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Autore: Freya Crystal    22/03/2009    1 recensioni
Due anni dopo la morte di Artemisia il Garden viene attaccato da nuovi temibili nemici. Durante lo scontro Quistis sembra essere caduta in mare,poiché il Garden era in volo.Seifer,persa la donna che credeva di amare,non si da pace perché si sente responsabile della sua morte.Ma un giorno una donna bionda con l'aspetto da naufraga viene trovata sulla riva della spiaggia...la perdita della memoria le sarà di ostacolo per tornare a vivere e avere a che fare con la vera se stessa.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quistis Trepe, Seifer Almasy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non so quanto tempo è passato da quando ci siamo nascosti  nei boschi innevati di Trabia,so solo che verremo trovati presto:nessun luogo è più sicuro per il Garden. Se ci attaccheranno di nuovo non muoverò un dito,aspetterò la fine di tutto. Non mi resta niente in questo mondo. Due anni fa provai a ricostruirmi una vita, col risultato finale di rimanere ancora una volta solo. Non ho voglia di ricominciare da capo,semplicemente sono stanco di vivere.

...Da quando sono così diretto con me stesso?…

Non solo i nemici,ma tutto il mondo sarà sulle nostre tracce. Diamine,cosa si starà muovendo la fuori?La nostra fuga non porta a nulla. I  Seed sono morti,non esistono più.

Le parole di Leonheart che ci scambiammo la sera precedente riecheggiano nella mia mente.-Sei un codardo. Perché non reagisci? Pensavo volessi vendicare Quistis,dov’è finito il tuo orgoglio?Hai intenzione di rassegnarti alle conseguenze e di restare a guardare?… L’uomo che ho di fronte non è Seifer Almasy, è solo un rammollito.-

-Non…chiamarmi…CODARDO!!-avevo gridato collerico.Senza pensare ad estrarre l’Hyperion gli ero saltato addosso con violenza,scaraventandolo contro lo scrivania dell’ufficio e prendendolo a pugni.


-Ora ti riconosco. Fai  scorrere la rabbia che è in te. Sentiti vivo veramente. Devi combattere per la tua dignità,è il solo modo per andare avanti.-mi urlava mentre cercava di bloccare le mie mosse,soddisfatto della mia reazione.

E’ stato allora che per la furia vera e propria liberata si è riacceso il fuoco che si era spento in me. Nel mio corpo ora ardono e bruciano fiamme di vendetta,non più di frustrazione e di sconforto caratteristiche di queste ultime monotone giornate.

In passato ho assassinato e torturato delle persone:quando avevo uno scopo,un obbiettivo da raggiungere,niente mi avrebbe fermato. Non mi facevo scrupoli,andavo avanti per la mia strada. Ero maledettamente testardo e irremovibile. Questo era Seifer Almasy. Ora invece che mi sta succedendo?  Mi ricordo chi ero?

Seifer Almasy era quello che si lasciava accecare dall’ira e sbraitava contro tutti quando le cose non andavano come voleva lui. Seifer Almasy era il ribelle,lo spietato carnefice,il bastardo che non dava ascolto a nessuno. Non poteva stare a guardare senza fare la sua parte,doveva combattere e mostrare il suo valore.

“Se tornerete al Garden ve la dovrete vedere con me,assaggerete il sapore del vostro stesso sangue che io verserò. Avete ucciso la mia donna,dovete pagare.” pensai. Si,ero ritornato.
 
-Se non fossimo in una situazione così drammatica non ti proporrei una cosa del genere,ma riconosco che fra i sopravvissuti sei il più adatto per svolgere un tale compito:saresti interessato a guidare tutti gli spadaccini e futuri Gunblader rimasti?-

Leonheart stava diventando sempre più sopportabile. -Certo. Mai stato più convinto.- Avevo risposto  fattami quella proposta,almeno mi sarei reso utile in qualcosa.

-Ehi sfregiato,non ti aspetterai che ti ringrazi perché mi hai fatto sfogare su di te come fossi il mio punching-ball,vero?-ho ghignato.

A quel punto lui mi ha fissato in modo ambiguo e se ne è andato senza dire una parola. Il Lupo Solitario non cambierà mai,eh? Lasciava sempre la sua firma quando se ne andava. Eppure quell’episodio della mia vita,allora non lo sapevo,ha segnato i miei  ricordi.
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L'oscurità era calata nel cielo sotto forma di un mantello di pece che ricopriva cielo luna e stelle. In quella notte un ragazzo con un cappotto bianco sporco camminava silenziosamente,a passo felpato, nel porto di Balamb. Cercava di non ammetterlo a sé stesso,ma era agitato,si sentiva sperduto,aveva voglia di partire e di non tornare,di non fermarsi mai più. Volando...nuotando...correndo...camminando...

Fissò per un attimo il catturante liquido specchio nero sotto i suoi piedi,come se volesse buttarcisi dentro e sprofondare giù,poi salì su un motoscafo attraccato li vicino e lo mise in moto. Guardava davanti a sé:quella distesa uniforme d'acqua era lunga,molto lunga,lontana dalla terraferma.

