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Autore: innamoratahobbit96    16/03/2016    3 recensioni
Questo è il seguito della storia "La migliore amica del re ", con nuovi personaggi e nuovi avvenimenti. Protagonisti sono i figli dei nostri nani de lo hobbit.
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 7
 

 
Il giorno del torneo tanto atteso era arrivato.
La notizia giunse a tutti i regni della Terra di mezzo e tanti nani e uomini, di differenti età, compirono intere settimane per giungere a Erebor, non solo per partecipare al torneo, ma anche per mostrare le loro abilità.
Flora stava rincasando. Attraversò le vie affollate di Dale, meravigliandosi della numerosità dei cavalieri.
Arrivò nel grande cortile di Erebor, quando qualcuno la bloccò.
< < Alla ragazza più carina del regno > > disse qualcuno porgendole un piccolo mazzo di fiori appena raccolto.
Flora si voltò e sorrise. Si trovò davanti un giovane dagli occhi castani e i capelli biondi. Era alto e magro e indossava una cotta di maglia, inoltre, teneva per le briglie un cavallo nero.
Ringraziò e afferrò i fiori, arrossendo.
< < Come vi chiamate? > > le chiese dolcemente.
< < Flora, tu?  > >
< < Karl, al vostro servizio > > si presentò inchinandosi.
La ragazza si inchinò e si avvicinò al cavallo, cominciando ad accarezzargli il muso e sussurrando qualcosa.
< < Ti piace? > >
< < Molto > >
< < E’ di razza pura > >
< < Bello! Mi piace andare a cavallo, mi hanno insegnato i miei genitori, è una delle mie più grandi passioni > > continuò Flora.
< < Potremmo . . cavalcare insieme, se vuoi > >
Flora corrucciò la fronte e indietreggiò. Lo aveva appena conosciuto e si stupì di questa troppa confidenza.
< < Perdonami, ho il ragazzo > >
< < Perdona me, sono stato troppo invadente . . > >
Fundin, il quale stava lucidando la sella del suo cavallo, li osservò da lontano, piuttosto infastidito dalla sua presenza.
Inoltre, da quando Flora aveva iniziato a frequentare Higil, non lo teneva molto in considerazione.
Fece per raggiungerli, quando si bloccò vedendo la figura di Thorin avanzare verso di loro a grandi falcate.
< < Flora! > >
La ragazza sbuffò e alzò gli occhi al cielo, riconoscendo quella voce.
< < “ è ora di tornare a casa signorina “ > > lo anticipò sarcasticamente.
< < E tu chi saresti? > > domandò alzando un sopracciglio e incrociando le braccia.
Karl lo squadrò da capo a piedi e dal suo abbigliamento regale ed elegante comprese che si trattava di Thorin Durin, re di Erebor.
< < Karl Mio Signore > > disse inchinandosi.
< < Sei uno dei cavalieri a quanto pare > >
< < Sì maestà > >
< < Perché non sei ad allenarti? > >
< < Io . . mi ero intrattenuto un attimo . . con . . Flora . . > >
< < Non mi devi spiegazioni ragazzo - lo interruppe - lascia stare mia figlia. Gli arieti sono nella scuderia > > concluse incitandolo ad andarsene con la testa.
Karl si scusò, per poi inchinandosi, mentre sentiva lo sbuffare di Flora. Riprese le briglie del cavallo e si allontanò con imbarazzo.
Thorin posò una mano sulla spalla di Flora, guardandola negli occhi.
< < Stai bene? > >
< < Finché non eri qui . . stavo bene – sbuffò scostandosi – non sei la mia guardia del corpo! > >
Si allontanò, salì le scale del palazzo che portavano alle camere, seguita dal padre.
< < Io ti devo tenere lontana da quei ragazzi . . tra l’altro quel . . Karl? Giusto? Non lo conosci nemmeno > > disse incrociando le braccia e appoggiando la spalla sullo stipite della porta.
< < Sì sì > > canzonò Flora aprendo l’armadio, fingendo di averlo ascoltato.
Thorin roteò gli occhi, sospirando, ma si ricompose subito, sorridendo e girando per la stanza, tenendo le mani dietro la schiena.
< < Sai Flora – disse guardandosi attorno – mi ricordo ancora quando eri piccola . . ti piaceva tanto nascondino . . il tuo luogo preferito era dietro la tenda – indicò, mentre sul viso di Flora si poteva notare un sorriso – e su quella poltrona . . – indicò ancora avvicinandosi  - . . ti leggevo le favole e tu mi raccontavi ogni momento della tua giornata . . > >
Flora esultò dopo essere riuscita a trovare un abito adatto per presentarsi al torneo e si voltò, mostrando l’abito a suo padre.
< < Questo potrebbe andar bene > >
< < Staresti benissimo. Appartiene a tua madre - sorrise Thorin – sei bellissima Flora, come tua madre . . stai crescendo . . mi dispiace . . > >
< < Papà, sono sempre la stessa > > sorrise Flora per tranquillizzarlo.
< < Ma è diverso . . sei sempre stata la mia piccolina . . > >
< < Sono grande ormai > > sospirò dolcemente e avvicinandosi alla finestra.
< < Ma . . > >
Flora lo interruppe e fece per giungere alla porta.
< < Scusami papà, ma Higil mi aspetta > >
< < Flora . . > >
< < Ci vediamo in tribuna > > lo salutò frettolosamente stampandogli un bacio veloce sulla guancia e uscendo dalla camera, lasciandolo basito.
 
