Libri > Il Signore degli Anelli e altri
Segui la storia  |       
Autore: La Matta    29/03/2009    4 recensioni
Prendete Andael, il giovane apprendista di Saruman, imbranato come pochi, pessimista ed ironico, abbastanza intelligente, e mettetelo a capo delle forze del Signore Oscuro. Poi prendete Konstantin, un'anonima moretta con tanta voglia di ridere e che vi riserva parecchie sorprese, e mettetela assieme ai “buoni” della situazione. Vi ritroverete fra le mani un comandante senza il minimo senso tattico, capace solo di combinare casini su casini, e di farci sopra battute idiote, ed una ragazza, innamorata cotta ma restia ad ammetterlo ed una buona dose di idiozia. Mescolate tutto questo alla storia originale ed otterrete una modifica divertente e spumeggiante, dal dubbio valore morale ed educativo. Ma che state aspettando? Leggete e commentate!!
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Boromir, Faramir, Nazgul, Nuovo personaggio, Sauron
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
andael17

CAPITOLO DICIASSETTESIMO

NASCE L’ALLEGRA BRIGATA (parte terza)

 

Aragorn sospirò.

“Dovrò di nuovo dire ad Arwen che devo partire per l’ennesima volta per mete arcane… uffa, mi sa che questa volta mi picchia…”

Il Ramingo fu tentato di rifiutare, di starsene zitto, di sparire di soppiatto e non lasciarsi coinvolgere in quella zuffa di dimensioni planetarie, ma il suo senso del dovere scelse proprio quel momento per emergere dalla tomba e metterlo alla prova

“Non posso permettere a Frodo di rendere a Sauron la missione troppo facile. Gli Hobbit sarebbero capaci di perdere l’Unico Anello a carte in una bettola. Sinceramente. Devo fare qualcosa”

- Ok, vi accompagno anch’io.- disse, rassegnato e un po’ depresso

“Mah” si consolò “forse è meglio così. Arwen capirà che sono uno spirito libero e che decido io cosa fare, dove andare e soprattutto come morire!”

- Beh, allora vengo anch’io!- esclamò Legolas.

Il suo entusiasmo sollevò in parte l’animo afflitto di Aragorn, che ignorava che le intenzioni dell’Elfo erano tutto tranne onorevoli, essendo che il suo desiderio era salvare il mondo e poi tornare a casa per rinfacciare ai Nani di esserci riuscito senza il loro ausilio.

… peccato che Gimli, in quel preciso momento, comprese il suo pensiero

- Non mi lascerete mica a casa, vero?- tuonò, cercando di scrollarsi Vanamir di dosso (povero ragazzo, sappiamo che l’ubriacatura era più grave del previsto, a questo punto. Il sogno in quel momento comprendeva il viaggio di nozze con “la fatona uscita dalla torta” alle Bahamas, luogo mistico di cui nessuno, in tutta la Terra-di-Mezzo, aveva mai sentito parlare.)

- Bene, le cose le abbiamo dette, la compagnia è fatta, possiamo andare, no?- fece Gandalf, sbrigativo, che temeva grandemente per la propria salute psichica

- Dai, andiamo anche noi?- Andael stava facendo gli occhioni da cerbiatto ad un’Ikar sull’orlo della follia omicida – Dai, ti prego, portami a Mordor! Ci tengo tanto! Non sono mai stato sul Monte Fato, il Maestro doveva portarmici in gita d’istruzione quando avevo undici anni, ma non l’ha mai fatto!!-

- Andael, io ti… aspetta…- il cuore della Mezz’aquila andò a mille. Era una cosa unica, incredibile, fantasmagorica, mistica, religiosa, qualcosa che neppure un Valar avrebbe potuto prevedere e controllare – Oh, Dei, hai avuto un’idea geniale, Andael!!-

La frase riecheggiò per i corridoi di Gran Burrone.

 

Molto, molto, molto lontano, Saruman rabbrividì

 

Ikar guardò Andael, strabuzzando gli occhi

- E’ un’ottima idea, pivellino implume!- lo lodò, ancora lievemente inquietata per la rivelazione scioccante: Andael aveva un cervello, nascosto sotto centinaia di incantesimi che non sarebbero mai riusciti veramente!!! – andiamo anche noi a Mordor, poi prendiamo l’Anello e lo diamo direttamente al capo supremo!!- bisbigliò

Intanto, dalla parte opposta della sala, Boromir stava subendo le pressioni di Vanamir (che si era staccato da Gimli, finalmente, e che pareva essersi ricordato di avere un cugino (anzi due, ma Faramir non era lì presente… non chiediamo troppi sforzi ad una mente ottenebrata dall’alcool!))

