Capitolo 11 – Saga, il Cavaliere più vicino ad Atena

"Kanon...tu...sei ancora vivo? E come hai fatto ad arrivare fin qua...e perchè indossi l'armatura dei Gemelli?"

"Quante domande, fratello. Dall prigione in cui mi hai confinato mi sono salvato grazie al cosmo di Atena che mi ha sorretto e dato la forza...ah no, scusa, questa è la storia che ho raccontato a Mu per convincerlo a farmi passare ahahahaha" Kanon iniziò a ridere sonoramente "Ho giurato fedeltà a Poseidone e sono venuto a reclamare la tua testa e il Santuario. Certo, se tu non mi avessi imprigionato forse non avrei avuto questa possibilità...ma il destino è un'opera grandiosa, non trovi?"

Saga strinse i pugni. Ogni presenza del male era ormai scomparsa in lui e la rabbia, mista alla frustrazione, gli stava facendo perdere il controllo.

"Se non appartieni ad Atena, come mai indossi la mia armatura?"

"Ahahah, come dovresti sapere l'armatura dei Gemelli è unica tra tutte le Dodici Armature dello Zodiaco e sceglie in base all'equilibrio dell'animo del Cavaliere. In me risiedono il male e il bene in perfetto stallo, a differenza tua, perciò l'armatura mi ha scelto. Non è fantastico?"

Seiya, Ikki, Shun, Shiryu e Crystal si misero in posizione di combattimento pronti a sfidare il nuovo nemico ma Saga li fermò "No, lo devo combattere io. Questa è l'ultima prova per la mia redenzione"

"Ahahah, ma quale redenzione Saga...tu morirai, il Santuario è a pezzi e anche se speravo che tu uccidessi questi insetti e Atena morisse, non resisteranno comunque all'invasione dei Generali di Poseidone. Il mio piano va alla grande. Inoltre, il fatto che io indossi questa armatura ti impedirà di usare la Dimensione Oscura contro di me...ami così tanto questa corazza che no la vorresti mai disperdere altrove...e quello è l'unico potere in cui mi sei superiore"

Saga avanzò sicuro verso il suo nemico e disse a Seiya e compagni "Anche se non posso perdonarmi per quello che ho fatto, e so che nemmeno voi lo farete...sono sempre il Grande Sacerdote e, come tale, vi ordino di lasciarci duellare senza interferire. E se non volete seguire il mio comando, allora accettate la mia richiesta in quanto uomo. Fatevi da parte."

I Cinque Cavalieri della Speranza si fecero indietro e guardarono l'inizio di quel furioso scontro che avrebbe deciso le sorti del mondo.

"Kanon, io, Saga, ti sconfiggerò qua e poi pagherò il mio debito con Atena"

"Non esserne sicuro, io, Kanon, ucciderò te e condurrò l'armata di Poseidone alla conquista della Terra"

Il cosmo dei due fratelli, di impareggiabile e uguale potenza, esplose nella stanze ormai distrutte del Santuario. Nessuno dei due riusciva a prevalere sull'altro. Saga era in forma e aveva subito ben pochi danni dal colpo di Seiya. Kanon era stato gravemente ferito dalla Cuspide Scarlatta di Milo ma aveva indosso l'armatura. Quello scontro sarebbe durato in eterno, o finchè uno dei due non si sarebbe distratto o avesse ceduto un attimo.

Saga piangeva lacrime di sangue mentre sosteneva quella che, per lui, era una prova voluto dal Cielo.
In un attimo, sfruttando il suo potere di Cavaliere d'Oro, si mosse alla velocità della Luce e afferrò Kanon alle spalle continuando a concentrare il suo cosmo per bilanciare quello del fratello.

"Cosa hai intenzione di fare, Saga?"

"Semplice, esploderemo insieme, come due veri fratelli. Seiya, Shiryu, Shun, Crystal, Ikki...lascio Atena nelle vostre mani"

Calde lacrime rigarono il volto dei paladini della giustizia che, seppur fino a poco prima avevano combattuto contro Saga, ora non potevano più vederlo come un nemico, ma come un compagno rinato sotto il segno della giustizia.
 

Saga stava per farsi esplodere insieme a Kanon quando un cosmo leggero avvolse i due fratelli e soppresse il loro potere.