< < . . e così gli ho detto di andarsene > > stava raccontando Thorin a Sharon, mentre si stava sistemando la camicia.
< < Possibile che devi sempre tenerla d’occhio? > > rise sua moglie, con un pizzico di sarcasmo.
< < Non lo conosciamo quel Karl . . potrebbe avere cattive intenzioni > >
< < Inoltre, Sharon è già impegnata con Higil > >
All’improvviso, si maledisse per aver ripetuto quella frase, visto la gelosia del marito. Si morse il labbro inferiore e fischiettò, facendo finta di niente.
Lo guardò con la coda dell’occhio Thorin, notando le sue mani stringersi in un pugno.
Si alzò dal letto, sul quale era seduta, si avvicinò al marito e lo strinse a sé, poggiando la guancia contro la sua schiena.
< < Non pensarci dai . . Flora è un’adolescente, sta diventando adulta, ma ciò non vuol dire che non ti voglia bene. Flora e Balin III ti amano così come io amo te > >
Lo fece voltare verso di lei e gli cinse il collo con le braccia, sfiorandogli le labbra.
< < Mi fai saltare i nervi quando fai così > > disse Thorin ridendo, con un tono semi-serio.
< < “Così” come? > >
Thorin la baciò e continuò a parlare.
< < Trovi sempre il modo di calmarmi > >
< < E quale sarebbe il problema brontolone? > > rise Sharon, curiosa di conoscere la risposta.
< < Sono un maschio . . e un re > > sussurrò Thorin, come se avesse paura che qualcuno lo sentisse.
< < Anche un re ha bisogno di coccole, non trovi? > > rise di gusto.
Sharon fece per spingerlo verso il letto, ma il suono delle trombe gli fecero capire che il torneo stava per avere inizio, così, si staccarono e uscirono dalla stanza.
Sharon si bloccò di colpo e appoggiò una mano sullo stipite della porta.
< < Ehi . . tutto bene? > > le domandò Thorin fermandosi e avvicinandosi per guardarla in viso.
< < Cosa? Sì . . sì sì . . tranquillo  > >
Lo sorpassò e si diressero al campo.
 
