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Autore: La_Birba    02/03/2016    1 recensioni
“Il magico mondo di Cremson”, era l'unica giocheria nella piccola cittadina di Armen. Era gestita dal signor Cremson, un uomo sulla sessantina con grossi baffi grigi. Non era mai stato sposato e non aveva neppure dei figli al quale poter lasciare il suo piccolo negozietto...
...Venivano persone un po' da tutta la provincia solo per i suoi giocattoli. Si dicevano fossero i migliori del mondo. Avevano una gran fama, soprattutto per un piccolo dettaglio. Ogni singolo giocattolo, a partire dai semplici soldatini fino ad arrivare alle bambole più complesse, erano completamente fatti a mano.
Quel vecchietto un po' ingobbito trascorreva giornate e nottate a creare giocattoli. C'erano delle piccole leggende sui suoi giocattoli, si diceva fossero magici. O meglio i bambini lo dicevano, gli adulti ovviamente pensavano fossero solo sciocchezze.
Tratto dal primo capitolo... è una storia particolare parlerà di un ragazzo, uno studente come tanti e..di una bambolina..non ci sarà alcuna storia d'amore tra loro due semplice amicizia..ma entrambi si innamoreranno di qualcuno simile a loro. è storia d'amore e di amicizia, un'amicizia un po' surreale :)
spero di avervi incuriosito se vi va' passate e magari lasciate un piccolo commento ;)
Genere: Fantasy, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 7



 

Josephine era seduta in cima agli spalti. Le prime file erano tutte occupate da varie ragazze in piena crisi ormonale. Quando era arrivata insieme a Symon e Josh moltissime le avevano mandato occhiatacce. Avevano proprio un piccolo gruppo di fan tutte per loro. Si stupì nel vedere la faccia di suo fratello su maglietta e anche su un cartellone. Nel viaggio aveva accennato a qualcosa di simile ma non credeva possibile fare simili assurdità. La partita iniziò e lei si mise a studiare per l'esame scritto che avrebbe avuto entro due giorni. Ogni tanto veniva interrotta da qualche grido stridulo delle ragazze. Abituata al silenzio completo e alla tranquillità della sua piccola casa fece non poca fatica. Dopo poco si arrese e iniziò a guardare più attentamente la partita. Notò che spesso Symon si girava da quella parte, non sapeva proprio come comportarsi con lui. L'aveva lasciato nel peggiore dei modi anni prima e ci aveva pianto e sofferto per mesi interi. Era però riuscita a superare il tutto al meglio, pensava che anche lui ci avesse messo una pietra sopra. Eppure quel bacio..l'aveva scossa. Era sicura di amare Mattwe, ma era altrettanto sicura che non sarebbe mai potuto succedere nulla tra loro due. Mattwe era il ragazzo perfetto come lo era anche Symon, sotto certi punti di vista si somigliavano pure! Se solo lui si fosse reso conto dei suoi sentimenti. Abbassò la testa scoraggiata da tali pensieri. A Rich Forwaq era bastata una sola occhiata per dedurre che lei era innamorata, ed era solo un giocattolo!

La ragazza si sentì incredibilmente confusa, aveva lasciato Symon perchè non pensava di amarlo abbastanza da sopportare la distanza, tornare indietro sarebbe stato ipocrita. Eppure più ci pensava, più l'immagine di Symon sovrastava quella di Mattwe. Avrebbe voluto chiedere consiglio a qualcuno, un'amica magari, ma non era mai stata brava a farsi delle amiche. A suo fratello pensò poi, ma lo avrebbe messo in una posizione scomoda. Sapeva perfettamente che anche se avesse sentito dieci mila consigli la sua confusione sarebbe rimasta. Provò a liberarsi la mente e a concentrarsi sulla partita, senza fissare un certo numero 18 di Symon Okber.

