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Autore: SaruzzaPower    16/03/2016    1 recensioni
"Sapete, credo di amare Liam Payne dalla prima volta in cui i miei occhi si sono posati su di lui, quel giorno in cui l'auto di suo padre rompendosi li fece arrivare alla nostra officina.
Avevo otto anni allora, ero solo un bambino che non sapeva niente dell'amore e lo era anche lui.
Ma l'amore che può provare un giovane cuore è tutt'altro che ingenuo, anzi, è probabilmente il più puro di tutti, un amore che non se né mai andato, nonostante siano passati altrettanti anni"
Queste sono le parole che Zayn ha per il suo migliore amico, per quel ragazzo che in segreto (o forse no) gli fa battere il cuore da anni.
E' la mia prima Ziam, ma io questi due esserini qui li amo da morire e spero di rendere giustizia a quell'amore che io vedo e leggo fra le righe anche nella realtà e spero non sia solo frutto della mia immaginazione.
[Zayn!Meccanico]
[Liam!Studente]
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Have loved you since we were 18

Long before we both thought the same thing
To be loved and to be in love
And all I can do is say that these arms are made for holding you
[ 18 - One Direction ]





Sento un respiro caldo sul viso, ho ancora gli occhi chiusi ma credo Liam abbia capito che non sto dormendo.
- Cosa c’è, Lee? - la mia voce esce rauca.
- Niente - ma nella sua c’è una nota diversa dal solito, è allegro e impaziente.
Faccio vagare la mano nel vuoto e gli afferro la faccia con la mano costringendolo a scendere sulla mia bocca. Approfondisce subito il bacio e senza rendermene conto siamo avvinghiati.
- Cosa abbiamo qui una bella erezione mattutina? - rido e apro gli occhi cercando i suoi, spero non si spaventi per la mia affermazione sfacciata. Lui in risposta guida la mia mano verso il basso e si lascia avvolgere. 
È bello sapere che non stesse scherzando ieri sera, ha detto di esserti sentito stupido ad avere paura di tutto questo e ora me ne sta dando dimostrazione.
Mi muovo piano e lo bacio ovunque, finendo per mordergli il collo sentendolo mugolare di piacere. 
- Non ha ancora chiamato nessuno e tu puzzi, potresti concedermi la doccia che ho stupidamente rifiutato la scorsa settimana - sbatte gli occhi velocemente e mi guarda con quelle labbra illegali.
Mi sembra impossibile mi stia chiedendo una cosa del genere, ma sorrido come un ebete e annuisco, tirandomelo dietro, nudo e bellissimo come sua madre lo ha fatto. Pace alla sua anima. Che tu sia benedetta, ovunque ti trovi.
Liam apre l’acqua sporgendosi dentro la doccia ed io lo spingo dentro dispettoso - È ancora fredda imbecille - prova a mettere il broncio ma io mi avvicino mordendomi il labbro e sbattendogli contro. Perché mi sembra di essere in una favola? Perché vorrei il tempo si fermasse qui e ora, ammirando questo suo corpo e questa sua voglia svettante fra le gambe? 
Lo bacio a fior di labbra e appena lui le dischiude per accogliermi meglio lo scanso e mi sposto verso il getto - È calda ora - lo spingo dentro e gli do una sculacciata amichevole. Lui non se lo fa ripetere due volte e si posiziona sotto il getto, vedo i suoi capelli arrendersi alla pesantezza dell’acqua schiacciandoglisi sulla testa.
Ho già un piede dentro e la sua mano sul polso, impaziente di tirarmi dentro con lui quando il telefono inizia a squillare. Guardo verso la porta del bagno e sbuffo - Saranno gli altri, richiameranno - sorride e non ci penso due volte. L’acqua avvolge anche me e io avvolgo lui, sbattendolo contro il muro freddo e sentendolo sussultare.
