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Autore: Babo    12/02/2016    1 recensioni
"Allora non vuoi capire, Zane? Tutto quello che hai fatto fin'ora si ricollega a questo momento. Il tuo passato, il presente che stai vivendo e il futuro che verrà, tutto è legato indissolubilmente a questo evento. Sin da quando sei nato, il tuo destino era già collegato a questo giorno. Tu sei nato per questo momento! Il resto non conta. Era scritto che così doveva andare, e così infatti accade. In questo preciso istante, tutta la tua storia e la tua vita si riassume, si riavvolge. Perciò, ti invito a non abbandonare la speranza! Lei è l'ultima a dover morire!"
Saaaalve a tutti XD eccomi con questa pseudo-prima fanfic. Ne avevo già scritta un'altra, ma visto che non ne ero convinto, mi sono cimentato in questa seconda, che spero vivamente sia migliore dell'altra. Ma prendete le mia parole con le pinze, è comunque la prima volta che mi cimento in questo genere di scrittura, abbiate fede ma soprattutto clemenza XD Comunque sia, vi auguro buona lettura, spero che questo crossover sia di vostro gradimento :)
P.S: i vari universi che ho usato sono saranno tutti elencati nell'introduzione.
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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Eccomi qui, con questo nuovo capitolo fresco fresco di stesura!
Ho ritardato di qualche giorno, a causa della lunghezza del capitolo, che stranamente è venuta superiore al solito (credo ahahaha)
Ma, inutile perdersi in chiacchiere, buona lettura a tutti/e!




CAPITOLO 15:
ALLEATI O TRADITORI?

 



