? Abbiamo imparato a conoscerci e credo di essere pronto a lasciarmi andare. Quindi adesso la pianti di comportarti come uno psicopatico e fai come ti ho detto: vai a casa, ti riposi e domani fai il test come tutte le altre volte. Io credo in te e so che sarai grandioso. Ma adesso la mia pazienza ha raggiunto un limite perché potrai insistere quanto vuoi, ma non rinuncerò ad una cosa così importante per il mio ragazzo solo perché tu hai un'improvvisa sete di conoscenza. Se il party finisce ad un orario decente verrò, te l'ho già detto, ma ora smettila di stressarmi e torna a casa, per piacere!” sbotta infine scendendo più rapidamente le scale per raggiungere l'ingresso, senza badare al fatto che Sebastian e Rick si sarebbero visti di lì a qualche secondo.

“Hummel, aspetta dannazione!” cerca di richiamarlo Sebastian, ma è troppo tardi.

“Rick!” lo saluta Kurt, cercando di mostrarsi impassibile a quello che è appena successo “Che bello vederti.”

“Woah, sei incantevole. Come sempre impeccabile.” lo guarda ammirato Rick avvolgendolo con un braccio attorno alla vita, dandogli un bacio sulle labbra “Sebastian.” saluta poi l'altro con un cenno del capo, avvicinando Kurt ancora di più al suo petto.

Sebastian li sta fissando in cagnesco e sembra sul punto di saltare alla giugulare di Rick, tanto è incavolato. Kurt è certo che se non ci fosse stato suo padre lo avrebbe già preso a pugni “Dick.” risponde dunque al saluto con tono distaccato.

“E' Rick.” lo corregge offeso “Burt, è sempre un piacere.” aggiunge poi tendendo la mano al padre di Kurt, dando quasi le spalle a Sebastian per non farlo sentire più parte della conversazione.

“In bocca al lupo per lo spettacolo figliolo. Kurt mi ha parlato un sacco di questo show e mi dispiace da morire non poter venire, ma il raffreddore ha deciso di farmi un regalino.” risponde con immenso dispiacere.

Rick gli sorride, posandogli amichevolmente la mano sulla spalla “Non si preoccupi, spero ci siano altre occasioni. Devo solo incrociare le dita che la commedia abbia successo, significherebbe moltissimo. Ma intanto sapere che c'è Kurt è tutto per me.” sussurra dandogli un altro bacio, facendo voltare Burt, imbarazzato.

“Si, speriamo vada tutto bene e non vada storto qualcosa.” interviene Sebastian con tono sarcastico, e quando tutti si girano verso di lui, li sta fissando con un sorriso strafottente che avrebbe solo fatto venire voglia di prenderlo a sberle.

“Noi andiamo.” sentenzia Kurt, guardandolo torvo “Ti scrivo dopo.” mormora poi lasciandolo imbambolato al centro dell'ingresso con aria affranta.


 

*


 

Kurt si sente più tranquillo una volta arrivato a teatro. Ha già fatto conoscenza con alcuni amici di Rick e si sono dimostrati tutti molto affabili e gentili (anche se la differenza di età è evidente e molto spesso le loro conversazioni, come aveva predetto Sebastian, si rivelano noiose e cantilenanti, ma cerca di fare buon viso a cattivo gioco per non rovinare la serata al suo ragazzo).

Rick è molto teso per lo spettacolo, ma una volta salito sul palco ed aver guardato verso Kurt in prima fila, sente i nervi sciogliersi e recita ogni singola battuta magistralmente. Kurt ride, si commuove ed applaude fragorosamente alla fine di ogni atto, riuscendo a scacciare completamente tutte le preoccupazioni di quella giornata. Stare lì con lui e vedere i sorrisi che gli rivolge ad ogni cambio scena, è una sensazione unica e gli scalda il cuore.

A fine spettacolo, quando tutti si alzano in piedi per acclamare gli attori (Kurt li ha trovati tutti eccezionali, ma Rick è stato davvero superbo e non lo pensa solo perché è il suo ragazzo), Rick gli manda un bacio e un suo amico lo picchietta col gomito, facendolo arrossire.