La mia mano torna ad avvolgerlo, la sua fa lo stesso con me, ci muoviamo insieme e ci guardiamo negli occhi senza fiato, le bocche leggermente aperte, senza nemmeno la forza di concederci un vero bacio.
Avrei voglia di girarlo, di accarezzare quel sedere sempre celato dai pantaloni dal cavallo troppo basso, ma non lo faccio, guardo l’acqua scorrere sul suo viso e aumento il ritmo.
- Oddio Zayn - è talmente concentrato da mollare la presa su di me, ma non importa, è così dannatamente bello sentire i suoi versi di puro piacere da non interessarmi del mio. Lo bacio cercando di non respirare l’acqua, i suoi occhi si chiudono la sua testa si abbandona all’indietro e lo devo sorreggere mentre raggiunge per la seconda volta l’apice grazie al mio tocco. La sua fronte si appoggia alla mia spalla e lo sento respirare forte, stentando una risata che si mischia con lo scrosciare dell’acqua. 
Gli do il tempo di riprendersi, vorrei dire qualcosa ma resto in silenzio, baciandogli il collo piano ma con costanza. 
- Ora tocca a me? - me lo chiede ma so non essere veramente una domanda.
- Lo so che siete svegli, aprite questa cazzo di porta! - dei pugni sembrano voler smontare la porta e la voce inconfondibile di Louis mi fa sospirare. 
Sappiamo entrambi che non se ne andrà, così lo sento mollare la presa e sorridermi vinto, spostandosi per lasciarmi modo di uscire.
Mi avvolgo velocemente in un telo bianco del bagno e senza voltarmi indietro vado ad aprire cercando di coprirmi.
Il sorrisetto di Lou mi appare davanti malizioso mentre mi scruta - Avete avuto tutto il tempo del mondo per fare cosacce, noi stiamo andando a fare colazione, muovetevi - lo vedo sporgere il collo in avanti cercando Liam.
- È sotto la doccia - dico spingendolo indietro.
- Doccia insieme? - annuisco appena - da niente alla doccia? Liam è così pieno di risorse, avrei dovuto concentrami su di lui - 
- Ciao Louis, prima te ne vai, prima vi raggiungiamo - 
- Non mi dire che avete raggiunto la terza base - ridacchia ma io gli chiudo semplicemente la porta in faccia.
Torno in bagno e Liam è già fuori, intento ad asciugarsi i capelli - Ho sentito la voce di Louis, immagino volesse facessimo in fretta - annuisco e lascio cadere l’asciugamano, non sono più eccitato come prima e so già di dovermi fare passare anche questo residuo.
Bacio una sua spalla e sto per infilarmi di nuovo sotto l’acqua ancora aperta quando - ehi… mi dispiace non aver fatto… beh insomma hai capito - le guance gli si fanno rosse.
- Non devi scusarti, ci sarà tempo - insinuo la mano fra i suoi capelli e li tiro leggermente verso l’alto, gli bacio la punta del naso e mio malgrado mi stacco da lui.
*


Entriamo nella sala della colazione e li vediamo subito, camminiamo uno accanto all’altro ma leggermente distanti, Liam si irrigidisce appena vede Niall sorridergli ma non quanto avrei creduto.
- Allora com’è andata la vostra notte? - prendo parola prima di dare la possibilità a Louis di dire cose che mi costringerebbero a picchiarlo - non avete chiamato i rinforzi quindi suppongo sia andata bene -.
- Tanto qualcosa mi dice non avreste risposto in ogni caso - Louis da una gomitata a Harry e Liam scatta in piedi per avviarsi al banco del buffet.
Niall fortunatamente non sembra vedere nulla di strano in quella battuta e - io ho dormito come un sasso. Incredibilmente Lou ha voluto solo un bacio sulla guancia una volta entrati in camera e poi si è infilato sotto le coperte senza fiatare. Ti ha importunato Harry? - Louis ride ed io lo guardo curioso ma lui si alza in piedi - No affatto - dice velocemente prima di raggiungere Liam.
