Crossover
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Autore: Crybaby    20/03/2016    2 recensioni
[Sailor Moon; Dragon Ball; Naruto]
Si sa: in un mondo dove i combattimenti sono all’ordine del giorno, ogni periodo di pace, breve o lungo che sia, è destinato a terminare. Anche se il suddetto periodo di pace, durato poco più di un anno, è seguito ad una dura e cruenta battaglia combattuta contro il male in persona.
La causa di tutto?
Cinque splendide ragazze, tornate misteriosamente alla vita.
Cinque brillanti scienziate, più potenti che mai.
Cinque diaboliche streghe, assetate di vendetta.
Cyprine, Telulu, Eudial, Viluy e Mimete: in altre parole, le Witches 5.
A un anno di distanza dagli eventi di “Last Menace Of Chaos”, i difensori della Terra sono chiamati ad una nuova, improbabile quanto difficile battaglia. Ma chi ha detto che debbano per forza essere loro i protagonisti?
Genere: Azione, Generale, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anime/Manga
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La Tripla Battaglia Per Il Destino Del Mondo (ULTIMA PARTE)

-Ah ah ah ah ah... Ah ah ah ah ah! AH AH AH AH AH!

La barriera eretta dalle guerriere sailor fu rapidamente invasa da una densa nebbia. Una nebbia sulfurea, innaturale. Una nebbia che rese l’intera struttura impossibile da vederci attraverso, persino per il Byakugan di Neji e Hinata.
-Sciogliete la barriera!- gridò Mamoru, allarmato -SCIOGLIETE LA BARRIERA!
-Non… non puoi chiedere una cosa simile!- gli rispose Sakura, intervenuta per curargli il fianco sanguinante -Tsunade-sama in persona ha chiesto che la barriera venisse alzata proprio per questa ragione! Per impedire che il demone volpe scateni la sua ira sul mondo, e su tutti noi! Sta’ calmo, ti prego!
Per un istante, il ragazzo sembrò obbedire al consiglio della kunoichi e voltò le spalle alla barriera. Però, subito dopo, in uno scatto di frustrazione colpì la parete più e più volte con la sua spada.
-Fatemi entrare… Fatemi entrare! Usagi è ancora lì dentro!
-Ed è stata lei a volerlo!- gli ricordò Sailor Pluto, la più vicina delle guerriere -sono preoccupata anche io, lo siamo tutti, ma dobbiamo avere fiducia nella nostra principessa! E anche in Tsunade, lei sa come affrontare queste situazioni!
Al termine di un’altra serie di vani colpi di spada, Mamoru desistette e si accasciò in ginocchio.
Né le parole di Setsuna, né le cure di Sakura riuscirono però a togliergli dalla mente l’immagine della sua fidanzata, in coma, distesa a faccia in giù nella pozzanghera di quel vicolo.

Al contrario di quello che gli eroi pensavano, dietro a quell’improvviso fenomeno non c’era affatto il Kyuubi.
La nebbia di lapilli e chakra era stata emanata dal corpo di Eudial, che pur restando distesa immobile stava ancora ridendo follemente.
-C-c-c-cosa sta succedendo?!- balbettò Naruto, che come Usagi e Tsunade era rimasto interdetto -come ci riesce?! Il mio cristallo è lì, proprio lì! Come hai fatto a… !?
In quella, l'ammasso di chakra che credevano fosse il cristallo del cuore della volpe si compattò, ed assunse la forma di una persona: per la precisione, diventò un clone mostruoso dello stesso Naruto.
-N-no… ditemi che è un incubo! Il mio cristallo… che cosa gli hai fatto, strega? Riportalo com’era prima! È un ordine!
-Ah ah ah ah… Curioso. Pensavo ti facesse piacere che il potere che tanto brami abbia acquisito la tua immagine e somiglianza. Ad ogni modo, le cose non stanno affatto come pensi tu.
