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Autore: SniperShy    16/03/2016    2 recensioni
Sono tempi difficili per la magica terra di Equestria, da quando una devastante frana ha distrutto il monte Canterlot, portando con sé il centro nevralgico della politica Equestre. Ma una misteriosa corporazione, venuta da un altro mondo, si è offerta per dare una mano a ricostruire, portando però con sé altri problemi. Gli eroici elementi dell' Armonia vengono semplicemente inglobati da questo flusso di eventi, e a me, Fluttershy, si può dire che sia toccata la mansione più improba all' interno della corporazione: mi sono posta negli zoccoli di un discutibile medico parascientifico per assolvere al mio compito nella maniera più efficiente, cambiando irreversibilmente il mio modo di pensare, di agire, di atteggiarmi. Adesso sono determinata, calma e totalmente immersa nel mio nuovo lavoro: ora sono una cacciatrice, un mercenario della Mann Brothers Corporation.
Genere: Azione, Comico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Altri, Fluttershy, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Furry, Violenza
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Snipershy atto 1: Cos' è un Problema; cap 6: The Wolf of Mann Street.
L' ho detto che ero in ritardo
La chiamata di Mister Mann era al contempo aspettata e inaspettata.
Il mio primo mese di contratti si era appena concluso con successo: Il mio primo in assoluto fu un mercante di Ponyville meridionale, sospettato di trattenere nel suo magazzino -illegalmente, ovviamente- stock di rifornimenti della Corporazione, come razioni a lunga durata e attrezzi.
Un sopralluogo alla chetichella confermò le ipotesi dei miei superiori, e la loro sentenza fu immediata.
Avrei dovuto raccogliere informazioni dal diretto interessato sul per chi nascondeva quegli approvvigionamenti e perchè, e mandarlo a Celestia con lo stile della Corporazione.
Lo trovai in un pub malfamato dello stesso quartiere in cui dirigeva la sua attività clandestina, a riempirsi un boccale da mezzo litro di sidro di mele (lo producono ancora?), seduto al bancone.
Quel pub in particolare era vuoto, se non per una squadretta di scalcio che bazzicava attorno a una tavolata in un angolo, bevendo e scherzando da veri amici.
Mi sedetti nel posto vicino al suo, e ordinai del vino Flaim al barcolt, squadrando di sottecchi il mio bersaglio mentre pagavo con alcune monete l' oste.
Era un unicorno sulla quarantina dal manto giallo e criniera nera inbrillantinata; era bassino, aveva un fisico paffuto: senz' altro era un amante del buon cibo.
La cosa che mi colpì di più era il suo volto: aveva delle grosse borse sotto agli occhi, che erano rossi; aveva l' aria di uno che aveva sofferto molto, ultimamente, come per un problema tanto grave da fagli perdere il sonno.
"Hai l' aria di qualcuno che non dorme da parecchio, amico" così attaccai bottone con il mercante, che si voltò verso di me di soprassalto come aprii bocca; per mia fortuna, notando che il suo misterioso vicino di posto era una giumenta sembrò calmarsi, tirando un sospiro triste.
La mia criniera era legata in una semplice treccia, me l' ero tagliata per l' occasione, e le mie spalle erano avvolte in un lungo mantello di iuta, che copriva il mio cutiemark tumorato, assieme a una bardatura invernale e la mia adorata sciarpa.
"Non dormo da parecchio no, mia cara sconosciuta" mi rispose infine lui "Si può dire che i tempi non siano più maturi per mandare avanti la mia attività"
"Dal tuo tono non sembra qualcosa che, quant' è, il quarto boccale di sidro? Possa mettere a posto" gli chiesi, prima di trarre un piccolo sorso dal mio bicchiere, riempito di vino arcobaleno dal barcolt.
"Il quinto, mia cara. E no, non lo è" rispose il mercante, pensieroso.
"Forse quello che a te serve è solo un po di compagnia, qualcuno con cui liberarti dei tuoi problemi"
"Quello che serve a me è una guardia del corpo, puledrina. Ma della compagnia di certo non mi dispiace"
Mi servì una settimana per entrare nelle grazie del contrabbandiere, durante la quale ebbi modo di venire a conoscenza di tutti i suoi affari loschi. Affari riguardanti una minaccia perpetrata nei confronti di Itsy Bitsy -questo era il suo nome-, per preparare una spedizione verso una destinzione sconosciuta da lui.
Dopo che fummo diventati buoni amici -o così credeva lui- mi bastarono tre giorni per farmi portare a casa sua; il mio unico commento su quella parte è che non sapevo che i bicchieri di cristallo sarebbero stati così utili per uccidere un pony. Inoltre i pompieri furono davvero sorpresi che l' incendio nella sua casa non si espanse in altre abitazioni vicine.