- Cosa gli hai fatto Louis? - Niall lo scruta con sguardo indagatore.
- Cosa vuoi biondino, sei geloso? Comunque non gli ho fatto proprio niente, dovresti chiedere piuttosto a suo fratello se il suo letto era comodo. Ma so già ti risponderà di sì, non vedi com’è rilassato stamattina, vero Liam? - non lo lascia nemmeno tornare a sedersi in santa pace. Liam mi guarda agitato non sapendo di cosa stavamo parlando ed io scuoto la testa per tranquillizzarlo.
- Certo perché non dovrebbe esserlo, lui mica dorme con l’ansia che Zayn lo importuni o gli salti addosso nel sonno! - credo a Liam vada di traverso la fetta di pane appena addentata e Harry mi precede dandogli piccole pacche sulla schiena, io addrizzo la mia e Louis continua a ridersela di gusto.
Beata innocenza, Nialler!
- Cosa ho detto? - ci guarda tutti a uno a uno, non capendo. Per fortuna oserei, Liam dovrebbe stare tranquillo, credo Niall non si renderebbe conto di nulla, nemmeno se ci sorprendesse a baciarci.

*

 
- Sappi che sei uno stronzo - Liam butta fuori il fumo della sigaretta e me la passa.
- Grazie e voi siete così teneri, ora dividete tutto, anche la sigaretta? - io rido sotto i baffi perché adoro veder Liam in imbarazzo. Sono una brutta persona, lo so.
- Abbiamo sempre diviso tutto e se stai cercando di mettermi nei guai con mio fratello e lui dovesse venire a scoprire qualcosa prima del tempo, conta un amico in meno - mi guarda e sappiamo benissimo entrambi non lo farebbe mai, ma apprezzo il suo provare a fare il duro.
- Niall è così ingenuo, stanotte… - si blocca all’improvviso.
Io alzo le sopracciglia con un mezzo ghigno, muovendo la testa aspettando di sentirlo continuare ma lui borbotta qualcosa e - tuo fratello è la pura essenza dell’ingenuità, immagino in giorno in cui gli dirai di essere gay, nemmeno allora capirà. Fidati di me - per sua fortuna anche Liam possiede lo stesso livello di ingenuità.
Peccato per lui non io.
- Liam potresti andare a vedere perché quei due ci mettono tanto? Non ho voglia di passare qui tutta la mattina - lo dico con il sorriso ma per quanto mi sembri strano pensarlo, ho bisogno evapori per qualche minuto.
- Ok - non ribatte, sorride anche lui e sparisce oltre le porte girevoli scorrevoli del hotel.
- Oh grazie, era da quando ti ho chiesto di fumare che volevo stare solo con te. Io e Harry abbiamo… -
- Tu e Harry? Da quando siete diventati tu e Harry? Come stia cercando di tenermi nascosto senza riuscirci minimamente? - mi avvicino e alzo e abbasso le sopracciglia. Ho una mia teoria ma voglio sia lui a sputare il rospo, da tutta la vita aspetto il momento di mettere Louis nel sacco.
- Fai poco lo spiritoso, come altro avrei dovuto dire? Se non fosse per noi due, sempre pronti a pararvi il culo, stanotte non avresti potuto arrivare in terza base con la tua bella principessa -
- Non siamo arrivati in nessuna terza base, Lou smettila. Non sono affari tuoi - sbuffo.
- Non lo sono? È tutta la vita che spero di sentirti parlare di sano e appagante sesso, te lo meriti, hai aspettato Liam dalla notte dei tempi, meriti un po’ di piacere allo stato puro - 
- Avrei avuto il mio piacere se tu non avessi provato a sfondare la porta, prima - 
- Quindi… - sento la sua mano accarezzarmi la schiena.
