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Autore: ConteDalCapelloPazzo    11/02/2016    1 recensioni
Riscrittura della mia fanfiction "Il baskerville Sperduto" in versione migliorata e con modifiche.
A Villa Rainsworth si presenta un ragazzino in cerca di aiuto. Si presenta come un sedicente nuovo "Glen" in fuga.
Accompagnato dal Chain umanizzato Jabberwocky e da Pandora si troverà a fuggire dagli stessi Baskerville a cui appartiene e dal deviato Swei. Che rapporto c'è tra Jabberwocky e Glen? E chi è il Chain dalle ali nere Phoenix? E sopratutto cosa è accaduto a Glen dentro Abyss che ha portato alla sua paura viscerale per La Volontà?
Genere: Avventura, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sharon Ransworth, Un po' tutti, Xerxes Break
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sharon aveva fatto portare al loro ospite una tazza di tè caldo insieme a dei vestiti asciutti, il suoi ormai erano estremamente fradici dopo la corsa sotto la pioggia.
Questi accettò la prima, ma si rifiutò, in modo viscerale, di rinunciare al suo cappotto rosso, quasi come se fosse la sua “coperta di Linus”, tanto più che al tentativo di Break di togliergliela il giovane era scoppiato in un pianto che richiamò per qualche istante, ossia fino alla restituzione del capo di vestiario, Humpy Dumpty.
Break cominciò a mangiare un pezzo di torta alle fragole mentre si sedeva su una sedia di legno nel salottino privato, pronto a un interrogatorio anche di ore. Si sarebbe annoiato da morire a stare ad ascoltare le parole di un ragazzino, ma infondo poteva nascere qualche sviluppo minimamente interessante e sollevarlo da quella noiosa festicciola alla quale era stato costretto a partecipare da Sharon.
- Allora, spiegaci, ”Glen”. Perché i Baskerville ti inseguivano?-
Il ragazzo era rannicchiato sulla sedia che gli era stata portata con i mano una tazza di ceramica con del tè. Si vedeva, anche solo da quella tazza, che i Rainsworth erano una famiglia nobile di alto livello; dalle sue parti era estremamente difficile trovare un oggetto modellato con disegni artistici.
- Io… non volevo essere Glen-
Sharon e Break lo guardarono con non poca sorpresa visti i precedenti avuti e i racconti sentiti dagli incontri con Lotty e co. La ragazza si avvicinò dolcemente al giovane per non spaventarlo.
- Che significa? Puoi spiegarcelo per favore?-
- Io non volevo essere l’involucro del vecchio Glen io volevo essere me stesso. Non volevo diventare il loro Glen-
Xerxes capì quindi il perché Humpy Dumpty, il corpo vuoto del predecessore dell’amico di Jack, un tale Levi se non si sbagliava, ormai Chain, lo salvava in continuazione, era attirato dall’involucro della sua anima. Una cosa molto semplice, ma finalmente si faceva interessante.
- E perché? Per voi Baskervile dovrebbe essere un onore- Chiese Break notando che il suo dolce era quasi finito. Rattristato, lo osservò.
- Piuttosto è un onere! Quelli sono soli dei fanatici! Io non accetto di rinunciare al mio io individuale! Il corpo è mio e lo gestisco io!- Sharon lo guardò più da vicino e tirò fuori un sorriso, si voltò allegra verso il Cappellaio ed espresse il suo pensiero, per quanto strano.
- Sai, Break? Lui mi ricorda molto te-
Break la guardò tra l’offeso e il confuso -Signorina, la devo prendere come un offesa?-
La ragazza rise divertita per il tono usato da Break, aveva una piccola nota di sorpresa. Non gli capitava mai - No, anzi è un complimento per il nostro giovane amico qui presente-
Il giovane la guardò estasiato, si avvicinò scendendo alla sedia molto rapidamente e si piazzò davanti prendendola per un lembo del vestito rosa che stava indossando, come un bambino che si aggrappa alla sottana della madre.
- Signorina Sharon, lei è molto più bella e gentile di “Lei”-
- Di chi?- Chiese sorridente e incuriosita.
Glen la guardò senza chiudere gli occhi per un istante, quasi come non ne avesse il minimo bisogno o fosse una specie di gufo - Della Volonta di Abyss!- Disse senza esistazioni -Lei è molto più bella e gentile!-
Il duo rimase leggermente sbigottito dalla frase del ragazzo, stata parlando di Alyss, la sorella di Alice. Era molto difficile credere che l’avesse conosciuta e che avesse parlato abbastanza da conoscere il suo carattere, soprattutto per la follia e l’ingenuità che traspariva. Probabilmente solo Cheshire sarebbe stato davvero capace di delineare il modo di fare dell’ ”entità”.
-Come? Dai, non è possibile- Fece Sharon cercando di autoconvincersi che scherzasse con pessimi risultati. Il Baskerville sorseggiò le ultime gocce del tè e ,una volta vuota, fissò la tazzina speranzoso di trovarne altro sul fondo. Poi, senza alzare lo sguardo verso la sua interlocutrice ricominciò a parlare - Invece si! Alyss è tanto cattiva con me. Non vuole mai che giochiamo a quello che voglio io e poi anche Cheshire è tanto cattivo! Mi miagola sempre contro! E poi…-