Avevo le informazioni che ci servivano; la mia bisaccia era colma dei registri di Itsy Bitsy, e nello zaino assicurato sulle mie spalle che avevo trafugato dalla sua abitazione c' era il suo laptop, anch' esso contenente dati sensibili, quali l' elenco delle sue mail; ma il mio contratto ancora non era finito.
Mi sono diretta il più velocemente possibile al magazzino dell' ex presidente del club dei vivi -Itsy Bitsy- e ho raggiunto lo stock incriminato, mettendo un segnalatore radio sul fondo di una delle casse per poi ricoprirlo col resto del contenuto, così da tracciare la merce se fosse stata rubata prima dell' arrivo degli operai.
La mattina dopo andai a consegnare i dati all' addetto Mann co.. Mi diressi al parco cittadino, e mi sedetti a una panchina di fianco a un unicorno vestito di bianco che sedeva in modo strano.
Dopo qualche minuto di silenzio passati ad ascoltare gli uccelli e gli scoiattoli, l' unicorno attirò la mia attenzione mentre mi ero distratta dando una grattata a un gattino che mi aveva riconosciuta.
"Sai come si dice" disse, porgendomi una scatola aperta di cioccolatini con un sorriso rassicurante e fiducioso "La vita è come una scatola di cioccolatini"
"Devi prenderne il controllo prima che altri te li fottano" risposi, levitandone uno e mettendomelo in bocca. Allontanandomi dalla panchina lasciai le valigette con i dati all' operatore, perchè le portasse in un posto sicuro. Tutto questo successe una settimana prima della chiamata di Redmond Mann.
L' unica luce nell' ufficio di Mister Mann a parte quelle dei quadri illuminati era la sua lampada da scrivania, oltre alla fioca luce della vetrata dietro di Lui.
Era l' ultima settimana di novembre, e dalla volta aperta per la preparazione al decollo di un elicottero cadeva un leggero nevischio, che rendeva l' aria esterna immobile e fredda.
Lui doveva percepire il freddo, infatti il suo collo era coperto da una sciarpa di lana pesante, e in effetti anchio avevo indosso la mia sciarpa verde e bianca, lavata di fresco, sebbene il riscaldamento all' interno dei corridoi della base RED fosse attivato e corrente a pieno regime.
"Siediti, mercenario Fluttershy" mormorò Redmond Mann, puntando uno zoccolo rinsecchito verso la poltrona di fronte alla sua scrivania, mentre il suo campo magico scriveva con una penna stilografica su di una pila di fogli, firmandoli uno a uno. Mi sedetti, e attesi pazientemente che il mio letterale padrone avesse finito di firmare i suoi documenti.
Quando ebbe finito, posò con cura la penna a fianco della pila e giunse i suoi zoccoli, guardandomi intensamente.
"Sai perchè siamo qui, mercenario?"
"Prego?"
"Sai perchè noi, la Mann Brothers Corporation, siamo qui, in Equestria?" questa la sapevo, o almeno, così credevo.
"Equestria è una terra molto ricca, fertile, con grande presenza di forza lavoro e con molto spazio in cui costruire" ripetei, come Lyra mi disse tempo prima. Redmond Mann sorrise, e si passò la lingua sulle labbra rinsecchite.
"Questa è la versione per il pubblico Equestre. Voglio dire, non è del tutto errato, Equestria è realmente una terra molto ricca, ma questa storia inizia più di cent' anni fa. Il tuo ultimo contratto è appena terminato, quindi non credo sprechi il tuo tempo ascoltarmi" mi assicurò lui, squadrandomi torvo. mi feci attenta, avrebbe potuto essere un test di qualche sorta.
"Quando morì, Zepheniah Mann lasciò in eredità ai suoi due figli, Me e mio fratello Blutarch, esattamente il cinquanta percento ciascuno della sua impresa, la Mann Corporation.
Durante tutta la mia vita cercai di ottenere il resto della corporazione: tradii, uccisi, profanai cadaveri di gente onesta, feci fallire intere città per vincere anche una sola frazione di percentuale delle azioni di mio fratello. Ma quel bastardo fece le stesse cose, nello stesso esatto momento" ghignò rabbioso, stringendo gli zoccoli sui braccioli della sua poltrona a rotelle mentre digrignava i denti "Clonò i miei mercenari, e assunse un amministratrice per controllare i loro combattimenti; e adesso, dopo più di cent' anni di lotte tra di noi... sto morendo" a queste sue parole spalancai gli occhi. Ero stato assunta da una compagnia morente? Anzi, mezza compagnia morente.
"E qui arriviamo al motivo del perchè Mann Brothers Corporation è approdata a Equestria: Quando Conagher Senior, il tuttofare di nostro padre, progettò e costruì la macchina che vedi sulle mie spalle, preventivò che per funzionare avrebbe avuto bisogno dell' Australio, un elemento rarissimo in tutto il nostro sistema solare, tanto che ne esistevano solo ottantanovemila tonnellate; e adesso è esaurito. Sulla terra" disse, alzando uno zoccolo.