Sa che tutti i suoi amici hanno parlato molto di lui e gli hanno rivolto parecchie occhiate durante tutta la serata, un po' incuriositi e un po' sorpresi per la sua giovane età, ma nonostante questo si mostrano molto disponibili e gentili con lui e lo aiutano a raggiungere il backstage facendosi largo tra la folla.

“Noi andiamo a congratularci con un nostro amico, Rick sta in quel camerino lì.” gli dice una ragazza di nome Tess, indicandogli una porta gialla alla loro sinistra “Si starà togliendo i costumi di scena, quindi credo che per ora voglia vedere solo te.” aggiunge con una certa malizia allontanandosi col resto del gruppo.

Kurt si sistema rapidamente il completo, un po' nervoso ma entusiasta allo stesso tempo e, senza bussare, abbassa la maniglia. Rick se ne sta seduto davanti allo specchio del suo camerino, intento a ridere con un ragazzo, all'apparenza di qualche anno più grande di lui. Sono piuttosto vicini l'uno all'altro e lo sconosciuto ha una mano posata sulla sua spalla e gli sta sorridendo dolcemente.

“Amore!” esclama Rick quando si volta verso di lui, andandogli incontro e prendendo il suo viso tra le mani per dargli un bacio a stampo “Tyler, lui è Kurt, il mio ragazzo. Kurt, lui è.. Tyler, un mio vecchio amico.” li presenta raggiante.

Kurt capisce all'istante che quel Tyler è lo stesso con cui era stato assieme, ma la cosa non lo tange minimamente visto che il loro atteggiamento non sembra per nulla equivoco e ai suoi occhi paiono davvero come due semplici amici. In fondo non si sono comportati in modo strano quando hanno notato la sua presenza, il che avrebbe reso il tutto decisamente sospettabile. Tyler è alto, con barba e capelli castano scuro e due occhi verdi che gli ricordano quelli di Sebastian e Kurt pensa che sia molto affascinante ed elegante. Il suo completo in raso blu è all'ultimo grido e grazie alla sua altezza e prestanza fisica lo porta con una certa classe, che fa sentire Kurt un po' insicuro.

“E' un piacere conoscerti!” esclama sorridendo smagliante “Rick mi ha parlato un sacco di te. In ogni sua chiamata ti nominava almeno per tre quarti dei discorsi. Penso di conoscere già ogni cosa di te Kurt Hummel. Da come me ne parla devi essere la persona più straordinaria sulla faccia della Terra.”

“Tende sempre ad esagerare.” ride Kurt, non nascondendo un certo compiacimento nel ricevere quei complimenti “Ma sono felice di sapere che ti ha parlato di me.” lo stuzzica mettendosi in punta dei piedi per dargli un altro bacio.

Tyler si lascia sfuggire una specie di 'aww' guardandoli sorridente “Siete così dolci. Devo ammettere che formate proprio una bellissima coppia.” commenta sincero “Vi lascio soli, non vorrei essere di troppo.”

“Oh non sei di troppo.” si affretta a rispondere Rick.

“No tranquillo, ci becchiamo dopo alla festa.” si congeda dandogli un rapido bacio sulla guancia e un abbraccio amichevole “Abbiamo tutta una serata per festeggiare questo fantastico attore.” lo apostrofa strofinandogli la mano lungo il braccio “E' stato un piacere Kurt.”

Kurt gli stringe di nuovo la mano cordialmente “Anche per me.” risponde, guardandolo poi uscire dal camerino “Era il tuo ex vero?” chiede involontariamente, pentendosene un istante dopo. “Scusa, mi è sfuggito. Non voglio essere quel tipo di fidanzato geloso e paranoico, soprattutto perché Tyler mi sembra una bella persona. Non lo conosco, è vero, ma la prima impressione è quella che conta e- okay, sto parlando troppo come mio solito e non mi sono ancora congratulato con te. Sono il peggior ragazzo del mondo!”

