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Autore: Aldore1n    16/02/2016    0 recensioni
Anno 3000. I giovani cavalieri di bronzo del futuro continuano la loro avventura per salvare dalle grinfia del male la nuova dea Atena. Riusciranno Liam, Kenzo , Dimitri e Rebecca a sconfiggere i terribili Cavalieri Naturali e i loro Generali? Secondo libro della mia trilogia sui Cavalieri Dello Zodiaco, celebre manga del maestro Masami Kurumada. Tutto è nuovo, dai personaggi alle skill, per quest, la storia, si può definire un'originale. Ciò che conservo meticolosamente è la filosofia del fumetto. Non vi aspettate il continuo della serie tv. Tutto è nuovo! Bruciate il vostro Cosmo
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Saori Kido
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLOLO 16 IL DESTINO DI ARTEMIDE! UN NUOVO DIO SCENDE IN CAMPO! "Anf! Anf! Finalmente… finalmente l'ho raggiunto!" Liam fu il primo a posare le proprie mani sulle fredde mura del grande Palazzo Lunare. Il Saint di Pegaso che, fino a qualche tempo prima non era che un semplice studente di New York, del tutto ignaro delle vie del Cosmo e dei mitici Cavalieri dello Zodiaco, stava, finalmente, per portare a termine la sua missione di salvataggio. Stanco, ferito gravemente e senza più la sua Bronze Cloth che lo proteggeva, se ne stava immobile a fissare la grande porta metallica che faceva da ingresso alla struttura. La sua mente si sforzava di non contare quante volte fu tentato di frenare la sua corsa e tornare ad aiutare il Gold Saint del Toro. Era da un po' di tempo, infatti, che il Cosmo del generoso cavaliere di colore era scomparso insieme a quello del generale Delo Temis. Tuttavia, non poteva disobbedire agli ordini che gli aveva impartito il suo eroico salvatore. Così , con gli occhi chiusi e con un nodo alla gola, aveva attraversato velocemente la porzione di isola che lo divideva dalla sua meta. Il giovane guerriero era ad un passo dal salvare la tanto cara Anna a cui era legato da una promessa importante. " Non posso esitare ancora. Devo entrare " disse a se stesso, posando nuovamente le mani sui grandi battenti intarsiati del palazzo. «Liam!» gridò qualcuno, proprio un attimo prima che il Saint di Pegaso spingesse sulle braccia. «Questa voce! Beky!» esclamò il newyorkese voltandosi. Rebecca apparve proprio in quel momento da un altro sentiero nel bosco, ansimante e malridotta. Solo alcuni frammenti della sua armatura ancora resistevano attaccati al suo corpo. La ragazza avvolse il compagno in un tenero abbraccio, lasciandosi sfuggire una lacrima. "Sta tremando!" pensò Liam, ascoltando le energiche vibrazioni del corpo che lo stringeva con veemenza. « Sapessi come sono contenta di vederti!» disse la Saint di Andromeda. « Anch'io Beky! Ho tanto da raccontarti, ma non abbiamo tempo. Dimitri e Kenzo sono con te?» chiese il ragazzo, separandosi dal tenero abbraccio. «Tu sei il primo che vedo dopo che ci siamo separati su Hicacal » rispose, asciugandosi le gote «Ascolta Liam. Io ho percepito chiaramente il Cosmo di Kenzo scomparire. Ero sulla strada…» diceva, quando fu bruscamente interrotta. « Fermati Beky! Dobbiamo avere fiducia nei nostri compagni, qualunque cosa sia accaduta. Il tramonto è vicino e ben presto i Temis ultimeranno i loro piani. La nostra unica preoccupazione è entrare in quel palazzo e liberare Anna» spiegò con freddezza il cavaliere. " Cosa avrà passato?" pensò Rebecca senza che i pensieri si tramutassero in parole " Nei suoi occhi leggo preoccupazione e ansia. Tuttavia ha ragione, non possiamo indugiare". I due si diressero alla porta. Entrambi spinsero con forza fino ad aprire i portelloni. Uno spiffero di vento freddo li investì dopo aver percorso un lungo corridoio buio, trovando la libertà. L'aria era umida e pesante. Non vi erano finestre e l'illuminazione era scarsa. Alcune fibre luminose, incastonate negli angoli dell'alto soffitto, coloravano l'ambiente di un leggero blu, appena sufficiente per celare il dritto passaggio davanti a loro. Dall'interno del palazzo non proveniva alcun rumore, quasi come se quel luogo fosse abbandonato. "Sembra deserto. Che sia già tardi? " pensò Liam. «Questo posto mette i brividi » bisbigliò Rebecca, ascoltando l'eco della sua voce «Solo i Temis potevano costruire una simile struttura». Liam abbozzò un sorriso, dopodiché avanzò. I passi dei due compagni sembravano rimbombare in quell'oscuro tunnel. Ad un tratto, il Saint di Pegaso si bloccò, con lo sguardo spaventato e angosciato. Folgorato da un dolore improvviso alla testa, dovette rannicchiarsi sul pavimento, con le mani che tappavano energicamente le orecchie per via di un acutissimo sibilo che dilaniava il suo udito. «Liam che ti succede!» esclamò Rebecca, cercando, invano, di aiutare l'amico in difficoltà. «Argggh! La mia testa!» urlò il guerriero in preda agli spasmi, prima di udire una voce che gli parlava tramite il suo subconscio: " Sei arrivato…Ti aspettavo…Vieni pure avanti ". " Chi sei? Fatti vedere, vigliacco!" esclamò Liam cercando di rispondere a colui che lo tormentava. " Oh, ma tu mi hai già visto! Ricorda… ricorda i tuoi incubi…Presto ci incontreremo e capirai!" concluse la misteriosa voce. Poi, come un fulmine che attraversa il cielo in tempesta, un'immagine prese forma nella mente del guerriero di Atena, ancora in preda al dolore. Degli occhi, degli occhi grandi e luminosi presero forma. Liam non sapeva né dove, né quando, ma rimembrò di averli già visti. Poi quella luce divenne molto intensa, fino a che non senti la pelle bruciare. Fu in quel momento che tutto finì. Il dolore, il sibilo, quelle immagini spaventose. Tutto si dissolse nel nulla come una bolla di sapone che esplode a contatto con l'aria. Il guerriero si trovò disteso con Beky china su di lui che lo scuoteva. «Che mi sta