Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: PAMPAM    24/03/2009    10 recensioni
Harry fa un brutto sogno e ha bisogno di conforto che gli verrà dato da chi proprio non si aspetta. Potrà un giorno dire di non sentirsi più solo?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
FICTION

COME PROMESSO ECCO L’UNDICESIMO CAPITOLO . SPERO DI NON DELUDERVI.

BUONA LETTURA!!!

 

Capitolo 11

Per tutta la notte il pensiero, che forse quella era una fuga, aveva arrovellato il cervello del professore di pozioni riuscendo così a non fargli chiudere occhio per neanche dieci miseri minuti consecutivi. Più volte si ritrovò sul punto di crollare per l’aggiunta di questo nuovo peso sulla sua anima che cercava, con scarsi risultati, di dirgli che lui non era un vigliacco ma un uomo giusto che avrebbe fatto credere al mondo anche questo, pur di salvare il figlio di Lily dal nemico che ancora non sarebbe stato pronto a sconfiggere definitivamente. Un uomo, che cercava pace in due laghi dalle verdi acque, due laghi che credeva aver perso ma che forse avrebbe potuto ritrovare se solo lui per primo si sarebbe concesso un’opportunità ma Severus Piton, alle cinque del mattino, ancora non dormiva.

La sua mente lo riportò indietro nel tempo esattamente quando, senza più niente da dire, insieme a Potter, aveva lasciato l’ufficio di Silente

Inizio del Flash – back

Il bambino era stranamente silenzioso e non aveva neanche cercato di fargli una qualsiasi domanda circa la loro futura destinazione e per quanto fosse una cosa anomala lui, si guardò bene di fornirgli l’informazione di sua spontanea volontà. Si separarono pochi minuti più tardi e mentre attese, che l’altro fosse sparito dietro il ritratto della Signora Grassa qualche rampa di scale più su, il suo cuore aumentava velocemente il suo battito al solo pensiero di trovarsi da li, a pochi minuti, di nuovo in quella casa.

Silente aveva di nuovo avuto l’ultima parola e già prima di questo, spiacevole, inconveniente era riuscito, con i suoi pungenti consigliati ordini, a imporgli di passare il periodo lontano dal castello nella sua casa d’infanzia invece che a ^ Prince manor ^ come lui avrebbe preferito. (Severus ….. tu la preferisci non perché è nella parte magica della città ma perché l’altra ti ricorda entrambe le donne che hai amato) gli aveva ripetuto fino allo sfinimento quella fastidiosa voce dell’anima alla quale lui aveva infine ribattuto – e anche se fosse? La casa che ho ereditato dai genitori di mia madre sarebbe il primo posto dove ci cercherebbero – non accorgendosi che quelle parole erano un’ulteriore conferma del suo cambiamento.

Scese le scale due a due, camminò veloce per i corridoi costringendo gli studenti che incrociava a farsi da parte al suo passaggio, rischiò addirittura di chiudersi il mantello svolazzante fuori dalla porta del proprio ufficio quando la richiuse neanche due secondi dopo averne varcato la soglia, trovandosi poi con la polvere volante in mano pronto a pronunciare il nome della sua destinazione e tutto, perché quei ricordi che gli riaffioravano nella mente, facevano maledettamente male.

La sua casa a Spinner’s End, che lui aveva collegato magicamente, anni prima con il suo ufficio e quello del preside, era esattamente come se la ricordava, solo un po’ più buia e malandata ma niente che un tocco di bacchetta non avrebbe potuto sistemare perciò, senza avere il desiderio di soffermarsi a rifletterci, decise che sarebbe stato meglio mettersi subito all’opera per rendere l’abitazione presentabile perché nonostante il suo ospite sarebbe stato Potter, lui nella casa dove ancora sentiva la presenza spirituale della madre, non si sarebbe comportato da menefreghista.

Due ore dopo Severus Piton, aveva rinfrescato l’ambiente, tende e lenzuola avevano ritrovato l’antico splendore, le imposte rotte dal tempo erano state riparate in modo non eccessivo ma quanto basta perché fossero sicure e il tetto controllato. Per il giardino sul davanti,dovette attendere le ore più buie per risistemarlo quel tanto che sarebbe bastato a camminare sicuri sul vialetto ricoperto da rossi sassolini, nascondendo davanti a occhi indiscreti e babbani, le sue più evidenti modifiche con l’aiuto di un incantesimo di disillusione che avrebbe celato la verità per il tempo necessario a far credere al vicinato che il padrone di quella vecchia casa avesse, con il sudore della fronte, fatto in modo di rendere il posto vivibile ancora una volta e infine, sufficientemente soddisfatto tornò ad Hogwarts.