Rick posa di nuovo le labbra su quelle di Kurt, facendo scorrere le mani lungo i suoi fianchi, aprendo poi un poco la bocca per approfondire il bacio. Kurt lo imita e lascia che Rick morda il suo labbro inferiore attirandolo verso sé, ed emette un gemito strozzato quando le mani nodose del ragazzo si posano sul suo fondoschiena per far scontrare i loro bacini, rendendo la situazione decisamente intima.

“Sei il migliore del mondo invece. E smettila di scusarti per ogni cosa, te l'ho già detto. Poi trovo adorabile questo tuo essere impacciato, lo sai vero?” mormora contro le sue labbra, strofinando poi delicatamente il naso sulla sua guancia “E' solo un amico adesso. È un po' come Sebastian per te.”

Allora non è poi così amico pensa Kurt sentendo le mani sudargli al solo sentir nominare Sebastian “Si, non sono geloso te lo giuro. Non so nemmeno perché ho sentito il bisogno di chiedertelo.”

“Lo hai fatto per lo stesso motivo incondizionato per cui l'ho fatto io. Tengo a te Kurt, da impazzire, e il fatto che tu sia qui con me adesso significa tutto. E non negherò di esser stato un po' geloso quando ti ho visto con Sebastian prima, ma non voglio intromettermi nella vostra amicizia, perché nemmeno io sono quel tipo di fidanzato che tende a controllare ogni minima cosa o che addirittura si appropria del cellulare dell'altro per controllare i messaggi.”

“No, non arriverei mai a tanto.” ride Kurt intrecciando le braccia dietro la sua schiena, appoggiando il mento al suo petto per guardare poi verso l'alto.

Rick si sporge in avanti un'altra volta per baciarlo ancora e Kurt chiude gli occhi, lasciandosi andare definitivamente, cercando di scacciare ogni pensiero e bearsi di quella piacevole sensazione. Ogni cosa però gli ricorda Sebastian, a partire dal bacio in sé. Per qualche strana ragione il suo cervello lo paragona automaticamente a quello che si sono scambiati alla festa un mese prima e realizza che in quel momento non sta provando lo stesso batticuore che aveva sentito al party a casa di Jackson, e la cosa è snervante.

Il suo cervello gli dice che è Rick la persona giusta e sarebbe uno stupido a lasciarselo sfuggire a causa di un momento di debolezza, ma d'altra parte il suo cuore sembra suggerirgli tutt'altro. È come se tutti i suoi sentimenti per Sebastian si fossero accumulati a poco a poco nel tempo e fossero stati chiusi in una sfera accanto al suo cuore, in attesa di essere liberati. Nel contempo però il suo cervello è in grado di controllare questa sfera ed impedirle di aprirsi e Kurt non sa più a chi dare ascolto, se alla sua parte razionale o a quella istintiva.

“Va tutto bene?” gli domanda Rick vedendolo assorto nei suoi pensieri.

“Si, sono solo felice di essere qui con te.” risponde. E' sincero quando glielo dice, perché è realmente contento di poter essergli di supporto ad un evento importante come quello, ma nel contempo è dispiaciuto per aver abbandonato un amico che chiedeva il suo aiuto.

Sa perfettamente che Sebastian non ha ancora bisogno di ripetizioni e che ormai conosce gli argomenti anche meglio di lui, ma si sente comunque in colpa per essersi rifiutato così categoricamente di aiutarlo quando avrebbe potuto piuttosto insistere affinché partecipasse anche lui allo spettacolo.

“Ti amo Kurt.” dice inaspettatamente Rick facendogli una carezza col dorso della mano sulla guancia.

Kurt lo fissa a bocca aperta, colto alla sprovvista “Ridillo..?”

“Ti amo Kurt.”

Sul suo volto si apre a poco a poco un sorriso da un orecchio all'altro e tutto quello che riesce a fare è guardarlo nei suoi grandi occhi azzurri, incredulo e felice allo stesso tempo “Io-”

“Non serve che lo dica anche tu.” si affretta a rispondere Rick “Quando te la sentirai. Lo si dice con troppa leggerezza di questi tempi ma io sono sicuro. Sicuro di noi, sicuro di quello che ci lega...” continua senza smettere di sorridere “Posso farti una domanda?”