succedendo?» mormorò il giovane con voce flebile. « Finalmente ti sei ripreso!» gioì la compagna «Sei stramazzato a terra. Dicevi frasi senza senso ed accennavi ad un sibilo nella tua testa. Ho cercato di aiutarti, ma sei caduto in una sorta di trans. Mi hai spaventata a morte! Si può sapere cosa ti è successo?». « Non ne ho idea» ribatté Liam alzandosi con fatica « Ricordo solo piccoli dettagli, quasi come se avessi fatto uno strano incubo e mi fossi svegliato. Il calore…il calore…». «Quale calore?» domandò la Saint di Andromeda. « Non so perché, ma ricordo di aver sentito un intenso calore. Non uno qualunque, ma uno di quelli che nasconde dentro se una potenza in grado di incenerire qualunque cosa». " Ha lo sguardo terrorizzato. Cosa gli sta succedendo?" pensò Rebecca. «Ti chiedo scusa Beky. Forse le ferite e la stanchezza hanno interagito in modo negativo con mia testa. Proseguiamo senza più fermarci. Dobbiamo assolutamente trovare Anna» concluse Liam, riprendendo il cammino. Il buio corridoio si allargò verso fine, immettendo su una larga anticamera ottagonale. Due scalinate laterali si inerpicavano a chiocciola su ambo i lati del palazzo, portando ai piani superiori, mentre davanti a loro, vi era una nuova grande porta con sopra incisa, in rilievo, una meravigliosa luna coi suoi numerosi crateri. «La percepisci anche tu Beky?» chiese Liam «La senti anche tu questa sensazione di inquietudine provenire da dietro quella porta?». «Si. Era da un po' che ci stavo facendo caso. E' come se l'energia vitale dell'isola , del mare e delle piante stesse piangendo. Di sicuro, in quella stanza sta succedendo qualcosa» spiegò la guerriera. « Non ci resta che entrare e scoprirlo!» fece Liam. «Aspetta! Non essere impulsivo come al solito». "Scrick" Nonostante il richiamo della compagna, il Saint di Pegaso decise lo stesso di aprire la porta che cigolò sotto il suo peso. Da subito, i due cavalieri notarono la sottile coltre di nebbia azzurra che ricopriva il pavimento. Come tentacoli di un polpo, i filamenti della cortina colorata danzavano leggiadri nell'etere. L'interno era molto ampio e freddo, ma quello che sorprese i due guerrieri di Atena fu il soffitto che si innalzava altissimo sulle loro teste a decine di metri e gonfiandosi a forma di cupola. Sulle pareti, ad intervalli regolari, le solite fibre luminose fornivano una sorta di illuminazione artificiale. Tutto era spoglio, privo di qualsiasi decorazione o arredamento. In fondo alla strana camera, una lunga tenda di velluto viola, sembrava nascondere un'altra porzione di quel luogo. Con uno sguardo di intesa Liam e Rebecca avanzarono verso quel punto, per scoprire qualcosa in più, ma vennero fermati dal levarsi di una dolce voce femminile: « Temerari cavalieri di Bronzo. Vi do il benvenuto». In quel preciso istante, il sipario viola si sollevò, svelando il regale trono di ebano su cui era seduta una bellissima ragazza dalla candida carnagione e dai finissimi e stupendi capelli neri. I suoi grandi occhi scuri li stavano fissando, fieri e magnetici. Uno splendente diadema d'oro bianco e diamanti adornava la fronte di quella che sembrava una regina, vestita di un morbido e lungo abito nero decorato con del pizzo. Delicati erano i lineamenti e le sue forme, appena accennate sotto il vestito. La pelle delle braccia, lasciate scoperte, era liscia ai limiti dell'umano. Rebecca deglutì nervosa, captando qualcosa che al compagno che gli stava accanto sfuggiva. «Non posso crederci!» esclamò Liam, guardando bene la misteriosa fanciulla «Tu sei Delia, la sorella di Anna!». «Cosa?» fece Rebecca, meravigliata « Non dirmi che questa ragazza è la sorella minore della nostra dea». « Ne sono certo. Lei veniva nella mia stessa scuola. Anche se è vestita come una bambola, l'ho riconosciuta subito». «Liam, dobbiamo essere cauti. Sento qualcosa di strano provenire da lei» spiegò Rebecca. «Sta tranquilla. Lei è una brava ragazza. Anche a scuola aveva quello sguardo superiore e fiero, ma voleva molto bene a sua sorella. Vedrai che forse ci dirà lei dove è tenuta prigioniera» disse il Saint di Pegaso. «Ho capito, ma stai attento lo stesso» insistette Beky. «Tranquilla e lascia parlare me». Liam si avvicinò al particolare scranno della fanciulla che si limitava a fissarlo freddamente. Giunto a pochi passi si fermò. «Delia, sono io , Liam. Ti ricordi di me? Frequentavamo lo stesso istituto a New York. Stai bene? » chiese con gentilezza, ma la ragazza non rispose. Si limitava a fissarlo, quasi come se il suo sguardo potesse trapassarlo «Mi ascolti? Sono Liam! Sono certo che ti ricordi di me. Dimmi, dove si trova tua sorella Anna? ». Finalmente il cavaliere ricevette una risposta, anche se non era quella sperata: «Non so di cosa tu stia parlando Saint di Pegaso. Io non ho una sorella di nome Anna. Ora allontanati. Il tuo fetore mi infastidisce». « Cosa? Delia come puoi dire una cosa del genere? Tu ami tua sorella. Lei me lo diceva sempre. Sicura di star bene?» chiese Liam esterrefatto da quelle strane parole. «Liam, ti prego, torna qui. Non ti sei accorto che lei non è più la stessa persona che conoscevi? Sicuramente c'è lo zampino dei Temis in questa faccenda» ipotizzo Rebecca. «Dici? Allora porteremo via anche lei. Il dottor Smith la aiuterà ne sono sicuro» fece Liam, porgendo una mano alla candida fanciulla. "Crak!" « Liam , no!» urlò Rebecca. Poco prima che la mano del Saint di Pegaso sfiorasse quella di Delia, un'energia disumana colpì il guerriero, facendolo volare via. L'impatto contro una delle pareti lontane dal trono fu devastante e per poco il giovane non perse i sensi. «Tutto bene?» chiese la guerriera di Andromeda. «Sto bene, non preoccuparti. Quello che mi preoccupa è Delia. Non avevo mai percepito una simile aura prima d'ora. Molto più grande di quella di Delo Temis, uno dei