"Abbiamo studiato a lungo questa terra, e la sua disponibilità di Australio è pressochè illimitata, specialmente sul vostro satellite.
E' questo che facciamo in Equestria: quello che io faccio, rintracciare ogni singola vena di Australio prima di mia fratello, e alimentare la mia L.E.M. più a lungo della sua. E' il mio ultimo desiderio, su questo letto di morte semovente" sputò lui rabbioso, mentre aggirava la sua scrivania, avvicinandosi alla mia poltrona. Mano a mano che il suo tono saliva di intensità, e la sua ira cresceva, vedevo il flusso di liquidi medici dalla sua macchina aumentare, mentre essa ronzava, sforzandosi di sostenere il battito accelerato del suo cuore redivivo. Sostenni il suo sguardo cocente d' ira a fatica, e se non fosse stato per l' addestramento mentale Mann co., mi sarei messa di sicuro a piangere.
"Sarà il mio ultimo tributo a nostro padre, prima di morire. Sopravvivere a mio fratello." sospirò infine, ansimando mentre il flusso di medicinali tornava alla normalità.
"Adesso" sospirò, ridirigendosi dietro alla sua scrivania "Parliamo del tuo prossimo contratto. La settimana scorsa, una spedizione di controllo diretta verso l' Impero Cristallo è stata data per dispersa prima di entrare nella bolla di protezione. C' è stato un solo sopravvissuto, che ci ha fatto rapporto via radio di Changelings nell' area dell' Impero"
Beh, almeno sappiamo perchè hanno ucciso Cadance
"Inoltre, il funerale della principessa Miamore Cadenza è domani, e come gli altri Elementi dell' Armonia sei invitata anche tu per dare gli ultimi onori alla salma prima della Cristallizzazione, insieme alla tua squadra; Il funerale si terrà nel municipio di PonyVille questa volta. Sei libera di andare, mercenario" mi indicò la grande porta alle mie spalle, e io feci per alzarmi.
"Un ultima cosa" mi fermò, mentre levitava da sotto alla scrivania altre carte da firmare "Questo incontro lo hai avuto tu, come le tue cinque amiche. Vi ho voluto dare fiducia perchè, con principessa Luna così impegnata nei preparativi dell' Operazione Millennium, voi siete le più importanti rappresentanti del Principato Equestre. E credo sia inutile dire che tutto quello a cui sei venuta a conoscenza oggi è estremamente confidenziale. Non dovrete fare parola di questo incontro con nessuno, nemmeno tra di voi"
"Sì Signor Mann, grazie Signor Mann" risposi, e mi avviai rapida trottando verso l' uscita, per non rubare altro tempo a Redmond Mann. Fuori dalla base RED aveva smesso di nevicare ed era salita la nebbia, e tutto era ricoperto da un sottile alone bianco-grigio, che contribuiva a rallentare ancora l' atmosfera già pesante della PonyVille industrializzata.
Arrivata al mio rifugio, la nebbia si era fatta ancora più fitta, essendo sul limitare della Everfree Forest, assai umida in questa stagione in particolare. Bussai tre volte alla pesante porta di abete del mio ingresso, e mi aprì Snowdrop, conducendomi al basso tavolino davanti al camino, acceso e scoppiettante mentre sopra di esso era appesa una marmitta ribollente di zuppa di verdure, riempiendo il pianterreno della casa del suo caldo e accogliente profumo.
Dopo i bentornata di consuetudine, Snowdrop raccolse con un ala una scodella dal tavolo della cucina, e vi versò dentro una mestolata di zuppa direttamente dal fuoco, e si ridiresse verso la dispensa per prendere dei crostini di pane fritti.
"Il postino ha portato, oltre alle solite casse di rifornimenti, una lettera di invito al funerale della principessa Cadence" mi disse dall' altra stanza, mentre infilava la testa nei cassetti per cercare il sacchetto dei crostini.
"Lo so, Mister Mann mi ha parlato proprio di questo" risposi, mentre iniziavo a girare il cucchiaio nella zuppa, per raffreddarla un poco.
"E hi ha phatto andahe phino ahha bahe RED nel mehso hella nehe pher invitaphti a un phunehahe?" mi chiese tra i denti, mentre reggeva in bocca il pacchetto di crostini, e lo portava a tavola. Angel intanto era sceso dalle scale del piano di sopra, e stava squittendo infastidito per aver interrotto il suo sonno. Era solo la sesta Celestiale, dopotutto, anche se era già ora di pranzo.
"No, mi ha parlato anche della prossima missione; ma voglio aspettare l' adunata ufficiale per parlarvene"
"Tornando al funerale, credi che dovrei andarmi a comprare qualcosa di... adatto?" mi chiese, dopo essersi seduta al fianco di angel, con la schiena rivolta verso il fuoco.