Fine del Flash – back

Quando mancano quindici minuti alle sette del mattino, con in spalla il tuo zainetto di jeans rattoppato sul fondo, contenente i tuoi pochi beni, ti incammini silenzioso verso l’ufficio di Piton non potendo far a meno di pensare a cosa mai ti dovrai adattare in quella tua nuova situazione ed anche se, un po’ la cosa ti spaventa non hai intenzione di lamentarti.

Il Potion Master, spazientito di non riuscire a dormire aveva passato le ultime due ore prima di incontrarsi con il marmocchio, davanti alle ante aperte del piccolo armadio della sua camera contemplando quello che era costretto a lasciare e cioè, le sue innumerevoli tuniche nere a bottoncini (decisamente poco babbane)ma ancora, pensava ……

Un’ultima svolta a sinistra, un corridoio e ti trovi nei sotterranei, la porta dell’ufficio è là a pochi passi ma un rumore improvviso ti costringe a nasconderti nella penombra di una nicchia che una volta deve aver contenuto la statua di un troll da quanto è enormemente alta e larga e trattieni il respiro. La testa platinata di Malfoy e purtroppo anche tutto il suo corpo, compare presto davanti ai tuoi occhi e immaginando dove si stia recando ti spingi ancor più dentro al tuo nascondiglio. Sbuffi piano pensando a quanto ti rimanga odiosa il sua ancheggiante e spavalda camminata ma ancora di più non sopporti il fatto che per colpa sua farai tardi all’appuntamento con il suo Capocasa.

Quando Severus, dopo aver sentito bussare, andò ad aprire alla porta era più che convinto di trovarsi davanti quella carta carbone di James e non certo il suo figlioccio ma, con i postumi della notte insonne ben poco gli importò di rimbalzarlo al posto dell’altro che era in ritardo.

"ma Professor Severus ……" ribatte il bambino biondo cercando, con l’aggiunta del titolo di addolcire l’insegnante "…… io ero solo venuto a chiedergli il permesso per usufruire del campo di Quidditch oggi, se non lo presento prima di colazione al capitano non potremo precedere i Grifondoro" lo senti concludere con la sua vocetta da bambino viziato e cerchi di soffocare una risata quando dopo un breve sguardo, il professore senza una parola gli sbatte la porta in faccia spiazzandolo completamente anche se ……. (perché non se ne va?) ti chiedi un po’ irritato vedendolo girarsi e incrociando le braccia al petto, appoggiarsi alla superficie in legno, mentre a te, non resta che aspettare e …………. improvvisamente la porta si riapre facendo cadere la tua nemesi a terra (foooorte!!!) pensi mentre l’adulto senza scomporsi dice "alzati Draco, questo è quello che volevi e ora sparisci, ho da fare" cinque secondi dopo il corridoio è di nuovo deserto e puoi mostrarti al professore che sembra averti visto.

Se qualcuno avesse detto a Severus che Potter era un animagus lui, gli avrebbe creduto cecamente perché, quegli occhi verdi, risplendevano nel buio proprio come quelli di un gatto il che, gli fece pensare che NO, non sarebbe stato una buona spia (troppo visibile) ma si stupì, anche se non glielo avrebbe mai detto, che avesse avuto giudizio nel celarsi alla presenza di Malfoy che poteva diventare un problema.

"Potter, si muova, esca di li ed entri" ti senti infatti dire un attimo dopo dal tuo tutore e senza farlo spazientire ulteriormente ubbidisci sapendo bene di dover dire qualcosa per giustificare il tuo comportamento solo, che il tuo cervellino ha appena esposto fuori dalla sua astratta porta d’entrata un cartello con su scritto ^ SCIOPERO ^ e un po’ a disagio, rimani in silenzio ma poi succede qualcosa che ti fa sgranare gli occhi.

Il professore di pozioni osservò il bambino con addosso la divisa scolastica, rimproverandosi un po’ di non avergli perlomeno detto che il posto in cui sarebbero andati era fra i babbani ma visto che lui stesso doveva apportare alcune modifiche al suo abbigliamento senza dirgli altro, si sbottonò velocemente la sua tunica rivelando che sotto ad essa indossasse dei jeans neri e un dolcevita di colore viola scuro ghignando apertamente dell’espressione d’incredulità su quel piccolo volto.