generali. Anzi, immensamente più grande! Ho paura che trascenda qualsiasi nostra possibilità» spiegò il newyorkese, ancora dolorante. «Ho cercato di avvertirti. Sapevo che in lei c'era qualcosa di strano. Ma ora che il suo potere è uscito allo scoperto, le mie paure hanno trovato conferma. Liam, ho paura che Delia sia…» «La dea Artemide!» disse il cavaliere, completando la frase della compagna. Delia si levò dal suo trono, osservando i due guerrieri da lontano. «Non osare mai più cercare di toccarmi, sudicio essere umano. Non sei degno di stare al cospetto di una divinità» poi ,dopo una breve pausa continuò « Miei fidati nuovi guerrieri. Presentatevi al mio cospetto e liberatemi dalla presenza di questa feccia immonda». «Liam! Percepisco due nuovi potenti Cosmo» disse Rebecca. «Si, li sento anche io. Eccoli!». Coloro che apparvero , sbucando da dietro il grande trono di legno scuro, si mostrarono, lasciando a bocca aperta i Saint di Atena. « Kenzo!Dimitri! Ma cosa sta succedendo?» fece con stupore il cavaliere di Pegaso. I due Saint ancora dispersi avanzavano con un ghigno famelico stampato in volto. Le loro corazze devastate dalle battaglie precedenti, erano circondate da una forza strana e minacciosa. « Liam, osserva le loro auree!» esclamò Beky, accorgendosi dell'energia vermiglia fuoriuscire dai corpi dei loro ritrovati amici. «Ho una brutta sensazione. Non sento più i loro Cosmo buoni e gentili, ma un'altra forma di energia nemica. Quelli che abbiamo davanti non sono più i nostri compagni». « Guerrieri di Atena, ora sarete giustiziati per aver infastidito la nostra regina. Pentitevi dei vostri terribili peccati e volate nel paradiso dei cavalieri» fece colui che aveva l'aspetto di Kenzo. «Beky, stai in guardia. Dobbiamo difenderci. Anche se si tratta veramente dei nostri amici, dobbiamo ricordarci della nostra missione. Loro avrebbero fatto la stessa cosa» bisbigliò Liam. «Sono d'accordo. Non possiamo cedere proprio ora che siamo a due passi dalla vittoria » confermò annuendo la Saint. Il cavaliere di Pegaso si mise in guardia, col volto teso. Una goccia di sudore solcava su una delle sue tempie, mentre un leggerissimo tremolio di nervosismo gli pervadeva il corpo. « Kenzo, Dimitri, vi scongiuro. Tornate in voi. Ricordatevi chi siete» fece Liam nel tentavo di scongiurare l'impellente attacco. « Taci cavaliere di Atena!» esclamò colui che aveva le sembianze di Dimitri « Le tue parole offendono l'udito della divina Artemide. Ecco, assaggia la potenza che ci è stata donata. Perfect Frost!». Un turbinio di ghiaccio nero e dalle sfumature vermiglie lasciò il pugno destro del biondo cavaliere, diretto a piena potenza verso quello che una volta era il suo compagno. «Maledizione Dimitri!» urlò Liam. Concentrandosi al massimo per non essere congelato dalla tecnica avversaria. "Swoosh " L'unica catena ancora integra di Rebecca partì a formare delle spire vorticanti a protezione del compagno, che, una volta all'interno del bozzo metallico, fu salvo. Tuttavia, la difesa a sorpresa della Saint di Andromeda la espose all'attacco rapido di Kenzo, scattato in avanti ,pronto a far esplodere il suo Raising Dragon. « Non ci provare Ken!» tuonò Liam, balzando lateralmente e difendendo col proprio corpo la sorpresa compagna. " Kaboom!" Il furibondo pugno destro del cavaliere del Dragone spedì Liam al tappeto. « Non avete speranza contro il potere della somma Artemide. Col prossimo attacco vi elimineremo per sempre » fece Dimitri, espandendo la sua aura malvagia oltre i limiti. « Liam, stai Bene?» chiese Rebecca, formando una nuova barriera che inglobò sia lei che l'amico ancora frastornato. « Sto bene, non preoccuparti. Se fosse stato il vero Kenzo a quest'ora non sarei più fra i vivi. Ascolta Beky, mentre paravo l'attacco mi è sembrato di percepire qualcosa. Non so bene di cosa si tratti, ma sono sicuro che quella cosa ha limitato il Raising Dragon» spiegò Liam, rimettendosi in piedi. « Allora non sono stata l'unica a provare quella strana sensazione!» esclamò Rebecca con l'aria sorpresa « Anche quando il Perfect Frost ha colpito la mia catena ho notato qualcosa di strano. E' come se qualcuno mi avesse chiamato attraverso il Cosmo. Liam, sono sicura che Kenzo e Dimitri tentano di dirci qualcosa, solo che per qualche motivo sono bloccati». « Qualcuno deve averli paralizzati mentalmente. Una sorta di tecnica mentale come quella di Angel». «Angel?» domandò la Saint incuriosita. « E' una lunga storia. Ora stammi a sentire. Se le nostre sensazioni sono corrette, non dobbiamo assolutamente fare del male ai nostri amici. Dobbiamo limitarci a scovare chi li ha ipnotizzati e rompere la tecnica» disse Liam. «Quindi cosa proponi? Dillo in fretta, poiché quei due ci stanno per scagliare addosso i loro colpi più forti» fece Rebecca, osservando i suoi compagni sottomessi alla volontà del nemico pronti a colpire. « Ho un mezzo piano, ma ho bisogno del tuo aiuto». « Liam, non c'è più tempo. Se devi fare qualcosa fallo adesso. Penserò io a bloccare Kenzo e Dimitri, cercando di non provocare loro troppi danni » fece la Saint di Andromeda concentrando la sua energia al massimo. « Ok, vado. Conto su di te Beky, non scatenarti troppo!» ribatté il cavaliere di Pegaso, proiettandosi in avanti verso il trono d'ebano. «Dove credi di andare? Non osare avvicinarti alla divina Artemide!» urlò Kenzo, scattando verso Liam. "Catch!" Ancora una volta, la catena di Andromeda fece il suo dovere, avvinghiandosi al corpo del Saint del Dragone e bloccando la sua avanzata. « Ora stai buono Ken, o la catena stringerà sempre di più» spiegò Rebecca, tirando col braccio sinistro l'amico in trappola. «Dimitri, liberami subito!» esclamò Kenzo. « Sei perduta Saint di Andromeda, non hai difese questa volta. Perfect Frost!» tuonò il sovietico guerriero. « La dovete smettere di