“Certo.” dice Kurt con un pizzico di esitazione.

“Cosa ne pensa Sebastian della nostra relazione? Te l'ho detto, non voglio intromettermi, voglio solo sapere se ne avete parlato. L'ha presa bene?”

Kurt corruga la fronte, lasciando la presa sulla sua schiena “Come avrebbe dovuto prenderla?”

“Senti Kurt, so che per te non è nulla più di un amico, ma lui... è chiaro che prova qualcosa per te, e non dire che non è così. L'ho capito anche prima quando sono venuto a prenderti. Non serve che me lo dica a parole, i suoi occhi parlano da soli. Volevo sapere se sta bene... So cosa vuol dire provare sentimenti per qualcuno e non essere ricambiati. So cosa vuol dire guardare la persona che ti piace stare tra le braccia di un altro ragazzo e non dev'essere facile per lui.”

“Non prova qualcosa per me... Se prima lo hai visto strano è perché abbiamo litigato, ma non c'entri tu.” mente per non rendere le cose più scomode.

“Ho capito, non vuoi parlarmene. Non insisto oltre, scusami.”

“Ti amo anche io.” dice di scatto Kurt, sentendo una scarica di adrenalina scorrergli lungo la schiena.

“Kurt. Non devi dirlo se-”

“No.” lo interrompe di scatto “Se non te l'ho detto subito è per paura. La sola volta che l'ho detto a qualcuno credevo che fosse vero amore e poi è svanito da un giorno all'altro. Ed ora che sono riuscito a superare la nostra rottura è come se fosse solo un ricordo lontano. E' come se tutto quello che ci siamo detti non avesse mai avuto importanza. Erano solo parole al vento... E' per questo che voglio andarci piano, Rick. Non voglio rovinare tutto un'altra volta.”

“Per te posso aspettare tutto il tempo che vuoi. Non ti forzerei mai a fare nulla contro la tua volontà e voglio che le cose tra noi vengano spontanee. Quindi...” sorride passandogli una mano tra i capelli “Penso che per ora possiamo andare a goderci il party a casa della mia amica Lauren.”

“Okay...” sussurra Kurt, arricciando le labbra, poggiando la fronte al petto del suo ragazzo.


 

Per tutta la durata del party Kurt cerca di non pensare alla conversazione avuta su Sebastian assieme a Rick nel suo camerino, mentre non riesce a togliersi dalla testa quelle due semplici quanto spaventose parole. Ha paura che non le senta veramente e non vuole che vada tutto a rotoli come con Blaine, perché lui tiene realmente a Rick anche se non è certo al cento per cento di quello che prova. È senz'ombra di dubbio un sentimento fortissimo, ma non sa se è classificabile come amore.

E' impegnato in un'intensa (quanto noiosa) conversazione con Rick, Tyler e i suoi amici – la maggior parte dei quali trentenni -, quando il cellulare vibra nella sua tasca dei pantaloni, riportandolo alla realtà.


 

A: Kurt Hummel

Quanto dura ancora la festa? Sono le 23.00


 

Kurt controlla l'orologio da polso, sconcertato per la rapidità con cui è passato il tempo, e nessuno dei presenti sembra intenzionato ad andare via. Non vuole essere lui a chiedere a Rick di riaccompagnarlo a casa, perché non ha intenzione di rovinargli la serata e fargli vedere che non si sta divertendo. I suoi amici sono persone squisite e davvero cordiali, ma Kurt si sente un pesce fuor d'acqua e non riesce a stare al passo coi loro discorsi.


 

A: Sebastian Smythe

Non credo di farcela Seb. So che ti ho detto che ti avrei chiamato, ma il party non è ancora decollato e non posso filarmela adesso.

A: Kurt Hummel

Si, immaginavo. Scommetto che ti stai divertendo un sacco a raccogliere le dentiere agli amici di Dick. Goditi la serata.

A: Sebastian Smythe

Dai, non prenderla così.