Break al sentire di Abyss e del Gatto Cheshire ebbe il sangue che ribolliva, non sopportava quei nomi. La prima era un ammasso di follia, si, lo sapeva che non ne aveva colpa, ma in un certo senso non riusciva a perdonarla mentre Cheshire lo considerava una stupida creatura fatta di puro istinto incapace di distinguere bene e male.
- Vuol dire che tu sei stato più volte a contatto con loro?- Chiese, continuando a sorridere, ma stavolta si avvicinava all’inquietante, sembrava un sorriso falso e deviato, distorto; quasi come se pregustasse qualcosa di orripilante.
- Si, ogni volta che  “lui” mi faceva recare nella Porta dell’Abisso a Sabrié-
Break si avvicinò al giovane con calma, voleva sentire meglio ogni sua minima parola. Non voleva rischiare di capire fischi per fiaschi o mancare di sentire qualcosa che gli sarebbe stato utile ai suoi piani o che avrebbe potuto peggiore le cose.
- Capisco, Glen, quindi è questa la situazione. Puoi dirci altro su Alyss?-
Glen cercò, inutilmente, di bere altro tè dalla tazza vuota. Stava tremando un po’, ma tentava di non darlo a  vedere fingendo che avesse  freddo per il clima a cui era stato sottoposto qualche minuto prima, stava nascondendo qualcosa e ciò salto subito agli occhi di break. Le gambe di quella sedia di legno non smettevano di muoversi da quando aveva nominato Alyss la prima volta, era difficile non accorgersene se si osservava po’ di attenzione, infondo qualsiasi cosa lasciava trasparire verità o menzogne e Break ne era un esperto oramai.
- Eh, no. Ne avrai altro se prima rispondi a questa domanda… il Gatto Cheshire che occhio aveva?-
Il Baskerville lo guardò - Un occhio rosso come il mio, Kevin-
Break capì la situazione, poi fece ricomparire sul suo viso il solito sorriso sornione che lo contrastingueva da sempre. 
- Signorina Sharon, non possiamo lasciarlo così, non pensa? E non possiamo nemmeno lasciarlo qui mentre c’è la festa-
Sharon lo prese e lo portò via trascinandolo per una mano di corsa estremamente allegra, il povero Cappellaio aveva già intuito i programmi dalla signorina per il Baskerville.
- Uhuhuhuh Break, non pensi che Sharon-chan creerà problemini al poverino?-
La domanda di Emily sorgeva spontanea, conoscendo quella ragazza lo avrebbe trattato come un pupazzo da vestire e coccolare. In pochi istanti Glen tornò vestito con un abito da sera nero che copriva una camicia bianca e, nel taschino della giacca, all’occhiello un fiore, una Calendula Officinalis. Forse quel fiore era il più adatto, il suo significato nel linguaggio dei fiori è “disperazione”, praticamente il simbolo di quei portatori di mantello rosso.
- Dove è il mio mantello?- Chiese guardando a destra e a manca con fare nervoso e ripetitivo- Voglio il mio mantello-
- Non far uscire l’ovetto psicotico- Iniziò Break sospirando, non avrebbe retto un altro combattimento sotto la pioggia, aveva una certa età ormai e gli acciacchi si facevano sentire - Te ne ho preso uno asciutto uguale- Disse lanciandoglielo addosso, bisogna sottolinearlo che Break era sempre pronto a ogni emergenza. Appariva sempre dove serviva e sapeva sempre ciò che serviva, onestamente, nessuno sapeva come facesse davvero.
- Uhh morbido- Disse mentre appoggiava il tessuto sulla faccia il cappuccio, era un vero bambino nonostante il fisico da adolescente.
- La signorina Sharon lo adotta- “Fece” Emily appollaia sulle spalle dell’albino dando voce ai pensieri del citato.
Infatti, la ragazza, aveva gli occhi che brillavano e le guance estremamente rosse senza che si era emozionata e si stava affezionando al giovane quasi fosse un cucciolo che si era perso sotto un ponte. Aveva deciso di adottarlo, un po’ come aveva già fatto con Alice qualche tempo prima - Prova a dire, Sorella Sharon!-
Appunto
- Sorella… Sharon?-
La visione di Sharon cambiò metà della scena, apparì come un filtro, per così dire.
- Break! Ora è come se avessi anche un fratellino!-
- Veramente io ho 100 anni, sorella Sharon-
In effetti il tempo nell’Abyss è estremamente dilatato quindi non c’èra da stupirsi più di tanto infondo. All’improvviso la porta si aprì e si presentò un ragazzo dai capelli e dagli occhi dorati, vestito con dei pantaloncini e una camicia bianca, sembrava non fosse interessato al fatto che fosse presente a una festa elegante.
- Sharon! Break! Forza venite!- Urlò il biondo restando sull’uscio della porta
- Ah OZ caro! Ti voglio presentare questo ragazzo-
Il giovane lo guardò negli occhi cremisi squadrandolo, non aveva problemi con i Baskerville.
- Tu sei Oz Vessailus… loro mi hanno parlato tanto di te!-
Oz lo guardò con un po’ di curiosità -Loro chi?-
- I Glen che stanno dentro di me-
 
   






Sono riuscito a pubblicarlo nonostante l' influenza! Sono un mito!
   
 
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