considerarmi la debole del gruppo, capito brutto testone biondo!! Nebula Devastation!» urlò la guerriera, facendo esplodere la sua tecnica segreta. «Cosa? Che cos'è questo vento caldo? Il mio ghiaccio! Il mio ghiaccio perenne si scioglie come semplice neve fresca e il mio corpo sembra avvinghiato da spire invisibili!» disse Dimitri. «Liam, sbrigati. E' tutto nelle tue mani!» gridò con tutta la sua voce la giovane combattente nel pieno del suo sforzo. « Eccomi Delia! Dea o non dea, metterò fine a quest'assurda guerra. I miei compagni non si toccano. Esplodi mio Cosmo! Pegasus :Shooting Stars!» urlò il guerriero di Atena, con la sua aura azzurra sfavillante che andava a formare il leggendario cavallo alato. " Swish! Swish! Swish! " Alla velocità della luce, le stelle cadenti di Liam si abbatterono verso il trono di legno scuro. Sembrava fatta, quando una sagoma oscura, materializzandosi dal nulla, si pose fra i pugni sonici del guerriero di Atena e il suo bersaglio. « Che cosa? E tu chi saresti?» disse Liam completamente spiazzato. "Fwwd" Uno sbuffo di vento fresco arrivò dall'alto attirando l'attenzione del giovane Newyorkese. Si trattava della cupola sovrastante la stanza del trono. Dividendosi in due enormi parti uguali, essa cominciava ad aprirsi, facendo passare i primi flebili raggi della Luna, segno che il tempo a disposizione dei guerrieri di Atena volgeva al termine. Inoltre, proprio al centro della volta, un corpo umano giaceva immobilizzato da alcuni cavi ,sospeso nel vuoto da una sorta di sfera energetica giallastra. Liam rimase senza fiato quando capì che, chi giaceva in quella sorta di bozzo, era Anna. Con gli occhi ben spalancati e il tremore che adesso era aumentato vistosamente, abbassò lo sguardo, verso colui che aveva parato con estrema semplicità il suo attacco. I raggi luminosi delinearono il suo viso e i suoi contorni. Si trattava di un uomo che conosceva bene, anzi benissimo. Corti e folti capelli neri, occhi piccoli e freddi, nascosti da occhiali dalle lenti rettangolari privi di montatura, naso sottile e a punta e una bocca minuta. Non vi erano dubbi. Nonostante un mantello lo ricoprisse interamente a 360 gradi, non poteva dimenticare il volto di Ippolito, il perfido bodyguard di casa Temis. «Maledetto! Cosa hai fatto! Tira subito giù Anna da quella specie di gabbia!» ringhiò Liam in preda all'ira. «Io non libererò proprio nessuno» rispose il gorilla con la sua voce austera. Poi i suoi occhi ruotarono su Kenzo e Dimitri, ancora alle prese con Rebecca « Vi spazzerò via tutti, anche quei due buoni a nulla. Non mi servite più!». « Se credi di farla franca Ippolito, ti sbagl…» Liam non fece in tempo a completare la sua frase che con il solo movimento di un braccio, il crudele uomo dei Temis colpì in maniera devastante tutti e quattro i Saint di Atena, i quali dovettero incassare i colpi. "E come se cento nemici mi stessero attaccando tutti insieme" pensò Liam trivellato da colpi invisibili " Vi prego amici miei, non morite!" concluse, precipitando a ridosso di una parte non lontano dai suoi tre compagni e perdendo i sensi. «Giovani cavalieri di Atena, siete stati davvero molto bravi ad arrivare fino a qui. Devo ammettere che la crescita del vostro Cosmo è andata oltre ogni più lontana aspettativa. Nemmeno i quattro fratelli sono riusciti a tenervi testa. Tuttavia la vostra corsa termina in questo luogo. Il tempo a vostra disposizione è oramai scaduto. La Luna è ,oramai, alta nella volta celeste. Quando i suoi raggi irradieranno la somma Artemide, il super gate di teletrasporto, alimentato dall'energia Polaris estratta dalle isole dell'arcipelago del Re, proietteranno le due dee sorelle sull'astro celeste, dove finalmente i poteri di Delia si attiveranno completamente. Così facendo la Terra cadrà in mano della divina Artemide, mettendo fine al regno plurimillenario di Atena. Gli uomini pagheranno per la loro cupidigia e la loro sete di potere. Tutti verranno annientati per sempre!» concluse Ippolito, ridendo a crepapelle. «L…Lia…Liam…». Svegliata dal ghignare malefico del bodyguard, Anna, allo stremo delle forze, vide il suo compagno ed , incredula, bisbigliò il suo nome. «Oh! E' sveglia, dunque, signorina Anna.Non ci speravo più. Giusto in tempo per assistere al compimento del nostro piano» disse Ippolito, sollevando lo sguardo verso la cupola. «L…Liam… Liam s…sei qui» mormorò Anna con voce sempre più flebile. « E' inutile sprecare fiato, mia dolce signorina. Non vede che il suo eroe è ormai volato nel paradiso dei cavalieri?». «No!!» esclamò Anna cominciando a piangere e singhiozzare «Ti prego Liam, svegliati. Io… io sono qui!». "Uh? Avverto qualcosa provenire dalla volta." Pensò Ippolito " Una sorta di energia Cosmica. Non può essere. Non può essere Anna. Non ha mai risvegliato la sua essenza divina. No, mi sto sbagliando. Ciò che sento è errato. La dea Atena non può risvegliarsi proprio ora. Ci penso io. La colpirò e la farò perdere i sensi. Niente potrà fermare i nostri piani. Non ora che siamo così vicini alla vittoria!". «Liam ti prego! Ti prego, ti prego!» ripeteva continuamente la fanciulla sospesa nella bozza energetica. « E' ora che lei torni a dormire milady» fece Ippolito, concentrando una piccola sfera di Cosmo nel palmo della sua mano destra. «Fermo!». «Cosa? Non dirmi che sei ancora vivo?». La guardia del corpo dei Temis restò stupefatto quando, voltandosi, vide il Saint di Pegaso cercare di alzarsi. «Come sei potuto sopravvivere? Non hai nemmeno la tua armatura a difenderti!». «Sorpreso Ippolito? Voi guerrieri di Artemide ci avete sempre sottovalutati. Anna mi sta chiamando. La sento, la sento chiaramente. Finalmente percepisco il suo Cosmo gentile e dolce. Mai avevo provato tale sensazione prima di oggi. Ora preparati, ti prenderò a calci!». " Dunque non mi sbagliavo. Atena ha