- No, non quello che pensi. Io non voglio, cioè vorrei ma lui non è pronto ed io sono abbastanza felice e appagato per aspettare. È stata una bella notte e lui forse ha meno paura e paranoie - sospiro e lo vedo guardarmi in un modo strano sembra orgoglioso e anche sereno e - brutto bastardo! Stai cercando di distrarmi, ma io non mi dimentico, dimmi perché Niall stanotte è stato così ingenuo - 
- Dovreste andare da tua madre - 
- Cosa? - ho capito Louis mi vuole mandare al manicomio - quando? -
- Tu e Liam, per i prossimi giorni, dovrete andare da tua madre, avete bisogno di non essere disturbati, dei vostri spazi e tua madre lo sa, alle tue sorelle non importa, in città non vi conosce quasi nessuno - 
- E la camera prenotata? E Niall… mio padre? - 
- Magari tua madre potrebbe non stare bene e Liam si potrebbe offrire di accompagnarti. Io resto fino a metà settimana come previsto e poi torno a casa. Con Yaser mi inventerò qualcosa, non ti devi preoccupare -
- Ma io… - 
- Davvero Zayn ma io un corno! Hai un ragazzo ora, il ragazzo che desideri avere accanto da tutta la vita, e lui ha bisogno di pace e amore e di essere messo in condizione di darti l’amore che meriti. Non ti preoccupare per noi. Sono un idiota per la maggior parte del tempo, ma ti voglio bene quasi fossi mio fratello e voglio solo tu sia felice -
- E tu? Tu lo sei vero? So che non ne vuoi parlare e… - 
- Ci sto lavorando ok? Ora basta, andiamo a vedere perché non arrivano e decidiamo come mettere in atto il piano Bradford - 
Cerca di muoversi per entrare ma io mi attacco al suo braccio e lo stringo goffamente - Ti voglio bene anche io bro! - piega la testa di lato per darmi una piccola testata affettuosa ma sono sicuro stia sorridendo.

*


- Un po’ mi dispiace aver dovuto rinunciare a quella bella stanza, quando mai ci ricapiterà di poter fare i re in quel modo? - 
- Pensavo adorassi la stanza delle principesse di Safaa - lo prendo in giro, ma lui allunga una mano oltre il suo posto e la appoggia sul mio ginocchio, sorridendo.
- Io adoro questo, poter stare con te e sapere di poter rincontrare tua madre e le tue sorelle. Mi sembra di star tornando a casa e… - 
- Non sei obbligato a dirgli di noi, per loro non sarà un problema ma non dobbiamo calcarci la mano. Potevamo restare a Londra se preferivi - 
- Ora chi è che si sta facendo paranoie inutili? - siamo seduti in fondo, negli ultimi sedili di un autobus che abbiamo deciso essere molto più intimo del treno. Lui si sporge a sfregare il naso contro il mio e mi bacia piano, senza fare rumore, sorridendo sulle mie labbra e tirando fuori leggermente la lingua con un sospiro. 
- Devo farci l’abitudine ok? - 
- Vedi di sbrigarti io non vedo l’ora si stanotte - si sposta sul mio lobo e lecca anche quello. 
La notte appena passata è stata assurda, le sue mani mi hanno toccato ovunque, la sua bocca mi ha fatto suo, leccandomi e baciandomi. Non abbiamo chiuso occhio e abbiamo provato tutte le superfici di quella stanza, sporcandole di passione e per me tutto questo non è ancora catalogabile nella sezione cose reali.
Mi sento innamorato dalla punta dei capelli alla suola delle scarpe e Liam riesce a travolgermi e sconvolgermi ad ogni sguardo.
Due notti fa aveva paura di darmi la possibilità di fargli provare piacere e ora è qui a sperare in una nuova notte tutta per noi.
Se è solo un sogno spero l’alba tardi ad arrivare. Non voglio svegliarmi, non ora.
