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Autore: Mixi_    16/02/2016    1 recensioni
Buon Salve a tuttiiii :D Siiii sono finalmente tornata ;) Non sono sicura della scelta del titolo ma è per dare l'idea di cosa potremmo parlare in questi lunghissimi capitoli: 1) La squadra Huntik NON esiste. 2) Zhalia è la comandante di una nave pirata (bella trovata eh ;) ?) 3)Il vero nemico non è quello che sembra 4) Come già successo nelle mie ff, Sophie e Dante sono cugini ASSOLUTAMENTE coppia ZhaliaXDante e LokXSophie!
Genere: Avventura, Erotico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo ottavo


-Dante, posso farti una domanda?- chiese la piratessa entrando nel salone da ballo
-Certo!- rispose lui chiudendo la porta dietro di sé
-Come mai hai scelto la strada di ammiraglio della marina se poi avevi tutto ciò, una famiglia, un palazzo, un regno? Non hai mai avuto paura di perdere tutto?- chiese la donna osservando gli arazzi appesi alle pareti.

-Si. Non sai quante volte ho avuto paura, ma sono sempre stato innamorato del mare e sentivo che là fuori c’era qualcosa per me!- rispose il rosso osservando la compagna che si era seduta sul trono

-Quella è la sedia del Re… dovresti sederti in quella affianco- sorrise Dante raggiungendo Zhalia che cambiò posto a sedere e disse –Quand’è che ti siedi in queste sedie?-
-Durante il ricevimento con il popolo, o quello con i nobili dell’isola o durante le festività.- elencò l’uomo per poi dire –Continuiamo il giro del castello?-
-Vorrei vedere i giardini!- disse entusiasta la corvina prendendo a braccetto il futuro Re.

INTANTO NELLA FORESTA

I quattro ragazzi si trovavano inginocchiati ai piedi del grande Dio Cherit.

-Avete letto le scritture?- chiese questo ai quattro giovani curiosi che si erano introdotti nella sua grotta
-Si, li ho letti io, sono stata in grado di tradurli anche se, forse non del tutto!- rispose la giovane Casterwille mettendosi in piedi e attirando l’attenzione dell’essere divino.

-Tu sei una discendente del campione dei Casterwille e della Dea Venere, giusto?- chiese l’essere avvicinandosi alla rossa che annuì e disse –Sono qua per sapere che fine hanno fatto i miei genitori, perché mi hanno abbandonata sull’isola dai miei zii-
-E voi perché siete qua?- chiese lo strano essere riferendosi ai tre ragazzi che si trovavano ancora in ginocchio.

-Io e mio fratello siamo qua per sapere se i nostri genitori sono ancora vivi, siamo stati cresciuti da una nostra amica e… dei nostri genitori non sappiamo più nulla!- disse il più grande dei due fratelli

-l’ultima volta che li abbiamo visti io avevo cinque anni… uscivano per fare la spesa- disse malinconico il più piccolo dei due, guardando il fratello.

-Io non posso chiedere nulla, i miei genitori e mia sorella sono morti davanti ai miei occhi più di dieci anni fa ormai.- disse tristemente Lok.
-E non hai pensato che magari li posso far tornare in vita?- chiese Cherit avvicinandosi al biondo che sorrise e disse
-Davvero? Lo puoi fare sul serio?-

-Io posso tutto.- disse il Dio per aggiungere –In realtà voi non avete mai perso nessuno… la morte di una persona non sopraggiunge mai definitivamente finché nel cuore dei loro cari vi è ancora il ricordo!-

-Io non ho ricordi dei miei!- disse Sophie tristemente per aggiungere –Ricordo solo che scappammo dal nostro palazzo perché era in fiamme, e poi il mio abbandono!-

-La verità, mia cara Sophie, è che i tuoi genitori fecero un atto di estremo amore. Molta gente voleva vedere i tuoi genitori morti, e poco importava se ci avrebbe rimesso pure una bambina. Quando il castello andò a fuoco i tuoi genitori capirono che prima o poi sarebbero stati uccisi, era meglio metterti al sicuro.- disse il Dio poggiando una zampa sulla guancia della discendente Casterwille
La giovane accennò un sorriso

-Io non do nulla gratis, dovete dimostrarmi quanto davvero  ci tenete a rivedere i vostri cari e  congiungervi a loro!- disse il piccolo essere divino

-Sono pronto ad affrontare ogni prova se i miei genitori e mia sorella potranno tornare in vita!- disse Lok con decisione trasportando con il suo carisma i suoi tre amici

-Sapete a cosa ha dovuto rinunciare il campione dei Casterwille per stare con la Dea Venere?- chiese il divino
-Alla madre!- rispose Sophie

-Esatto, Lok, Dan e Harrison, a voi chiedo di rinunciare per sempre a Zhalia, alla persona che vi ha cresciuto con amore, come se foste fratelli suoi, inoltre vi chiedo di abbandonare alla vita di mare per sempre; Sophie, per riavere i tuoi genitori sei pronta a rinunciare a Dante ed al tuo regno?- chiese Cherit

-Nessuno si ricorderebbe di noi?- chiese Dan con voce triste
-Il loro ricordo di voi, delle cose fatte insieme, sparirebbe; per loro sarebbe come se voi non foste mai esistiti!- approfondì il Dio
Nella mente dei quattro giovani ragazzi iniziarono a scorrere bellissimi ricordi, ricordi con Dante o con Zhalia.

