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Autore: The Hopeless Girl    23/02/2016    1 recensioni
Spoiler di Teen Wolf (almeno la 3b) e Supernatural (stagione 7 giù di lì).
Allison Argent, dopo essere stata uccisa dagli Oni, è tornata in vita. Subito la sua strada incrocia quella di due fratelli, due cacciatori come lei, che cercano di aiutarla a scoprire come, perché e soprattutto chi l’ha riportata nel mondo dei vivi. Tra caccie, creature sovrannaturali, angeli, demoni e the family buisness, i due Winchester e la ragazza si trovano ad affrontare insieme al branco di Beacon Hills un nemico nuovo e potente come nessuno di loro ha mai visto prima.
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Dal testo:
«Allison, – disse a voce bassa, lievemente roca – come ci sei arrivata qui? Dove ti trovavi prima?»
Era una domanda bizzarra, se fatta in circostanze normali, ma quelle non lo erano per niente.
Senza riuscire a distogliere lo sguardo da quello profondo di quell’uomo strano, Allison sussurrò, stentando lei stessa a credere alle sue parole: «Prima io… prima ero morta.»
Genere: Avventura, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale/vago
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CAPITOLO  1

Quando si svegliò, non aprì subito gli occhi.
Mosse lo sguardo da sotto le palpebre: la luce era abbondante nella stanza, quindi qualcuno si era già alzato e aveva ritenuto opportuno svegliare tutti.
Ricordava bene la stanza di motel nella quale si era addormentata la sera prima, nonostante fosse tutt’altro che nelle condizioni di analizzare come si deve una camera. Tese l’orecchio verso l’angolo opposto del locale, dove sapeva trovarsi i letti dei suoi due compagni di stanza: nessun suono, nessun respiro. Bene, dovevano essere fuori. Ascoltando meglio sentì dell’acqua scorrere e concentrandosi ancora poté pure intuire la melodia di una qualche vecchia canzone rock, cantata da qualcuno che evidentemente si stava facendo la doccia. Quasi le venne da sorridere: per essere un brano perlopiù musicale era interpretato con molto sentimento.
Si decise ad aprire gli occhi: dalla fessura tra le palpebre subito penetrò una fortissima luce e per un attimo l’abbaglio la distrasse dalla terribile carta da parati che circondava la finestra dalle tende aperte che al momento la stava accecando. Odiava i motel.
Con un sospiro rassegnato si mise a sedere tra le coperte un po’ ruvide e rigide del letto, strizzandosi gli occhi e pettinandosi all’indietro i capelli con le dita, senza riuscire a trattenere uno sbadiglio.
Ciò che era successo la sera precedente aveva condizionato i suoi sogni, che in realtà erano stati incubi che continuavano a lasciarle il gelo addosso anche da sveglia.
Almeno, in quella stanza accogliente anche se un po’ squallida, si sentiva pressoché al sicuro.
Sul tavolo al centro della camera trovò un biglietto con su scritto in una grafia disordinata: Aspetta ;). Affianco c’era il disegno stilizzato di una ciambella: a quanto pare uno dei due fratelli era andato a procurare una colazione. Non male come inizio.
Mentre si sedeva su una delle sedie di compensato attorno al tavolo, il rumore d’acqua si fermò, e un paio di minuti dopo la porta ai piedi del suo letto si aprì, facendone uscire un uomo sulla trentina, in jeans, maglietta e camicia a quadri aperta, che si stava asciugando i corti capelli biondo scuro con un asciugamano.
Quando la vide appollaiata sulla sedia, in attesa della colazione che suo fratello stava comprando da qualche parte lì intorno e con ancora addosso la maglia che le avevano prestato per la notte (aveva controllato: i suoi vestiti erano talmente lerci da non potersi più definire tali), le sorrise e le disse in tono allegro: «Mi spiace di non avere nient’altro da farti mettere, ma Sam ti troverà di sicuro qualcosa.»
Il suo primo pensiero che ne seguì fu chiedersi se quei due indossassero mai meno di due strati di vestiario.
Il secondo, che probabilmente a lui non dispiaceva affatto che i loro pantaloni le andassero decisamente troppo larghi. Almeno però poteva stare sicura che l’altro fratello non l’avrebbe lasciata con addosso solo una delle loro camice di flanella per tutto il giorno. Era un passo avanti.
Non rispose, limitandosi ad annuire: sapeva di non avere molta scelta, ma non riusciva a fidarsi completamente di quei due. Se erano davvero cacciatori, lei non poteva fidarsi. Non dopo la strada che lei e suo padre avevano intrapreso, non se voleva proteggere i suoi amici.
Probabilmente Dean, così si chiamava, aveva intuito la sua diffidenza, perciò abbandonò l’asciugamano sul tavolo e si sedette a sua volta, di fronte a lei.
«So che quello che ti è successo ti ha parecchio scossa – disse – ma io e Sam possiamo aiutarti a capire… a capire cosa ti è successo, chi ti ha fatto questo e perché. – le lanciò un’occhiata che voleva essere rassicurante – Ma tu dovrai darci una mano. Non proferire parola, non dirci cosa pensi sia successo, chi sei e cosa facevi prima di… insomma, tutto questo non ci aiuterà di certo. Non ti aiuterà.»
Lasciò la frase galleggiare nell’atmosfera un po’ tesa che si era creata durante quel discorsetto, sperando che lei si decidesse a dirgli qualcosa. Povero illuso.
Dean sospirò, in un misto di esasperazione e rassegnazione, e, fissandola intensamente negli occhi, disse: «Soprattutto, per quanto possa essere doloroso, devi dirci tutto quello che ricordi da… da quel momento ad ora. Devi dircelo, Allison
Era proprio questo il punto. Lei non ricordava nulla. Non ricordava nulla, della sua morte.




ANGOLINO ME :))
E così, dopo tanti tira e molla, dopo tanti lo faccio? no non lo faccio. okay lo faccio. no forse no…, e dopo tanta tanta ansia (e fatica) ho imbarcato questa mia storia, la mia prima long, su efp.
Sono letteralmente terrorizzata.
Mi sono presa in anticipo, e ho un paio di capitoli già fatti, ma so che presto mi ritroverò a dover scrivere all’ultimo minuto, senza uno straccio di idea.
E qui entrate in gioco voi.
Se la storia vi interessa, se vi sembra che possa andare a finire bene, scrivetemi, recensite, e ditemi tutto quello che non va, che va, che si potrebbe migliorare e/o cambiare e che vorreste foste aggiunto.
Confido in voi, perché nonostante io abbia un’idea generale di come far funzionare questa storia, ho bisogno di tutto il vostro aiuto per farle veramente prendere il volo. Sono a dir poco una dilettante e voi, lettori esperti, dovete elargirmi le vostre perle di conoscenza.
Grazie a chiunque abbia avuto la pazienza di leggere e avrà (forse) il buon cuore di recensire.
Benvenuti sulla mia personale impala, non allacciate la cintura, stappate la vostra bibita, scartate il vostro hamburger e che il viaggio inizi.
The Hopeless Girl

   
 
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