Mamma è stata entusiasta alla notizia del nostro arrivo, non voglio immaginare la mole di cibo che sarà presente nella sua cucina in questo momento.
Liam è tranquillo e sereno, appoggia la testa alla mia spalla ed io la appoggio al finestrino, incrocio le dita con le sue e mi godo il paesaggio.
Suono il campanello più per abitudine che per annunciarci, prima ancora di sentir finire il trillo, la porta si apre e ci ritroviamo con due saette fra le braccia.
Waliyha alza le punte dei piedi per avvolgermi il collo con le braccia e Safaa avvolge la vita di Liam con le gambe e ha il viso sprofondato nel suo collo.
- Ma sei diventata altissima - Liam la fa girare in tondo e ridono insieme.
Sembra assurdo è passato tantissimo tempo dall’ultima volta che le ho viste, ma la mia piccola dagli occhi azzurri non è più così tanto piccola, Waly assomiglia sempre di più a mia madre e mamma, beh lei ha sempre il suo solito sorriso pieno di amore.
Lascio abbracci prima Liam, gli bacia le guance e lo allontana per guardarlo meglio - È possibile tu sia ancora più bello dell’ultima volta in cui ci siamo visti? - lui arrossisce e si gira verso di me, smorzando l’imbarazzo e lasciandola allungarsi verso di me.
- Il mio bambino, mi sei mancato così tanto - mi bacia le labbra e mi accarezza i capelli e il viso - sarete affamati, forza sedetevi. Doniya ci raggiungerà solo stasera, quindi possiamo pranzare tranquilli - 
Il piatto di Liam viene riempito un numero di volte tale da farmi perdere il conto e alla fine sono talmente pieno anche io, da sbottonarmi la camicia per liberarmi dal caldo della digestione.
- Ma cosa ti sei fatto alle braccia? - Safaa mi si avvicina e guarda incantata i miei tatuaggi.
- Tuo padre me lo ha detto, ma non pensavo fossero così tanti - non sembra delusa ma un po’ angosciata, la vedo guardare Liam e lui fa una smorfia - non piacciono nemmeno a te? - 
- Non esattamente, credo non ci sia bisogno di imprimersi delle cose sulla pelle per ricordarle - non credevi tante cose, piccolo Liam fino a poche settimane fa.
Lo tengo per me, so cosa pensa e non voglio certo discutere per qualcosa di ormai indelebile.
- Questo ragazzo mi piace sempre di più - 
Passiamo il resto del pomeriggio aiutando Safaa con i compiti, guardando mamma preparare altre mille piatti per la cena e ci concediamo una piccola passeggiata fino al centro.
Per un po’ trovo anche il coraggio di stringere la sua mano e lui me lo lascia fare, arrossendo appena.
Torniamo a casa e la troviamo animata dai battibecchi, Doniya quando ci vede abbraccia entrambi contemporaneamente e - è dallo scorso capodanno che non vedo tanta roba sulla nostra tavola, grazie Liam! - 
- Per cosa state bisticciando? - ci sediamo ognuno al proprio posto e Safaa corre a mettersi in braccio a Liam, aggrappandosi al suo collo. 
- Io voglio dormire con Liam - brontola e mi guarda stringendo gli occhi.
Avevo dimenticato per un attimo la nostra battaglia personale, l’ultima volta che sono venuto a trovarle, effettivamente era ancora il suo ragazzo, quindi non dico niente, mi limito a sorridere.
- Safaa ancora questa storia? - Don ride di gusto.
- Hai chiesto a Liam se a lui va bene dormire con te? - interviene mamma, riempiendo i piatti.
- Non credo ce ne sia bisogno, lui è il mio ragazzo! - prende il piatto dalle mani di mamma e si siede sul suo sgabello.