Davanti a loro comparve Lady Saori, perfettamente ristabilita, insieme a Mu, Aldebaran, Shaka e Ioria. C'erano anche i Cavalieri di Bronzo inferiori e Cassios, con indosso l'armatura della Fenice, che sorreggeva Milo, ferito a morte ma sempre vivo.

"Seiya, abbiamo un conto in sospeso da risolvere io e te eh! Ahahahaha" urlò Cassios, come se tutto quello che c'era intorno non lo toccasse minimamente, ma con tono più scherzoso che minaccioso.

"Ma...cosa diavolo???" Seiya rimase sbigottito, lanciò un'occhiata a Ikki e lo guardò sorridendo "Più grande del previsto è l'animo di Cassios"

Saori, con in pugno lo scettro dei Thule, simbolo della sua famiglia ma anche della Vittori, avanzò verso i due fratelli, avvinghiati l'uno con l'altro.

"Kanon, hai giurato fedeltà a Poseidone nonostante il mio cosmo ti ha salvato svariate volte, e tu, Saga, hai tentato di uccidermi e hai scatenato una guerra che ha visto morire quasi tutti i Cavalieri che dovrebbero lottare in mio nome per la Giustizia. Meritate la più grande delle punizioni...il mio Perdono"

E il potere di Atena si espanse in tutto il tutto il Santuario inondando di tepore i corpi dei due Cavalieri d'Oro. Ma Kanon, forte dell'armatura e del potere di Poseidone, si staccò dal fratello per lanciarsi contro Saori .

"Ma quali fesserie.....muori, Atena!" In quel momento esatto un bagliore di luce splose intorno al suo corpo. L'armatura dei Gemelli smise di proteggerlo e andò ad adagiarsi sul corpo di Saga. Un momento dopo, poco prima che la mano di Kanon afferrasse il bianco collo della dea, il Grande Sacerdote, con indosso di nuovo la sua compagna di mille battaglie fece cessare il coombattimento una volta per tutte.

Con un rapido colpo, carico del suo cosmo senza fine, uccise il fratello Kanon una volta per tutte sotto gli occhi stupiti dei tutti i Cavalieri.

Subito dopo si inginocchiò e cominciò a piangere.

"Atena, io, Saga dei Gemelli, non posso accettare il vostro perdono. Ho tramato contro il Santuario, ho fatto uccidere Micene, condizionato la mente di altri Cavalieri e decretato la morte di questi. E, in ultimo, ho lordato le mie mani del sangue di mio fratello. Sono un malvagio e merito la morte, non la redenzione in vostro nome. Lo devo a tutti quelli che ho fatto soffrire."

Saori si accuciò e gli prese il viso tra le mani. "Saga, la vera forza di un uomo sta nel riconoscere i propri sbagli e andare avanti. Tuo fratello Kanon, nonostante avesse ricevuto il mio aiuto più volte, non mi ha riconosciuta e ha giurato fedeltà a Poseidone e, un attimo prima che mi togliesse la vita, è stato fermato da te. Questo non cambia quello che hai fatto, ma hai dato prova di quello che seri realmente, un Cavaliere fedele ad Atena. Per cui, accetta il mio perdono, te ne prego. E, sotto la mia volontà, continua a guidare il Santuario come Grande Sacerdote"

Queste parole lasciarono tutti a bocca aperta. Soprattutto Ioria che non era così incline a un facile perdono. Anche Milo non poteva tollerare una scelta del genere e fece un passo in avanti come se volesse dire qualcosa, ma Saori continuò a parlare ignorandolo.

"Se le parole di Kanon sono veritiere, Poseidone invaderà la Terra con i suoi Generali. Al Santuario sono rimasti pochi Cavalieri e sarà necessario pensare a una controffensiva. Inoltre, tra poche settimane anche il sigillo posto a custodia di Hades e delle sue stelle malefiche si spezzerà. Siamo pochi e dobbiamo collaborare per il bene della Terra. Saga, il mio perdono è una punizione gravosa, ma la morte sarebbe la scelta più facile. Ormai sei libero dal tuo lato oscuro che per troppo ti ha imprigionato, vivi e splendi come la stella che sei."

E Saga, inondato dalla pace del cosmo di Atena, si alzò in piedi e guardò i suoi compagni, che aveva tradito tempo prima.

