Prison of Regrets
“Prison gates won't open up for me
On these hands and knees I'm crawling”
Saving Me. Nickelback
La rivedi ogni
notte.
Ride per qualcosa di
stupido che ha detto Rory e le sue guance si arrossano – il solito pallore
svanisce.
Poi un boato la
zittisce, la terra trema e le fiamme divorano quell’immagine, lasciandoti solo
cenere.
Cenere, fumo e urla.
La rivedi ogni
notte.
Ti guarda e tace, ti
guarda soltanto.
Ma quel silenzio non
serve, perché i suoi occhi grigi – uguali ai tuoi – ti urlano
addosso di tutto.
Ti parlano d’odio,
d’indifferenza – ed è quest’ultima quella che fa più male.
T’incolpano per qualcosa che ti ha macchiato le mani per sbaglio.
Perché eri troppo
giovane per avere la pazienza di riflettere sulle conseguenze dei tuoi gesti.
Troppo stupido,
troppo avventato, troppo furioso.
Troppo umano.
Ogni notte la storia
si ripete in un circolo vizioso, come uno di quei patetici cliché a cui non hai
mai creduto fino a quando non ti sei trovato a dover camminare per ore, pur di
non dormire.
Perché ogni volta
che chiudi gli occhi vedi le fiamme.
E ogni volta che li
riapri senti la rabbia e l’impotenza.
Provi rancore verso
quel fuoco che ti divora da sempre e che non sai spegnere, che non puoi
spegnere.
Perché quel fuoco
sei tu e, se lo eliminassi, non resterebbe poi molto di te.
Così torni a casa,
spegni le luci e fai entrare il buio che ti passeggia attorno spavaldo, a
braccetto con un incubo.
La notte diventa una
prigione in cui rivivi i tuoi sbagli ogni volta.
E lo accetti, ti
chiudi la porta alle spalle e lasci che il passato ti divori,
neutralizzando tutto il buono che da bambino speravi di avere dentro – e
ti sbagliavi, perché sei fatto di legno. Sei la marionetta stanca di venir
manovrata dalle mani degli altri, quella che si libera dai fili e cerca di
scappare. Ma i burattini, anche quelli liberi, non hanno un cuore, né una
coscienza: bruciano e basta.
Così come bruciò
quell’Icaro di cui ti raccontava sempre tuo padre: quel pazzo talmente invaghito
della libertà da aver rinunciato a tutto per lei.
Voleva volare e ce
l’ha fatta, ma a caro prezzo.
Anche a te la
libertà ha divorato tutto quello che avevi dentro: ti ha ridotto in cenere e ti
ha scavato il vuoto attorno.
E adesso, notte dopo
notte, te ne stai in cella a scontare i tuoi errori.
La vita sta al di là
delle sbarre e ciò che è peggio è che tu hai la chiave di quella prigione: solo
che non vuoi uscirne.
Non te lo meriti.
“Heaven's gates won't open up for me
With these broken wings I'm falling
Hurry I'm fallin', I'm fallin'”
Saving me. Nickelback
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