Gli schieramenti erano uno davanti all'altro. Formavano un triangolo e ciascuno dei membri si guardava con circospezione, volti soprattutto a valutare chi avevano realmente davanti.
Da una parte Saix, completamente illeso e ghignante, osservava sia Shinigami che membri dell'Energy. Dietro di lui, Pain e gli altri tre membri dell'alba erano completamente immobili e privi di espressione, ad eccezione di Kisame, che continuava a mostrare quel ghigno strafottente che lo aveva contraddistinto durante la battaglia con Hitsugaya. Nonostante fosse riuscito a tenergli testa, sapeva benissimo che in uno scontro prolungato contro quel ragazzino, poteva anche vedersela male. Era dannatamente forte, anche se entrambi non stavano realmente mostrando i loro poteri al massimo. Perciò continuava a fissare gli Shinigami, con particolare attenzione per il proprio ex avversario.
D'altro canto, il gruppo di guerrieri della Soul Society, che ora si era ingrandito, sembrava come se non avessero paura di nulla. Mentre Unohana Retsu, capitano della quarta divisione, si prendeva cura dei feriti, in particolar modo di Hisagi, Rangiku e Ichigo, i due capitani considerati tra i migliori, o forse i migliori, della Soul Society, svettavano davanti a tutti.
Byakuya Kuchiki e Zaraki Kenpachi, rispettivamente capitani dell'ottava e della undicesima divisione, sembravano uno l'opposto dell'altro. Byakuya, impassibile e con sguardo severo ma allo stesso tempo privo di espressione. Dall'altra, Zaraki sembrava avere lo stesso sorriso malizioso di Saix, che non smetteva di osservare. Aveva già intuito quale potesse essere il suo avversario predstinato...
Chiudevano il cerchio, i membri dell'Energy, cui spiccava davanti a tutti Auron, dietro il quale vi erano le due ragazze che erano intervenute a salvare Zane e gli altri contro Pain. Ovviamente, Zane e Yoruichi erano di fianco a loro.
Il clima che si respirava era fin troppo teso. Sembrava che da un momento all'altro dovesse scoppiare un putiferio. Nonostante fossero parte della Soul Society, Yoruichi non era del tutto fiduciosa circa i suoi ex compagni Shinigami. Certo, con il loro arrivo li avevano praticamente salvati. Ma perchè il comandante generale aveva scomodato tutti quei capitani? Per giunta tra i più forti che aveva sotto il suo comando. Qualcosa non quadrava. E più ci pensava, più faceva passare lo sguardo da loro al ninja dagli occhi rossi. Poco fa aveva preso la sua fatidica decisione...
E per nulla al mondo l'avrebbe cambiata. Non avrebbe mai tradito i suoi compagni. Nemmeno se fosse stata in pericolo di vita...
Ma era tesa. Percepiva il pericolo e sudava freddo. Sperava vivamente che le persone che aveva di fianco non l'avrebbero notato...
"Ordunque, sembra quasi che la Soul Society ci tema davvero, dico bene, Shinigami?", le parole di Saix ruppero il silenzio, coinvolgendo per primi proprio i guerrieri vestiti in nero.
"Credevate davvero di pensare di ingannarci? Credevate davvero che potevate nascondervi da noi? Avete sottovalutato completamente la nostra organizzazione. Avete fatto troppo affidamento sulle vostre capacità". La risposta di Byakuya non tardò ad arrivare. Parole fredde, glaciali e prive di emozioni.
"Sottovalutato? Forse siete voi che avete sottovalutato noi. Dopotutto, guarda quanti soldati tra i migliori avete mobilizzato per contrastarci. Dovremmo sentirci lusingati da tale atto? O forse vi considerate fin troppo debolucci per noi?", replicò Saix, in tono ironico e malizioso.
"Razza di pidocchio, vuoi che ti tagli la lingua seduta stante?!", disse Zaraki, sguainando la spada e passandosi la lingua sulla bocca. Venne tuttavia fermato da un cenno di Byakuya, che avanzò di qualche passo.
"Perchè svolgere i compiti a metà? Almeno siamo sicuri di spazzarvi completamente via in una volta sola, senza dover faticare ulteriormente".
"Siete molto fiduciosi in voi stessi. Vi state dimenticando di come abbiamo ridotto i vostri compagni. E questo senza usare nemmeno la metà della nostra forza. Cosa vi porta a pensare di poterci bellamente annientare?", mentre rispondeva a Byakuya, Saix si avvicinava sempre di più al proprio interlocutore.
"Coloro che avete sconfitto erano dei vice-capitani. La nostra forza non ha niente a che vedere con la loro. Inoltre siamo numericamente superiori a voi".
"Quel Kurosaki Ichigo era un vice-capitano? Non farmi ridere. So tutto su di lui. Quel ragazzo ha sconfitto uno Shinigami che persino voi avete faticato anche solamente a ferire. Ed io l'ho battuto senza nemmeno sforzarmi. Insieme ai suoi patetici amici dell'Energy. Nessuno può sperare di sconfiggermi, figurarsi annientare Xemnas e la nostra organizzazione". Auron e Yoruichi fremettero. Saix aveva appena tirato in ballo l'Energy. E proprio Auron sperava di andarsene da quel posto senza dover intervenire in quella disputa. Ma più ci pensava, più non sapeva cosa fare. Da una parte vi era la Soul Society, formata da quegli Shinigami il cui potere era davvero da temere. Tuttavia, il dubbio del perchè gli Shinigami si siano fatti vivi solo ora, era ancora irrisolto per lui. Nonostante, ovviamente, la sempre minacciosa ombra dell'Organizzazione XIII. Soprattutto, voleva capire perchè la soul Society voleva a tutti i costi inimicarsi l'Organizzazione XIII...sapevano quanto fossero forti. E allora perchè proprio ora?
Certo, sapeva che prima o poi Xemnas avrebbe agito di conseguenza contro la Soul Society, ma fino ad ora non aveva minimamente scalfito quella potenza chiamata Gotei 13. E allora cosa volevano gli Shinigami? Cosa li spingeva a lasciare la loro casa, il loro mondo e rischiare le loro vite contro qualcuno che, almeno per ora, sembrava agire nell'ombra.
"Forse stanno cercando qualcosa...o qualcuno...", pensò Auron, voltando la sua attenzione verso il ragazzo chiamato Kurosaki Ichigo.
"Dopotutto non mi stupirei se non lo rivolessero indietro. E' uno dei loro migliori guerrieri. E noi dell'Energy, ai loro occhi, sembra quasi che lo abbiamo "rapito". Eppure inviare così tanti Shinigami per riprenderselo? C'è sotto di più....".
Auron stringeva forte l'elsa della sua spada, in attesa. Sapeva che stava per accadere qualcosa. E francamente aveva dei seri dubbi sulla riuscita del piano escogitato da quelle due ragazze che aveva alle sue spalle. Non gliene avevano spiegato completamente i dettagli, ma erano state molto vaghe. Il suo unico scopo era quello di proteggere la loro fuga. Perchè ormai era chiaro. Dovevano andarsene da lì. Non vi erano solamente Saix e i membri dell'alba, ma anche gli Shinigami. E per quanto fossero "alleati" di Yoruichi, non poteva fidarsi del tutto di loro. Se si fosse scatenata una battaglia, nonostante potesse contare sulla sua stessa forza, non poteva di certo proteggere Zane e gli altri. Gli avversari erano superiori numericamente e non erano dei deboli...
D'altro canto, la stessa "dea del lampo", faticava a comprendere le scelte del comandante generale. Perchè scomodarsi ad inviare i capitani più potenti? Cosa aveva in mente? Kisuke gli aveva riferito che la Soul Society si sarebbe probabilmente mossa per cercare Ichigo. Era una cosa ovvia. E la cosa che la preoccupava maggiormente era il fatto che il comandante generale si sarebbe legato al dito il fatto che una società segreta persino a loro, l'Energy, non si fosse mai messa in contatto con loro. Anzi, aveva persino usufruito di uno Shinigami, seppur delegato, della Soul Society. Figurarsi tenere nascosta una minaccia come l'Organizzazione XIII...
Non c'erano altre alternative. Doveva tenere gli occhi aperti e cercare di fare il possibile affinchè il piano andasse a buon fine...
"L'Energy? Intendi quell'organizzazione che volontariamente non soltanto si è tenuta in disparte quando la Soul Society aveva bisogno di tutto l'aiuto possibile contro Sosuke Aizen, ma ha visto bene dal rapire un delegato Shinigami appartenente alla Soul Society e i suoi amici? Credo che sia un affronto inequivocabile. Ma non importa. Una volta che ci saremo occupati di voi, allora penseremo anche a loro", furono le parole di Byakuya, mentre faceva scorrere lo sguardo da Saix a Yoruichi e viceversa.
"Hey, un momento! Noi non abbiamo rapito nessuno. E' stata una scelta ponderata anche dal sostituto Shinigami e dai suoi amici. Hanno scelto loro di aiutarci, non li abbiamo obbligati con la forza. Figurarsi rapiti!". Auron intervenne. Sapeva che doveva tenersene alla larga, ma doveva intervenire. Di fatto, gli Shinigami stavano accusando l'Energy di tradimento. Quando era palese che non era così. Anche se sapeva che doveva dosare al meglio le parole. Già gli Shinigami erano abbastanza infuriati con loro, se peggiorava la situazione rischiava di inimicarseli a vita.
Nel frattempo, Yoruichi strabuzzò gli occhi alle parole di Byakuya. La Soul Society aveva chiesto aiuto all'Energy durante l'attacco di Aizen? E peggio ancora, l'Energy non aveva risposta a questa richiesta?
Mustang non gliene aveva  mai parlato, nemmeno Kisuke. Cos'era questa storia? Cosa stava succedendo tra quelle organizzazioni? Quindi la Soul Society sapeva dell'esistenza dell'Energy e dell'Organizzazione...?  Non ci stava capendo più nulla...
"Non mi pare. Ma se anche fosse, Kurosaki Ichigo e i suoi amici non hanno nessun obbligo di aiuto verso coloro che ce lo rifiutarono in passato. Quindi non vedo problemi a sbarazzarci di voi una volta che ci saremo occupati di questi fenomeni da baraccone". Le parole di Byakuya non ammettevano repliche. E Auron sapeva che era inutile proseguire. Quando si voltò leggermente, potè notare le facce completamente stupite delle due ragazze di Zane. Era un'informazione che solamente lui, Urahara Kisuke e Mustang sapevano. Erano gli unici tre membri che sapevano di un precedente contatto tra Soul Society ed Energy. Lo avevano volutamente tenuto nascosto, per evitare problemi...
Fece una smorfia e tornò a fissare lo Shinigami. Lo sapeva, sapeva che sarebbe successo. Quella situazione che impauriva persino Mustang. Il momento in cui la Soul Society si sarebbe schierata contro l'Energy. Avevano agito troppo in fretta per paura delle mosse dell'Organizzazione XIII, senza prendere in considerazione anche l'imprevedibilità del vecchio comandante generale.
"Molto bene, allora...credo che non abbiamo più nulla di cui discutere. Speravo vivamente che la Soul Society fosse più intelligente a valutare la situazione attuale. Per quanto io non mi sia mai fidato di voi...a questo punto...", ed estrasse la sua spada, imitato dalla Zanpakuto di Byakuya e dalla Lunatico di Saix, "il destino della Galassia Gamma sarà deciso dalla fazione più potente!", disse, scattando in avanti.
"Non ho dubbi su chi possa uscirne vincitore...", proseguì Byakuya, circondandosi di petali rosa di ciliegio.
"Razza di vermi, vi farò pentire di essere nati!", concluse Saix, ricoprendosi di una luce bianchissima, quasi accecante.


Fu un lampo, un grido che ruppe il silenzio di quel momento carico di tensione, che ruppe persino la carica dei tre guerrieri. Zane si voltò verso la ragazza dai capelli blu che aveva di fianco. Era stata lei ad urlare.
"Adesso, Itachi!".


