21/02/2016
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La scommessa
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When the Ice drunk for the Cards
Solo un sorso, Lyon, si disse, solo un sorso e lei sarà tua.
Il mago del ghiaccio guardò il bicchiere, forse il settantanovesimo di quella serata, ma Kana era stata chiara: se fosse riuscito, realmente, a bere ottanta bicchieri di alcolico, gli avrebbe dato un bacio. Sulle labbra.
Motivo pr cui egli non poteva assolutamente mollare tale proposito.
Non sapeva esattaente quando aveva staccato gli occhi da Juvia per metterli su Kana, forse dopo il suo ennesimo rifiuto, o forse perchè così era più felice con il suo Gray.
Per quanto odiasse il suo compagno, la felicità della maga dell' acqua era la cosa più importante.
Poi, però, durante una missione insieme alla gilda di Fairy Tail, Kana gli aveva salvato la vita, grazie a una delle sue carte, e lui aveva avuto modo di osservarle bene i fluenti capelli marroni, i penetranti occhi, il prosperoso petto messo in evidenza dal reggiseno, la curva longilinea delle gambe... Tutto in lei indicava perfezione. Forse non era riuscito a dimenticarsi totalmente di Juvia, ma curiosamente si era ritrovato a corteggiare Kana senza nemmeno rendersi conto di ciò che stesse facendo.
Gli avevano detto che Kana non era tipo da relazione stabile, che cambiva spesso fidanzato, ma lui non si era arreso, aveva continuato a corteggiarla, ad ammirarla, a spiarla... Finchè lei non aveva ceduto, promettendogli un bacio, sulle labbra, se avesse bevuto ottanta bicchieri, e lui aveva accettato.
Un bacio, gli sarebbe bastato solo quello.
Per questo ora si trovava al bar, sotto lo sguardo preoccupato dei suoi amici, e ormai vedendoci doppio.
-Lyon, ascolta- Tentò di parlargli Mirajane, ma rmai anche i suoni arrivavano distorti alle sue orecchie.
-Stai esagerando. Il tuo corpo non ha mai ingerito una quantità tale di alcolici, potresti stare male davvero-
Le parole di Mira erano dettate dalla preoccupazione, il suo gesto era dettato dall'amore però. E si sa, l'amore vince su tutto.
Solo un altro bicchiere, si disse, posso farcela
Per la verità ora incominciava anche a stare male, avvertiva un vago sentore di nausea insieme ad un pulsante mal di testa e un forte dolore di stomaco, oltre che tanto, tanto sonno. Si sentiva sul punto di svenire.
Ma non posso farlo, devo resistere per lei.
-Dammi un althro bischiere, Mirashane, sholo un altro- Biascicò, avveritva ormai anche un vago intorpidimento della lingua.
A malincuore (insistere sarebbe tato completamente inutile) la barista vuotò l'ottantesimo bicchiere della giornata.
Lyon l'afferrò.
Solo questo, disse, pregustando l'eccitazione.
Solo questo e avrò vinto.
E Lyon vuotò l'ottantesimo bicchiere della giornata, pregustando ogni sorso che gli spappolava le membra.
Alla fine lo appoggiò sul bancone, si passò una mano tra i sudati capelli argento.
Ho vinto, si disse.
E crollò al suolo privo di conoscenza.
***
Cosa sono queste immagini, perchè galleggio nel buio e perchè non sento nessuna parte del mio corpo?
Galleggio nel buio, e sento delle voci, voglio dormire e voglio svegliarmi, mi sento così pesante...
Quelle voci, chi stanno chiamando?
Me, forse? Chissà...
Chi è che piange, sento qualcuno piangere su di me. Oh, occhi, vi prego, apritevi, credo sia la sua voce, e sta chiamando me.
Voglio poterla vedere in viso, abbracciarla, consolarla.
Per favore voglio svegliarmi, voglio andare da Kana, so che è la sua voce, quella che mi sta chiamando...
Per favore voglio svegliarmi, voglio andare da Kana, so che è la sua voce, quella che mi sta chiamando...
***
Lyon aprì lentamente gli occhi mettendo a fuoco le pareti bianche di un ospedale.
I dolori provati in quel momento erano atroci, a confronto quelli provati durante la gara stessa erano stati nulla, a confronto.
Avvertiva un martello pneumatico trapanargli la testa e lo stomaco costantemente preso a pugni da una forza invisibile.
Eppure era vivo. Eppure c'era Kana vicino a lui.
Ella si svegliò in quel momento. E, dalle sue occhiaie, la consapevolezza che lei fosse stata al suo capezzale a vegliarlo per interi giorni e per intere notti da un lato fu come un pugno nello stomaco, dall'altro lo riempì di gioia. E, nei suoi occhi lesse tutto il dolore per averlo sottoposto a quella specie di gara, e la preoccupazione, perchè le sue condizioni dovevano essere state gravi. E il pensiero che Kana, la sua Kana avesse sofferto valse più di tutti i dolori che stava avvertendo in quel momento.
-Kana, io...- Sussurrò.
Ma non ci fu bisogno di dire altro, perchè lei gli tappò la bocca con un bacio.
-Questo era per la scommessa- Disse, recuperando la sua aria maliziosa:-E magari, un giorno, potrò essere la tua donna-
E Lyon pregò che quel momento non finisse mai.
Spazietto della demenza di Elly
Allora, non so con che coraggio io mi presenti qui con una storia, ma ci sono e mi presento.
Se non altro sono la prima ad aver pubblicato per il CrackDay su Fairy Tail.
è aqmbientata dopo che Kana ha dimenticato Macao, e comunque Lyana sarà per un po' la mia Crackship preferita su Fairy tail,
Quindi preparatevi che mi risentirete prestooooo...
Elly