Capitolo Due:
Torre di Babele.
Mi do un pizzicotto.
Ahia!
Me ne do un altro. Mi sento molto
masochista in questo momento.
Ahia!
No, non sto sognando.
E’ impossibile! I Solcanubi non
esistono!
O si?
Ma, se questo è un Solcanubi, dov’è
Link?
Aspettate, no… è il Solcanubi di
Zelda!
Beh, non che mi dispiaccia… ma avrei
preferito Link.
Con lo sguardo cerco la Principessa di
Hyrule, ma è ancora l’alba, e non riesco a distinguere le forme. In ogni caso,
c’è qualcuno davanti a me.
-Zelda?- Provo a chiedere.
-Oh, ti sei svegliata! Sono contenta!-
E’ Zelda, è sicuramente Zelda.
-Perché sono sul tuo Solcanubi?-
-Beh, io e Link abbiamo pensato che ci
avresti potuto aiutare.-
I miei occhi si illuminano.
- Dov’è Link?-
- E’ già a Tokyo. Dovremmo arrivare
entro stamattina. KYAH! VAI, AMICO!-
Il Solcanubi si alza in volo, ed io
sono costretta ad attaccarmi alle sue piume per non cadere. Poi mi ricordo di
una persona.
-Ehi! Mary! Mary è ancora dentro
all’aereo! La perdiamo, così!-
- Nah, Mary è già a Tokyo, con-
-Con Link?!-
Non vale! Io volevo andare con Link!
-Esattamente.-
Scoppio a ridere.
-Perché stai ridendo?-
-No, sto pensando a Link, cioè nel
senso… conoscendo Mary… oh, poverino. Altro che Ghirahim e Morthipher, Mirona e
Vaati, Aganhim e Zant, Dark Link e Ganondorf. Ti consiglio di accertarti che
sia ancora vivo.-
-Mary usa la magia nera?- Mi chiede
Zelda.
Rido, di nuovo.
-No, usa i tacchi. E mira agli
stinchi, un po’ più su, a volte. Oh, e dà degli schiaffi potentissimi.-
-Perché dovrebbe picchiare Link? E’ un
bravo ragazzo e…-
Rido, ancora una volta.
-Perché lo odia, è ovvio.-
-Ma…-
-Odia anche te, se è per questo. Odia
i Solcanubi, Oltrenuvola, odia Hyrule, odia qualsiasi
cosa riguardi il vostro mondo.-
Zelda aggrotta le sopracciglia. Nessun
rancore. Le ho detto la verità.
-Touchè.
Colpa mia, in fondo. L’ho assillata! Ma io adoro il vostro mondo, quindi...-
Ora ride Zelda.
-Lo sappiamo. E’ per questo che ti
abbiamo scelta. Devi aiutarci.-
-No, affatto...-
Le dico.
Andiamo! Io, una semplicissima ed inutilissima umana, aiutare il più grande eroe di
tutti i tempi?! Se prendessi in mano una spada me la sbatterei sui piedi,
garantito. E appena vedo del sangue svengo. Voglio dire, così Link anzi che
salvare solo Zelda salva anche me.
…
…
…
Ehi… Non male come prospettiva.
-Nah, scherzavo. Accetto. Chi dobbiamo
uccidere?-
-I creatori del gioco.-
EHIEHIEHIEHIEHI!!!! UEIT E MOMENT BEIBI!
Che cosa?! Io pensavo tipo… fare il
culo a Ganon per l’ennesima volta… non potrei MAI uccidere zio Miya! Cioè, andiamo!
-C-come?-
-Ci sono anche tutti gli altri Link e
tutte le altre Zelde. Non ti sembra ingiusto? Shigeru Miyamoto ha dato tutto a
Super Mario… ed a noi nulla! Va giustiziato!-
-Zelda… non sarai una buona regina se
fai discorsi di questo genere. Calmati e ragiona, ok? Perché credi che Mario
sia gras- ehm… un po’ in carne? Con tutte le torte che gli ha dato Peach!