Pochi minuti prima...
"Perciò? Qual'è la tua scelta, Yoruichi Shiohin? Hai potuto notare anche tu le visioni che ti ho mostrato. Gli Shinigami cercheranno in tutti i modi di riprendersi Kurosaki Ichigo e non soltanto. Anche loro hanno le loro spie, sanno delle potenzialità di Zane Crusher e di ciò che potrebbe causare la creatura al suo interno. Hanno intenzione di usarla per i loro scopi, in modo da confrontarsi con l'Organizzazione XIII. Nonostante si ritengano superiori, hanno paura di Xemnas e dei suoi adepti. Cercheranno a tutti i costi di avere dalla loro un potere superiore. E quel potere è Zane Crusher...".
Yoruichi era completamente allibita. Non poteva credere a quello che aveva appena visto. Era impossibile che la Soul Society potesse attuare un piano del genere.
"E come posso fidarmi di te! Tu sei un alleato dell'Organizzazione XIII, i tuoi compagni stanno combattendo contro coloro che ci stanno aiutando, vale a dire gli Shinigami del Gotei 13, compresi gli amici di Ichigo!".
"Noi dell'Alba non siamo mai stati alleati di Xemnas. Abbiamo sempre agito per loro conto, ma in realtà lavoravamo come spie per conto di qualcun'altro. Qualcuno che tu conosci pienamente...", a questo punto, l'immagine di un uomo che Yoruichi ben conosceva.
"No...non è possibile...! Ma questo è...!".
Itachi ci mise qualche secondo per risponderle, sempre nella sua mente.
"Esattamente. Lo Shinigami Kisuke Urahara. Certamente anche Mustang ne era a conoscenza e ha agito anche lui di conseguenza. Ovviamente, non è stato facile per noi cercare di mantenere questa maschera. Persino portare fin quasi alla soglia della morte quel ragazzo che Mustang aveva inviato nel mondo dell'Est è stato arduo. Ma alla fine non ha causato dubbi all'interno dell'Organizzazione XIII. Ed ora noi stiamo cercando di tener lontani Kurosaki Ichigo e Zane sia dalla Soul Society che da Saix. Anche gli amici di Ichigo non potevano rifiutarsi di sottostare ad un ordine diretto del comandante generale del Gotei 13. Ma da soli per noi sta diventando difficile gestire la situazione. Per questo abbiamo bisgno del tuo aiuto, Yoruichi Shihoin".
Le parole di Itachi fluivano come un fiume in piena nella mente di Yoruichi. La quale sudava freddo. Ora spettava solamente lei la scelta, una scelta che doveva ricadere sue due schieramenti differenti. Credere alle parole di Itachi ed aiutarlo a portare in salvo Ichigo e Zane? Ma se si fosse trattato di una trappola? Se in realtà avesse aiutato implicitamente l'Organizzazione XIII?
Oppure fidarsi dei suoi ex compagni Shinigami, nonostante essi stiano di fatto andando contro l'Energy, per cui lei e Kisuke si sono esposti in più occasioni. Se aiutava l'Alba, metteva a rischio ancora una volta la sua vita e quella di Kisuke, venendo a loro volta considerati traditori, per la seconda volta, da parte della Soul Society.
Il suo corpo tremava, le braccia lungo i fianchi tremavano. Le sue gambe tremavano. Le mani tremavano.
Poi, in una frazione di secondo, qualcuno prese la sua mano, impercettibilmente. Quando si voltò alla sua destra, notò un volto che lei ben conosceva. Il volto di una persona che aveva recentemente amato e che difficilmente l'avrebbe abbandonata...la figura, con la stessa rapidità con cui si era materializzata, svanì nel nulla.
Una lacrima scese sul suo volto ed un sorriso sincero si impadronì di lei. Ora sapeva esattamente cosa fare. Indirizzò la sua attenzione di nuovo sul ninja e lo fissò intensamente, facendo un cenno d'approvazione col capo. Era pronta a tutto, pur di salvare Ichigo e Zane, pur di mantenere la promessa fatta con lui...
Itachi sorrise impercettibilmente. Era una donna intelligente.
"Allora ascoltami bene, perchè non c'è tempo per ripetere il piano una seconda volta...gli Shinigami saranno qui a momenti...". Itachi si avvicinò a lei di qualche passo.
"Eseguirlo già dal loro arrivo sarà del tutto inutile, non si lasceranno cogliere impreparati. Lo attueremo quando la ragazza dai capelli blu darà il segnale. Non ti preoccupare", continuò Itachi, asserendo al volto preoccupato della donna, "sarà un segnale che capirai al volo". Prese un attimo di respiro e proseguì.
"A quel punto, io metterò in atto una tecnica temibile, ma che fortunatamente colpirà solamente le persone che deciderò io. Sarà una tecnica in grado di distorcere completamente lo spazio tempo in cui ci troveremo. Ma bada bene...",

Itachi non se lo fece ripetere due volte. Al segnale della ragazza, il suo occhi sinistro si illuminò improvvisamente, attirando le attenzione di tutti che si spostarono dalla donna al ninja.
"Tu...!", Saix non fece in tempo a concludere la frase che si bloccò sul posto, esattamente come tutti gli Shinigami.

"...Kotoamastukami, la mia tecnica, avrà una durata di cinque secondi. In quei cinque secondi dovrai necessariamente recuperare Ichigo. Anche lui sarà sotto l'effetto della tecnica. Perciò non ti sarà difficile farlo", continuò Itachi, mentre Yoruichi si fece più attenta. Entrava in gioco anche lei...",

Yoruichi scattò verso il corpo dello Shinigami delegato, riuscendo ad afferarlo e sottrarlo alle cure di Unohana. Senza perdere tempo, saettò alle spalle di Itachi e dei membri dell'Alba. Passò esattamente un secondo...

"Una volta che lo avrai recuperato, portati alle nostre spalle. Qui dovrai aspettare circa un secondo, tempo in cui mio fratello, Sasuke, attiverà una tecnica in grado di proteggervi in caso la situazione diventi critica o qualcosa vada storto. Nello stesso tempo, la ragazza dai capelli rossi avrà in custodia Zane e ti raggiungerà...",

Yoruichi, in un lampo, fu alle spalle dei membri dell'Alba, mentre la ramata fu nella stessa posizione in una frazione di secondi.
Con sommo stupore di entrambe, alle loro spalle, comparve un'enorme figura, somigliante molto ad uno scheletro, alta diversi metri. Era ricoperta di una strana energia di colore purpurea. Impugnava una spada in una mano ed una balestra nell'altra.
"Muovetevi. Non abbiamo tempo da perdere", disse Sasuke, direttamente sotto l'immensa "creatura". Furono immediatamente raggiunti anche dalla ragazza dai capelli azzurri, che con un sorriso, incitò tutti a muoversi.