(Ok Harry, ammetto che anch’io non me l’aspettavo ma, vuoi che mandi un comando in carta bollata per farti tornare gli occhi al posto giusto? Un altro po’ e anche le cateratte si staccheranno) cerca di smuoverti la tua mente ma è Piton, re del sarcasmo, a riuscirci molto meglio quando ti dice "crede di potersi togliere perlomeno il mantello, prima di andare fra i babbani, o devo pensare che è troppo impegnato a rendersi conto che anch’io sono un essere umano come tutti?" "a ….. andiamo fra i babbani?" "è quello che ho detto Potter, su si sbrighi" e restando ancora in stato di sciock fai quello che ti è stato chiesto per vedere infine il tuo tutore trasfigurare la propria tunica e il tuo mantello in due cappotti naturalmente, di colore nero.

"sa che cos’è una Passaporta Potter?" ti senti chiedere a bruciapelo "no Signore" "lo immaginavo, è un mezzo di trasporto. Per crearla viene utilizzato qualsiasi tipo di oggetto e scelto il luogo di destinazione inoltre, per attivarla basta toccarla" "OOOH!!!! ….. mi dispiace Signore" dici sinceramente anche se con una punta di evidente aria affascinata ma Piton ti guarda un po’ male.

(ti piace così tanto spaventare questo povero bambino?)chiese la voce interna a Severus che era rimasto sorpreso della risposta del marmocchio (sai che è qualcosa che si studia al quarto anno e non giustificarti con il fatto che lui è amico di Miss so tutto io, non sei scusabile, rimedia)e stranamente l’uomo, un po’ d’accordo con il suo io interiore disse "di cosa si dispiace Potter, forse di non aver sbirciato i libri del quarto anno che la Signorina Granger sta già passando in rassegna?" "no Signore e che forse avrei dovuto saperlo comunque visto che sono un mago" (brillante deduzione) commentò silenziosamente Severus riprendendosi una rivincita con se stesso ma al maghetto davanti a se decise di rispondere con un più pericoloso – non si nasce imparati Potter – che però ebbe il potere di metterlo a tacere il tempo necessario a passare ai fatti.

I mezzi di trasporto magici non sono di tuo gradimento, o ti ritrovi a terra pieno di fuliggine, o ti devi trattenere dal vomitare per lo strappo allo stomaco improvviso quindi decisamente, non fanno per te e comunque …. Il posto in cui la Passaporta vi ha appena portati sembra uno di quei sottopassaggi che i babbani usano per andare da una parte all’altra della strada ma al contrario di quelli questo, è assolutamente deserto "molti anni fa crollò il palazzo vicino alla parte est, le macerie arrivarono fino qui, da allora ha una sola entrata e non viene più utilizzato" ti spiega il professore notando la tua espressione e tu annuisci seguendolo all’esterno.

Camminate in silenzio per un po’ incontrando spesso uomini o donne affiancati dai propri bambini con zainetti sulle spalle e per un attimo, fingi sorridendo e guardando Piton, anche se non lo credi possibile, di essere come loro. Nel medesimo istante intanto, per quelle viuzze, il passo di Severus era spedito perché vedere tante persone e tanta semplicità svegliava nel suo animo quello che si poteva definire nostalgia per i suoi bui sotterranei, lui non era mai stato una persona particolarmente socievole e con il tempo aveva affinato la sua dote di visibilità illusoria, per vivere quella vita di solitaria e austera lealtà in un mondo che sembrava sbeffeggiarlo per la sua indole ma per fortuna, finalmente arrivate a destinazione.

(oh …… santo ……. Godric) pensi non riuscendo a credere a ciò che vedi. La casa che ti trovi davanti è in tutto e per tutto simile a quelle poco più la e che ti ricordano Privet Drive, solo più vecchia e meno vissuta. Il giardino, per quanto puoi dire dalla tua forzata esperienza di giardiniere, pur rimanendo per più della metà incolto sembra essere stato sistemato di recente vicino al passaggio ma quello che ti lascia senza parole è quella targhetta poco sopra il vecchio campanello, non riesci a crederlo c’è scritto ^ Piton manor ^ "si …… siamo davanti a casa sua?" chiedi all’uomo che ha già aperto il cancelletto in ferro battuto "si Potter ma ora cammini, non voglio gli occhi di tutto il vicinato puntati addosso" ti senti rispondere e dato che non sei sorpreso ubbidisci.