La partita terminò e ne uscirono sconfitti. Alcune tra le oche si proposero per consolarli. Josh non andò neppure a cambiarsi e andò a sedersi accanto alla sorella, che ricevette altre occhiate truci da parte di tutte.

“Ehi ragazze tranquille, è la mia amata sorellina!” Sorrise e fece loro l'occhiolino. Tutte starnazzarono allegre con gli occhi a cuoricino felici che fosse tutto un malinteso.

“Allora..ti conosco abbastanza bene da sapere che sei giù di morale, ho indovinato?” Lei non rispose, scrollò la testa in segno di confusione.

“Vedi è da quando ti abbiamo trovato al luna park che Symon non faceva che sospirare. È come se fosse mio fratello lo sai vero? Così oggi ho deciso di venire da te con la scusa che la partita era a metà strada. Ho visto come guardavi quel moretto l'altra volta..” Josh parlava guardando il cielo, Josephine ascoltava con la testa bassa.

“Capisco come ti senti, ma penso che tu piaccia a quel tipo. Non hai visto la sua faccia quando Symon ti ha baciato! Però la vita è tua e solo tua, devi fare le tue scelte. Penso che Symon ti chiederà di uscire, io ti avviso, sta a te decidere se dargli o meno una seconda possibilità”.

Josephine sentì come una scossa all'ultima frase, si girò di scatto verso il fratello che le diede una pacca sulla spalla sorridendole. Si alzò lasciandola da sola a pensare. La ragazza si rannicchiò nuovamente nei suoi pensieri. Sembrava un cane bastonato. Le ragazze si dileguarono fortunatamente lasciandole il suo amato silenzio. Venne interrotto poi da dei colpi di tosse, alzò il viso per vedere chi fosse, arrossì nel trovarsi davanti Symon.

“Posso?” chiese indicandole il posto accanto, lei annuì. Si sedette e sospirò. Rimasero così in silenzio per qualche secondo poi lui trovò il coraggio per parlare.

“Ti volevo chiedere scusa per quello che è successo l'altro giorno. Non so cosa diavolo mi è passato per la testa!” respirò profondamente, deglutì e continuò: “Forse sono solo un idiota, forse so già anche la risposta che mi darai, ma voglio comunque provarci. Usciresti con me? Non intendo per forza come fidanzati o in modo...romantico, semplicemente prendere un gelato insieme e parlare nulla di più..”

Josephine si torturò le mani dal nervoso. Le ritornarono alla mente vari aneddoti su Mattwe, sul come si era innamorata di lui. Si alzò in piedi, guardò il ragazzo negli occhi; “Non penso che sia una buona idea, ti chiedo perdono, so che ti ho fatto soffrire in passato e sicuramente soffriresti ancora. Non sono quella giusta per te, come ti dissi anni fa meriti una che ti sappia amare davvero! Inoltre io sono innamorata del ragazzo che era insieme a me al luna park. Mi dispiace davvero, ti prego di perdonarmi un giorno”.

Aveva abbassato poi lo sguardo sentendosi in colpa. Lui l'abbracciò, non disse nulla. Dopo scesero e aspettarono Josh, lui era sempre il più lento sotto la doccia. In macchina vi era un'atmosfera rilassata. Parlarono e scherzarono sulle loro fan e soprattutto sulla loro perdita.

 

Quando Josephine arrivò a casa si scusò per il ritardo con Rich che ormai era diventato la sua balia. Venne sgridata duramente dal piccolo pilota che la mandò subito sui libri a studiare. Lei lo abbracciò sorridendogli. Solo durante la cena controllò il cellulare per mandare il solito messaggio a suo padre sulla situazione. Trovò un messaggio ricevuto, quando lesse il mittente per poco si strozzò. Iniziò poi a leggerlo ad alta voce “ Ti andrebbe di studiare insieme domani?” rispose a se stessa gridando e saltellando per la stanza “Si!Sì!Sì!” infine gli inviò un semplice messaggio con su scritto “D'accordo”. Prese Rich tutta trasognante e lo abbracciò come meglio poté. Lo tirò poi in aria più volte tutta felice. Di tutta risposa si beccò una ramanzina. La risposta di Mattwe non tardò ad arrivare, “Domani allora da me dopo l'università? Ok?”.