Con un solo salto Eudial si rimise in piedi. Aveva ancora il suo aspetto umano, ma Sailor Moon si mise comunque sulla difensiva.
-Costui, caro Naruto- spiegò la leader delle Witches 5 -è una delle copie che hai provato a sguinzagliarmi contro poco fa. L'ho tenuta in me per le evenienze, e a quanto pare ho fatto bene. Al momento opportuno ho ordinato a lui e al cristallo di eseguire la tecnica della sostituzione, così da scambiarsi di posto.
Naruto e Tsunade spalancarono gli occhi.
-La tecnica della sostituzione?- esclamò il Quinto Hokage -non puoi averla imparata! Tu non sei una kunoichi! Il chakra che stai sfruttando non ti appartiene! Non è tuo dalla nascita!
-Puoi elencare tutte le ragioni di questo mondo, vecchiarda, eppure questa è la realtà. Con il passare del tempo, stare a contatto con questo chakra ha fatto accrescere ancora di più in me la mia fantasia e la mia magia interiore. Ora, io…
Mentre parlava, Eudial fu rivestita di nuovo dallo strato di chakra di fuoco, e fu ricostruito l’esoscheletro osseo compreso di maschera.
-Ora lo so…
Una ad una, le ricrebbero le sette code. Più un’ottava.
-Come si sente una divinità… Ora lo so davvero!
La ragazza strinse i pugni e ululò al cielo. Il chakra che aveva emanato sino a quel momento sotto forma di nebbia, insinuatosi anche sotto il cemento dello stadio, obbedì al comando della sua padrona.
A seguito di un breve terremoto, la sezione sotto ai piedi dei cinque contendenti si staccò dal terreno e cominciò a levitare, insieme a diverse altre: nove grandi piattaforme, nove asteroidi, sospinti dalla forza del chakra demoniaco, seguendo un percorso a spirale stavano lentamente ma inesorabilmente ascendendo al cielo.
-Stiamo… volando?!
-Tutto questo deve finire, Eudial!
Sailor Moon si fece avanti, scettro alla mano. Non poteva permettersi di avere paura.
-Sei riuscita a salvarti, ma ora che hai rivelato i tuoi trucchi non mi sorprenderai una seconda volta. Inoltre… questa specie di nebbia è il tuo potere, giusto? Bene, sappi che la barriera eretta dalle mie amiche le sta resistendo perfettamente! Sei in trappola, Eudial!
La strega alzò lo sguardo al cielo, con sufficienza.
-Te lo concedo, in effetti io stessa mi sono stupita di quanto questa barriera sia coriacea. Ma non credo sia anche infinita in quanto ad altezza, o mi sbaglio?
-Cosa?…
-Facciamo una scommessa, Sailor Moon. Secondo te, prima di raggiungere l’atmosfera terrestre riuscirò a portarti alla resa?
-Tu… TU SEI PAZZA! MOON SPIRAL HEART ATTACK!!!
Spiccato il volo, Sailor Moon scavalcò gli avversari e sparò il suo colpo contro il clone di Naruto ma, prima di andare a segno, il macigno a forma di cuore fu sbriciolato da un colpo di coda della strega, che schioccati gli artigli comandò al suo servo di contrattaccare. La sailor arretrò e muovendo velocemente la testa schivò i rapidi pugni del mostro: purtroppo, distratta anche dal tenere d’occhio le mosse Eudial, non poté evitare di essere graffiata ad una guancia dalla punta di un kunai, che il nemico aveva estratto dalle tasche. Approfittandone, il Naruto oscuro balzò al collo di Usagi e la atterrò, senza smettere di strangolarla.
-Risparmiale le corde vocali, voglio che abbia la forza di rispondere alla mia prossima domanda.
Con deliberata calma, Eudial si avvicinò e si inginocchiò accanto ai due.
-Dimmi, Sailor Moon, chi è stato a sconfiggere Kaolinite? Hotaru, magari? Lo chiedo perché mi sarebbe piaciuto tanto confrontarmi con lei, invece che con te.
