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Autore: MillenniumEarl    06/03/2016    0 recensioni
Dopo il "what if..." della Battaglia alle Dodici Case ho deciso di continuare con la Saga di Poseidone.
Come sarebbe andata la storia se, dopo le vicende narrate in precedenza, fossero stati mandati Mu, Saga, Milo e Aldebaran a dare battagli al furioso dio dei mari?
(La storia presenta riferimenti al primo "What if..." scritto)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4 – Il Cavaliere dal cosmo più lucente

Il Generale di Nettuno, che portava il nome di Kaysa della Salamandra, venne scagliato contro una roccia dal potere dell'Esplosione Galattica di Saga. La sua armatura si frantumò in mille pezzi lasciando scoperto a qualunque attacco il suo corpo pallido e quasi deforme.

"Pensavi davvero che un trucco come quello potesse avere effetto su di me? Per chi mi hai preso?"
Saga interrogò il suo nemico puntandogli il dito contro "Assumere le sembianze di qualcuno che ho caro per farmi abbassare la guarda...trucchetti da dilettanti, se questa è l'unica cosa che sai fare hai ben poche speranze contro di me"

Kaysa si alzò sibilando qualcosa. Anche senza la sua armatura sembrava a tutti gli effetti un rettile. "Maledetto Saga, così è vero che la tua mente è inespugnabile...eppure, il motivo per cui la forma che avevo assunto era instabile dipende dal tuo cuore..."

"Falla finita di sibilare e portami da Poseidone". Saga fissava il suo avversario con ferocia, tuttavia questi non sembrava molto scosso, anzi, accettò di buon grado la sfida che Saga gli stava implicitamente lanciando.

"Per tua sfortuna quel colpo non è il mio colpo migliore, anzi, di solito lo uso solo per finire il lavoro in fretta...il mio potere è molto più ampio" Le sua mani si circondarono di energia cinetica e ben presto iniziarono a sfrigolare come scariche elettriche. "Vediamo...il mio cosmo può generare elettricità...e siamo sott'acqua...anche se siamo protetti da una barriera generata da Poseidone l'aria è comunque umida e le minuscole gocce d'acqua amplificheranno questo mio colpo...a occhio e croce sta per arrivarti una scarica da svariati milioni di volt....ahahahahaha....."

Un lampo crepitante attraversò la distanza tra Kaysa e Saga alla velocità della luce investendo in Cavaliere di Atena e generando un'esplosione gigantesca che, però, venne ridotta e compressa dal cosmo di Saga fino a trasformarsi in una piccola sfera che stava comodamente nella sua mano destra.

"Non hai capito...non hai davvero capito che siamo su due livelli differenti? Anche se puoi muoverti alla velocità della luce non sei in grado di affrontare un Cavaliere del mio calibro!"

Saga chiuse la mano e la sfera si consumò nel nulla.

"Ma...COSA??????" Kaysa non credeva ai suoi occhi ma ebbe ben poco tempo per congeniare qualunque altro piano perchè Saga gli fu addosso e, con una raffica di pugni portati alla velocità della luce, lo stese a terra uccidendolo.

"Complimenti Saga, Cavaliere d'Oro...ciò che si dice di te è vero..."
Una voce tradì la presenza di qualcuno, vicino al Cavaliere.

"Hai deciso di mostrati allora...chi sei?"

"Mi avevi notato? Non c'è che dire...sei degno davvero della fama che ti circonda"
Un uomo, in un'armatura dorata, uscì dall'ombra e si mise tra Saga e la Colonna che sorreggeva l'Oceano Antartico.

"Sono il Generale che indossa le vestigia del Dragone del Mare. Il mio nome non è importante. Seppur originariamente questa armatura era di tuo fratello Kanon, ora che è morto è passata a me."

Saga non si scompose.

"Quindi sei un Generale eh? E come mai, di grazia, non sei a proteggere la tua Colonna? Non penserai che sono venuto da solo vero?"