-Io non sono pronto a rinunciare a Zhalia. I miei genitori sono morti, ormai ci ho fatto l’abitudine e sono riuscito ad accettare questa cosa. Ma vivere per tutta la vita senza potermi ricordare delle avventure vissute con lei…. Non so se ne sarei in grado!- disse Lok

-Zhalia ci ha salvati, non penso che meriti di essere buttata via per conoscere delle persone che buttarono via noi, sei d’accordo Dan?- chiese il più grande dei due fratelli all’altro che si limitò ad annuire.

-A differenza vostra, per me Dante è davvero un membro della mia famiglia. Se la mia famiglia si deve limitare a lui… A me va bene così!- disse Sophie, infondo suo cugino per salvarla farebbe di tutto, erano come fratelli e non avrebbe mai voluto separarsene.

-Quindi rinunciate?- chiese il Dio svolazzando fra loro
-SI- risposero tutti in coro –Una famiglia l’abbiamo già, non vedo perché cambiarla!- disse il biondo guardando i due ragazzi e la giovane Casterwille.

-Bravi! Sono fiero di voi, questo gesto che fate, il non rinunciare alle cose che avete mi dimostra quanto ci teniate e non posso fare a meno che premiarvi in questi modi: I vostri amici, Dante e Zhalia, avranno una bellissima vita coniugale, saranno felici e spensierati, avranno dei bambini bellissimi che cresceranno al sicuro, protetti e felici. Quando anche voi troverete la strada dell’amore anche voi la vivrete in armonia, felicità e serenità.- disse il Dio volando sopra le loro teste aggiungendo –Posso dirvi perché i vostri genitori sono stati uccisi, posso dirvi perché sono scappati ma sono sicuro che troverete le risposte da soli!-

-Io ti ringrazio. A nome di tutti noi ti ringrazio!- disse Sophie per aggiungere –La serenità è forse il dono più bello che ci hai donato, non ne abbiamo avuta molto ultimamente ma ne faremo un tesoro!-
-Ricordate che ciò che avete, ciò che vivete oggi è il più grande dei tesori! Non provate a cambiare ciò che avete, potrebbe rivelarsi solo uno sbaglio!- aggiunse il Dio per poi scomparire nello stesso modo in cui era apparso.

INTANTO NEI GIARDINI DEL CASTELLO

-Adoro questo posto!- disse Zhalia girandosi fra le dita un tulipano rosa che Dante le aveva appena colto e regalato
-Lo dici solo per compiacermi?- chiese sorridendo Dante
-Non lo farei mai, lo sai!- rispose la donna facendo scoppiare il compagno in una gustosa risata
-Lo so che non lo faresti mai!- disse l’ammiraglio sedendosi sulla panca di marmo su cui poco prima si era seduta la giovane piratessa.

-Sei disposta a rinunciare al mare per stare con me?- chiese l’uomo accarezzando il volto della giovane fanciulla
-Io amo il mare, lo amo tantissimo. In mare ho vissuto avventure che sulla terra non potrei nemmeno vivere, ho fatto cose che se fossi cresciuta come una donna normale non avrei vissuto ma, mi rendo conto a qualcosa devo rinunciare, o a te o al mare- disse la donna guardando il tulipano e pensando alle avventure che aveva compiuto, alla taglia che aveva sulla testa, così alta da far paura a chiunque.

-Ogni cosa ha un suo tempo… me lo ripeteva sempre Klaus quando ero una bambina. Ho avuto il tempo del mare e delle avventure, adesso è il tuo momento e magari anche tu sarai un’avventura. Una bellissima e lunghissima avventura- concluse Zhalia
-Quindi rinunci ad essere un pirata per me?- chiese Dante ottenendo come risposta uno splendido sorriso –Te l’ho detto, ora è il tuo momento!- ripeté la donna.

I due si sorrisero per poi congiungersi in un tenero e castigato bacio.


Scusatemiiiiii vi prego D:
So di essere in un tremendo ritardo ma ultimamente l'ispirazione era quel che era... esami e tutto :(
Siamo quasi alla fine, spero di non aver deluso tutti...
Scusate
Kiss Kiss
Mixi_
  
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