Con queste parole, Eudial diede un sarcastico buffetto sulla guancia di Usagi.
-Sai, lei sarebbe l’avversaria ideale da abbattere. Per provare definitivamente a tutto il mondo, nel caso la tua sconfitta non fosse sufficiente, che non esiste nessuno in grado di contrastarmi…
-N-non è una questione di livelli di forza… Eudial… MOON PRINCESS HALATION!!!
Il raggio di Sailor Moon centrò il falso Naruto allo stomaco, allontanandolo e schiantandolo contro la base di un asteroide alle sue spalle. Eudial fece allora per strangolarla personalmente, ma la guerriera rotolò via appena in tempo e i suoi artigli si incastrarono nel cemento.
-Hotaru non ha usato la forza per sconfiggere Kaolinite… AH!
Infondendo il suo chakra nell’asteroide, tramite gli artigli incastrati, per renderlo incandescente, Eudial obbligò Naruto e Tsunade a salvarsi saltando su una piattaforma inferiore, e Sailor Moon a spiccare il volo.
La lunare si portò in alto, ad almeno una cinquantina di metri sopra la collana di asteroidi, e puntò lo scettro per eseguire una tecnica purificante.
Ma qualcosa le impedì di raccogliere le energie come voleva. Le sue mani tremarono, cosa che quasi le fece perdere possesso dell’arma, e la sua fronte cominciò a sudare copiosamente, dandole la spaventosa impressione che fosse destinata a sciogliersi come cera da un momento all’altro.
“Questa nebbia… Come ho fatto a non arrivarci prima, accidenti! È il potere di Eudial, è ovunque, perciò significa che lei sta continuando a danneggiarmi costantemente!”
Usagi si portò una mano al petto e sospirò profondamente.
“Rei-chan, lo so che non vuoi che io ricorra al Cristallo d’Argento… Ma non ho altra scelta, mi dispia…” -!

-La nostra cara marinaretta sembra indecisa… e credo di sapere il perché.
Stufatasi di aspettare la contromossa di Usagi, Eudial si avvicinò a quattro zampe al bordo dell’asteroide e guardò verso il basso, sorprendendo Tsunade intenta a trattenere Naruto e al contempo tenerlo in salute con i suoi poteri.
-Curioso, la vecchia ubriacona non sembra essere infastidita dalla nebbia. Devo saperne di più!
La strega compì un balzo, ma prima di piombare sulle sue prede Sailor Moon piovve dall’alto e la schiacciò al tappeto con un doppio calcio alla schiena, per poi allontanarsi subito al primo accenno di reazione.
-Il tempo a tua disposizione sta scadendo, Sailor Moon! Adottare una strategia mordi e fuggi è proprio l’ultima cosa che dovresti fare in questa situazione!
Decine di bolle di fuoco si staccarono dalle code di Eudial e puntarono Usagi, che per sfuggire all’assalto spiccò il volo e disegnò ampie spirali intorno agli asteroidi, nel tentativo di disperderle. Con l’indesiderato risultato di ritrovarsi infine completamente circondata.
-MOON SPIRAL HEART ATTACK!!!
I cuori di Usagi, sparati in ogni direzione, annullarono l’assalto nemico, ma al contempo lasciarono aperto un varco nelle difese della guerriera.
Balzando di asteroide in asteroide, la strega la raggiunse alle spalle. La sailor si voltò, e per un indefinito istante si sentì mancare, temendo che quello fosse stato l’ultimo gesto della sua vita.
Addentata alla fronte e al mento, la testa di Usagi era stata bloccata fra le zanne della maschera di Eudial.
-Come ho già spiegato poco fa alla tua amica Sailor Mars, io non ho intenzione di uccidere nessuno- sussurrò la strega, con finta tranquillità -…ma non mi arrabbierò, nel caso fossi costretta a farlo.
I denti della maschera penetrarono nella pelle un altro po’.
-Quindi ti concedo l’ultima possibilità.