"Una volta che l'avrà attivata, avrete due secondi di tempo contati per allontanarvi il più possibile dal luogo dello scontro. Dovete assolutamente farlo, altrimenti non è detto che una volta che Kotoamastukami svanisca, gli Shinigami non siano in grado di raggiungervi...comunque sia, Kisame e Pain cercheranno di creare un'enorme quantità di acqua, in modo da rallentare eventuali inseguitori che riescano a sfuggire alla mia tecnica...",

Il gruppetto si allontanò con uno scatto fulmineo, portandosi sempre più lontano dai membri dell'Alba. Nello stesso momento, Kisame, portandosi le mani alla bocca, creò un'immensa distesa di acqua che permise a Pain di erigere a sua volta un altissimo muro d'acqua, che si frappose tra loro e il gruppo di Shinigami...

"Una volta raggiunto il punto stabilito, le due ragazze dell'Energy creeranno un portale che vi permetterà di lasciare il Mondo Centrale. Bada bene, un portale creato in meno di un secondo prosciuga circa tre quarti delle energie di chi lo attraversa. Perciò non preoccuparti se dovessi sentirti debole o affaticata. E' normale".
Itachi prese una pausa e continuò ad osservare la donna, che lo guardava composta e senza la minima traccia di dubbi o preoccupazioni.

"Kisuke Urahara aveva ragione. Sei una persona affidabile e su cui poter contare, Yoruichi Shihoin". Quest'ultima lo guardò interrogativa. Non aveva idea del perchè quella situazione le stesse sfuggendo di mano, ne del perchè Kisuke non gliene aveva parlato, insieme a Mustang.
"Perchè...perchè tenermi nascosta una cosa del genere?", fu la semplice domanda rivolta al ninja. Itachi prese un leggero respiro.
"Non è il tempo ne il luogo per parlarne, Yoruichi Shihoin. Ma ti prometto che in futuro lo verrai a sapere.". Poi la sua voce si fece più flebile.
"Il vostro unico scopo, ora, è proteggere quei due ragazzi dall'Organizzazione e dagli Shinigami. Mio fratello Sasuke vi darà una mano", spiegò Itachi, indicando la figura del fratello, che nel frattempo era ancora impegnato a combattere contro Hirako.

Lo sguardo di Yoruichi era ancora pieno di dubbi e domande. Itachi la osservò a lungo.
"Ma che ne sarà di voi? Una volta che la tecnica svanirà, non avrete scampo, siete inferiori di numero". La domanda di Yoruichi non colse Itachi impreparato.
"Non preoccuparti, abbiamo anche un piano di fuga. Ci abbiamo pensato a lungo".
Poi si avvicinò a lei.
"Ci rivedremo, Yoruichi Shiohin. Fino ad allora abbi cura di te". Poi, prima che la donna potesse anche solamente aprir bocca, un corvo nero volò diritto verso di lei, colpendola al petto ed entrando, quasi come se l'avesse assorbito...

Un boato costrinse il gruppetto a voltarsi. La tecnica di Itachi era svanita in anticipo. Le due ragazze fecero una smorfia, mentre Zane ed Ichigo si guardavano attorno, attoniti. Itachi aveva spiegato che coloro che venivano affetto da Kotoamastukami erano comunque coscienti e riuscivano a mettere a fuoco quello che stava accadendo, se non si trattava di riscrivere il presente.
Le due, incrociando le mani, crearono un minuscolo spiraglio di luce che si ingradì in una frazione di secondo, raggiungendo l'altezza umana.
"Forza! Tutti dentro!". Nessuno si fece ripetere l'ordine della ramata due volte e proprio mentre si accingevano ad entrare, videro un fascio di luce bianchissimo ed accecante che stava per colpirli, mentre dietro ad esso, una figura che ben riconoscevano.
"Saix...!", furono le ultime parole di Yoruichi, prima che un corpo la sovrastò e la spinse all'interno del portale. Con la coda dell'occhio vide tutti gli altri che lo oltrepassavano, mentre la figura davanti a lei veniva colpita in pieno ed un enorme buco si apriva proprio sul suo addome...


