Film > Zootropolis
Segui la storia  |       
Autore: aoimotion    11/03/2016    10 recensioni
1 - Più la guardava, più Nick si stupiva di quanto Judy Hopps fosse piccola.
5 - Nick tirò indietro le orecchie, leggermente offeso. «Le tue insinuazioni mi feriscono, Judy. Quale agente di polizia darebbe la colpa agli altri per la propria malasorte?»
11 - Nel buio, una voce a lei terribilmente nota sussurrò parole divertite ad un soffio dal suo orecchio. Judy si voltò di scatto e tentò di acciuffare le tenebre, ma ottenne solo di sbilanciarsi e finire col muso per terra.
«Nick!» gridò, al colmo della misura. «Vuoi darci un taglio, sì o no?»

13 - «Tu mi farai morire» le disse, sorridendo appena. «Sei una minaccia per la mia sanità mentale, Carotina.»
16 - Ma intanto le sue zampe erano già corse al telefono con l’urgenza di chi, annegando nell’oscurità, cerca disperatamente l’interruttore della luce.
20 - «È proprio questo il punto» le disse. «Che tu non capisci. Fino all’ultimo secondo, fino all’ultimo istante, tu non capisci.»
[Post-film] [I'm nothing but furry trash]
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Judy Hopps, Nick Wilde
Note: Raccolta | Avvertimenti: Furry
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
~Coniglio~
11 - In cantina


 

 

 
 