Usagi sentì il sangue colarle dalla fronte su tutto il volto.
-Ammetti la sconfitta.
Inaspettatamente, il brivido di freddo che provò riuscì a ridestarla dall’improvviso shock.
-Pronuncia la frase “io mi arrendo”. Ti do’ tre secondi. Uno. Due. Tr…

-MOON PRINCESS HALATION!!!

Puntato lo scettro verso l’alto, Sailor Moon sparò il suo raggio proprio sotto al mento della strega: il colpo trovò resistenza, ma infine riuscì a perforare la maschera e a spedire la nemica verso l’alto, dove si schiantò con la schiena contro la base di un asteroide, distruggendolo.
Esausta, Usagi crollò a peso morto. Temette di non essere più capace di rialzarsi, ma per sua fortuna fu raggiunta e curata da Tsunade.
-S-signorina Tsunade… Questa nebbia…
-Lo so, me ne sono accorta- le sussurrò la donna, mentre infondeva il suo chakra nelle ferite al volto -ascoltami… so a cosa stai pensando, considerata la situazione in cui ci troviamo sarebbe meglio comunicare alle tue amiche di far svanire la barriera per chiedere aiuto, ma…
-No… Si sbaglia.
A fatica, Sailor Moon si rialzò sulle sue gambe.
-Se sciogliessimo la barriera, chiunque all’esterno verrebbe investito immediatamente dal chakra del demone. No, non posso permetterlo!
-E come pensi di andare avanti, allora?
Con un tonfo, Eudial ricadde in piedi proprio di fronte alle due.
-Ti propongo un patto, Sailor Moon. Io faccio sparire tutto questo chakra ingombrante e vi risparmio la vita, e in cambio voi mi fate affrontare Sailor Saturn. È chiaro che tu non puoi continuare a combattere, non importa quante volte verrai guarita…
-Te lo ripeto ancora, Eudial. Se pensi che Hotaru abbia sconfitto Kaolinite, se pensi che l’abbia uccisa con la forza… ti sbagli di grosso!
Senza paura, Sailor Moon si avvicinò a Eudial e si fermò ad un passo da lei.
-Non so con precisione cosa sia successo. Quando mi sono risvegliata dal coma, mi hanno spiegato che Kaolinite aveva rubato il mio cristallo per potenziarsi, ma grazie ad Hotaru lo ha poi reso, e ha trovato la pace. Ne so abbastanza per capire che la piccola Hotaru, nonostante le vessazioni subite in passato, sia stata in grado di essere superiore, e di usare le parole, e i sentimenti, per risolvere il conflitto. Io non le sarò da meno, Eudial. Per questo voglio sapere. Dimmi, Eudial. Perché…

-Lascia perdere, Sailor Moon! È tutto inutile!

La guerriera si voltò di scatto, quasi spaventata da quell’interruzione.
Era stato Naruto, appena salito sulla piattaforma, a gridare.
-Co… come hai detto?
-Ci ho già provato io, a farla ragionare, e non è servito a niente!- gridò ancora il ninja, infervorato più che mai -ho provato a farle capire che privandomi del potere della volpe avrebbe condannato il mondo alla distruzione, e come risposta mi ha quasi frantumato la faccia!
Attraverso la maschera distrutta, Eudial lasciò andare un sospiro rassegnato. Uditolo, Usagi si girò di nuovo verso la nemica per chiedere spiegazioni, ma ella si era già dileguata con un salto all’indietro. Per cedere il posto al suo servo, il clone malvagio di Naruto.
-RA-SEN-GAN.
La sfera di chakra oscuro si affossò nel ventre di Usagi, la sollevò da terra e la schiantò proprio addosso al vero Naruto, che cadde di schiena su un asteroide sottostante.
Prima che la sailor potesse rialzarsi, il falso Naruto le fu subito addosso e le calpestò con forza un braccio, facendole perdere di mano lo scettro che rotolò di sotto; non pago, sempre tenendole il braccio fermo le prese la mano e cominciò a tirare, con l’intento di strapparle l’arto dalla spalla.