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Ci mise poco ad aprire gli occhi. Giusto qualche secondo per stropicciarseli e mettere a fuoco il soffitto che aveva davanti. Di un marroncino molto chiaro, che quasi accecava.
Quando cercò di girarsi, sentì una fitta atroce allo stomaco, che lo costrinse ad emettere un gemito di dolore. Durò tutto pochi secondi, poi il dolore scomparve.
Zane riuscì in qualche modo a mettersi a sedere sul letto e quando osservò meglio il luogo in cui si trovava, avvertì uno strano senso di pace. Potè notare meglio che si trovava in una specie di casupola, molto piccola e rustica. Era molto in disordine e piena di mobilia varia. Diversi scaffali ricolmi di libri e cartacce, che occupavano anche il pavimento. Diversi tavoli, sulla cui sommità si trovavano una moltitudine di boccette dai diversi colori. Una tavolata in particolare era molto più lunga delle altre ed era imbandita, seppure in modo molto povero, di cibarie e brocche di acqua. Diverse finestre, una delle quali si trovava proprio dietro al letto, spalancata, erano disseminate lungo il muro. Quando voltò lo sguardo all'esterno, notò uno spiazzo di media grandezza, che precedeva una rigogliosa foresta di alberi altissimi. Il cielo era sgombro di nuvole e faceva molto caldo. Potè ascoltare il dolce rumore che produceva la natura, come versi di animali e soprattutto cicale e grilli.
Inspirò a pieni polmoni ed un sorriso si impadronì del suo volto. Era una situazione molto simile a quando si risvegliò alla base, mesi or sono.
Tuttavia, proprio mentre ripensò alla sua "casa", un dolore atroce si impadronì di nuovo di lui, costringendolo a sdraiarsi di nuovo a letto, completamente in preda a spasmi. Lacrime calde iniziarono a solcargli il viso, mentre la sua mente viaggiava tra immagini di morte e sofferenza. Mustang, Aqua, la base in fiamme e i cadaveri dei soldati in preda alle bestie assassine chiamate Heartless.
Poi una chioma blu, una cicatrice a forma di X sul volto. Saix che cercava di ucciderlo, mentre dietro di lui, Xemnas che lo osservava compiaciuto.
Come d'un tratto, le immagini svanirono, lasciando spazio ad un nero cupo, puntellato solamente da due occhi rossi che lo fissavano.
"No, di nuovo tu...vattene!".
"Zane...è inutile che cerchi di respingermi...tu hai bisogno della mia forza per combattere i tuoi nemici. Per difendere i tuoi preziosissimi amici...un giorno, sarai tu a cercarmi, Zane...un giorno capirai che io sarò la tua unica ancora di salvezza contro l'Organizzazione e Xemnas...",
la voce nella sua testa sparì, di colpo.
E così com'era arrivato, anche il dolore svanì e il nero lasciò spazio di nuovo alla vista della casupola, mentre avvertì una sensazione di calore all'addome. Quando si voltò, notò la figura di una ragazzina, dai lunghi capelli blu, dalle cui mani usciva una strana aura verdastra che gli ricopriva la pancia. Quando quest'ultima si accorse dello stato vigile del ragazzo, per poco non si lasciò scappare un urlo e terminò immediatamente quello che stava facendo, abbassando lo sguardo, completamente in imbarazzo.
"Hem...s...scusa tanto! N...non pensavo fossi sveglio!", la sua voce era molto fragile, allo stesso tempo sembrava gentile e rassicurante, tant'è che lo stesso Zane divenne completamente rosso in faccia.
"N...no, stai tranquilla! Anzi, grazie mille per quello che hai fatto. Anche se esattamente non ho idea di cosa tu abbia fatto", replicò il ragazzo, portandosi la mano alla testa e assumendo uno sguardo di scuse. La ragazzina non ci mise due volte ad abbassare ed alzare la testa una decina di volte, per scusarsi.
"Ah, non devi scusarti! Non hai fatto nulla, ti stavo solamente curando e alleviando il dolore tramite una magia di cura!".
"Magia di cura?", pensò tra se Zane, mentre osservava sempre più incuriosita la sua iterlocutrice. Sembrava ancora una bambina. Portava una lunga veste verde, che le lasciava la schiena scoperta. Lunghi capelli di un blu molto scuro, che teneva legati in due lunghissime code. Occhi castani, molto grandi ed uno sguardo perennemente imbarazzato sul volto. Nel complesso era una ragazzina molto carina. Zane notò sul braccio destro uno strano simbolo azzurro, che già aveva visto altre volte, ma non si ricordò lì per lì cosa significasse.
"Beh, ti ringrazio infinitamente. Ma posso chiederti dove mi trovo e chi sei? Sai, mi sono appena svegliato e non ricordo molto di quello che è successo...", spiegò Zane, sempre guardandosi intorno.
"Ah, giusto, hai ragione! Siamo a casa della mia maestra. E' lei che ti ha curato, io l'ho semplicemente aiutata! Comunque il mio nome è Wendy Marvell, mentre lei è Charle!", disse la ragazzina, indicando un'altra figura di fianco a lei. Per poco Zane non sobbalzò. Non si era minimamente accorto della presenza dell'altra ragazza. Lei, a differenza della compagna, era più alta e portava capelli bianchi, da cui spuntavano due orecchie da gatto. Oltre a ciò, aveva anche una lunga coda del medesimo colore che faceva sventolare dietro di lei.
"Che c'è, hai qualche problema con la mia coda?", chiese quest'ultima, guardando in cagnesco il ragazzo.
"Ah, no no, tranquilla...!", replicò Zane, evitando fermamente l'argomento. Francamente, non si fece troppe domande, ne per la presenza improvvisa della ragazzina gatto ne della sua coda e delle sue orecchie.
"Ma, che sappiate, c'era qualcun altro con me, quando mi avete curato?", chiese, dopo alcuni secondi di silenzio. Fu Charle a rispondere prima che Wendy prendesse la parola.
"Sì, due ragazzi e tre ragazze, ma ora sono uscite con la maestra. Dovrebbero essere qui a momenti...", non fece in tempo a concludere la frase, che la porta della casupola si spalancò d'improvviso, mostrando tre figure che Zane ben conosceva.
"Zane! Sei sveglio finalmente! Sono così felice!", esclamò un sorridente Ichigo, mentre si diresse in fretta e furia verso il letto dell'amico. Dietro di lui, Sasuke fece una smorfia e andò a stravaccarsi in una della tante sedie sparse per la casa, osservando comunque il ragazzo.
"Ichigo! Meno male stai bene! Pensavo fossi rimasto indietro...", rispose Zane, abbassando lo sguardo. Ichigo d'altro canto mostrò un sorriso a trentadue denti.
"Stai tranquillo, ho la pellaccia dura. E poi devi ringraziare quello là se siamo ancora qui!", continuò lo Shinigami, indicando il ninja, che chiuse gli occhi e fece un cenno col capo, quasi come per ringraziare sia lui che Zane. Quest'ultimo sorrise e gli fece l'occhiolino.
"Brava Wendy, ti sei occupata di lui. Hai fatto un ottimo lavoro, stai migliorando con le tue magie di cure", disse una terza voce, femminile, mentre si avvicinava al letto di Zane, che rimase a bocca aperta.
"Porlyusica!? Ma cosa ci fai qui?!". Zane non aveva parole. L'ultima volta che l'aveva vista era alla base, proprio il giorno in cui aveva incontrato Ichigo e suoi amici. Ma se anche lei era lì, significava che lui si trovava nel suo mondo...
"Si da il caso che dovrei farti io questa domanda. Quando siete arrivati qui una settimana, vi ho dato ospitalità, è questo il modo di ringraziarmi?", replicò la donna, guardando di sbieco sia lui che i suoi compagni. Sasuke rispose con una smorfia, mentre Ichigo sorrise sommessamente.
"Una settimana?! Stai dicendo che sono rimasto incosciente per una settimana?!", esclamò Zane, ad alta voce.
"Eccome. La tua ferita era seria e hai anche rischiato molto, Zane. E' stato molto difficile curarti, dovresti ringraziare soprattutto Wendy. E' stata lei a prendersi cura di te per tutto questo tempo. Io ho solamente aiutato nella preparazione di medicine ed erbe curative", spiegò la maga, dando una piccola pacca sulla spalla alla ragazzina.
Quest'ultima arrossì completamente, continuando a proferire il contrario ed elogiando la donna.
"Beh, ti ringrazio allora, per la seconda volta, Wendy", disse Zane, assumendo un sincero sorriso.
"M...ma no! Tranquillo, l'ho fatto con immenso piacere...!", rispose Wendy, avvicinandosi al letto e stringendo la mano di Zane. Poi il ragazzo si guardò intorno, come alla ricerca di qualcosa.
"Ma Yoruichi e le altre? Dove sono finite?", chiese poi, rivolgendosi ad Ichigo.
Mentre la maga andava a preparare la tavola per il pranzo, chiedendo a tutti di aiutarla, soprattutto a Sasuke che, sbuffando, dovette ubbidire ad una occhiata della donna, Ichigo si accingeva a rispondere all'amico.
"Yoruichi ha detto che aveva delle questioni da sistemare, dopo la caduta dell'Energy...", si interruppe, notando l'espressione contrita di Zane ed aspettò qualche secondo prima di continuare. Sapeva che per lui era dura, la situazione.
"E le altre sono andate con lei, affermando di dover parlare con un certo Edward Elrich, ma nulla di più".
A Zane si illuminarono gli occhi. Se Ed era ancora vivo, allora c'era ancora speranza per l'Energy. Finalmente euna buona notizia.
"Beh, devo dire che ce la siamo vista brutta. Anzi, ora dovete assolutamente raccontarmi come sono andate le cose in quella pianura...", esclamò Zane, alzandosi dal letto ed andando verso la tavola, dopo essere stato chiamato da Porlyusica.
Il pranzo passò tranquillo, mentre Ichigo raccontava per filo e per segno tutto quello che è successo da quando il fratello di Sasuke aveva agito. Ci mise quasi mezz'ora a spiegare il tutto, mentre sia Zane che Wendy spalancarono la bocca dallo stupore. Ichigo evitò di proposito di parlargli del suo incidente, visto che era stata proprio la maga ad impedire sia a lui che a Sasuke di raccontarglielo.
Quando concluse, prese un profondo respiro e guardò Zane.
"Allora, tutto chiaro? Lo so che la situazione si sta facendo confusa, ma almeno per ora siamo al sicuro e dobbiamo capire come agire", disse lo Shinigami, passando poi lo sguardo su Sasuke.
"Concordo. Anche Yoruichi sta agendo, insieme ad Ed. Per questo noi non dobbiamo essere da meno. Dobbiamo continuare la missioni affidataci da Yoruichi e Mustang, almeno per recuperare terreno su Xemnas e la Soul Society. A questo punto, non possiamo nemmeno più fidarci di loro, per quanto avrebbero dovuto essere all'oscuro di tutto...", ribattè Zane, ripensando alle parole di Mustang di quel maledetto giorno in cui l'Organizzazione XIII aveva attaccato la Base. Ripensò proprio a lui e a tutti i suoi amici che stavano combattendo. Chissà cosa era davvero successo alla Base, in loro assenza...
"Perfetto. Ma mi sorge un dubbio. Di quale missione stai parlando? Noi dovevamo solamente seguire Yoruichi", spiegò Ichigo, bevendo un sorso di acqua dal bicchiere.
"Quale missione? Mi pare chiaro. Cercare quei tre tipi che ci aveva riferito Kisuke...", prese fiato, abbassando lo sguardo, per poi tornare a guardare Ichigo, "mi pare si chiamassero Uzumaki Naruto, Monkey D. Rufy e Natsu Dragneel. Ma non vorrei sbagliarmi".
A quei nomi, Wendy, Charle e Sasuke sobbalzarono.
"Natsu-san?!", esclamò Wendy, portandosi le mani alla bocca.
"Naruto...stai dicendo sul serio?!", fu la volta di Sasuke, che non staccò gli occhi da Zane. Quest'ultimo li guardò con una gocciolina sulla testa.
"Che c'è? Li conoscete per caso?!", disse, scrutando le reazioni di entrambi.
"Certamente...Naruto è un mio caro amico, quasi come un fratello...", rispose Sasuke, abbassando lo sguardo.
"Noi sì! Natsu fa parte della nostra stessa gilda, Fairy Tail!", replicò, stavolta, Charle.
Zane sembrò meditare qualche secondo. Poi spalancò gli occhi dallo stupore.
"Fairy Tail! Ecco cosa simboleggia quel tuo tatuaggio sulla spalla. Ne avevo sentito parlare da Mustang, come la gilda di maghi più forte del Mondo del Sud. Ecco allora dove siamo...", esclamò Zane, fissando la maga, che annuì con lo sguardo. Poi, prima che chicchessia potesse aprire bocca, Porlyusica si alzò da tavola e si rivolse a Wendy e all'amica.
"Wendy, Charle, potete per favore uscire ed andarmi a recuperare delle erbe mediche? Non vorrei che Zane avesse delle ricadute".
"Certamente!", rispose Wendy, incitando anche la compagna.
