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Autore: Coxin98    13/03/2016    4 recensioni
Storia scritta dal punto di vista di Beast Boy, che narra come lui e Raven si sono innamorati
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beast Boy, Raven
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 15: LA PACE PRIMA DELLA TEMPESTA “Beast Boy, ci vuoi spiegare? Che vuol dire che sta per aprire il portale? E chi è suo padre? Perché deve rinascere?” “Una domanda alla volta Robin. Piuttosto, prima di rispondere, cerchiamo di calmarla, se è ancora possibile!” Ci riuscimmo dopo parecchi tentativi e fu davvero un colpo di fortuna, perché normalmente avrebbe già scatenato l’Apocalisse. La chiudemmo nella sua stanza, sorvegliata a vista da Cyborg. In soggiorno, raccontai ai miei amici la storia di Corvina e fui circondato da altre domande, ad esempio, Stella mi chiese: “Ma perché non ce l’ha raccontato prima?” Io le risposi: “Il membro dei Titans Est Acqualad era il suo ex-ragazzo e l’ha tradita dopo averle giurato eterno amore. Corvina mi ha detto che avrebbe raccontato la sua storia a colui che sentiva di amare dal più profondo del cuore, a me, appunto. Mi aveva chiesto di rimanere in silenzio, ma data la situazione in cui ci troviamo, non potevo più tenere la bocca cucita.” “Hai fatto bene BB, ma credo che dovremo darle un’orribile delusione. Per evitare sorprese spiacevoli avremo bisogno di reclute e, per mancanza di tempo, dovremo allearci con i Titans Est.” “Scherzi Robin? Come pensi che reagirà Rachel alla vista di quell’uomo di mare?” “Malissimo, lo so. Ma dobbiamo pensare prima al bene della città e, a quanto ho capito, del mondo intero.” “Tu e le tue manie di fare il leader! Non accetterò mai di cooperare con quello che ha trattato Corvina come un pupazzo!” E invece, dovetti farlo per forza. Chiaramente, tra me e Acqualad non ci fu mai simpatia reciproca, ma riuscimmo a collaborare abbastanza bene. Comunque, dopo quella notizia, uscii dal soggiorno più infuriato che mai e andai a dare il cambio al mio migliore amico, che mi disse: “BB, fai attenzione, si è svegliata, quindi tieni d’occhio Terra e non irritarla!” “Contaci Cy.” Quando se ne fu andato, rimasi per un bel pezzo davanti alla porta, ma poi, decisi di entrare, dopo aver bussato ed aver ottenuto il suo permesso: “Perché sei voluto entrare? Hai già goduto delle grazie di quella maledetta e vuoi rifarti con me?” “Non dire sciocchezze, per favore. Tu sai benissimo che amo solo te, ma non lo dici apertamente per…” “Perché è la verità! Tu, come tutti i ragazzi, hai la mentalità di chi pensa che le ragazze siano tutte peluches con cui poter giocare e poi, quando ci si stanca, buttarle via ed io sono stufa di questo. Comunque, non mi interessa che tu comprenda, tanto io non piaccio neppure a me stessa, figuriamoci agli altri.” A quel punto, non ci vidi più e le dissi: “ Sei complicata. A volte ti fai talmente tante paranoie che è quasi impossibile non odiarti. Non ti piaci perché non sei perfetta. E sì, non sei perfetta, ma chi lo è? Ti lamenti in continuazione dei tuoi difetti, sei lunatica, insicura, un totale controsenso. Ma sei anche la persona più sensibile che io conosca. Ti nascondi dietro strati di sarcasmo, fingi di essere una stronza, ma non lo sei. Dici di odiare il romanticismo e poi ti perdi dentro un abbraccio. Ti affezioni facilmente e doneresti il cuore per quelli a cui vuoi bene. Ami tanto, ami forte e mai a metà. E resti anche quando non c’è più niente per cui lottare, resti fino alla fine, anche a costo di perdere te stessa. Quindi sì, potrei andarmene adesso, voltarti le spalle e convincermi di odiarti, ma non posso. Preferisco amarti.” [NOTA DELL’AUTRICE: Questa frase non mi appartiene. Ho trovato su Internet un’immagine che mostrava un messaggio WhatsApp che aveva come contenuto questa frase, tuttavia non conosco né il mittente di questo messaggio né il destinatario]. Avrei detto anche altro, ma non mi fu possibile, perché chiusi gli occhi in attesa di un ceffone come minimo, ma la sberla non arrivò: allora, sentendo uno strano contatto, aprii gli occhi e vidi Corvina, vicino a me, con le lacrime agli occhi che mi chiudeva la bocca con un bacio. Quello che successe dopo potete immaginarlo, ma ve lo dico lo stesso: passai il resto della giornata nel suo letto, non saprei neanche definire la mia felicità né il tempo in cui rimasi con lei, però qualcosa mi turbò. Infatti, alle 23:58, la mia ragazza mi disse: “Gar, è stato bellissimo, avevo bisogno di farlo prima di perdere totalmente il controllo del mio corpo.” “Posso sapere che vuoi dire?” “Ieri non ho aperto il portale per un soffio, ma ho creato un buco nell’atmosfera. Tra poco meno di due minuti, mi riunirò a mio padre e lo farò rinascere, a causa di Terra, che ha sporcato con la sua saliva la nostra fotografia, facendo esplodere tutta la mia rabbia. Io non potrò più controllare il mio corpo, perché sarà posseduto da Trigon!” Mi rivestii in tempo di record e corsi dai miei compagni. “Wow BB, che hai combinato per tutte queste ore davanti alla porta della stanza di Corvina?” mi chiese Stella. “Dopo ti spiego. Ma ora dobbiamo fermarla: mi ha detto che tra pochi secondi farà rinascere Trigon, contro la sua volontà!” Ci precipitammo subito nella sua stanza, ma ormai, era troppo tardi: il cielo diventò completamente rosso e Corvina non c’era più.
   
 
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