-MOON… TIARA… ACTION!!!
Con la mano libera Sailor Moon lanciò la sua tiara potenziata nella faccia del clone, spaccandogliela letteralmente.
Immediatamente, però, essa si ricostruì come se nulla fosse accaduto.
“I miei poteri… si stanno indebolendo!” realizzò Usagi “Devo recuperare lo scettro, e alla svelta…” -AAAAH!
Il falso Naruto aveva ripreso a torturarla. Sarebbe anche riuscito a svitarle il braccio, se Tsunade non fosse intervenuta per scacciarlo con un pugno.
-…signorina Tsunade…
-Tu sai volare, giusto?- le disse l’Hokage, senza togliere lo sguardo dal nemico -allora va a riprendere ciò che hai perso, a questo ci penso io!
-Ma… Naruto ha bisogno di lei!
-Ho chakra da vendere, non preoccuparti. VAI!
Ringraziata Tsunade con un cenno, Usagi rotolò oltre il bordo del meteorite e si lasciò cadere a peso morto, per poi aprire le ali e gettarsi in picchiata.
-Non penserai di sfuggirmi così!
Tsunade vide appena Eudial scavalcarla e atterrare sul bordo della piattaforma; fece per attaccarla, ma il Naruto oscuro, ripresosi subito, la pugnalò alla schiena con il kunai, mozzandole il fiato.
-Grazie, amico mio. FIRE BUSTER!!!

Sailor Moon sentì il calore del raggio lanciato da Eudial quando ormai aveva raggiunto i suoi piedi. Ad un passo dall’essere incenerita, si sentì letteralmente placcata da qualcuno, e cadde dolorosamente, ma salva dal fuoco della strega, su un altro asteroide. Dopo qualche secondo di smarrimento causato dalla botta, la ragazza si riprese.
-Hnn… Na-Naruto? Sei stato tu? Grazie…
-Ti senti bene, Sailor Moon? Sei ferita?
-…n-no, no. Ferita, no. Ma debole, quello sì. Ed è stata solo colpa mia. Sono uscita dal coma soltanto da mezz’ora, non avrei dovuto sforzare subito i miei poteri al massimo! Devo ritrovare il mio scettro, se voglio continuare la battaglia!
-Perché? Non puoi farne a meno?
-Certo che posso, ma rischierei di più… Ora non c’è tempo per spiegare ogni cosa, devo sbrigarmi! …?
Usagi fece per alzarsi ma Naruto, parandosi di fronte a lei con un braccio alzato, non le diede nemmeno il tempo.
-Tu ora devi solo pensare a riposare, tirare il fiato e riprendere le forze. Da qui in avanti ci penso io!
-Aspetta! Fermo!
La ragazza si alzò di scatto e attanagliò il ninja per un polso, impedendogli di andare allo sbaraglio.
-La-lasciami! So cosa vuoi dirmi! Io sono ancora più debole e non durerei un minuto, giusto? Beh, puoi stare tranquilla! Io ho un piano infallib…
-No, non è per questo! Poco fa, hai detto di aver già tentato di ragionare con Eudial… come, esattamente? Che cosa le hai detto?
-C-che domande sono? Le ho raccontato la mia storia, no?
Usagi sgranò gli occhi.
-La tua… storia?
-Ah già, tu non la conosci! Per farla breve… Mio padre, il Quarto Hokage, ha dato la sua vita per sigillare in me in demone volpe: è un suo dono, ma soprattutto è il mezzo per far avverare la profezia di un vecchio saggio, che narra di un ragazzo che un giorno porterà la stabilità o la distruzione nel mondo dei ninja. Quel ragazzo sono io, e il potere della volpe mi occorre per far avverare la profezia nel miglior modo possibile! L’ho spiegato a Eudial, in tutte le maniere, ma lei non ha voluto darmi retta! …uh?
