Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: ps_00181100    27/02/2016    0 recensioni
È sempre in mezzo ai piedi, a volte ha qualche attacco di gentilezza ma capita una volta su mille! E in più mai una volta che almeno la salutasse. Sanno tutti che loro due sono come cane e gatto.
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Essere all'ultimo anno della scuola più prestigiosa e più rinomata al mondo della magia e prendere tutte A per il troppo stress rasenta quasi l'assurdo. Anche la sveglia è un trauma.
- dai Polly, abbiamo la giornata piena oggi...
Una ragazza dai capelli color nocciola si stiracchia, gli occhi ancora chiusi, la bocca aperta in uno sbadiglio.
- Rose, quando accidenti arriva luglio?
Rose non risponde. Si lega con un colpo di bacchetta i lunghi capelli ramati, si avvicina al letto di Polly e le sposta le coperte.
- sbrigati, su! Siamo a marzo, prima o poi passeranno anche questi mesi!
Polly rabbrividisce. Si arrende al divenire, si trascina in bagno e, molta fatica e molti incitamenti di Rose dopo, arriva al tavolo della colazione.
- Walsh! Vedo che anche stamattina sei particolarmente attiva e pimpante.
- Potter.
- sei sempre radiosa in compenso, complimenti.
Il medio di Polly parla da se. Le risatine di chi ha assistito alla scena vanno diluendosi nel brusio generale della sala grande, e mentre Rose e Polly vanno verso il tavolo dei Grifondoro, Albus Potter va a letteralmente buttarsi sulla prima colazione più buona del mondo al tavolo Serpeverde. In confronto a ciò che cucina sua madre Ginny è tutto meraviglioso in fondo.
- Al, anche stamattina non l'hai salutata?
- e a che motivo Scorp? Mi ha già mandato a quel paese.
- finché la provochi, ragazzo mio, non ti saluterà mai...
Scorpius Malfoy nota le vispe iridi verde smeraldo del suo migliore amico diventare due lamine sottili, decide così di tacere e fare colazione senza creare scompiglio, se tolgono altri punti alla casa per colpa loro è la volta buona che li mettono alle strette.
Poco più in fondo...
- non mi ha nemmeno salutato! Lui la mattina si sveglia e pensa solo a rompere le pluffe come se non avesse di meglio da fare! Maledetto Potter...
- è pur sempre mio cugino Polly, stai calma! Penso che sotto sotto tu gli piaccia comunque.
Gli occhi ambrati di Polly Walsh si aprono all'inverosimile. Lorcan, seduto davanti a loro, sbuffa divertito, Polly gli ricorda sua madre in quell'espressione.
- io, piacergli!? Rose, non diciamo cazzate! Sono solo le otto e tren-ROSE! Sono le otto e trentacinque!
Ingurgitano gli ultimi bocconi, salutano frettolosamente i compagni e corrono verso l'aula di Trasfigurazione. La McGranitt non sarà clemente per l'ennesima volta. Fortunatamente, non è ancora in classe.
*

- questa lezione di Aritmanzia è stata particolarmente una palla Al.
Nessuna risposta.
- come se non sapessimo che le equazioni le fanno anche nel mondo babbano... per chi ci ha preso? Per quelli del terzo anno?
Ancora silenzio.
- ho messo incinta un drago e i nostri figli muggiscono.
- eh?
- ben tornato dall'Ade Potter! Com'era il traghetto?
- scomodo. Scusa, non ti stavo ascoltando... Rose!
Scorpius prenderebbe la testa di Al e la infilerebbe nel cesso di Mirtilla finché non crepa per la disperazione, ma la presenza di Rose lo aiuta ad evitare di commettere omicidi.
- ciao Al! Ciao Scorp!
Scorpius alza una mano in segno di saluto, sorridendo, Albus si guarda intorno con fare sospetto.
- dov'è la Walsh?
- oggi ha il turno in biblioteca, poi un gruppo di studio con i ragazzi del terzo anno e infine gli allenamenti di quidditch. Se è ancora intera la rivedrai a cena. Perché?
- così, curiosità.
Il ghigno di Scorpius non sfugge a Rose, che opta per il silenzio complice.
- Scorpius, hai per caso gli appunti di Storia della Magia? Mi sono distratta e me ne mancano un paio...
- certo Rose, studiamo insieme?
- volentieri! Al, tu che fai?
Albus, quando sente le parole “Storia della Magia”, ha un semi attacco cutaneo di irritazione accompagnato da prurito compulsivo, con una banale scusa si defila, probabilmente passerà dall'Infermeria. Rimasto solo, invece, decide di andare verso la biblioteca.
Poco più tardi...
- … e quindi, se aggiungo due gocce di sangue di pipistrello e mescolo in senso antiorario per cinque minuti, la pozione risulterà di un pallido rosa dai profumi intensi. Avete capito tutti?
Un annuire generale, un saluto veloce, ragazzini del terzo anno che grattano sedie e sistemano fogli, dileguandosi in fretta e furia. Polly ha finalmente un'oretta libera per studiare Incantesimi, è rimasta indietro e deve recuperare. Un fruscio di fogli la distrae dal non capirci nulla di tutte quelle maledette formule.
- cosa stai studiando? Hai una faccia da disperata.
- Incantesimi! E Potter levati dalle palle perché non ho tempo di stare ad ascoltarti!
- se vuoi posso aiutarti, non me la cavo male...
Un sussurro imbarazzato di Polly gli fa capire che sì, le serve un aiuto. E un'ora dopo Polly va al campo soddisfatta, ha recuperato gli appunti delle ultime lezioni e imparato ad eseguire alla perfezione due incantesimi per lei improponibili.