cominciato a risvegliare il suo Cosmo latente. Devo sistemare questa faccenda immediatamente" pensò Ippolito prima di rispondere al suo avversario: « Prendermi a calci? Tu vaneggi mio caro. Voi cavalieri di bronzo non siete riusciti a sconfiggere un generale, figuriamoci me, che sono il prediletto della somma Artemide, a colui il quale è stata donata l'armatura delle armature. Tu, Liam di Pegaso, avrai l'onore di osservare per la prima volta la Natural Armour Ciclopica della Luna! Guarda e trema cavaliere!». "Strap!" Ippolito, con un movimento secco, stracciò dalle sue spalle il mantello che lo avvolgeva. Celato sotto di esso vi era una magnifica armatura di un materiale sconosciuto. Alcune parti parevano di vetro, lasciando intravedere il corpo nudo del guerriero, altre emettevano una sorta di luminescenza azzurra, che donavano alla corazza una sorta di fascino mistico. Mai nessuno aveva avuto l'onore di stare davanti a tali divine vestigia o nessuno era sopravvissuto per raccontarlo. Furono i ciclopi stessi, arcane figure mitologiche caratterizzate da un solo grande occhio e dimensioni abnormi, a forgiare la corazza della Luna. Si narra che, sotto i precisi ordini di Zeus, i tre mastodontici esseri, Bronte , Sterope e Arge, abilissimi fabbri, avessero immesso nella forgia anche alcune gocce del loro sangue. Il re degli dei fu stupefatto quando percepì la straordinaria forza che veniva emanata dall'armatura e decise di custodirla personalmente. Quando sua figlia Artemide, nata dal suo amore galeotto con la splendida Leto, fu in pericolo per via della furia di Giunone, decise di donare l'armatura a colui che le avrebbe fatto da guardia personale. In questo modo, colui che veniva investito dalle sacre vestigia della Luna, riceveva la forza pari a quella di un dio. Ora, quella potenza spaventosa, si rimanifestava dopo secoli, facendo tremare l'intera isola di Cayo Cruz del Padre. "Si mette male. La sua aura continua a gonfiarsi e io sono privo di forze e difese" meditò Liam arretrando passo dopo passo. «Cosa c'è piccolo insetto?» chiese ironico Ippolito « Senti la forza degli arcani Ciclopi schiacciarti?». « Non posso esitare. Pegasus: Shooting Stars!» gridò Liam, scagliandosi in un attacco improvviso. « E' inutile cavaliere. Sebbene la tua forza lambisce quella di un Gold Saint, i tuoi pugni sono come carezze per me. Tuttavia ti premierò mostrandoti la mia tecnica mortale. Lunar Impact! (Impatto Lunare)» tuonò lo spaventoso guardiano di Artemide, allargando ambo le braccia e facendo esplodere la sua energia combattiva. «No!» esclamò il Saint di Pegaso preso in pieno. «Liam!» urlò con un ultimo sforzo Anna, prima di svenire per la debolezza. Nuovamente, il newyorkese fu spedito al tappeto. Varie gravi ferite sfiguravano il suo corpo, già devastato dai vecchi combattimenti. La parte superiore della tuta da combattimento si disintegro, lasciando il tronco scoperto. " A…amici…perdonatemi… non..non..riesco…" disse col pensiero, sebbene non avesse nemmeno la forza di pensare. "Liam!Liam, ci senti?" fece una voce , parlando telepaticamente. " Liam, ti prego, non devi cedere!" disse una seconda voce attraverso il Cosmo. " C..chi mi parla? K…Kenzo,Dimitri… siete voi?". "Esatto amico mio! Ora devi ascoltarci bene e fare un ultimo sforzo " rispose uno dei due Saint. " A…amici…mi dispiace, ma… io non ho più forze. Il mio c…corpo…il mio corpo è a pezzi". " Liam ora finiscila di piagnucolare come un bambino!" lo rimproverò una terza voce. " Beky! S…sei tu. Sei ancora viva!" disse Liam. "Ti prego amico mio, ascoltaci ora. Tutto dipende da te .Le nostre ferite sono troppo gravi e tu sei l'unico che può riuscire a vincere. Noi ti doneremo le ultime energie che ci rimangono. Concentra il tuo Cosmo al massimo e fondilo ai nostri. In questo modo dovresti poter sconfiggere quell'uomo" fece Kenzo. " Quello che mi chiedete è molto arduo. Da troppo poco sono cavaliere…Come posso riuscire io, che non ho saputo nemmeno battere Delo Temis. Se non fosse stato per Angel io…" " Liam non devi scoraggiarti!" intervenne Rebecca " Da quando ci siamo incontrati la prima volta a New York e ho visto il tuo Cosmo manifestarsi, ho capito che tu saresti diventato la nostra speranza!". "Beky! Davvero…" cercò di dire Liam. " Anche noi dubitavamo di te!" aggiunse Dimitri "Ti consideravo uno spaccone, ma poi, quando abbiamo visto come ti sei sacrificato per noi sull'isola di Stromboli, ho capito che cuore grande avevi e che enorme forza nascondevi". "Alzati ancora una volta Liam" concluse Kenzo " Salva Atena e riporta la pace sulla Terra! ". Liam inspirò profondamente, poi finalmente prese la sua decisione. Ippolito se ne stava genuflesso al cospetto della sua dea, aspettando che il gate si attivasse. Delia lo guardava assolta, con la mente che pareva altrove, distaccata da quel mondo terreno che tanto la infastidiva. Poi, il guerriero di Artemide si voltò, attirato da ciò che stava avvenendo alle sue spalle. I quattro Saint di Atena , ancora distesi a terra, stavano espandendo nuovamente il loro Cosmo. Le colonne di energia luminose, ognuna di un colore diverso, si innalzavano fino a congiungersi ed a mescolarsi con quella azzurra del cavaliere di Pegaso. Tremante e allo stremo, con il corpo che quasi pareva spezzarsi per la debolezza, Liam si rialzava. « Non posso credere ai miei occhi! Come puoi essere ancora vivo?» chiese stupefatto Ippolito « Come puoi solamente muoverti dopo il mio attacco!». Il Saint di Atena cominciò ad avvicinarsi al nemico, prima trascinando una gamba, poi l'altra. Il suo volto era rilassato e gli occhi persi nel vuoto, quasi come se i cinque sensi lo avessero per sempre abbandonato. «Non è possibile! Il tuo corpo è ormai morto, ma tu continui a muoverti!» disse il cavaliere Naturale. « Perché ti meravigli?» fece improvvisamente Liam « E' vero Ippolito, io non sono in grado di batterti, ma dimenticavo che con me ho degli amici. Ho degli amici pronti a mettere nelle mie mani la loro vita, pronti a sacrificarsi per salvare gli altri. Grazie a queste fantastiche persone io riuscirò a sconfiggerti. Io salverò Anna, io salverò Atena! Ora osserva cosa può generare la forza dell'amore e dell'amicizia!». " I loro Cosmo si stanno unendo e la sua forza cresce a dismisura! Pensò «Stai lontano! Non osare fare un altro passo!» ringhiò, espandendo la sua energia combattiva vermiglia. « Fatti da parte Ippolito! Amici miei , compiamo il miracolo! » urlò Liam scomparendo fra i flutti cosmici che lo avvolgevano. "Coraggio amico mio, ora!" disse Kenzo nella sua mente. " Prendilo a calci Liam!" aggiunse Dimitri. " Distruggilo testone!" concluse Rebecca. La potenza accumulata da Liam giunse al culmine. Per un attimo il tempo sembrò fermarsi prima che la massa di energia cominciasse a fluire all'interno del corpo del cavaliere di Atena. Tutte le ferite si rimarginarono all'istante. Gli occhi, vuoti e sgranati, tornarono vivi e cristallini. Ciò che rimaneva della tuta da combattimento venne spazzata via e per un istante Liam restò completamente nudo. Poi, come per magia, apparvero sul suo corpo vari pezzi di armature diverse a formare una nuova prodigiosa corazza. I gambali e cosciali del cigno protessero le gambe, il cinturone e i braccioli, comprensivi dello scudo del drago, si agganciarono un attimo dopo. Dalle braccia pendevano anche due scintillanti catene, mentre copri spalla ed elmo appartenevano al Pegasus di Fuoco. Liam sentì esplodere, come un Big Bang, l'energia dentro di se. Così decise di convogliarla tutta in un unico pugno. Ippolito tentò un attacco a sorpresa, lanciando il suo distruttivo Lunar Impact. Grazie allo scudo del drago e alle catene di Andromeda, la mortale tecnica non andò a segno. Liam guardò per l'ultima volta il suo avversario che per la prima volta sembrò terrorizzato. Poi, scatenandosi, diede sfogo alla sua nuova forza: «Pegasus : Shining Comet (Cometa Splendente)! ». « Il suo pugno! » esclamò in preda al panico Ippolito «Il suo pugno destro è diventato un'enorme cometa! Non riesco a muovermi. La gravità mi risucchia verso di lui e la sua potenza va oltre ogni immaginazione! Mi perdoni, divina Artemide. Non sono stato all'altezza di proteggervi. Addio!». "Crash!" L'armatura Ciclopica non resistette all'impatto con la Cometa Splendente del Saint di Pegaso, frantumandosi a livello molecolare. Ippolito precipitò proprio sotto il trono della sua dea, rivolgendo a lei il suo ultimo sguardo prima di perdere conoscenza. «Anf!Anf! Ce l'ho fatta» disse Liam ansimando «Anna! Devo tirare giù Anna dalla volta. Aiutatemi ancora una volta catene di Andromeda». Le catene obbedirono, schizzando verso l'alto e infrangendo il bozzo energetico dove la giovane Temis era rinchiusa. Liam la afferrò al volo, prima che si schiantasse al suolo. «Anna! Anna! Apri gli occhi Anna!» disse , scuotendo la fanciulla energicamente. Finalmente, dopo attimi di panico, la ragazza reagì agli stimoli, rinvenendo. «L…Liam…sei venuto» mormorò iniziando a piangere vistosamente «Sei venuto a salvarmi!». «Calmati ora. Sono qui, sei salva. Cosa pensavi, che ti avrei lasciata in mano a quei cattivoni dei tuoi zii e del tuo gorilla?». «Liam, mia sorella! Mia sorella sta bene?» chiese preoccupata. «Tranquilla. Lei è proprio davanti a noi. Sta bene, ma ti avverto. Non percepisco niente di positivo da lei» spiegò il cavaliere, aiutando la ragazza a rimettersi in piedi. « Ti prego Liam. Devi aiutarmi. Lei è buona, così come i miei zii. Devono essere sotto l'effetto di qualcosa. Devo solo parlare con mia sorella e vedrai che la farò tornare in sé». « E' molto pericoloso, ma se vuoi tentare, io sarò al tuo fianco!» ribatté il Saint. Anna annuì ed insieme si avvicinarono al trono d'ebano. Delia non aveva battuto ciglio nel vedere il suo servitore più devoto finire al tappeto sconfitto. «Sorella! Sono io, Anna. Ti prego. Nel nome dell'amore che ci lega, ritorna in te. Mettiamo fine a tutto questo». Delia non rispose, continuando a rimanere immobile con lo sguardo perso nel vuoto. I raggi lunari erano quasi giunti allo zenit, segno che il tempo era al limite massimo. «Delia, ti scongiuro, alzati e vieni via di li!» insistette Anna. Finalmente ,la più piccola delle due sorelle si mosse, alzandosi dal suo scranno. Armoniosamente il suo splendido vestito, si adagiò verso il basso, nascondendo i candidi piedi della fanciulla. «Liam funziona!» disse Anna, col cuore che gli impazzava nel petto « Vieni sorella mia. Andiamo via di qui!». «Tu non sei mia sorella!» rispose improvvisamente Delia allungando un braccio e generando una sfera energetica. «Anna attenta!» urlò Liam, frapponendosi fra le due Temis e parando il colpo col lo scudo del drago. Il Saint stramazzò al suolo, con lo scudo che scomparve ancora una volta, andando in mille pezzi. «Liam! Santo cielo!» esclamò Anna, precipitandosi da lui. «Sto bene. Lo scudo mi ha salvato. La sua potenza va al di fuori di ogni nostra percezione. Anna, lei non è più tua sorella. E' la reincarnazione della dea Artemide. Il suo smisurato potere ne è la prova. Dobbiamo andare via. Penseremo a qualcosa una volta in salvo» cercò di spiegare il guerriero. «No! Io non mi arrendo. Deve esserci un modo!» tuonò Anna. Non accorgendosi di nulla, la maggiore delle sorelle Temis cominciò a circondarsi di una calorosa e morbida aura dorata che lasciò il cavaliere di Pegaso esterrefatto. "Lo sento ancora una volta! Quella magnifica sensazione di pace e amore. Anna sta liberando il cosmo divino dentro di lei" pensò Liam prima di rialzarsi e dire: « D'accordo. Io farò tutto ciò che vuoi. Ti proteggerò a costo della mia stessa vita. Andiamo a svegliare tua sorella dal