"Oh, no, figurati...ma perché perdere tempo a proteggere qualcosa quando posso cacciare il mio nemico? Se anche uno dei tuoi compagni arrivasse al pilastro che dovrei presiedere e lo distruggesse...beh" fece un passo in avanti "vorrà dire che chiederò scusa a Poseidone di persona...ma sarà sicuramente magnanimo con me...visto che gli porterò la testa di Saga, traditore di Atena"

La parola "traditore" bruciava nel petto del Cavaliere dei Gemelli come un fuoco ma cercò di mantenere la calma.

"Vuoi combattere? Sappi che non avrò pietà di te...e se sei della stessa risma di quello laggiù...beh..."
Non finì di parlare.

"Non farti ingannare, Saga. I Generali di Nettuno si sono risvegliati da poco...mancano di esperienza seppur hanno grandi poteri. I Generali rinascono con Poseidone e prendono possesso del corpo di uomini valorosi e degni, non si addestrano come voi Cavalieri di Atena...questo significa che potrebbero anche trovarsi a combattere per la prima volta già con indosso le armature e senza saper condurre un combattimento. Per questo verranno tutti uccisi da voi Cavalieri d'Oro. Loro, ma non io, che indosso le vestigia del Dragone del Mare ma in passato sono stato al Santuario..."

Si tolse l'elmo. Il volto duro, segnato dal tempo, con una cicatrice a forma di croce sulla fronte. I capelli lunghi argentati e quel sorriso che , seppur naturale, non trasmetteva niente. Non era possibile che fosse lui.

"Ma tu...no, non è possibile...come..."

"Ahahah, vedo che sei sorpreso, Saga dei Gemelli. Eppure perché mai? Non ricordi come mi cacciaste dal Santuario invidiosi del mio potere? Io, che ero più forte di qualunque dei Dodici Cavalieri d'Oro non potei presiedere a nessuna delle Case dello Zodiaco. Mi fu data l'armatura di Pegasus per farmi contento. Una sciocca armatura di bronzo, quando con il mio cosmo avrei potuto rivaleggiare anche contro te e Aiolos e superarvi. Insieme."

"Lars" Saga si mise in guardia "Tu eri il più valente Cavaliere del Santuario ma arrivasti quando i Cavalieri d'Oro erano già stati investiti...ti fu concessa l'armatura di Pegasus, da sempre l'armatura simbolo dei protettori di Atena, eppure rifiutasti adirato e fuggisti. Ti cercammo ma senza riuscirci...immagino che già cadesti nelle mani di Poseidone..."

"Ahaha, Poseidone non c'entra. Fu tuo fratello a indicarmi la via e insieme decidemmo di sfruttare Poseidone per riprenderci ciò che ci spettava di diritto. Inizialmente dovevo vestire un'altra armatura ma, visto che Kanon è morto per mano tua, ho preso la sua e sono intenzionato a sfidarti. Qua. E ucciderti, ovviamente. E poi farò lo stesso con gli altri Cavalieri d'Oro. E poi ucciderò anche Poseidone e prenderò la sua armatura e governerò il mondo. AHAHAHAHAH!"

"Tu sei un folle! Sparisci da questo pianeta!!" Saga assunse la posizione che per tanti era sinonimo di morte certa e scagliò l'Esplosione Galattica contro Lars. Il Generale si mise a ridere sonoramente e, aprendo le braccia, concentrò il suo cosmo creando una barriera intorno a se che lo lasciò perfettamente indenne.

"L'Esplosione Galattica. Un potere devastante...ma inutile contro di me. Già all'epoca ero molto più forte di voi Cavalieri d'Oro, dopo tredici anni pensi che il mio potere si sia affievolito? No Saga, non è così. E ora proverai sulla tua pelle il potere che oltrepassa quello dei Cavalieri del Santuario.

Se l'Esplosione Galattica era un potere capace di distruggere le stelle, il colpo più potente di Lars, il Tornado Cremisi, era qualcosa di indicibile potenza. Il cosmo del Generale iniziò a muovere l'aria intorno a Saga creando dei vortici che investirono il suo corpo roteando ognuno verso una direzione diversa.