*
 
- Rose, devo sostituire McKenzie alla ronda stasera, non aspettarmi sveglia! Se faccio troppo tardi vado direttamente nella Stanza delle Necessità.
- Polly hai studiato Incantesimi oggi? Domani abbiamo il test, te lo ricordi, vero?
- sì Rose, oggi in biblioteca ho avuto un'oretta libera e ho studiato con tuo cugino.
- mio cugino quale?
- il rompipalle.
Rose cade dalla sedia guardandola come se fosse un Thestral a pois.
- e sei ancora qui? Viva? Vegeta? Non sei arrabbiata?
- no, mi ha aiutata, è stato gentile. Vado, ci vediamo domani mattina!
Polly lascia la sala comune svogliata. Il maglione sformato e larghissimo la fa sembrare ancora più piccola di ciò che è davvero, prima di andare in sala grande passa per le cucine a procurarsi provviste per la notte e a salutare gli elfi, ormai suoi cari amici, riduce il paniere alle dimensioni di un cioccolatino e infila in borsa tutto quel ben di dio. Davanti alla sala grande, gli altri prefetti e capiscuola la stanno aspettando. Solita divisione: lei sotterranei e settimo piano, la caposcuola di Corvonero secondo e quinto piano, il prefetto di Serpeverde terzo piano e primo piano, il caposcuola di Tassorosso il sesto e il quarto piano. Si salutano dandosi la buonanotte, nessuno tornerà a fare il rapporto, ormai si va direttamente in presidenza in casi urgenti o gravi. I sotterranei sono deserti. Ogni aula è vuota, ci sono solo i fantasmi che chiacchierano sui gossip della scuola e dei dintorni, i quadri russano, le porte cigolano. Al settimo piano, dopo aver perlustrato tutti i passaggi segreti che conosce e aver controllato la Torre dell'Orologio, Polly si avvia verso la stanza delle Necessità con passo tranquillo e cadenzato. Ripensa alla sua giornata, alla sua vita, a come sta andando in generale: deve darci un taglio. È troppo piena di impegni, di cose da fare, deve studiare, c'è il quidditch, ogni cosa sembra ormai superflua e dannosa alla sua salute mentale.
In più c'è Potter.

Quel maledetto idiota è nato per romperle le palle, ormai ne è sicura. È sempre in mezzo ai piedi, a volte ha qualche attacco di gentilezza ma capita una volta su mille! E in più mai una volta che almeno la salutasse. Sanno tutti che loro due sono come cane e gatto.
- perché questa maledetta porta non si apre!
Il tono che le esce è esageratamente acuto ed incazzato, ma un tossicchiare la distrae. Non è un tossicchiare, è proprio un ridere a crepapelle.
- esci. Subito.
La risata continua. Non si vede nessuno, però.
- senti, Potter, tu e il tuo mantello della fottuta Invisibilità. Fatti vedere!
Con le lacrime agli occhi, Albus toglie il mantello e si avvicina a Polly.
- scusa Polly! È che sei stata fantastica! Erano cinque minuti che andavi avanti e indietro! Sembravi Lumacorno quando dimentica le foglie di menta!
Era così presa nei suoi pensieri che non si è accorta fossero passati cinque minuti?
POLLY?!
In compenso si fa contagiare dalla risata, scioglie la tensione e si rilassa. Deve notarlo Albus, poiché si avvicina ancora di più. È così vicino che le mani di Polly sfiorano il mantello che il ragazzo tiene in mano.
- cosa ci fai qui, Albus?
- niente, volevo farti qualche scherzo ma ho preferito di no. Hai da mangiare?
- per questa tua uscita, anche se ne avessi per tre non te ne darei.
- oh, eddai...
Si avvicina ancora di più, la abbraccia, la stringe, e lei si fa coccolare.
- mi sei mancata oggi.
- anche tu, e grazie per avermi aiutato in Incantesimi.
- ma ti pare? Quando hai bisogno dimmelo, ti aiuto volentieri! Entriamo?
- entriamo? Io e chi?
Il sorrisetto di Albus le fa partire uno sbuffo tra l'annoiato e il divertito. Aprono finalmente la stanza delle Necessità, ma Albus la blocca prima di entrare.
- che hai detto Rose?
- il solito, che dormo qui dopo la ronda per non svegliare mezzo dormitorio quando rientro. Tu, a Scorp?
- il solito, che dormo qui dopo il mio pedinare chi fa la ronda.
Ridono entrambi, Polly si accoccola ancora fra le braccia di Albus prima di entrare. Albus le sorride, e poi le fa un buffetto.
- ahio! Guarda che tu stai marcando male oggi!
- è vero! Non ti ho ancora salutato come si deve...









Ciao a tutti cari lettori! Non sono sparita, dopo più di un anno torno a scrivere con questo piccolo scorcio di ciò che è la mia idea attuale di fan fiction: mille idee e zero tempo! Dopo la maturità c'è una sorpresa, ho in cantiere altre due long e spero di riuscire a finirle in tempo per ottobre... un abbraccio grande a chi mi segue sempre e comunque!
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: ps_00181100