Thorin e Sharon si sedettero sugli spalti delle tribune, accanto c’erano anche Flora e Balin III, il quale continuava a ridere e scherzare con i suoi cugini, come al solito, guadagnandosi occhiate fulminee da parte di Thorin.
Poi, c’erano gli uomini di Dale e altri nani.
Fili e Kili salirono sul palchetto sgranocchiandosi delle merendine e sedettero accanto ai figli, incoraggiandoli a fare un dispetto ai passanti o rimorchiare le donne.
< < Flora! > > la chiamò Higil.
La ragazza fece per alzarsi, ma Thorin intervenne.
< < Non provare ad avvicinarti . . o per lo meno . . in mia presenza > >
Flora sbuffò, poi, sorrise soddisfatta.
< < Arrivo tesoro - disse alzandosi e raggiungendolo. Higil si tolse l’elmo e abbracciò Flora. Gli afferrò il viso con le mani e gli stampò un bacio sulle labbra -  Buona fortuna > > sussurrò sulle sue labbra.
Higil le prese una mano e la baciò, prima di ammiccare e prepararsi per il torneo.
Thorin roteò gli occhi, ma fu una leggera gomitata da parte di Balin III che lo distolse dai suoi pensieri.
Si voltò verso il figlio e scosse la testa, poi si rivolse a Sharon, la quale gli fece segno di dare il via al torneo.
< < Che il torneo abbia inizio > >
 
I cavalieri entrarono in campo e sfilarono in parata, seguiti dagli applausi dalla gente e i rulli di tamburi. I partecipanti si sfidarono in groppa ai propri arieti e con l’utilizzo di una lancia avevano come obiettivo quello di disarcionare l’avversario.
Fili e Kili scommettevano sui cavalieri migliori e alla conclusione di ogni partita si scambiavano segretamente qualche moneta, sorridendosi con sguardi d’intesa.
Karl, Fundin e Higil erano considerati tra i migliori cavalieri, molto amati dalle dame, che dagli spalti esultavano e fischiavano per incoraggiarli, urlando il loro nome.
Ne uscì vincitore Higil, il quale si voltò verso il Re, facendo un inchino, guadagnandosi gli applausi entusiasti delle ragazze.
Si avvicinò agli spalti, con le mani dietro la schiena e mostrò una rosa rossa, porgendola a Flora. Accarezzò i petali e li annusò, dandogli un altro bacio.
< < Un vero cavaliere > > sorrise Kili maliziosamente.
Thorin strinse i pugni. Era pronto ad intervenire, ma Sharon lo bloccò appoggiando una mano sulla sua e fulminandolo con lo sguardo.
 
In seguito alla gara, ci fu un piccolo banchetto. Come al solito, Balin III Amikals e Filiol si rimpinzavano di cibo, mentre Flora era alle prese con ben tre ammiratori.
Higil l’aveva stretta a sé, notando le occhiatacce fulminee di Fundin e gli sguardi di Karl in lontananza, rivolti alla sua ragazza, per questo, a volte aveva fatto dei commenti fastidiosi, che irritarono Flora.
< < Madre,  non ne posso più! Higil è troppo geloso > > disse mettendosi le mani tra i capelli.
< < E’ troppo possessivo? > >
< < Quando si avvicina un ragazzo, mi stringe a sé e allontana l’interessato > >
< < Che invidia > > scherzò Sharon.
< < Da quando sono insieme a Higil, il mio rapporto con Fundin è cambiato > > mormorò tristemente guardando verso la direzione dell’amico, il quale non le toglieva gli occhi di dosso.
< < Spiega al tuo ragazzo come la pensi . . non può andare avanti così > >
< < Papà era geloso? > > domandò poi curiosa.
Le piaceva ascoltare le esperienze dei suoi genitori, quando avevano ancora la sua età.
 
Sharon si irrigidì per alcuni secondi e si toccò il cuore. Flora la guardò preoccupata e le appoggiò una mano sulla spalla.
< < Tutto bene mamma? > >
< < Sì – disse Sharon sorridendo forzatamente – tranquilla, sarà la stanchezza . . sì, tuo padre era molto geloso, anche quando non stavamo ancora insieme . .  perciò . . il consiglio che ti do è quello di parlargli. Sai . . i maschi sono un po’ ostinati ed è meglio parlarne per equilibrare il rapporto > >
< < Com’è ora il vostro rapporto? > >
< < Be . . ora tuo padre è molto impegnato . . e abbiamo poco tempo di stare un po’ insieme > >
A causa degli impegni politici, Thorin e Sharon non potevano trascorrere del tempo insieme, tra passeggiate nei boschi come facevano una volta, cenette romantiche . . e di questo fatto, Sharon ne stava soffrendo in silenzio, nonostante lo accettasse. Lui era il Re e i suoi doveri venivano prima di tutto.
 

 
 
 
 
 
  
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