 

Kurt aspetta quasi dieci minuti, ma non riceve più nessun messaggio. Si avvicina di nuovo a Rick e ai suoi amici per cercare di essere più partecipe alle loro conversazioni, ma la sua mente è di nuovo altrove e i suoi pensieri ancora rivolti immancabilmente a Sebastian. Vorrebbe chiamarlo per dirgli che andrà tutto bene e che non deve essere così agitato, ma sa già che gli attaccherebbe ancora prima di rispondere.

“E' tutto okay?” gli chiede Rick, portandolo in disparte “Che hai?”

Kurt alza le spalle, con indifferenza “Nulla. Mi sento un po'... disorientato. Ho la testa fra le nuvole, mi dispiace. È solo che avevo promesso ad una persona che ci saremmo visti questa sera. Ma non c'è alcun problema, dico sul serio. Ho già informato questa persona, quindi è tutto risolto. Solo che non posso fare a meno di sentirmi in colpa e mi sento un totale cretino quando sono in compagnia dei tuoi amici perché hanno un'opinione su ogni cosa e parlano degli argomenti più disparati e io non ho idea di cosa dire. Non voglio che pensino che non mi stiano simpatici e che sono uno sbruffone che se ne sta per i fatti suoi col muso lungo.”

“Kurt, rilassati. Se è una cosa urgente posso tranquillamente accompagnarti da... questa persona. Non mi arrabbio. Ci sei stato durante lo spettacolo e il tuo supporto ha significato tutto per me. Non potrei chiedere altro. Quindi se devi andare-”

“Non è una cosa urgente.” si affretta a rispondere Kurt non rendendosi nemmeno conto di aver alzato la voce “Non voglio andarmene, dico davvero. Mi scuserò domani con questa persona.”

“E' per questo che avete litigato tu e Sebastian prima? Perché gli hai dato buca per venire qui?”

Kurt si copre il viso con le mani “Dio! Perché finiamo sempre per parlare di lui? Sembra che sia il centro di ogni nostro discorso e ti giuro che sto male perché non voglio che pensi che preferirei essere con lui invece che qui. Io voglio stare con te, voglio rimanere qui per festeggiare e mostrarti quanto tengo a noi e quanto io sia orgoglioso di essere il tuo ragazzo. Sì, ho dato buca a Sebastian, ma non è una cosa urgente. La verità è che avevi ragione: gli seccava sapere che ero con te. Non perché provi dei sentimenti” si sente in dovere di specificare di nuovo “ma perché non accetta il fatto che ci sia qualcun altro oltre a lui. Vuole tutte le attenzioni su di sé e appena non gliene do ha sempre reazioni esagerate.”

“Se la cosa ti fa stare così male forse non è poi così stupida.” osserva Rick, accarezzandogli la guancia.

“Ci sto male perché sembra che qualsiasi scelta io faccia finisca per ferire qualcuno e non voglio far star male né te, né lui. Domani lo chiamo e sono certo che, anche se ce l'avrà con me, gli passerà prima o poi. Questo invece è un evento importante per te e non ho intenzione di lasciarti da solo per soddisfare un suo capriccio.”

Rick lo bacia, ma Kurt percepisce che è teso “Torniamo di là con gli altri? Oppure possiamo farci una passeggiata qua fuori. Possiamo tornare più tardi a sorbirci le pallose conversazioni sull'elettromagnetismo.” sghignazza facendo ridere inevitabilmente anche Kurt “Conosco un localino lungo il molo che fa dei tacos deliziosi.”

“A quest'ora?” ridacchia Kurt, stringendogli i lembi della giacca.

“Andiamo..?” lo incita Rick tendendogli il braccio.

Kurt abbozza un sorriso, divertito, ed intreccia il braccio col suo, appoggiando la testa alla sua spalla.


 





 

N/A

Lo so, molti di voi mi odieranno perché Rick è ancora immancabilmente presente ma... non lo sarà ancora per molto lol Dal prossimo poi -come mi aveva chiesto qualcuno- tornerà Blaine e la storia inizierà a ruotare di più attorno al loro 'triangolo' che a Kurt, Seb e Rick.

Spero comunque che il capitolo vi sia piaciuto!


 

Grazie per le recensioni :*


 


 

   
 
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