Per tutto il tempo, Usagi non aveva fatto che guardarlo con la stessa espressione inebetita.
-Perché quella faccia? Al mio posto tu avresti fatto lo stesso, no?
La sailor scosse la testa.
-…mi dispiace per quello che è accaduto a tuo padre, e per il peso che sei costretto a portare sulle tue spalle. Ma non potrebbe esserci nulla di più sbagliato in quello che hai fatto.
Naruto provò una strana sensazione. Come se un macigno gli fosse appena piombato sulla testa e gli avesse accorciato il collo.
-Co-co-co-come hai detto? M-m-m-ma io ho solo fatto quello che mio padre e anche l’eremita porcello hanno sempre desiderato! Poter vivere in un mondo in cui le genti di ogni popolo possano comprendersi l’un l’altro e vivere in armonia! Ho fatto il primo passo, ho smesso di combattere e ho spiegato le mie ragioni a Eudial! Come puoi dire che non c’è nulla di più sbagliato?!?
Nonostante la rabbia improvvisa di Naruto l’avesse spaventata, Usagi riuscì a mantenere la calma.
-Il sogno dei tuoi maestri è molto bello. È quello che vorrei anch’io, quello che vorremmo tutti! …ma “comprendersi l’un l’altro” non vuol dire obbligare il prossimo a convincersi che le tue ragioni sono le più importanti! Vuol dire prima di tutto provare empatia per il prossimo! Vuol dire ascoltarlo, ascoltare le sue motivazioni, immedesimarsi in lui e trovare o creare un punto in comune con lui, attraverso il dialogo!
-Quindi secondo te dovrei assecondare Eudial, e lasciare che conquisti il mondo e porti la distruzione? È questo che mi stai dicendo?
-No, Naruto! Io…
Usagi abbassò lo sguardo, stancamente. Le intenzioni di Naruto erano senz’altro buone, ma come avrebbe potuto fargli capire quello che veramente intendeva?
Poi, la sailor ebbe un’illuminazione, e ricollegò il suo sguardo con quello del ninja.

-Naruto, tu… Tu hai degli amici?

Il viso del biondo ninja divenne paonazzo. Ma Usagi non ebbe tempo di capire se ciò fosse dovuto a rabbia o imbarazzo, poiché entrambi furono richiamati da dei rumori sopra le loro teste.
Aggrappandosi con i suoi artigli a un asteroide superiore, come una specie di ragno Eudial si era avvicinata per ascoltare i loro discorsi.
-Mh mh mh… Nobile gesto da parte tua, Sailor Moon, cercare di far aprire gli occhi a questo decerebrato. Nobile, ma certamente inutile da ogni punto di vista.
La strega saltò dall’asteroide e atterrò pesantemente su quello sottostante, di fronte ai due avversari.
-Perché io non alcun segreto da confessare. Quello che vedi è quello che sono: una strega intenzionata a dominare il mondo con un potere immenso, e basta.
-No, mi rifiuto di crederti!- obiettò Usagi, seria -dev’esserci qualcosa di più in te! Dev’esserci una ragione dietro alla tua brama di potere!…
-A proposito di potere, per caso è tuo questo?
Eudial agitò una delle sue otto code, che come un tentacolo teneva stretto lo scettro di Sailor Moon.
-Ho sentito che ne hai biso…
-MOON TIARA ACTION!!!
Il disco di luce graffiò ad un occhio Eudial. Questo bastò a distrarla per permettere a Sailor Moon di balzare in avanti e recuperare il maltolto, ma la strega riprese immediatamente il controllo e strinse un artiglio attorno al collo della guerriera, soffocandola.
-Ti farò rimpiangere di essere uscita dal coma, Sailor Moon!
Eudial strinse le palpebre, e subito il corpo di Usagi fu avvolto da fiamme che la fecero strillare di dolore.