Judy tamburellò con le dita sulla propria gamba. Il suono prodotto da quel movimento ritmico fu amplificato dall'oscurità, producendo un eco fastidioso.
«Nick...» Il nome della volpe lasciò le sue labbra sotto forma di sospiro sconfortato.
Il buio profondo inghiottì le sue parole, come se non le avesse mai pronunciate.
«Nick» sibilò di nuovo la coniglietta. «Vieni fuori, adesso
Ancora una volta, nessun suono giunse in risposta. Neppure il suo udito perfetto riusciva a captare qualcosa, il che contribuiva ad aumentare l'ansia di cui Judy era preda.
Sta diventando abile, pensò, in un misto di orgoglio e stizza.
«Nick, dico davvero... non è divertente.»
«Per chi non è divertente?»
Nel buio, una voce a lei terribilmente nota sussurrò parole divertite ad un soffio dal suo orecchio. Judy si voltò di scatto e tentò di acciuffare le tenebre, ma ottenne solo di sbilanciarsi e finire col muso per terra.
«Nick!» gridò, al colmo della misura. «Vuoi darci un taglio, sì o no?»
La volpe, nascosta chissà dove nell'oscurità della cantina, scoppiò in una risata beffarda.
«Rilassati, Carotina!» La voce di Nick suonava perfettamente calma e composta – persino eccitata, ad un’analisi più attenta. «Non voglio mica mangiarti, sai?»
«Ti sembra il caso di giocare, in un momento simile?» Judy si rialzò tremante dal pavimento e tese le zampe a vuoto, alla disperata ricerca di un appiglio. Detestava non vedere nulla, e detestava ancora di più che qualcuno, invece, ci vedesse benissimo.
«A tre passi da te c'è un tavolo» disse Nick. «Ecco, ci sei quasi... salva!»
Judy quasi abbracciò quello che doveva essere il bordo di un tavolo di legno, come un naufrago bacia la spiaggia su cui riesce miracolosamente a fare approdo.
«Perché nessuno è ancora venuto ad aiutarci?» proruppe la coniglietta, con un singulto avvilito. «Dovrebbero sapere dove ci troviamo, ormai. È passata un’ora!»
«Abbi fede, Carotina. Sono certo che Clawhauser abbia già mobilitato l'intera squadra per ritrovarci.»
Pure nell'oscurità più folta, a Judy sembrava quasi di poter vedere l’espressione scettica di Nick mentre alludeva all'incapacità di Benjamin Clawhauser.
Avrebbe voluto contraddirlo, ma non aveva letteralmente le basi per farlo.
«Non voglio morire qua dentro» protestò Judy, aggrappandosi al tavolo di legno come fosse una scialuppa di salvataggio. «Non prima di aver acciuffato quel dannato lupo.»
«Il lupo sarà ormai lontano» commentò Nick, come se la faccenda non lo riguardasse più di tanto. «Dubito seriamente che la polizia di Zootropolis riuscirà a prenderlo, questa volta.»
Judy si morse il labbro inferiore, spazientita.
«Vorrei ricordarti, caro Nick, che anche tu fai parte di questa polizia di cui parli con tanta leggerezza, e che noi due avremmo dovuto acciuffare il lupo in questione. Perciò la colpa è solo nostra.»
Anzi... è solo mia.
Uno sbuffo annoiato riempì l'atmosfera opprimente della cantina. «Come sei noiosa, Carotina. Mi fai quasi passare la voglia di prenderti in giro.»
«Oh, finalmente una buona notizia.» Judy batté ripetutamente una zampa per terra, suonando il ritmo della rabbia che stava montando prepotente dentro di lei.
«Ehi.»
Qualcosa di morbido e gentile si posò sulla sua spalla. Judy sobbalzò così violentemente da perdere la presa sul tavolo e cadere a terra per la seconda volta.
«Ahi, che male...»
«Sei una stupida» disse la voce di Nick, che le parve stranamente più delicata del solito. «Ci siamo solo io e te in questo buco di cantina, di cosa ti spaventi?»
«M-mi hai colto alla sprovvista» borbottò Judy, rialzandosi, mentre la stizza faceva posto all'imbarazzo. «Sai com’è, io non ti vedo
«Non hai bisogno di vedermi» replicò Nick, con una punta di risentimento nella voce – finta o sincera? Difficile stabilirlo, quando non puoi guardare negli occhi il tuo interlocutore. «E smettila di darti colpe che non hai, ché poi tocca a me raccogliere i cocci della tua infranta autostima.»
«Ma Nick, lo sai anche tu che–»
«Shhh.» Qualcosa di soffice le coprì gentilmente la bocca, impedendole di finire la frase. «So cosa stai per dire, Carotina: che sei stata tu a permettere a quel lupo di rinchiuderci in una umida e angusta cantina di un ancor più umido e angusto seminterrato, che per colpa tua passeremo un brutto quarto d’ora nell'ufficio di capitan Bufalo Muschiato, che non meriti il distintivo che porti al petto... le solite sciocchezze da coniglietta, insomma.»
«Non sono sciocchezze» dissentì Judy, liberandosi – a malincuore, dovette ammetterlo – della zampa di Nick. «Questa volta è davvero colpa mia...»
«È colpa nostra» la corresse prontamente lui. «Siamo una squadra, giusto? Quindi dividiamo oneri e onori.»
Il calore di quelle parole, così semplici eppure così confortanti, le fece sussultare il cuore. Judy sgranò gli occhi all'inverosimile, cercando di avere la meglio sul buio che la circondava.
Voleva vederlo. Voleva vedere Nick Wilde e abbandonarsi sconsolata al suo abbraccio, consapevole che non esisteva un altro animale in tutto il mondo capace di tirarle su il morale nel modo in cui ci riusciva lui. Era come una magia, una splendida magia che solo loro due conoscevano, di cui erano i sacri custodi.
E così, prima ancora che il suo cervello potesse passare al setaccio quel pensiero e ridurlo a qualcosa di meno imbarazzante e fraintendibile, le sue labbra si mossero per conto loro.
«Voglio vederti» disse perciò alla volpe che non poteva vedere, ma da cui poteva essere vista in tutta la sua fragilità.
«Attenta a quello che dici» rispose Nick, dopo una pausa ben più lunga degli standard a cui era abituata. «Potresti far innamorare qualcuno, con quella vocina supplichevole.»
Improvvisamente consapevole di ciò che aveva detto, Judy avvampò come un falò estivo e barcollò all'indietro.
«No, cioè...» Pensa Judy Hopps, pensa! «Voglio dire, è davvero irritante il fatto che io non possa vedere te ma che tu riesca a vedere me perfettamente. Vorrei proprio guardarti in faccia, sono certa che stai ridendo di me sotto i baffi.»
Col senno di poi, forse avrebbe fatto meglio a non pensare.
«A sette anni raccontavo bugie migliori delle tue, Carotina» rispose Nick, mellifluo. «E comunque, prima ancora che alla mia faccia, forse ti converrebbe pensare alla tua
«Cos’ha la mia faccia che non va?» La domanda sorse piccata, ma in realtà Judy temeva di sapere a cosa si stesse riferendo il suo partner. Istintivamente, la coniglietta si toccò le guance, come a voler rubare il calore che la stava tradendo di fronte a lui.
«Nulla» sussurrò Nick – si era fatto più vicino? Perché le sembrava di poter sentire il suo respiro sul proprio muso? «È assolutamente adorabile, come sempre.»
Il piccolo cuore di Judy Hopps fece un triplo salto carpiato con doppio avvitamento e ricadde nel suo petto con un tonfo doloroso. La coniglietta aprì la bocca per dire qualcosa, qualunque cosa potesse far scoppiare la bolla di mortale imbarazzo in cui era stata inglobata, ma la sua gola aveva improvvisamente deciso di non collaborare e tutto quello che uscì dalle sue labbra fu un rantolo privo di qualunque significato.
Il tutto, ricordiamo, mentre lei non vedeva niente ma era ben visibile a una certa volpe marpiona di sua conoscenza.
«Sei così tenera, Carotina... mi vien quasi voglia di mangiarti.»
«Sleale» riuscì infine a mormorare, mentre il mondo si ribaltava e i punti cardinali cessavano di esistere. «Te ne approfitti solo perché non ti vedo. Mi sembra di parlare con un fantasma...»
E, come se quella dovesse essere una risposta alla sua rimostranza, Judy si ritrovò stretta in un abbraccio così improvviso da farle girare la testa.
«Sono qui» rispose Nick, vicinissimo al suo orecchio. «Va meglio adesso?»
Il cuore aveva smesso di essere un mero organo vitale e si era dato alla carriera di percussionista. Judy implorò il cielo che la volpe non se ne accorgesse, ma le possibilità che un miracolo del genere si verificasse erano prossime allo zero.
«O tutto o niente tu, eh…»
Era un mistero come Nick riuscisse a farla sentire così bene semplicemente stringendola a sé. Forse era il modo in cui le braccia le circondavano l’esile figura? Forse dipendeva dalla differenza d’altezza? Forse era il suo profumo di volpe – di cosa sapeva una volpe, esattamente? – che per qualche ragione pareva entrarle nelle piccole e sensibili narici e darle alla testa? Judy non conosceva la risposta, e non le importava poi così tanto scoprirla.
«Qualcuno qui ha voglia di coccole, vedo» sogghignò Nick, quando la coniglietta ricambiò l’abbraccio. «Lo sai, Carotina, che basta chiedere.»
«Idiota.» Judy rise, cullata da uno stato di profonda e piacevole beatitudine. «Meglio aggrapparsi a te che a un tavolo sgangherato.»











__________________
Angolino dell'autrice:
Nothing to say here. Siete tanti, siete troppi, siete bellissimi, e io faccio del mio meglio per non lasciarvi mai a secco di carburante.
Ah, e questo capitolo mi è piaciuto da morire. <3

 
   
 
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Zootropolis / Vai alla pagina dell'autore: aoimotion