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Autore: SofiFlo    05/03/2016    3 recensioni
Regina ed Emma sono due ragazze distanti dal mondo che si sono ritrovate ad abitare; ma forse sarà questo a far stringere le distanze tra loro.
[Swanqueen]
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, FemSlash | Personaggi: Cora, Emma Swan, Regina Mills, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Emma venne svegliata dalla luce della finestra che le arrivò in pieno viso, e pensò che dovevano aver dimenticato la finestra aperta la sera prima, quando erano andate a dormire. Le bastò una frazione di secondo per rendersi conto che qualcosa non andava: la stanza era troppo silenziosa, mancava un respiro lento e regolare che conosceva meglio del suo. Si alzò di scatto, capendo che Regina non era in camera con lei, e mentre sollevava le coperte una busta di pergamena sottile, con un dolce profumo di viole, scivolò sul pavimento.

Cara Emma, tesoro, immagino che tu ti sia svegliata tardi, questa mattina, altrimenti mi avresti vista partire, non appena la notizia è arrivata.
È stato bello guardarti dormire come una bambina mentre mi preparavo a partire. Rimani accovacciata su te stessa, e hai emozioni buffe…a volte vorrei chiederti a cosa pensi, ma forse è più divertente non capire quel che ti passa per la testa, e baciare quel broncio infantile per darti il buongiorno.

È passato così tanto tempo dalla prima volta che ci siamo incontrate, che quasi non ricordo chi ero prima di conoscerti: devo sforzarmi per riportare alla mente alcuni ricordi, e sempre giungo alla soluzione che prima di conoscerti, ero un’altra persona. Forse Regina è morta e hai fatto nascere Jean, forse Regina si è nascosta fino a quando non ha provato a diventare Jean. Non lo so, ma sono felice di chi sono diventata.

Tutti i nostri viaggi mi hanno fatta emergere un po’ alla volta, e sicuramente quel che conosco di me è meno di quel che sono, e meno di quel che conosci tu, ma mi basta, e mi rende felice, perché è tutto quel che ho visto attraverso i tuoi occhi. Se in tutti questi anni non sono mai tornata la ragazzina infelice che hai conosciuto, il merito è soprattutto tuo. Senza  di te, non avrei visto tutto quel che ho visto, non avrei conosciuto tutte le persone che ho conosciuto, non avrei sognato quanto ho sognato, e ti sono immensamente grata per ogni secondo che abbiamo passato insieme, per il nostro grande e meraviglioso universo, fatto di sogni, illusioni e delle piccole realtà che abbiamo visto ogni giorno. Ti sono grata perché quando sommo tutto quel che abbiamo vissuto so che la maggior parte di quelle esperienze non le avrei fatte senza te, e perché anche così manca sempre qualcosa per spiegare la bellezza della mia vita. E quel che manca in quell’addizione sei tu. Non voglio sembrare poetica o romantica, ma sai che in fondo non posso fare a meno di esserlo almeno un po’, ma devo dire che da sola non so chi sarei diventata. Non so se sarei stata felice. Non so cosa avrei fatto, ma non sarebbe stato questo. O forse lo so, ma non voglio ricordare, perché i ricordi precedenti a te fanno male, e temo lo faranno sempre (anche se devo ammettere che con te affianco il dolore si sente un po’ meno, perché la tua presenza addolcisce tutto).

Credo che anche se non ti avessi conosciuta, ora starei partendo. Oppure sarei già morta, ed è più probabile questa seconda opzione. Sapevamo che un giorno sarebbe successo, e so che per te non sarà un boccone facile da digerire, ma io ho dei doveri. Quasi ti posso sentire ricordarmi che ho anche dei diritti e che la mia felicità conta più di ogni altra cosa, ma credimi, Emma, non mi lasciar sola in tutto questo e non sarò infelice.

Mia madre è morta e non penso che piangerò al suo funerale, ma neanche lei avrebbe voluto che lo facessi. Non posso lasciare il potere a qualcun altro perché rischierei di costringere il popolo ad un’altra Cora, e so che alla mia morte il problema ci sarà lo stesso, ma voglio adempiere al mio dovere. E ti prego, governa con me. Sono un’egoista, ma ti amo, e non voglio dover lasciare quel palazzo e i compiti che ne derivano, anche se lo farei se fosse l’unico modo per stare con te.

Quelli che abbiamo passato sono stati gli anni migliori della mia vita, ma io credo che quelli che vivremo si potranno addizionare, e non saranno da meno, se saremo capaci di essere felici. Non potremo viaggiare quanto siamo abituate a fare e non potremo vestirci come ci pare, almeno non in pubblico, ma avremo anche la possibilità di spostarci in carrozza, e non fingere che non t’importi, perché lo vedo che inizi a far fatica quando dobbiamo percorrere lunghe distanze.
Posso quasi vederti mentre, offesa, cerchi di negare.
T
i aspetto a palazzo,
vieni in fretta, perché già mi mancherai

tua,

Regina


Il sorriso che comparve sulle labbra di Emma era il più ampio al mondo. Era comparso per un solo istante, ma avrebbe potuto illuminare un salone da ballo come quello in cui, anche se ancora non lo sapeva, si sarebbe trovata quella sera.
Emma partì il più in fretta possibile, e prima del tramonto era già nell’unico posto che poteva chiamare casa, nonostante avesse camminato tranquilla e avesse ammirato ogni dettaglio che era capitato nel suo campo visivo perché voleva ricordare quel viaggio, quel lento, meraviglioso viaggio che segnò il più grande cambiamento della sua vita. E si disse mille volte che avrebbe dovuto raccontare a Regina qualcosa, qualcosa di quel che aveva visto o di quel che le era appena tornato alla mente, e sorrise tra sé e sé immaginandola sorridere e guardarla con gli occhi spalancati, come una bambina che sente per la prima volta una favola.
Dimenticò però tutto nel momento in cui arrivò davanti a quei cancelli e vide la sua Regina che usciva per venirle incontro. In quel momento tutto sparì e rimasero solo due ragazze che vent’anni prima si erano incontrate in una taverna e che ora si stavano correndo incontro e che erano capaci, in un abbraccio, di far sparire il mondo.
***

“The End”


[N.d.A. Buongiorno a tutti! Mi spiace, ma non ho resistito e ho voluto scrivere questo capitolo perché:
1 Amo alla follia scrivere lettere
2Mi frullava per la testa
3 Non ero ( e non sarò mai) soddisfatta del finale di questa storia
In ogni caso, vorrei solo prendermi un minuto per ringraziare tutti quelli che sono arrivati a questo capitolo, perché mi fa immensamente piacere sapere che c’è chi dà anche solo un’occhiata a questa storia.
Mi ritiro, perché non sono neanche più in grado di pensare, figuriamoci di scrivere un ringraziamento degno di voi.
•Sofia

"Personaggi, luoghi, nomi e tutto ciò che deriva dalla trama ufficiale da cui ho elaborato la seguente storia, non mi appartengono ma sono di proprietà della ABC che ne detiene tutti i diritti. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro e, viceversa, gli elementi di mia invenzione appartengono solo a me.”

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