"So che non ho il diritto di dirvi niente, e che non mi accetterete più come vostro compagno nè tantomeno come vostro Gran Sacerdote. Ma la guerra è alle porte e dobbiamo solo concentrarci sul da farsi. Per cui, in qualità di portavoce in Terra del volere di Atena dichiaro l'inizio di una nuova era per il Santuario."

La sua determinazione colpì tutti i Cavalieri presenti e la loro ira si placò.

"Da quello che si dice il Palazzo di Poseidone è protetto da Sette Colonne che si stagliano dalla profondità degli abissi fino alla volta marina. Non possiamo aspettare che ci attacchino, andremo noi là. Seiya, Shun, Ikki, Crystal e Shiryu. Voi rimarrete al Santuario a riprendervi dalla battaglia. Il vostro ardore è superiore a quello di chiunque altro e meglio di voi nessuno potrà difendere Atena...inoltre..."

"Inoltre è giusto che il Cavaliere di Pegasus rimanga a fianco della dea" La voce del Maestro dei Cinque Picchi risuonò nella stanza.

Il vecchio Maestro camminava, adagiandosi sul bastone, con un aria stranamente allegra in viso

"Shiryu, sono contento che stai bene"

"Maestro, vi ringrazio per questa armatura...io..."

"Non dire niente, non ora, ci sono cose ben più importanti. Come vi dicevo, il Cavaliere di Pegasus, fin dall'epoca mitologica, è quello designato per affrontare Hades. Per cui, Seiya, tu rimarrai qua al Santuario."

Una nota malinconica avvolse Doko "243 anni fa, durante l'ultima Guerra Sacra, io stesso addestrai il giovane Tenma, cavaliere di Pegasus...è necessario che tu rimanga in vita, e sarai aiutato dai tuoi compagni di sempre. Anche io rimarrò qua a guardia della Magione di Atena."

"Così anche noi" Marin e Tisifone entrarono nella stanza con indosso le loro armature. Tisifone guardò Cassios e fece un cenno col capo. Un cenno di assenso che riempì il neo cavaliere di un orgoglio senza pari.

Saga riprese a parlare "Mu, Aldebaran e Milo, voi andrete al Palazzo di Poseidone e affroneterete il suo esercito. Shaka, tu non hai più l'armatura e il tuo potere ci servirà per difenderci...mentre tu Ioria..."

Ioria provava una rabbia tremenda per Saga, e anche aveva accettato la situazione, non poteva non reprimere i suoi sentimenti

"Tu Ioria prenderai il mio posto alla guida del Santuario"

"Cosa????!" Tutti rimasero a bocca aperta

"Tredici anni fa, Sion, il precedente Grande Sacerdote, aveva designato tuo fratello Micene come suo successore. Ma io, con la mente offuscata, lo uccisi e presi il suo posto. Poi ordinai a Shura di uccidere tuo fratello. Tu se valoroso quanto Micene e meriti di sedere qua, al mio posto, alla guida dei Cavalieri. Io andrò con Mu, Milo e Aldebaran a combattere contro Poseidone. E questo è un ordine, l'ultimo ordine, del Grande Sacerdote Saga."

Così, dopo l'estenuante battaglia alle Dodici Case, i Cavalieri di Atena, seguiti dalla loro dea protettrice, si preparaono ad affrontare una nuova minaccia, forti del potere del loro cosmo e della giustizia, che brillava in loro come un intero universo.

Note Finali
 

Ho scritto questo What if così per gioco e ho creato una cosa che è risultata totalmente diversa da quello che avevo in mente. Avevo solo voglia di cambiare gli scontri (avevo già pensato a Ikki vs Shura, ad esempio) e invece mi sono lasciato trasportare dagli eventi. Volevo anche finire la storia in 12 capitoli, 12 come le case dello zodiaco, e invece ho concluso prima, forse potrebbe sembrare un po' tirato via il finale. Magari ci rimetterò mano. 

Penso che scriverò il continuo, un What if sulla Saga di Poseidone con i Cavalieri d'oro che vanno a massacrare i Generali degli Abissi...ma non ne farò uno su Hades!

Spero vi sia piaciuto, comunque :D

E Grazie a tutti quelli che hanno letto :D