Il motoscafo schizzava rapido come la luce. Il mare non finiva più;dritto davanti a sé Seifer non vedeva altro che quella linea sottile,mai più vicina di prima,e non pensava a niente. Dove lo avrebbe portato il suo viaggio? Tra il rumore di spruzzi e vento turbinante notò qualcosa di piccolo e pallido in un punto imprecisato che galleggiava sull'acqua come una bottiglia abbandonata, era da un po' che si vedeva eppure il motoscafo non la raggiungeva mai. Incuriosito il ragazzo lo scrutava senza perderlo di vista. Dopo poco constatò con orrore cosa fosse. Ma sicuramente  si trattava di un'allucinazione. Spalancò gli occhi per cercare di vedere meglio:stava li davanti,non scompariva,come se il motoscafo si muovesse sul posto. Immacolata come una perla...no pallida,pallida e inquietante,smorta,svigorita,rugosa per l'effetto  che l'acqua fa alla pelle.

Era una mano,la mano di un morto...o di una morta. Seifer vide affiorarne il proprietario,un braccio,una spalla...Era come se qualcuno lo stesse spingendo a galla,qualcosa che stava la sotto.Il ragazzo fermò il motoscafo,il vento smise di graffiargli la faccia,l'acqua non sollevò più i suoi spruzzi. Senza pensarci due volte,seppure agghiacciato alla vista,il cuore che pulsava senza battere,si tuffò per raggiungere quella persona,sperando che non fosse morta. Il braccio infatti ora si muoveva,fragile come quello di una marionetta senza fili,da sotto a sopra l'acqua,come se cercasse di aggrapparsi a qualcosa per mettersi in salvo mentre qualcos'altro tornava di nuovo a spingerlo giù,per trascinarlo lontano dalla superficie.

Seifer nuotava più veloce che poteva,ma il braccio sembrava essere lontano quanto la luna. Doveva assolutamente fare qualcosa. Ondate di panico lo invasero.Sentì i muscoli pesanti che stavano per cedere.

Dopo un'eternità assurda riuscì ad avvicinarsi al braccio e lo afferrò per attirarlo fuori dall'acqua. Il corpo affiorato a galla era quello di una donna,dalla puzza e dal colore era chiaro che fosse un cadavere. Il ragazzo sentì che gli mancò il respiro,quella cascata di capelli biondi gli era  inconfondibile. Disperato,sconvolto, dilaniato alla vista,le membra gelate dalla temperatura polare e dall'orrore che lo avvolgeva,lo girò per vederne il volto.

Quella pelle bianca,quei lineamenti sottili,quegli occhi blu spalancati...spalancati dal terrore.

Uno strazio.Non poteva essere vero...

-NO!!!-

Seifer si rizzò a sedere sul letto,madido di sudore,i capelli attaccati alla fronte. Il cuore gli martellava come una bomba pronta a strappargli la carne e a saltargli fuori dal petto. Il fiatone gli fece venire la nausea,si sfilò di dosso la canottiera bagnata e la scagliò a terra. Tremava.Fissando davanti a sé gli parve di vedere una mano pallida che affiorava dall'acqua nera. Scintille di collera gli bruciarono i nervi,con uno scatto fulmineo afferrò la bottiglia di vodka sul comodino e la lanciò  mandandola in frantumi contro il muro. La mano non era altro che la luce della luna riflessa sulla parete della sua stanza buia.

"Maledetti incubi!" si disse pieno di collera e ansia. L'indomani sarebbe dovuto andare in missione a Balamb per verificare la situazione della città,come chiestogli da Leonheart. Ma come avrebbe potuto dimenticare quel sogno?Come avrebbe cancellato il ricordo angosciante dalla mente?

Rivoleva la sua donna.

Gli mancava.

Lui l'amava...peccato che lo avesse capito troppo tardi per poterglielo dire...
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Che ve ne pare?Come vi è sembrato questo macrabo capitolo? Seifer dovrà tornare a Balamb a quanto pare.Purtroppo non riesce a dimenticare Quistis. Come affronterà il futuro?
Chissà cosa sarà successo nella città di mare dopo l'attentato al Garden...
Mi rendereste molto felice se mi lasciaste un piccolo commento,anche solo per criticare e basta.Se avete letto,vuol dire che eravate curiosi. Perciò vi chiedo per favore di fare lo sforzo di lasciare anche una piccola piccola piccola ecc...recensione riguardo le vostre impressioni^^ Potete dire quello che volete,vi chiedo solo di dedicare un po' di tempo alla mia storia. Conto su di voi^^

Un grazie speciale a:
Selhin,che con la sua sincerità mi aiuterà ad andare avanti e a migliorare^^ Ho letto la quinta piuma di Dolce Agonia,splendida lettura veramente^^ Spero che questo mio capitolo ti sia piaciuto^^ Se hai da fare delle critiche anche tu non esitare!
  
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