“Rich porterò anche te, così vedrai Laily! Sono sicura che sarà felice di vederti!” gli fece un sorriso. Lui si voltò dall'altra parte e andò nel suo letto personale sul comodino. Josephine rise di cuore, tutta la tensione, l'ansia e il nervoso che aveva quel pomeriggio li aveva dimenticati! Era così presa che si addormentò dimenticandosi di rispondere a un povero ragazzo, che guardò il cellulare fino a tarda notte in attesa di un messaggio.

Josephine si svegliò prima della sveglia tutta allegra. Si spazzolò i capelli con calma e se li legò in una coda alta con un fiocco rosso che le aveva regalato suo madre. Non aveva trovato un altro elastico. Rich trascinò un quaderno in cucina, ormai aveva imparato le varie materie che doveva studiare e anche gli esami. Aveva imparato a conoscere Josephine, ogni tanto lui doveva metterle la sveglia perchè spesso se ne dimenticava. Si era abituato a quella strana, precisa e maldestra ragazza. Lui era arrivato molto prima di Mattwe nella sua vita. Aveva dovuto consolarla per un certo Symon, eppure più il tempo passava e meno lacrime versava. Un giorno arrivò più tardi del solito con un sorriso raggiante, fu allora che aveva capito che si era innamorata. Aveva condiviso le sue gioie e i suoi dolori, per lei ci sarebbe sempre stato. Neppure il suo più acerrimo rivale avrebbe potuto toccarla! Avrebbe sfidato chiunque con la sua meravigliosa auto e avrebbe vinto per la felicità della sua Josephine! Con quei pensieri si infilò poi nella borsa della bionda, lei raccolse tutti i quaderni e libri da terra e li infilò accuratamente nella borsa stando attenta a Rich.

Uscì presto e arrivò alla fermata sotto casa di Mattwe in ampio anticipo. Aspettò diversi minuti, quando arrivò l'autobus lei salì e si sedette al suo posto sconsolata. Il ragazzo era la prima volta che faceva tardi. Riuscì a prenderlo per un pelo, salì di corsa poco prima della chiusura della porte. Si accasciò poi sul sedile accanto a quello della biondina, respirava pesantemente per la corsa. Si tirò i capelli indietro e dopo l'ennesimo sospiro salutò la ragazza.

Quella mattina si era svegliato tardi perchè aveva aspettato il messaggio di Josephine inutilmente fino a tardi, era poi crollato e quella mattina neppure Noè era riuscito a svegliarlo.

“Tutto apposto?” chiese lei un po' titubante. Lui di risposta alzò il pollice annuendo poi con la testa. Doveva ancora riprendere il fiato. Eppure la tensione del giorno prima era completamente svanita, lei era serena e felice di essere stata invitata da Mattwe. Era solo un po' nervosa ma quello sperava che sarebbe poi passato. Lui invece era un fascio di nervi, dopo il discorso di Laily, il messaggio di conferma mai ricevuto e l'unica risposta era stata un “D'accordo”, non era poi tanto sicuro. Una cosa era certa, lei ora era accanto a lui ed era più bella che mai.








***tadan :) stavolta non mi pare di avervi fatto aspettare troppo :) ero un po' dubiosa su Josephine effetivamente, però ho cercato di immedesimarmi..penso che òa sua confusione sia normale..ammetto che volevo farla uscire con symon ma come vedete ho cambiato idea xD non sono ancora riuscita a capire come diavolo finirà questa storia xD cribbio..comunque spero che vi piaccia ;) fatemi sapere :D un bacio grazie a tutti ;)

  
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