"Andate anche voi due, potrebbero avere bisogno del vostro aiuto", ordinò ad Ichigo e Sasuke. Mentre il primo si alzò senza problemi, il secondo sbuffò di nuovo e seguì lo Shinigami.
"Posso andare anche io?", chiese Zane, alzandosi pure lui.
"No, tu devi restare qui. Sei ancora debole, non voglio che rischi ulteriormente. E poi ho bisogno di parlarti di una cosa importante", spiegò la maga, indicando a Zane la sedia di fianco a lei.
Quest'ultimo la guardò sospettoso e si mise a sedere. Quando gli altri uscirono, la maga iniziò a parlare.
"Dunque, in primo luogo, visto che sei qui, tra qualche giorno potremo riprendere gli allenamenti. Hai assolutamente bisogno di recuperare il potere del fuoco e del fulmine se vuoi avere qualche speranza contro Saix e l'Organizzazione. Ovviamente, cercheremo di non strafare, i primi giorni. Ora che non hai del tutto recuperato le forze, potrai andare a farti un giro, da domani. La città vicina, Magnolia, è sede della gilda di maghi di Fairy Tail. Andrai li ed incontrerai Natsu. Poi tornerai qui e comincera gli allenamenti".
Zane per poco non sobbalzò dalla felicità. Non soltanto ricominciava ad allenarsi, ma avrebbe incontrato questo Natsu Dragneel. Chissà che persona è e se sia così forte come pensava Kisuke...
"Inoltre...dobbiamo parlare anche di quello che ti è successo. Dell'incidente che hai appena affrontato...".
A quelle parole, Zane tornò serio. Ichigo non gliene aveva parlato. Ma voleva tanto sapere che cosa gli fosse successo. Dopotutto, aveva un'enorme cicatrice a forma di cechio sullo stomaco. Quasi come se qualcosa lo avesse attraversato da parte a parte...si chiese, tra se, come potesse essere ancora vivo...
"Dunque, da dove cominciare...?", Zane trattenne il respiro, "in primo luogo, ti sei beccato un raggio di energia di quel tipo, Saix, in pieno stomaco, nel tentativo di proteggere Yoruichi. Lei non ha subito danni gravi, ma tu sei stato completamente trafitto, da parte a parte. E questo ti ha completamente lesionato gli organi interni di primaria utilità, come stomaco, fegato ed intestino. Senza contare che il colpo ti ha completamente disintegrato le celle di contenimento dei tuoi poteri".
Zane strabuzzò gli occhi e sudò freddo.
"C...cosa...!". Non aveva nemmeno le parole per descrivere quello che provava in quel momento.
"Non ho idea di come sia successo, ma con le tue celle distrutte, il potere rigenerativo dell'acqua non è riuscito ad intervenire ed è per questo che non sei stato curato da quello. Tuttavia, quando ti hanno portato qui, sembrava come se qualcosa dal tuo interno di avesse completamente rigenerato gli organi vitali. Wendy ha solamente curato la tua ferita superficiale. Diciamo che ti ha ricucito e ridato un po di sangue che avevi perso".
Ancora silenzio da parte di Zane. Ancora non aveva digerito la ferita. Al solo pensarla, una fitta di doloreo lo colpiva al petto. Non era stata l'acqua...eh?
Lui sapeva benissimo cosa era successo. Era stato "lui" a curarlo. Ma evitò accuratamente di parlarne alla donna. Anzi, cercò di assumere uno sguardo più "normale". A "lui", ci avrebbe pensato dopo.
"Ma allora se gli organi sono stati curati, che ne è stato delle celle? Sono state ripristinate?", chiese Zane, trattenendo il respiro.
La risposta tardò ad arrivare.
"No...", per poco Zane ebbe un mancamento. Significava che non poteva più usare i suoi poteri? E allora cosa si allenava a fare...?
"E sì...". Zane rialzò lo sguardo, completamente allibito.
"Ora, ascoltami attentamente. Perchè non te lo ripeterò una seconda volta", a quelle parole, il ragazzo si fece molto più attento, " dunque, partiamo dal presupposto che le tue cellule siano in grado di assorbire, faccio un esempio, un qualsiasi liquido al cui interno ci sia dell'acqua". Nello spiegare, prese la brocca di vino e gliela mostrò.
"In questo caso, tu saresti in grado di assorbire anche questa piccola quantità di vino. Non importa se non è acqua allo stato puro. Le tue cellule, in particolare quelle delle celle di contenimento, sono in grado di rompere il legame acqua-vino, separandoli. L'acqua in se verrebbe assorbita dalle tue celle, come riserva, mentre l'eccesso di materiali verrebbe disintegrato. Ora, non so come diavolo sia possibile tutto ciò all'interno del tuo corpo. Se potessi, te lo direi, ma tu confermi che saresti in grado di farlo?", chiese la donna, osservando una eventuale reazione di Zane. Quest'ultimo non ci mise troppo ad attirare a se il vino della brocca e a svuotarla completamente. Ci mise pochi secondi a mostrare una bolla cristallina di acqua sulla propria mano. Poi assottigliò gli occhi. Com'era possibile che riuscisse a formare una bolla d'acqua? Non erano andate distrutte le sue celle? La sua attenzione venne catturata nuovamente dalla maga.
"Ottimo. Allora il mio ragionamento era corretto. Ora, questo accade per qualsiasi materiale che contenga aria, acqua, terra, fuoco e tuono. Ed è un processo che, come hai appena potuto fare, può essere volntario della tua coscienza, oppure involontario, senza che tu non te ne accorga sul momento. Infatti, a quanto pare, il colpo di Saix conteneva una qualche minima percentuale di fuoco, credo. O tuono, non ti saprei dire. Ecco, quando il colpo ha attraversato il tuo corpo, sembra che le cellule delle tue celle di contenimento, involontariamente, siano entrate in contatto con la sostanza di cui era composto il colpo di Saix. Ovviamente, era troppo potente affinchè potessero assorbirlo completamente. Inoltre la quantità di elemento era minima. Ma sembra quasi che ci siano riuscite. Hai assorbito parte del colpo di Saix".
Zane era sempre più stupito e allo stesso tempo curioso. Cosa significava questo? Sembrò quasi che Porlyusca gli lesse nella mente.
"Consideriamo ora che ciascun membro dell'Organizzazione possieda un tipo di potere differente. Saix, ad esempio, ha il potere lunare. Significa che può assorbire le energie dalla luna, e non chiedermi come sia possibile che la luna offra un qualche potere, perchè non ne ho idea, per autopotenziarsi. Probabilmente è un autopotenziamento pressochè illimitato. Mi segui?", chiese Porlyusica. Zane annuì e continuò a osservarla. Era a conoscenza di tali poteri. Certo, non li sapeva tutti a memoria, ma li aveva già sentiti nominare. Soprattutto quello di Saix.
"Se questo fosse vero, sembra che le tue celle abbiano acquisito il potere di autopotenziarsi". Autopotenziarsi? Zane la guardò senza capire. Ancora una volta, gli lesse nella mente...
"Si. In pratica, sembra quasi che tutte le tue celle siano state circondate da questo potere lunare che per qualche strano motivo non ha bisogno di essere alimentato da te. Si autorigenera da solo, senza che tu debba assorbire alcun potere dall'esterno. E tale potere è in grado di aumentare la potenza dei tuoi elementi".
"Potenziare? In che modo? Scusa, ma temo di non capire....", chiese Zane, cercando di collegare i fili.
"In pratica, il tuo elemento si "evolve". Ad esempio, prendi quella bolla di acqua. Ora, focalizzati su di essa e non pensare ad altro. Ne agli altri elementi. Infondi tutte le riserve di acqua che possiedi in quella bolla". Zane fece come disse la donna e stette in silenzio, ad occhi chiusi. Passò qualche secondo, prima che un "crick", costrinse Zane ad aprire gli occhi.
Davanti a lui, la bolla di acqua si era tramutata in un cubo di solidissimo ghiaccio. Era freddo al tatto. Zane spalancò la bocca.
"Interessante. Questo significa che l'evoluzione dell'acqua è il ghiaccio. Francamente, non mi aspettavo diversamente. Ma volevo vederlo con i miei occhi...", prima che la donna potesse concludere la frase, il cubo di ghiaccio si ruppe in mille pezzi, mentre Zane iniziò ad ansimare.
"Accidenti, ma è faticoso!", disse soltanto.
"Ovviamente. In primo luogo perchè non avevi abbastanza riserve di acqua, in secondo luogo perchè ti sei appena risvegliato e devi recuperare le tue forze". A quel punto, la donna si alzò e andò verso uno dei tanti scaffali della casa.
"Voglio vedere se riesco anche per l'aria...sono proprio curioso", esclamò Zane, tornando a fissare la propria mano. Ma nonostante la concentrazione e gli sforzi, non riuscì minimamente a creare alcun tipo di bolla d'aria.
"M...ma che succede?! Non riesco a far nulla! Com'è possibile?", chiese il ragazzo, attirando le attenzioni della vecchia maga.
"Perchè l'autopotenziamento delle tue celle presenta un arma a doppio taglio. Se da una parte rende più potente il tuo elemento con un ulteriore evoluzione, dall'altra rende "sterili" le altre celle. E' come se una singola cella di un'elemento, come quella dell'acqua, svuotasse completamente le altre per alimentare la propria. Ovviamente questo succede in base alla tua scelta. Per questo non riesci ad usare l'aria. In pratica, ad inizio combattimento devi valutare attentamente quale elemento vuoi usare, altrimenti rieschieresti di ritrovarti senza poteri e quindi in balia dell'avversario", spiegò la donna, tutto d'un fiato, mentre porgeva a Zane uno strano liquido verde.
"Bevi, è un intruglio in grado di rispristinare il potere magico dei maghi. Con te dovrebbe avere un'effetto diverso, ma è in grado di restituirti parte delle energie che hai perso", continuò la donna, sedendosi di nuovo.
Zane osservò con circospezione lo strano liquido, prima di ingurgitarlo tutto d'un sorso. Fece una smorfia, talmente era amaro e poco saporito.
"Porlyusca, secondo te riuscirò mai a controllare un potere del genere? Insomma, fino ad ora, tutti si aspettavano molto da me. Eppure non sono riuscito a renderli orgogliosi...". Zane ripensò a Mustang e a tutti i suoi amici. Per quanto potesse saperne, potevano benissimo essere tutti morti. Certo, la speranza era l'ultima a dover morire, ma Xemnas e l'Organizzazione erano davvero forti...
Inoltre non aveva ancora avuto notizie da parte di nessuno...
"Ascoltami, Zane. Nonostante tu sia stato in coma per più di tre mesi, ti sei ripreso e sei riuscito a riguadagnare il controllo su quasi la metà dei tuoi poteri. Il tutto in poche settimane. Tu hai la stoffa per diventare molto forte, ma non devi farti sottomettere da queste preoccupazioni e dalla paura. Devi imparare a controllarla, se vuoi proteggere i tuoi amici. E quando lo farai, sono sicura che sarai in grado di controllare anche questo nuovo potere", spiegò la donna, assumendo un'impercettibile sorriso.
Zane sospirò. Erano parole che già aveva sentito da quella Shinigami, amica di Ichigo. Forse valeva davvero la pena metterle in pratica...
I suoi pensieri vennero interrotti da una porta che sbatteva e facce conosciute che rientravano in casa.
"Siamo tornati, Porlyusca-san!", la voce di Wendy raggiunse entrambi.
"Avete fatto in fretta. Ottimo lavoro. Ora...", e chiamò a se Ichigo e le due ragazze, "ho spiegato a Zane che tra qualche giorno potrebbe benissimo continuare gli allenamenti, insieme ad Ichigo. Tuttavia ha bisogno di riprendersi. Per questo tu e Charles accompagnerete entrambi a Magnolia, da Natsu". A Wendy si illuminarono gli occhi, mentre Charles sbuffò leggermente.
"Avrete modo di parlare non soltanto con lui, ma anche con il Master di Fairy Tail, Makarov Dreyar. Lui sa tutto riguardo la situazione. E' l'unica persona che è conoscenza dell'esistenza di Energy e dell'Organizzazine XIII". Per poco Zane non ebbe un mancamento.
"Pensavo solamente che gli alleati di Mustang in questo mondo ne fossero a conoscenza e non una persona qualunque!". La donna chiuse gli occhi e sorrise.
"Lui non è una persona qualunque. Ed è anche lui un alleato di Mustang. Chiaramente, nessuno all'interno della gilda sa di questa cosa. Quindi badate bene a dosare le vostre parole", continuò la maga, accompagnando entrambi alla porta.
"Forza, ora andate. Ho da fare e non mi piace avere tra i piedi degli umani per troppo tempo!"
Zane strabuzzò gli occhi. Umani? Stava per chiederglielo, quando la porta si riuchiuse con un tonfo, lasciando i quattro a guardarsi interrogativi gli uni con gli altri.