- Ma sì, sul serio, e poi io e mia moglie avremo centoquindici virgola sei pargoli con le alucce verdine e la polvere magica nel naso. Sarà una cosa fenomenale!-

Boromir stava per impazzire. Non avrebbe tollerato altri cinque secondi di quell’imbarazzante delirio

- E poi penso che prenderemo anche un animale da compagnia. Pensavo ad un piccolo troll con le trecce ed un bel fiocco rosa attorno al collo. Potremmo chiamarlo…-

- Basta!- proruppe Boromir. E poi, subito dopo – vengo anch’io a Mordor!-

Glorfindel sospirò, scuotendo la testa.

Ovviamente, lui era l’unico abbastanza sano di mente da non farsi coinvolgere in quella sottospecie di farsa, di pseudo-missione, di scampagnata in montagna, di accozzaglia di idioti, di ammucchiata stratosferica dei peggiori scarti delle varie razze.

Solo un totale idiota avrebbe potuto proporsi per una missione simile…

- Portate anche me, vero?- squillò in quel momento una voce femminile

Tutti si voltarono contemporaneamente verso Konstantin.

- NO!- fu l’unanime risposta

- Ma perché? Potrei servirvi, sapete! Sono brava in tantissime cose!-

- Tipo?- fece Boromir, scettico, sollevando un sopracciglio

- Tipo… ehm… so cucinare.-

- No. Non sai cucinare. Non sai nemmeno accendere il fuoco! L’ultima volta che ci hai provato hai rischiato di dare fuoco a Minas Tirith!-

- Menzogne!- la ragazza incrociò le braccia davanti al petto, mentre Andael sentiva sbocciare in sé una strana simpatia nei confronti dell’imbranata – E’ successo solo perché tu avevi omesso di avvertirmi che la carta è infiammabile!-

- Hai cercato di preparare un the in biblioteca, razza di emerita sciocca!-

- Fa piacere bere qualcosa di caldo, mentre si legge! Se tu non fossi un perfetto analfabeta, allora lo sapresti!-

- Ehm.- tossicchiò Elrond – Potremmo tornare a concentrarci sui progetti di distruzione per l’Unico Anello?-

Ma venne palesemente ignorato.

- Fatto sta che io vengo. Perché se ci vai tu, non capisco perché io me ne debba restare a casa! Vi portate dietro persino gli Hobbit, che è universalmente risaputo che sono inutili!-

- Non ha tutti i torti.- azzardò Andael – ma se proprio volete farla tacere, in modo che la Compagnia parta, posso sempre ricorrere all’Incantesimo del Silenzio e…-

- NO, NO, ASSOLUTAMENTE NO!- esclamarono in coro tutti i presenti

- Niente incantesimi di nessun genere, grazie.- fece Elrond, memore dei disastri precedenti.

 

E così, per evitare che Andael tentasse un incantesimo al quale forse non sarebbero sopravvissuti, i Consiglieri decisero che Konstantin sarebbe partita assieme alla Compagnia, e che la Compagnia avrebbe avuto il permesso di legare Konstantin ad un albero qualora si fosse dimostrata troppo difficile da gestire.

Così, sotto stelle benevole, con l’unanimità dei presenti, ottimi auspici e con l’aiuto di un abilissimo stregone, nacque la Compagnia dell’Anello (ed era ora, dato che sono tre capitoli che cerco di concludere!!)

 

FINE CAPITOLO DICIASSETTESIMO (AMEN!)   

 

Ciao ragazzi, chi si rivede!

Scusate la mia assenza, ma non sono riuscita a trovare un attimo per continuare questa storia. Oltretutto mi mancava l’ispirazione per scrivere cazzate (effettivamente questo capitolo poteva essere molto meglio, ma sono ancora un po’ scarsa… perdonatemi, prometto di fare di meglio in seguito!)

Un bacione!!

 

CHARY

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il Signore degli Anelli e altri / Vai alla pagina dell'autore: La Matta