Invece Link è uno stecco! Tutto muscoli!-
-E niente cervello.- Conclude Zelda.
E’ un modo di dire che si usa anche ad
Hyrule? Bella battuta, Zelda!
Mi metto a ridere.
Poi ci ripenso.
Ma Link, cioè, noi giocatori (e quindi
anche Link), ci siamo rotti il cervello per risolvere gli enigmi dei dungeon!
-Nah, ce l’ha il cervello, fidati!-
-Avrà il cervello, ma non l’intuito
femminile!-
-Ah, quello è sicuro!-
Stavolta ridiamo tutte e due. Beh,
Zelda è addirittura più simpatica di quanto m’immaginavo. Il viaggio passa in
fretta, e a metà mattinata arriviamo a Tokyo, un po’ prima dell’aereo. Wow.
Dovremmo usare i Solcanubi al posto degli aerei, almeno non inquinano!
Scendiamo a terra, e con lo sguardo cerco Mary e Link. Ma un rumore familiare
richiama l’attenzione su qualcos’altro.
Il mio stomaco. Non mangio da ieri pomeriggio!
-Che fame! Voglio il sushi!-
-A pensarci bene, anche io ho fame… ma
è meglio trovare Link, prima.-
-Concordo.-
Ma l’aeroporto di Tokyo è immenso! Non
riusciremo mai a trovarli!
Anche se io, che sono sicuramente la
fan numero uno di Link, non posso non riconoscere anche solo dall’odore la
posizione del suddetto eroe (in stile Link Lupo). In ogni caso, c’è troppa gente intorno, così
non mi metto a fiutare l’aria. Mi viene in mente una cosa: ZeLink.
Sarà l’amore cieco che guiderà Zelda
dal suo amato!
-Zelda… ehm… cioè…-
Lei mi guarda male.
Non posso semplicemente dirle: “Dato
che secondo me tu e Link vi amate fino alla follia, dovresti trovarlo solo con
la forza del pensiero”! Mi prenderebbe per matta!
-Sai, Zelda… pensavo… dato che secondo
me tu e Link vi amate fino alla follia, dovresti trovarlo solo con la forza del
pensiero. –
Perfetto,direi.
Zelda diventa rossissima in viso… ah!
Chissà perché!
-Ma… ehm… io non l’ho mai detto a
nessuno! Tu… tu non puoi saperlo!-
-E questo è niente. Io penso all’amore
puro e innocente. Alcuni ZeLinkiani (?) Come me pensano all’amore in modo tutt’altro che innocente.-
Zelda diventa ancora più rossa. Ma che
strano…
-Lascia stare e trova quel dannato di
Link! IO VOGLIO CIBO!-
In quel momento non me ne fregava
niente di chi fosse Link. Il mio
ragionamento era questo:
-
Ho fame.
-
Non posso mangiare perché
dobbiamo trovare Link.
-
Prima troviamo Link e prima
mangio!
Dopo qualche ora, eccoli al Main Gate.
Alleluia! Chissà perché, non salto addosso a Link.
-MAAAAAAARYYYYYY!!!!!-
-VAAAAAAALYYYYYY!!!!!-
Ci corriamo incontro e ci abbracciamo.
-Ma dov’eri? Ero preoccupatissima! So
che soffri di vertigini!- Mi dice.
Cacchio, è vero. Io soffro di
vertigini. Forse non ci ho pensato. D’altronde, non capita tutti i giorni di
volare sopra un Solcanubi!
-Non sono stata male, piuttosto, vi
stavamo cercando in tutto l’aeroporto! Come ti sei trovata con Link?-
-E’ stato uno shock. L’esperienza più brutta
della mia vita. Quasi quasi preferivo Zelda.-
Rido.
-Non gli hai fatto nulla, vero? Sai,
potresti aver condannato il nostro mondo.-
Ride.