Anche Liam prende il suo piatto e lo guarda per un attimo mordendosi l’interno della guancia prima di alzare gli occhi su di lei velocemente ma rivolgendosi per lo più a mia madre - Veramente io sono il ragazzo di Zayn ora - per fortuna ho già riappoggiato il piatto sul tavolo davanti a me, altrimenti sono certo avrei sparso riso e pollo per tutta la cucina.
Il silenzio cala nella stanza, Don e Waly mi guardano con occhi indecifrabili mentre mamma no, lei prende il suo piatto e lo riempie con cura, sorridendo a Liam come se avesse appena detto una cosa straordinaria.
- Oh beh, era ora! Ce ne avete messo di tempo voi due! Potevate dirmelo almeno, mi avreste evitato la figura della stupida - Safaa prova a fare l’offesa ma vedo i suoi occhi puntarsi sui miei illuminandosi seguiti da un sorriso furbo.
- È una cosa bellissima, Liam! - sento appena mia mamma dirlo con voce dolce, perché le dita di Liam cercano le mie e il resto scompare.


*


Lo guardo dormire raggomitolato verso lo schienale del divano, la testa appoggiata alle mie gambe. Ha la bocca leggermente aperta per via della guancia schiacciata contro il tessuto dei miei jeans ed è dolcissimo.
Faccio vagare le dita fra i suoi capelli e non riesco ancora a credere lui abbia detto così, senza preavviso durante la cena: il mio ragazzo.
Il cuore credo mi sia uscito dal petto, abbia fatto una capriola sul tavolo e con un doppio salto carpiato sia ritornato indietro. 
Non può essere vero, non può essere così facile ed io non posso amarlo in questo modo.
Non può davvero esistere un sentimento così totalitario, capace di annullarti e manifestarsi nel tutto che ti circonda, allo stesso tempo.
Mia madre mi ha stretto forte prima di andare a letto e mi ha sussurrato: “Lo sapevo, ero certa si sarebbe reso conto di tutto. Avete entrambi una luce negli occhi. Ti amo tanto bambino mio”.
Mi ha fatto emozionare tanto quanto mi spaventa sapere cosa sarà capace di dirmi Safaa appena se ne presenterà l’opportunità.
La televisione va in sottofondo, siamo in salotto, mamma ci ha concesso di dormire in camera di Doniya e Liam mi ha sbattuto nuovamente contro la porta quando siamo saliti a portare le nostre cose, peccato non abbiamo potuto approfondire il nostro contatto, perché Safaa, rinnovando il mio dubbio che sia sorella di Louis, ha deciso di interromperci trascinandoci di sotto.
- Ancora sveglio fratellino? - devo essermi perso nel mio ragazzo perché c’è un altro programma alla tv quando alzo gli occhi.
Mia sorella chiude la porta a chiave e appende la giacca all’attaccapanni per poi raggiungerci e sospirare sporgendosi a guardare anche lei Liam.
- Devi dirmi qualcosa? - non smetto di giocare con i suoi capelli.
- Lo so, tu sei… non lo hai mai nascosto. Semplicemente non si vede, tu sei… bello, sei veramente maschio e - la vedo arrossire - sei mio fratello e non voglio fare apprezzamenti sul mio bellissimo fratello, ma non ti avevo mai visto con un ragazzo, a capodanno mamma mi ha detto quanto fossi innamorato di lui, ma vi siete comportati da semplici amici e io non pensavo… - la guardo cercando di non riderle in faccia - è solo strano averne la certezza ecco tutto - 
- A capodanno lui ancora non aveva capito di essere gay, per quello non ci hai visto interagire e non credo passeremo il tempo a baciarci sul divano di mamma - la rassicuro.
- Mi basta vedere i tuoi occhi, i suoi… anche mamma e baba si guardavano così un tempo - e rimango stupido di sentire anche da lei, proprio come Safaa, questa frase.