torpore che la rende schiava». «Oh Liam! Grazie» concluse Anna regalandogli il più dolce dei sorrisi. I due tornarono nei pressi della dea Artemide, ancora in piedi. La determinazione di Anna cresceva passo dopo passo. Furono nuovamente a pochi passi da Delia, quando quest'ultima lanciò una nuova sfera di energia. « Ci penso io!» fece Liam, bloccando la sfera con ambo le mani e gonfiando il suo Cosmo «Coraggio Anna, ora tocca a te!». «Stai attento, ti prego!» disse la ragazza, superandolo e arrivando a tu per tu con la sorella «Delia, ora basta! Non vedi che stai facendo del male a queste persone? Torna in te prima che sia troppo tardi». « Misera umana, la tua mente è così semplice così limitata» disse la dea Artemide « Ancora non comprendi che tua sorella non esiste più? Il suo spirito è stato sacrificato per la mia rinascita. Gioisci invece di dannarti in questo modo. Inginocchiati a me ed io risparmierò costoro che tanto tieni a cuore». Anna non si fece intimorire e cogliendo alla sprovvista la dea, si proiettò su di lei, cingendola in un forte abbraccio. «Come osi toccarmi?» disse Artemide infervorata ed infastidita. « Delia, io lo so che ci sei ancora. Non posso credere che te ne sei andata come i nostri genitori. Altro non posso fare che farti sentire come soffro mia dolce sorella. Fa di me ciò che vuoi» ribatté Anna. «E sia sciocca umana. Perirai per la tua blasfem…Cosa? Cosa succede?» disse Artemide sorpresa «Non riesco a muovermi. Chi osa bloccare il mio divino corpo. Cos'è questa sensazione che pervade il mio corpo?». " Il Cosmo di Atena! Anna sta bloccando Artemide con la sua energia interiore!" spiegò a se stesso Liam, continuando a respingere con tutte le sue forze la sfera energetica. «Ti prego Delia, io ho bisogno di te!» disse Anna, chiudendo gli occhi e stringendo la sorella più che poteva. «Lasciami subito! Lasciami andare! Cosa stai facend…Arrrrgggg». Sentendo Delia soffrire, Anna mollò la stretta. «Cosa ti succede? Delia ti prego, cos'hai?». «Anna, spostati immediatamente da lì!» urlò Liam «Maledizione, non riesco a far arretrare questa sfera!» «Delia! Delia! Rispondimi Delia!» ripeteva freneticamente la giovane Temis. Poi, misteriosamente, Delia si calmò e i suoi occhi freddi tornarono normali. «Dove mi trovo?» fece la fanciulla dai capelli neri «Anna, che ci facciamo qui. Cosa sta succedendo?». «Delia, sei tu? Sei tornata in te!» disse Anna scoppiando nuovamente in lacrime e abbracciando nuovamente la sorellina. La sfera d'energia scomparve, segno che lo spirito di Artemide aveva momentaneamente ceduto il passo alla più piccola delle sorelle Temis. Liam fu libero di correre dalle due fanciulle. Quando le raggiunse, un ronzio sempre più forte cominciò a rimbombare per la sala. «Cosa succede?» si chiese Anna, guardandosi intorno e vedendo che una luce bianchissima stava avvolgendo sia lei che sua sorella. «Il teletrasporto!» esclamò Liam, riconoscendo il suono infernale dei gate alimentati a Polaris « Il tempo è scaduto! Anna, afferra la mia mano, subito!». «Liam, ma cosa….». La frase di Anna non si concluse. Un'onda impressionante di Polaris, proveniente dalla volta, invase come una cascata luminosa impetuosa la sala del trono. Liam riuscì a stento a stringere la mano della sua protetta, quando questi e sua sorella, iniziarono a levitare. «Dannazione! Non mollare la presa o sarà tutto perduto!» gridò Liam, con gli occhi chiusi, accecato dall'intensa luce. «Delia, reggiti a me!» disse a gran voce Anna. Nel momento in cui Liam sembrò riuscire a tirar via le due sorelle dalla cascata luminosa, una voce potente, rimbombò per la sala, come se chi stesse parlando fosse un gigante: «E' inutile Pagaso. Non riuscirai mai a salvare Atena. Lei mi serve!». «Di chi è questa voce? Chi sei? » disse il Saint, cercando con un ulteriore sforzo di tirar via le due Temis. «Non sforzarti, sarebbe inutile. Lascia che le due dee sorelle si uniscano a me. Io sono colui che dominerà ogni cosa, volente o nolente» continuò la voce. «Un altro pazzo con la smania di potere. Bèh, sappi che fino a quando sarò in vita, nessuno più porterà il caos sulla Terra. Ora mostrati e facciamola finita!» fece Liam. «Ah! Ah!Ah!» la risata dell'essere misterioso cresceva d'intensità a mano a mano, fino a scuotere l'intera struttura eretta dai Temis «Tu non sei che un granello di sabbia nel deserto! Ora muori!». Un raggio luminoso proveniente da un punto impreciso della sala, curvò impetuoso verso il cavaliere di Atena. L'energia che emanava, rossa come il fuoco, era talmente potente da modificare lo spazio e il tempo. Liam non riuscì a dire nulla e si preparò ad essere colpito. "Flash!" Un attimo prima dell'impatto, qualcuno si lanciò a protezione del Saint. Quando il cavaliere si rese conto che non gli era accaduto nulla, aprì gli occhi e si rese conto dell'orrore che aveva davanti. La dolce Rebecca, nel tentativo estremo di salvare l'amico, era stata trafitta al petto. Liam gridò come non aveva mai fatto prima. Poteva sentire le sue corde vocali pulsare fino al punto di strapparsi. Rebecca cadde in ginocchio e prima di arrendersi alla sorte riuscì a bisbigliare qualcosa. «N… non preoccuparti p…per me. R…ricorda che tu…tu sei la nostra ultima speranza.». «No Beky, perche!» gridò disperato il Saint «P…perché io… io… io ti… io ti a…». Rebecca non riuscì a concludere la frase e crollò al suolo esanime. «No Beky! No! Tu non dovevi farlo! Maledetto! Chiunque tu sia pagherai». «Che cose sciocche spinge a fare la forza dell'amore. Voi umani siete ridicoli, ma ora che tutto è pronto per il mio avvento, il caos portato dagli esseri umani cesserà. Io, Apollo , dio dell'amore e della bellezza, regnerò nell'universo rinascendo grazie al Cosmo delle mie sorelle nel maestoso palazzo sul Sole. Nessuno potrà mai avvicinarsi, nessuno verrà ammesso a