"Poi dovrai spiegarmi perchè non sono andato con loro. E perchè mi hai tenuto qui con te". Sasuke la osservava con la coda dell'occhio, mentre lei stessa osservava i gruppetto allontanarsi. Proprio quando sparirono tra gli alberi, una figura si materializzò alle spalle del ninja, senza che lui potesse accorgersene.
"Hai fatto presto, Gerard. Novità?", chiese Porlyusca al ragazzo appena comparso, che si sedette a fianco di Sasuke, ancora allibito.
"Nessuna. Sembra come se la squadra inviata da Mustang sia sparita senza lasciare traccie. E non soltanto loro. Anche Sting, Rogue e Minerva di Saberthooth sono scomparsi. Sembra che siano legati in qualche maniera. Inoltre, sembra che da quando Fairy Tail si sia riunita di nuovo, gli attacchi degli Heartless siano aumentati".
"Temevo che potesse accadere...devi assolutamente trovarli, Gerard. Sono quasi sicura che dietro questa sparizione non ci sia l'Organizzazione XIII e nemmeno gli Shinigami".
Poi prestò la sua attenzione a Sasuke.
"Questo ragazzo è molto abile. Vi aiuterà nella sua ricerca".
Gerard annuì, con un cenno del capo e creò quello che sembrava un portale nero pece.
"Ecco a cosa ti servivo, dannata vecchiaccia...", disse il ninja, mentre si alzava e seguiva il nuovo arrivato.
Sparirono con un tonfo.
Porlyusca tornò ad osservare l'immensa foresta che aveva davanti.
"Mustang...spero che il tuo sacrificio e quello dei tuoi uomini sia servito a qualcosa...Zane ed Ichigo hanni potenziale, ma gli avversari che hanno davanti sono troppo forti per loro, al momento...".
Poi chiuse gli occhi ed i suoi pensieri vennero rivolti alla Shinigami di nome Yoruichi.
"Yoruichi. Il tuo amore doveva essere davvero forte, dico bene? Anche per te, spero che il tuo piano vada a buon fine...radunare persone di altri mondi tra di loro potrebbe essere troppo avventata come cosa..."