- Non vogliamo turbare nessuno, solo… lui ha bisogno di tranquillità, è speciale ma ci vuole tempo. È tutto nuovo per lui - 
- È così uno spreco - ride coprendosi la bocca - cioè io ti capisco, è bellissimo anche lui, e poi sì, Liam hai ragione, è speciale. Mi piace molto - 
- Anche a me - ammetto, lei sorride e mi bacia una guancia.
- Siete venuti nel posto giusto, credo anche Safaa tifi per voi. Non dovete preoccuparvi, non ci si bloccherà la crescita per qualche bacio tra ragazzi - 
- Grazie… - non so proprio che altro dirle.
- Io vado a letto ora, porta anche tu a letto il tuo ragazzo speciale e senti, ti voglio tanto bene, ma non ti azzardare a fare cose che io non ho ancora fatto nel mio letto - 

*


Ci metto qualche minuto per trovare il coraggio e svegliarlo.
È bello essere qui e guardarlo sapendo di poterlo fare, sapendo che anche nel caso lui si svegliasse potrei continuare a farlo indisturbato, potrei abbassarmi verso le sue labbra e baciarle, senza paura, senza freni.
Lo faccio, tengo stretti i suoi capelli fra le dita, mi sporgo prima a sfregare il mio naso al suo e poi trovo le sue soffici, screpolate e pigmentatissime labbra.
Non mi aspetto certo di vedere i suoi occhi aprirsi leggermente, appena si rende conto che lo sto baciando, lo vedo allungare la mano dietro il mio collo, ricambiando subito il bacio.
I brividi mi percorrono tutta la schiena, Liam si fa forza su di me e si alza un po’ per baciarmi con ancora più passione. 
È così strano desiderare per tutta la vita una cosa e poi ottenerla.
Credi sia proprio la mente umana ad essere strana, non è davvero capace di assimilare tanta felicità in una volta. 
La provi, la senti, ma non riesci realmente a credere sia reale.
Liam però è reale, questo bacio è reale e anche la mia felicità lo è, è tanta e mi sta scaldando l’anima.
Mi stacco da lui piano, gli bacio la fronte come gli piace tanto e afferro la sua mano, guidandolo fino in camera da letto.
Stiamo in silenzio, io chiudo la porta, ci spogliamo piano continuando a guardarci e ci infiliamo sotto le coperte.
Lui si avvicina un po’ di più, si appoggia al mio petto e appena lo avvolgo in un abbraccio morbido, appoggiando il mento alla sua testa lui parla - stavo facendo un sogno strano - 
- Racconta - lo incoraggio.
Si sposta per guardarmi un attimo incerto - eravamo nella casa in collina, ma era una casa vera, cioè non che non sia vera, ma c’era una cucina rossa, un mobiletto bianco all’ingresso con un cestino pieno di chiavi e buste e tu stavi cucinando… - 
- Io? - trattengo una risata.
- Sì, cucinavi ma non è quella la cosa strana, noi abitavamo lì, stavamo insieme ed era normale, era giusto… - lo bacio subito, non posso fare a meno di farlo ma lui mi sposta - aspetta… io provavo a… sì insomma io ti ho avvicinato, non avevo buone intenzioni, io sapevo quello che facevo e cosa volevo, ma tu non mi hai voluto - 
- Io? - ripeto ancora.
- Hai detto testuali parole: io non farò sesso con un novellino come te - 
- Io? - 
- La smetti di ripetere io? Ti si è incantato il disco? Sì tu. Per fortuna quando mi sono svegliato mi stavi baciando - sospira.
- Che sciocchezze Liam, era solo un sogno - sdrammatizzo.
- Quindi tu non… - si siede a guardarmi.
- Certo che lo voglio, ti voglio più di ogni altra cosa e te l’ho già detto. Ma non devi fare le cose per paura non doverlo, è questo che non voglio - 
- Io sono così inesperto, non so cosa può piacermi, cosa può piacere a te. Harry mi ha detto tante cose e non so… - gli occhi diventano lucidi e non capisco perché.