corte. Il nuovo Olimpo nascerà più potente di prima». «A…Apollo, s…sei un bastardo!». «Ippolito! Sei ancora vivo! Quale sorpresa» disse il dio del Sole. «Mi …mi hai ingannato. Mi avevi pro…promesso che la dea Artemide sarebbe vissuta al tuo fianco se ti avessi aiutato! Invece vuoi solo servirti della sua energia!». «Sciocco uomo. L'amore per la tua protetta ti ha accecato. Questo è ed è sempre stato il destino di Artemide .Non preoccuparti per lei. E' vero, il suo corpo svanirà, ma il suo spirito continuerà a vivere dentro di me!» spiegò il dio. «Che tu sia dannat…». Apollo diede il colpo di grazia ad Ippolito, colpendolo con un'altra lingua infuocata che si conficcò nel cuore. Il gorilla, che aveva servito il male solo per amore, esalò l'ultimo respiro guardando un'ultima volta la sua amata Delia. Il suo sorriso beato valeva più di mille parole. Nel frattempo, Liam, sconvolto dalla perdita, aveva perso il controllo di se stesso. Il suo Cosmo continuava a gonfiarsi senza controllo. Nonostante la sua forza aumentasse sempre più, egli non riusciva a strappare le due sorelle dal raggio del teletrasporto. «Liam ,devi lasciarmi o ti disintegrerai quando il gate ci proietterà lontano da qui» disse Anna. «Non posso! Non posso fallire anche in questo. Non ti lascerò mai. Preferisco morire!». Pronunciando quelle parole disperate, il Saint fece un altro tentativo nel tirar via Anna e Delia dalla loro prigione d'energia. Questa volta sembrava che qualcosa in suo favore stesse accadendo. " Ci sto riuscendo! " pensò il cavaliere, ripetendo il gesto e guadagnando ancora centimetri. «Atena devo farti i complimenti. I tuoi cavalieri hanno sempre dato del filo da torcere nel corso dei secoli. Ora, Pegaso, devi arrenderti alla potenza di un Dio». Apollo infuse la sua energia in quella del teletrasporto e nuovamente , le due sorelle, furono inglobate all'interno del fascio di Polaris. «Cosa succede? Non riesco più a vincere la forza del gate. Il mio corpo. Lo sento bruciare, come se le fiamme dell'inferno lo stessero attanagliando. Sembra di essere in uno dei miei incubi notturni» disse Liam « Cosa sono quelle luci lì in alto? Aspetta un momento… non sono luci. Occhi! Sono occhi! Quelli sono gli occhi che compaiono nei miei sogni!». «Di cosa ti meravigli Pegaso. Per secoli mi hai ostacolato. Il tuo Cosmo non faceva altro che riportare a galla frammenti dei ricordi degli antichi cavalieri del cavallo alato. Ti avvertiva, mio caro. Ti avvertiva di non osare sfidare una divinità!» spiegò Apollo infondendo al teletrasporto una grande quantità d'energia. La mano di Anna scivolava lentamente via da quella del suo salvatore. Il sottile braccialetto che aveva sul polso destro penetrò nella carne, lasciando uscire un rivolo di sangue, che bagnò la mano del Saint. Poi,un attimo dopo, la povera Temis sfuggì dalle mani del cavaliere, fluttuando verso il centro della cascata luminosa. Liam , come una molla, cadde rovinosamente. Tentò di rialzarsi, ma aveva le gambe intorpidite, come se stesse nuotando in una soluzione viscosa. «Anna! Cerca di venire verso di me, non riesco a muovermi». Il ronzio aumentò di colpo e il gate si attivò. Un altro fascio di energia, come sparato da un cannone, irradiò le due sorelle. «Liam!» gridò Anna, prima di sparire nel nulla. «Addio sciocco Pegaso. Ti lascerò vivere, affinché tu assista alla dipartita di tutti gli esseri umani!» concluse Apollo. Tutto tornò alla normalità. Il fascio di Polaris cessò, così come il ronzio della macchina di teletrasporto. Liam restò in ginocchio a testa bassa. Il suo corpo tremava per lo shock e i suoi occhi sputavano lacrime di dolore. Poi si alzò in piedi, alzando lo sguardo al cielo. Ci furono alcuni secondi di tetro silenzio, dove la mente del cavaliere vagava disperata. Poi, ad un certo punto, Liam smise di tremare. Si asciugò le lacrime col polso, si voltò verso Rebecca e guardandola disse: «Non è ancora finita, loro credono in me. Loro credono in me…loro credono in me!!!!». "Crack!" L'urlo di Liam, allo stesso modo della voce assordante di Apollo, scosse il Palazzo Lunare. Una forza incredibile fuoriusciva dal suo corpo, qualcosa che andava al di là del Settimo Senso. Le varie parti di armatura che ancora lo ricoprivano scomparvero e da sotto il Cosmo turbinante si generò una nuova corazza scintillante. Dalla schiena si dispiegarono due ali, simili a quelle del mitico cavallo alato Pegaso. "Cos'è questa forza che sento ribollire nel mio corpo?" pensò "E' calda e potente! Sento che potrei riuscire a fare qualsiasi cosa, anche…volare!". Il Saint fece alcuni passi verso la compagna tramortita dal dio Apollo. Si chinò verso lei ed una lacrima, rapita dalla gravità, si tuffò verso il basso, bagnandole la fronte. Liam le diede un'ultima carezza, sfiorando delicatamente la pelle divenuta oramai fredda e candida. Poi si alzò e disse: «Loro credono in me!» Le magiche ali di Pegaso ebbero un sussulto e Liam si librò velocissimo in volo, all'inseguimento di Apollo! FINE SECONDO LIBRO ANGOLO DELL'AUTORE Un anno travagliato questo, fatto di tanto lavoro e tanti progetti. Siamo partiti con la semplice scrittura, ampliata poi col disegno manga ( sto facendo una scuola per questo) per passare poi alla creazione di un blog ed a un canale YouTube dove trovare numerose curiosità ( tutorial, discussioni, teorie). Chissà il futuro cosa ci servirà. Von la chiusura del secondo libro , Saint Seiya Next Generation andrà in pausa. Nel tempo che ci dividerà dal terzo ed ultimo libro della trilogia, vi proporrò diversi nuovi progetti inediti. Non sarete mai lasciati a bocca asciutta. Bruciate il vostro Cosmo e grazie per l'ispirazione e la forza che mi passate! Restiamo in contatto su facebook e twitter, cercate e seguite Saint Seiya NG. XoXo
   
 
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