Severus, non dette importanza al bambino fino a quando non si ritrovarono fra le mura domestiche rendendosi conto, dallo sguardo vacuo dell’altro, che sarebbe stato il caso di parlare "non rimanga lì impalato Potter, appoggi la sua roba da qualche parte e venga con me" disse volutamente ignorando il fatto che il bambino non provò neanche ad utilizzare la cassapanca posta all’ingresso per posare lo zaino che fu infatti abbandonato sul pavimento poco più sotto e tutto, perché lui non sapeva da che parte cominciare il discorso.

Varcata la soglia di quella casa senti lo stupore lasciare il tuo corpo per un improvviso dubbio. Per quel poco che puoi notare dal quadrato atrio, le stanze al piano inferiore, visto le porte, sono perlomeno quattro per non parlare poi di quelle che sicuramente ci sarebbero state al piano superiore e tu non puoi fare a meno di pensare che pur se fossero grandi quanto il soggiorno degli zii, se il tuo compito sarebbe stato ripulirle ogni giorno non avresti avuto un solo minuto di riposo e sinceramente non sai che fare se non ubbidire al tuo tutore che ha appena attirato la tua attenzione.

"Questa è la casa in cui ho passato la mia infanzia ……." "lei è un ….. lei è come Hermione?" chiedi interrompendo sul nascere il tuo interlocutore appena entrato in un modesto salotto "mio padre era babbano si, ma non mi interrompa" "scusi Signore" "uhm ……… per prima cosa credo sia il caso di mostrarle la casa" "ok"

L’abitazione, in verità era di media grandezza, dietro le quattro porte che Harry aveva visto c’erano, il soggiorno, una cucina lunga e stretta che a malapena c’entrava un tavolo per quattro persone, il bagno e un ripostiglio che alla vista il bambino senza dare nell’occhio, aveva sospirato rassegnato poi, erano saliti al piano di sopra dove c’erano altre quattro stanze, un altro bagno, una camera che Piton non aveva aperto proibendoti di farlo, un’altra che fu indicata come quella del professore e infine quando l’ultima viene aperta, il Potion Master dice qualcosa che tu non comprendi

"e questa sarà la sua camera" (Cosa?) pensi ferocemente credendo che forse stamani quando hai fatto la doccia, hai usato poco shampoo per lavarti le orecchie perché ti è proprio sembrato di sentire che questa bellissima stanza luminosa sia la tua, (Harry, chiedi è meglio da retta a me) ti sprona la tua mente controllando i collegamenti con l’apparato uditivo e tu non ci pensi neanche un secondo a dire "la mia stanza? Ma…. ma io avevo pensato ……. Ho visto il ripostiglio e …..il materasso Signore"

(il materasso? Non intenderà mica quella stuoia imbottita che mia madre aveva comprato per non so cosa e che io ho levato di giro? ) si chiese Severus assottigliando lo sguardo mentre la paura e la comprensione si facevano lentamente strada nel suo cuore "cosa centrano il ripostiglio e quella stuoia imbottita Potter?" "cre … credevo di dover dormire li Signore, come a casa Dursley"

Improvvisamente nella stanza calò un silenzio non assoluto, i battiti del cuore di entrambi i maghi erano talmente veloci da sembrare uno solo e prolungato mentre nelle loro menti passavano mille diversi pensieri. Per la prima volta in dodici anni Harry, aveva volutamente trasgredito a un ordine di quella casa e, sentendosi in colpa per averlo fatto stava inconsciamente preparandosi per ricevere il giusto castigo che per quanto ne poteva sapere lui poteva provenire dallo stesso professore che adesso pareva non essere neanche nella stanza da quanto i suoi occhi erano vuoti e leggermente tremò.

L’immagine di Lily dopo quelle parole, tornò ad affacciarsi alla memoria di Severus, il suo sguardo era duro, indispettito e triste e a lui sembrò aver fallito su tutta la linea avendo giudicato il piccolo mago ingiustamente, gli sembrò addirittura di sentire la voce di lei che lo rimproverava per essere stato così ceco ed anche se non sapeva tutto del passato di Potter, ora aveva in mano un tassello importante per finire quel puzzle che nessuno si era preso la briga di sistemare prima ( lo so Lily, hai ragione ad essere arrabbiata)si sentì pensare rivolto a lei (non conosco il perché abbia detto questo ma ho intenzione di scoprirlo, te lo giuro)disse più che convinto su ciò che intendeva fare anche se non era sicuro del modo, mentre l’immagine dell’amata, ora leggermente sorridente, si dissolveva di nuovo.

