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Autore: Coxin98    07/03/2016    7 recensioni
Storia scritta dal punto di vista di Beast Boy, che narra come lui e Raven si sono innamorati
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beast Boy, Raven
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 14: IL PORTALE Visibilmente spaventato, chiamai tutti i miei compagni e cercai con loro una soluzione. Siccome ero molto agitato Stella riuscì (non so come) a prepararmi una tisana bevibile e, mentre la sorseggiavo, Robin mi disse: “BB, non preoccuparti. Quando si sveglierà ci spiegherà tutto.” Dopo un po’ i miei tre amici uscirono ma io rimasi nella sua stanza: dato che erano passate molte ore, iniziai a singhiozzare seduto di fianco a lei. Le dissi: “Corvina, Rachel, Raven, tre nomi per una persona sola: ora, non so se puoi sentirmi, ma te lo dico lo stesso. Ti prego di perdonarmi: ho tradito la tua fiducia, il tuo amore e non posso fare altro che sentirmi colpevole, di tutto quello che ti sta succedendo. Forse tu sei coperta di marchi di fuoco per causa mia e non passa un minuto senza che io mi penta di tutto ciò che ho fatto. Per il mio essere maldestro ho rotto il tuo specchio, poi ho baciato un’altra ragazza, capace di insinuarsi nei miei punti deboli e sfruttarli a suo favore, Terra ha giocato abilmente per farmi cadere ai suoi piedi e separarci, e ci è riuscita. Tu ora sei coperta di segni rossi perché la tua rabbia, forse, è uscita fuori, ed è tutta colpa mia. Mi dispiace.” Poi, senza nemmeno rendermene conto, iniziai a cantarle sottovoce una canzone, che avevo sentito tempo prima e che, secondo me, rispecchiava la mia situazione: “…Cerco le intenzioni migliori, piango tutti gli errori, perché…Ho bisogno d’amore, e di aprire il mio cuore, in un mondo che corre, più veloce di me…di cercare un mio senso, nelle cose a cui penso, ho bisogno di te, dimmi dove sei.” [Ho bisogno d’amore, Paolo Meneguzzi]. In quel momento, Corvina si svegliò e mi disse: “Un’ottima canzone, ma insufficiente. Credi che bastino delle scuse e una canzone romantica per farmi dimenticare tutto? Non tanto per lo specchio, ma per il fatto di aver baciato un’altra. Ti sembrerò esagerata, ma dato che mi è già successo una volta, sarà tutto tranne che semplice guadagnarti di nuovo la mia fiducia.” “Permettimi almeno di provarci. Ti dimostrerò che Terra non conta più nulla per me, solo, abbi pazienza” “Ho tutta quella che vuoi, ma se diventi irritante, fai una brutta fine.” Uscii dalla sua stanza ed andai ad avvisare che si era svegliata. Subito dopo Robin la sommerse di domande, ma lei rispose a monosillabi, anche perché Tara mi stava troppo addosso e, nonostante cercassi di allontanarla, non fece altro che sorridere in maniera beffarda a Corvina, cosa che la fece infuriare ancora di più. “Uscite tutti. Voglio stare sola, quando mi sarò calmata un po’ vi racconterò tutto.” Rimase nella sua stanza per quattro giorni di fila: più volte fui tentato di fare irruzione per verificare che tutto fosse a posto, ma chissà come, Cyborg indovinava sempre le mie intenzioni e mi fermava prontamente e Robin continuava a ripetermi: “Abbi pazienza, non credere che anche a noi non interessi vedere che stia facendo in camera sua per non scendere neanche a mangiare, ma ormai la conosciamo e se non ci vuole tra i piedi c’è sicuramente un motivo valido.” Anche se sapevo benissimo che aveva ragione, non riuscivo a non pensare a lei, era più forte di me. La notte del quarto giorno, non resistetti e mi misi a origliare attraverso la porta e la sentii dire: “Domani sarà il mio compleanno: sarà un giorno speciale, per tutti…” A quella inaspettata notizia, decisi di organizzare una festa a sorpresa per lei, trovando il consenso dei miei tre compagni: sì, tre, perché ovviamente Terra si rifiutò. Ciononostante riuscimmo a preparare tutto in tempo record, difatti Corvina uscì dalla sua stanza esattamente il giorno dopo. Quando, durante la festa, scoprì che l’avevo spiata, iniziò ad arrabbiarsi e Cyborg, per calmarla, le mostrò una pignatta fatta appositamente a mia immagine e somiglianza. Il rimedio fu peggiore del male, infatti