Saga non riuscì a difendersi. La potenza di rotazione era talmente alta da impedirgli di concentrarsi e il respiro gli andava a mancare mentre la carne sembrava come strapparsi dalla pelle. Lars, con le mani puntate verso il suo nemico, rideva di gusto.

"AHAHAHAH! E io avrei dovuto indossare una stupida armatura di bronzo con l'effige di un cavallo alato? Io, che sto mettendo sotto scacco Saga, considerato il più forte Cavaliere d'Oro del Santuario? AHAHAHAH"

Saga non riusciva a reagire e sapeva che di lì a poco, se non avesse fatto qualcosa, sarebbe morto.
Cercò invano di bruciare il suo cosmo ma senza riuscire a farlo, intanto l'aria intorno a lui vorticava sempre più velocemente.

"Sai perché si chiama Tornado Cremisi? Perchè il tuo corpo verrà straziato e il sangue tingerà l'aria di un rosso vivo e sarà sparpagliato ovunque. AHAHAHAHAHAHAHAHA!!!!!"

Saga cercò di parlare, con quelle poche forze che gli erano rimaste .
"Lars...perché...perché non capisci? I Cavalieri d'Oro...loro...erano già stati investiti...il potere di un Cavaliere non deriva dalla su armatura...quella del Pegaso...quella che doveva essere assegnata a te...quella è l'armatura degli eletti di Atena...il Cavaliere di Pegasus è colui che può sconfiggere gli dei...è sempre così... dall' Era Mitologica...contro Hades...solo lui ce la...potrà fare...saresti stato tu..."

"TACI!" Il cosmo di Lars diventava sempre più forte mentre anche la terra intorno a Saga iniziava a sgretolarsi ma, per fortuna dell'Ex-Grande Sacerdote, qualcosa distrasse il Generale di Nettuno che, persa per un momento la concentrazione, permise a Saga di reagire.

Il Tridente della Bilancia, scagliato da Mu ai piedi di Lars aveva permesso al suo compagno di liberarsi e dalla presa mortale del suo avversario.

"Mu, cosa ci fai qua..."

"Non sono venuto da solo...abbiamo sentito il tuo cosmo espandersi e poi calare fino quasi ad estinguersi e siamo venuti"

Anche Milo e Aldebaran arrivarono nell'arena dove Lars, ormai Dragone del Mare, li accolse con un sorriso beffardo.

"AHAHAHAH!! Ecco i paladini di Atena!"

I tre Cavalieri d'Oro rimasero sconvolti a vedere il volto di quell'uomo che un tempo era loro alleato, ma se anche non potevano credere a quello che vedevano, dovevano fare i conti con la realtà"

"Mu" disse Saga ansimando "ci penso io a questo traditore...tu...e gli altri...le altre Colonne..."

Milo avanzò stringendo tra le mani la Sacra Spada della Bilancia "No...non sei in grado di batterlo da solo a quanto pare e non possiamo lasciarti qua. Dobbiamo essere in quattro per sconfiggere Nettuno, non ricordi? Atena è stata chiara...abbiamo una sola chance. E poi i Generali sembrano deboli, a parte la nostra vecchia conoscenza. Noi ne abbiamo già sconfitti tre e tu un quarto. Se riusciamo a fare fuori Lars credo proprio che gli altri due saranno dei nemici con cui giocare, come il gatto col topo"

"Milo...sei sempre il solito vedo...beh...non pensate che avrete vita facile..."

Aldebaran, con la sua imponenza, fece un passo che fece tremare tutto.

"Lars, lurido traditore...siamo tre Cavalieri d'Oro armati con le armi della Bilancia. Credi davvero di poterci affrontare?"

"Stupido bestione..." fu la sola risposta di Lars che, caricato un pugno, si lanciò verso Aldebaran che fu però rapido e parare il colpo proteggendosi con lo scudo.

"Shiryu, il nuovo Cavaliere della Bilancia, è stato chiaro...e anche ora il suo cosmo è qua con noi e ci sta dando il permesso di usare queste armi contro di te. Arrenditi Lars e lasciaci distruggere la Colonna che proteggi. Per quanto il tuo cosmo sia più ampio di quello di un Cavaliere d'Oro sei solo contro quattro"

Anche Mu si mise in posizione di battaglia e il combattimento cominciò.