-Ci ho pensato, lo sai? E mi sono
trattenuta. Magari ha solo qualche livido.-
Ridiamo tutte e due, quando sento
qualcuno schiarirsi la voce. Per qualche strana ragione spero che sia Zelda.
Forse perché ancora non sono pronta psicologicamente per vedere Link dal vivo. Ma no: preghiera vana. E’
Link… in tutta la sua… figaggine assurda.
-Ehm… ciao.-
Che cos’altro potevo dirgli?
-Ciao.- Mi fa (sol) lui.
Ok, ora svengo. Giuro.
Un momento… ma non stavo pensando a
trovarlo e a mangiare?
Il mio istinto di sopravvivenza mi
sopraffa, quindi afferro Mary e Link per il polso e li trascino al primo snack
bar che vedo.
Conoscete la leggenda della Torre di
Babele? (No, non c’entra nulla con The Legend of Zelda.)
Tanto tempo fa, gli uomini parlavano
una sola lingua. Per dimostrare a Dio che l’uomo era l’unico che poteva
dominare il mondo, si decise di costruire una torre altissima, che sarebbe
arrivata fino al Paradiso. Una volta arrivati, gli uomini, riuniti, avrebbero
ucciso Dio (come, non si sa) e dominato da soli il loro mondo.
Dio, però, che mica era scemo, per
ostacolare la costruzione della torre, creò tante lingue diverse. L’Italiano,
l’Inglese, il Russo, il Cinese, il Giapponese, lo Spagnolo, il Francese, e via
discorrendo. Gli uomini, non più capaci di comunicare tra di loro, furono
costretti ad abbandonare il progetto.
Ecco che questo ostacolo si frappone
tra me e l’uomo del bar.
Come cavolo si chiede una pizza in
Giapponese?
A questo punto mi rimane solo un dio a
cui pregare: Internet.
Attivo la connessione dati del
cellulare e vado su Google Traduttore.
Il Dio Internet ha ascoltato la mia
preghiera.
Sia ringraziata la Triforza!
-Watashi wa piza o onegai dekimasu ka?-
(Vorrei una pizza, per favore.)
La traduzione doveva fare schifo,
perché l’uomo si mette a ridere.
-Are you a tourist?- (sei un turista?)
-Ehm… yes, I am, sorry. I can’t speak Japanese.- (sì, lo sono, mi
dispiace, non so parlare il Giapponese.)
L’uomo si mettere a ridere di nuovo.
Cazzo, mi puoi dire qualsiasi cosa, ma
non che non so parlare l’Inglese, porca di quella vasca da bagno!
-Hey! Shut up! Can I have that pizza or not?- (Hey, stai
zitto! Posso avere quella pizza o no?)
-No, now not.- (No, adesso no.)
Ok, ora mi incazzo veramente.
-Ok, I’m sorry. I’m hungry, I’ve done a long travel, so, can you,
gently, give me this pizza? I’ll pay you!- (Ok, mi dispiace. Ho fame. Ho fatto
un lungo viaggio, quindi, potresti, gentilmente, darmi quella pizza? Ti
pagherò!)
In euro, certo, ma lo pagherò.
Si scusa anche lui, e mi da la
pizzetta della vetrina.
Grazie, Triforza!
Angolo Autrice:
Rieccomi^^
Ci tengo a dire che la fanfiction è
stata scritta prima della morte dello zio Iwwa.
Non ho voluto cambiare nulla di quello
che ho scritto, anche se sarebbe stato insignificante, semplicemente perhé… non
ne avevo il motivo.
Iwata resterà sempre con noi <3
Perché non continuare a nominarlo
anche se non c’è più?
Non c’è una risposta sensata.
E quindi basta.
Continuo a parlare del capitolo.
Per quanto riguarda la parte della traduzione…
Non so se quella di Google faccia
realmente schifo.
Non so parlare il Giapponese, anche se
vorrei tantissimo >_<
Per il resto, non mi sembra ci sia
molto da dire.
Grazie a tutti quelli che hanno
intenzione di seguire questo progetto^^
ValyXD :3