Corvina disse, calma: “Vi ringrazio per il pensiero, davvero, lo apprezzo molto, ma non mi sembra il caso di festeggiare.” Di fronte alle nostre insistenze urlò: “Non voglio festeggiare, non c’è nulla da festeggiare, non immaginate neanche cosa potrebbe accadere oggi, il giorno della mia nascita, se mi arrabbiassi un po’ troppo: potrei aprire il portale e saremmo tutti in un mare di guai!” Si tappò subito la bocca con le mani, ma tutti avevamo sentito ogni cosa. Robin allora le rispose: “Corvina, siamo i tuoi amici, se siamo in pericolo, per la sicurezza della città devi raccontarci tutto!” Per tutta risposta Rachel scomparve, diventando invisibile. “Dobbiamo cercare di capire che succede: parla di portali, grandi catastrofi e un sacco di guai, ma non vuole dirci niente. Voi ne sapete qualcosa?” ci chiese il ragazzo meraviglia. “Ragazzi, io credo di sapere cosa le prende, ma sono sicuro che non mi perdonerà mai se ve lo dico.” “Tanto è già furente con te, non potrà mai esserlo più di adesso.” “E va bene, ma poi darò la colpa a voi se si arrabbia ancora di più” “D’accordo, ma parla!” Stavo per iniziare il racconto, ma mi interruppi ancora prima di cominciare: il mio sesto senso mi diceva che stava per accadere qualcosa di molto brutto. Non mi sbagliavo. Corsi nella stanza di Corvina, lasciando i miei compagni sbigottiti, ma la trovai chiusa, come sempre: allora ascoltai attraverso la porta e sentii la voce di Tara che, in maniera evidente, stava litigando con Rachel. “Devi stare lontano da Garfield, strega. Non ti avvicinare a lui, non lo devi nemmeno guardare, è chiaro? Un solo sguardo verso di lui e la tua vita diventa un inferno!” “Mi stai minacciando Terra? Tu a me? Chi ti credi di essere per venire in camera mia a dirmi cosa devo fare? Non conosci neppure lontanamente l’inferno che sarei capace di scatenare io, se mi fai arrabbiare. Quindi, abbi un po’ di cervello ed esci dalla mia stanza, prima che sia troppo tardi.” “Decido io quando andarmene. Questo cos’è?” “Ridammi il mio libro di incantesimi, insensata!” “E se non lo facessi?” “Ti prego di ridarmelo e di uscire dalla mia stanza, devo iniziare a meditare.” “Quindi ti serve a questo uno stupido libro, tutto scarabocchiato….ma sei capace di leggere una lingua terrestre? E poi, chi abbiamo qui? Una foto di te e Garfield nel tuo prezioso libro di magia?” Ero al settimo cielo, quasi mi perdetti il resto della conversazione, tutto tranne che amichevole: udii uno strano suono e poi un rumore di vetri rotti, quasi assordante. Allora mi allontanai un momento e chiamai Robin e Cyborg: subito dopo mi accostai alla porta e sentii Corvina, con una voce profondissima urlare: “Vieni in camera mia, mi insulti, mi dici cosa devo fare, rubi le mie cose, ci guardi dentro senza il mio permesso ed hai anche il coraggio di sputare sopra la foto a cui tengo di più davanti ai miei occhi? La pagherai cara!” “Guarda, tremo già di paura…” Con tutte le probabilità iniziarono a picchiarsi ed insieme ai miei due compagni, riuscii a sfondare la porta: vidi una scena incredibile: mentre Robin e Cyborg tenevano ferma Tara, vidi Corvina staccarsi dal suolo, mentre si copriva di marchi di fuoco, pronunciando: “Azarath….Metrion....Zinthos….” Disse anche altro, che non compresi, perché ero troppo occupato a guardare il cielo, che da limpido, diventava sempre più grigio con una strana colorazione rossa. “BB, cosa succede?” mi chiesero in coro Stella, Robin e Cy, mentre Terra era impietrita dallo stupore. “Credo sia accaduto l’irreparabile: probabilmente sta creando un varco per permettere a suo padre di rinascere!” [ANGOLO DELL’AUTRICE: Ciao a tutti! Vi chiedo perdono per questo ritardo nell’aggiornare, ma tra interrogazioni e verifiche di ogni tipo (come latino e tedesco, per intenderci) ed il classico blocco dello scrittore, aggiorno la storia solo adesso. Vi avviso anche che non sempre potrò pubblicare un nuovo capitolo quotidianamente, ma farò il possibile per limitare il tempo di attesa. Spero che questo capitolo vi ripaghi per la pazienza. Vi saluto e vi invito a recensire. A presto, Coxin98]
   
 
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