Nello stesso momento, nel mondo di Mezzo, tre ragazze erano radunate in un particolare punto, l'una di fronte all'altra.
"Rias Gremory, Medaka Kurokami, siete con me?", chiese Yoruichi, ponendo il suo braccio in mezzo a loro. La rossa sorrise e mise il suo sopra quello della compagna. Imitata da un "sì" di Medaka, che fu l'ultima.
"Allora, diamo il via alla rinascita dell'Energy!"



EPILOGO; Finalmente, iniziano a venire a galla i piani e gli obiettivi di molti. Gli Shinigami e la Soul Society hanno fatto la loro mossa. A quanto pare, secondo Itachi e l'alba, che non sono mai stati alleati dell'Organizzazione, ma di Kisuke Urahara, la Soul Society vuole a tutti i costi la "custodia" di Zane per i loro scopi, insieme, ovviamente, ad Ichigo. Grazie ad un ardito piano messo in atto da Itachi e da Rias e Medaka (che, per chi non le conoscesse, sono le protagoniste, rispettivamente, di HighSchool DxD e Medaka Box), Yoruichi risece a mettere in salvo i due ragazzi. Tuttavia, Zane viene ferito quasi mortalmente e si salva grazie al tempestivo intervento, o così sembra essere, della misteriosa entità al suo interno. Nel frattempo Sasuke si unisce a Gerard Fernandez, l'alleato di Mustang nel mondo del sud, alla ricerca della squadra di Snow, che ormai non da più sue notizie. Soprattutto, quale sarà il piano organizzato da Yoruichi, Rias e Medaka? In cosa consiste la rinascita dell'Energy?
Tutto ai prossimi capitoli!



Glossario: Kotoamatsukami: è una particolare tecnica che possono usare solamente i possessori dello Sharingan, come gli Uchiha e coloro che possiedono le cellule rigenerative di Hashirama Senju, il primo hogake del villaggio della foglia. La tecnica è sicuramente una delle più potenti all'interno del manga di Naruto, in quanto è in grado controllare le menti delle persone, cambiando in modo quasi irreversibile i loro caratteri oppure far fare loro ciò che si desidera senza che loro si rendono realmente conto di cosa stia succedendo. Tuttavia, se non si possiedono le cellule del primo hogake, è una tecnica che può essere usata solamente una volta ogni dieci anni. A causa della forza dei guerrieri presenti e dal loro elevato numero, Itachi è stato in grado solamente di bloccare le menti, e quindi inevitabilmente, anche i movimenti, di Saix e degli Shinigami.







 
  
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