Lars, senza perdere tempo, utilizzò nuovamente il suo Tornado Cremisi per imbrigliare i movimenti di tutti e quattro i suoi nemici ma non fece i conti con il Muro di Cristallo di Mu che annullò il colpo.
A cose normali lo avrebbe rimandato indietro ma la potenza di Lars era tale che Mu riuscì solo ad attutire il colpo senza che nessuno subisse alcun danno.

Nel contempo il Great Horn di Aldebaran investì in pieno Lars scagliandolo contro la roccia dietro di lui.
Appena il Generale si rimise in guardia Milo lo fulminò con una delle sue Cuspidi Scarlatte facendolo cascare in terra.

"Argh..." Sussurrò "Io..sono molto più forte di voi...io sono Lars...io...io..." Il suo cosmo bruciava ardentemente, una luce intensa investiva il suo corpo, sembrava come una supernova in attesa di distruggere tutto. Sembrava, in tutto e per tutto, Seiya quando bruciava il cosmo oltre i limiti della sua costellazione.

Un lampo di luce si espanse e i quattro Cavalieri furono catapultati in aria e, subito dopo, investiti dal potere del Tronado Cremisi.

L'aria vorticante aveva incatenato i loro corpi a mezz'aria e Lars, concentrato al massimo, stava per avere la meglio su tutti e quattro. Ma era mai possibile che il risentimento di quell'uomo fosse così forte? Tanto potente da distruggere quattro Cavalieri di tale potenza? La ferita inflittagli da Milo iniziò a sanguinare copiosamente e anche il danni del Great Horn si fecero sentire. Allentò la presa e sputò del sangue in terra.

In quel momento fu chiaro a tutti che il suo potere era instabile, che non poteva controllarlo come desiderava e, seppur in duello avrebbe potuto sconfiggere un Cavaliere d'Oro, contro quattro non avrebbe avuto possibilità.

Mu si teletrasportò davanti a lui. Il suo corpo si illuminò e la Rivoluzione della Polvere di Stelle spedì il nemico contro la Colonna che un tempo era protetta da Kaysa. La sua armatura in pezzi.

Si rialzò a fatica.

"Non potete battermi...io ...io sono più forte, sono il più forte...io..." Cominciò a piangere mentre il suo corpo si muoveva in avanti. Fu Saga ad avanzare verso di lui. Lo fissò negli occhi e poi, guardandolo con disprezzo, ma anche capendo il suo stato d'animo, lo colpì nuovamente con l'Esplosione Galattica polverizzandolo.

I quattro compagni di battaglia si fermarono un attimo a contemplare i resti di Lars, il più grande Cavaliere che fosse mai vissuto. Un uomo che era stato capace di sfidare quattro Cavalieri d'Oro ma che era troppo orgoglioso e arrogante. L'ossessione per l'armatura lo aveva condotto a tradire Atena e poi a morire.

Saga strinse il pugno e pensò alle sue malefatte. Pianse lacrime di sangue. Mu gli poggiò la mano sulla spalla come per consolarlo.

"Mancano tre Colonne e due generali. Saga, tu sei ferito e hai bisogno di ristabilirti, andrai direttamente a distruggere la Colonna che un tempo era protetta da Lars. Io cercherò un varco per entrare nel tempio di Nettuno grazie ai miei poteri psichici mentre Milo e Aldebaran andranno a distruggere le altre due Colonne.
Ci ritroviamo davanti al tempio della divinità, tutti e quattro."

Ci fu un solo segno di assenso da parte di tutti e poi ognuno prese la sua direzione.

Saga andò a distruggere la Colonna dell'Oceano Atlantico Settentrionale, Aldebaran verso quella dell'Oceano Atlantico Meridionale e Milo verso l'Oceano Pacifico Meridionale.

Mu si diresse direttamente verso il Tempio di Nettuno.

   
 
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