- Non vedo il problema - 
- A te piace più essere attivo o passivo? E poi se… sì insomma se usiamo le dita, sai prima di… e poi sporchiamo? - aggrotto le sopracciglia e se non sapessi che lui è in paranoia scoppierei a ridere.
- Sporcarsi? - 
- Sì hai capito, cioè è pur sempre il… - prende il cuscino e ci affonda il viso - mi sto sentendo un idiota - gli accarezzo il braccio piano con la punta delle dita e aspetto trovi il coraggio di far capolino, abbandonando il cuscino - non dici niente? - mi guarda.
- Beh… - provo a iniziare ma lui non me ne da modo.
- Tu cos’hai provato? Hai già usato le dita? E quante? E quelle palline anali di cui mi ha parlato Harry? Lui ha detto… - 
- Liam frena. Stai zitto due secondi, cosa vuol dire quante dita? Palline anali e… - sentire queste parole uscire dalla sua bocca mi suona tanto come una bestemmia - per tua informazione io non sono il re del sesso sai? Ho passato tutta la vita ad aspettare te e sì, ho fatto qualcosa, ma mai roba seria, io non lo so, sono al tuo stesso livello in questo campo, non lo so cosa mi piace, attivo o passivo, se ci sporcheremo e quali giochini siano più eccitanti. Io non so niente, proprio come te e non hai paura solo tu. Io ho sempre dannatamente paura, di correre troppo o pretendere troppo, ma possiamo scoprirlo insieme, possiamo fare tutto in totale tranquillità e sincerità… - 
- Avevi i presentativi e il lubrificante nell’armadietto a casa… - 
- Era opera di Lou, te l’ho detto - sbuffo.
- Quindi non scherzavi, sei veramente vergine? - 
- Vergognosamente vergine - annuisco. Altro che coppia da telenovela, siamo un caso patologico noi due.
- Ed io sono davvero il primo, primo, primo? - sembra un bimbo dolcissimo.
- Primo, primo, primo. Anche il primo fra gli stupidi - gli prendo una guancia e la tiro facendola schioccare. Lui ride e torna ad accoccolarsi fra le mie braccia.
- Zayn? -
- Cosa? - 
- Hai sonno? - inizia a giocherellare con le mie mani.
- Perché? - 
- Ti andrebbe di giocare un po’ con me? - 
Scoppio a ridere e lo giro per baciarlo, lui mi si aggrappa subito alle spalle e in un attimo mi trovo sbattuto contro lo schienale del letto, le sue mani già ovunque e mi viene da ridere ancora di più, prima di tutto nel vederlo così curioso e desideroso di avermi, ma soprattutto perché le ultime parole di mia sorella mi tornano alla mente.
A dire il vero dubito lei farà mai preliminari gay sul suo letto, quindi in fin dei conti non stiamo infrangendo nessuna regola.


**
[nda]
Ehilà!
Oggi è solo mercoledì ma visto che il capitolo è già pronto lo posto, in questi giorni ho tremila cose da fare e dal momento che questo capitolo si è scritto da solo ed è così terribilmente dolce e fluffy ve lo regalo!
Non so se il prossimo capitolo arriverà con la stessa rapidità perché sto finendo di correggere per l'ultima volta Forgot ed è uscito il nuovo libro della saga di Shadowhunters quindi il mio cervello già poco sano si fotterà terribilmente dopo 2 anni che aspetto di leggerlo!
Spero non vi sembri troppo sdolcinato e troppo pesante, credo solo Liam e Zayn avessero bisogno di un po' di tempo per loro due soli, di intimità e amore. Mi fa sentire così bene scrivere di loro e mi manca così tanto vederli insieme nella realtà! 
Ok basta la smetto, come sempre fatemi sapere cosa ne pensate, lasciate un commentino qui o #EndlesslyZiam su Twitter! 
Cosa succederà adesso?
Buona settimana
un bacio
SARA
   
 
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