"sediamoci" dice infine il professore indicandoti il letto ben fatto e quando entrambi vi accomodate riprende "credo che sia il caso ragazzino di chiarirci una volta per tutte, non ho dimenticato quell’affermazione di qualche tempo fa e ora questo, pretendo la verità"

La terra ti trema sotto i piedi e il panico si impossessa di te mentre la tua mente viene affollata da due diverse soluzioni e cioè: o lo mandi a quel paese come suggerirebbe Ron, oppure sperando che ora che vi trovate fuori dalla scuola, le regole imposte da questo stesso adulto siano ancora valide, gli dici più o meno tutto, come invece ti consiglierebbe di dire la saggia Hermione ma tu, per non deludere nessuno decidi di andare con cautela dicendo "perché dovrei dirglielo, non è importato mai a nessuno ed anche se le sono grato di non avermi rimandato per ora in quella casa non vuol dire che debba per forza trattarmi meglio, sono il figlio di quel James che lei disprezza infondo no?" "si, ma sei anche figlio di lei, di Lily"

In quella stanza improvvisamente era divampato il caldo fuoco dell’amore e mentre Harry incredulo era rimasto senza parole, Severus che ne era consapevolmente l’artefice,pensò che se offrire una parte dei suoi ricordi significasse scoprire la verità su quel bambino che ora sembrava vedere per la prima volta lui, per Lily, per Harry e per se stesso lo avrebbe fatto.

Il professore non si rese conto che aveva appena pensato al bambino chiamandolo per nome ma le catene che imprigionavano la sua anima erano ora molto più lente e pur non essendo un cammino facile, i tasselli della felicità cominciavano ad andare al loro posto ora, bastava solo che il Grifondoro credesse in lui.

Continua …………….

***********************************

Volevo comunicarvi che non so ancora quanto manchi alla conclusione della storia, non voglio fare le cose di fretta però posso dirvi che siamo a più della metà, vedrò di essere più specifica andando avanti.

Ringrazio naturalmente tutti voi, chi legge, chi commenta e chi mette me, la storia o entrambe fra i preferiti. Siete fantastici.

Ora come promesso nell’altro capitolo vado a rispondere a:

alida : direi che Harry si troverà bene con Piton, tu che dici ci metterà molto ad aprirsi del tutto con il bambino? Grazie per esserci. Baci

Blue – Viper: Credo che l’indecisione di Piton su i suoi sentimenti stia pian piano abbandonando l’uomo, io direi che se qualcuno toccasse il tasto giusto si scioglierebbe come neve al sole ma forse è un po’ presto perché accada no? Non puoi cancellare tutto il dolore con un colpo di spugna ma una buona parte si. Se ti va fatti sentire. Baci

chiaramalfoypotter: Ciao, mi fa piacere che la storia ti piaccia e tu abbia deciso di lasciarmi un commento. Grazie. Ho cercato di fare più in fretta che ho potuto per l’aggiornamento e per rispondere alla tua domanda ti dico che anch’io preferisco di gran lunga Severus Piton. Spero di risentirti. Baci

Elfosnape: Grazie per la pazienza e bhe che dire, l’iceberg si scioglie no? Baci

JDS: Direi che come inizio non c’è male anche se non sarà tutto rose e fiori tu che ne pensi? Baci

Lexie89: per ammettere di essersi affezionato c’è tempo ma direi che è sulla buona strada tu fatti sentire ok? Baci

Mixky: Hai ragione c’è sempre da migliorare e con il vostro aiuto ci sto provando. Ti ringrazio di tutto anche di leggere l’altra ff. Baci

Shiho93: Grazie per i complimenti, ho fatto più presto che ho potuto trascurando un po’ l’altra mia ff (un po’ per uno, non fa male a nessuno) Spero di risentirti. Baci

sssweetty : ho salvato la tua sanità mentale? Che dici di questo Sev? Baci

*************************

ALLA PROSSIMA.

 

   
 
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: PAMPAM