"Non ne vale la pena, domani ci metteremo le bardature da combattimento invernali, e staremo al caldo"
"Verrà anche Montgomery al funerale?" domandò lei, puntando i suoi occhi vitrei nella sua scodella di minestra, e iniziando a mangiare tirando su e giù silenziosamente il suo cucchiaio.
"Sì" risposi io, laconicamente. Dopo solo un mese nella struttura di addestramento della corporazione, Montgomery Patton si era dimostrato tra i migliori del suo corso come pilota di velivoli ad ala mobile, dove aveva fatto domanda di inserimento inizialmente. Dopo un rapido test della sua situazione fisica, era chiaro che era stato addestrato in un modo molto simile a quello della corporazione, almeno nelle specializzazioni militari di base, e dopo il lavaggio del cervello di Medico, nelle missioni di squadra aveva dimostrato la maggiore fedeltà possibile alla corporazione, massimizzando l' efficienza sua e della sua unità provvisoria, oltre a ottimizzare il tornaconto della Mann Co.
"Lo incontreremo fuori dal municipio. Adesso finiamo di mangiare, e poi ci alleneremo per il resto del pomeriggio. Al funerale ci riposeremo, quindi dobbiamo rimediare all' esercizio perso" le dissi. Passammo il resto del pomeriggio ad allenarci nel corpo a corpo, nella cantina del nostro capanno, con Angel che controllava l' attrezzatura poco distante.
Il giorno successivo, ci presentammo al funerale della Principessa Cadance, la mattina di buon'ora.
Il municipio di Ponyville era stato praticamente fortificato: nella piazza principale della cittadina erano stati piazzati sei blindati, con delle mitragliatrici ad alto calibro montate sui rimorchi, in modo da coprire linee di tiro a 360 gradi attorno all' edificio circolare.
La terrazza al primo piano aveva delle barricate di metallo montate alle ringhiere, per fornire copertura ai tiratori di guardia; Montgomery Patton era tra quelli, e avrebbe controllato la cerimonia da fuori le vetrate sopraelevate.
Noi Elementi dell' Armonia avevamo un posto in prima fila, proprio davanti all' unicorno sacerdote che amministrava la cerimonia, e al centro della navata era presente la bara di vetro. Io ero nel posto più esterno, e a fianco a me c' era Twilight Sparkle, che non sembrava troppo interessata alla cerimonia, quanto a me.
"Come stai?" iniziò a dire lei, per attaccare bottone.
"Bene" risposi, lasciando Twilight nel silenzio per qualche minuto.
"Hai sentito dell' Impero Cristallo?"
"Si" dissi "Ci vado la settimana prossima" a questa mia affermazione lei girò il capo del tutto verso di me, ricevendo un occhiataccia furtiva del sacerdote per un secondo.
"Fluttershy, l' impero Cristallo è totalmente assoggettato a Queen Chrysalis, e la tempesta che lo protegge sta peggiorando di giorno in giorno. Anche con un esercito intero potrebbero volerci mesi di assedio solo per entrare nella bolla protettiva; non puoi sperare solo con la tua squadra di espugnarlo in così poco tempo, è una follia"
"Come dice Lyra, gli ordini sono ordini. E se il mio ordine include una missione suicida, sarà meglio che mi sbrighi a completare la missione, e riportare il culo mio e dei miei compagni a casa prima di trasformare un infiltrazione in una guerra di trincea" la ammutolii io, almeno per un minuto.
"Se le cose stanno così" mi sussurrò lei, avvinatasi al mio orecchio "Assicurati di portarmi la testa di Queen Crysalis, la responsabile della morte di Cadance e probabilmente di mio fratello" mi implorò. Non era ancora certo se il mandante dell' attentato fosse stata davvero Chrysalis, avrebbe anche potuto prendere la palla al balzo dopo la morte di Cadence. Twilight doveva aver avuto delle idee molto assolute sulla questione.
"So che sei cambiata, in questo anno e mezzo all' interno della Mann Co. Ma se Medico non ti ha impiantato qualche idea malata sulle tue amiche, posso essere sicura di poter contare su di te. E' così?"
Non risposi mai a quella domanda; subito dopo il sacerdote chiamò gli Elementi dell' Armonia a porgere gli onori alla salma, prima che venisse ritirata per la cristallizzazione rituale della regnante. Dopo la cerimonia, tornai al mio capanno con SnowDrop, Angel e Montgomery per preparare gli abiti pesanti per la nostra prima missione come squadra.

Nido del cecchino

Mi scuso per il ritardo, sono stato superimpegnato nel tradurre la mia storia in inglese; l'ho pubblicata su Fimfiction, il mio utente è WarmenBright - Snipershy.
   
 
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