-Lasciala stare!- gridò Naruto. Eudial non gli prestò nemmeno attenzione, ma quando sentì uno shuriken lanciato dal ninja rimbalzare sul suo esoscheletro, gli rispose scaraventandogli contro Usagi stessa. Il ninja cadde su un fianco, mentre la sailor, privata dei sensi dalla morsa della strega e dalle sue fiamme, rotolò oltre il bordo dell’asteroide: immediatamente Naruto si sporse e allungò una mano, ma riuscì solo a vedere l’alleata precipitare inerme nella nebbia sulfurea sottostante.
-NO!
Eudial fu tentata di infierire di nuovo su Naruto, avendone la possibilità, ma riuscì a trattenersi, e schioccate le dita chiamò a sé il Naruto oscuro, che la raggiunse con un salto.
-Lascio a te il compito di sorvegliare questo idiota. Se fa una mossa sospetta, uccidilo.
Detto ciò, la strega si sporse dal bordo dell’asteroide e guardò in basso.
-Se io sapessi volare, ti avrei già raggiunta per strapparti le ali e anticipare qualsiasi contromossa tu stia escogitando. Peccato, Sailor Moon. Evidentemente, era destino che andasse in questo modo.
Il corpo della strega iniziò a tremare, le otto code fremettero, e la maschera, circondata da un alone rosso, si ricostruì e spalancò le fauci, dalle quali fu sparato un raggio letale.
Il colpo si schiantò sulla Terra. Pur non vedendo nulla, Eudial fu certa che ogni cosa al di sotto dei suoi piedi fosse stata incenerita.

-E ora, pensiamo a Tsunade.
Senza più guardare indietro, Eudial risalì la fascia di asteroidi con dei salti.
Dal canto suo, Naruto rimase immobile a fissare il vuoto, per dei secondi che sembravano un’eternità. Era ormai convinto che Sailor Moon fosse stata uccisa, quando in fondo alla nebbia intravide un minuscolo luccichio farsi sempre più lontano. Questo gli ridiede un po’ di carica.
“Sì… Sì! Sta tornando a terra per preparare un contrattacco a sorpresa, non può essere che così! …beh, io non sarò da meno!”
Ringalluzzito il biondo si rialzò, salvo poi congelarsi quando si ricordò del clone oscuro che lo sorvegliava. Per sua fortuna, però, questi si limitò a fissarlo mantenendosi in posizione d’attacco.
“Giusto, Eudial gli ha ordinato di uccidermi solo nel caso io faccia qualche mossa sospetta! Questo mi da comunque pochi secondi… se voglio salvare nonna Tsunade.”
Naruto guardò verso l’alto. Sette meteoriti sopra di lui, intravide dei lampi di fuoco, ed intuì che Eudial stesse torturando il Quinto Hokage.
“Bene, diamoci da fare!”
Per prima cosa, si mise una mano nelle tasche, contando gli shuriken e i kunai che gli erano rimasti; quindi, raccolse da terra tre pietre e le mise insieme alle sue armi.
“Okay, sono pronto. Uno, due, tre…” -KAGE BUNSHIN NO JUTSU!!!
Rapido, Naruto aizzò contro il nemico sei cloni, si girò velocemente e lanciò con tutte le sue forze una pietra sull’asteroide superiore, quindi attuò con essa la tecnica della sostituzione, per ritrovarcisi sopra.
-Ce… ce l’ho fatta! Ha funzionato! D’altronde non avevo altra scelta, non essendo in grado di fare salti così alti! Ma questo vale anche per te, vero, amic… Oh.
Voltandosi, Naruto scoprì che il suo sosia malvagio si era già sbarazzato delle copie e lo stava per raggiungere con un balzo agilissimo.
-KAGE BUNSHIN NO JUTSU!!!
Un altro gruppo di cloni fu sguinzagliato, e Naruto lanciò un’altra pietra verso l’alto e ripeté la strategia, lasciando su ogni asteroide altri quattro o cinque cloni per essere sicuro di rallentare l’ascesa del nemico.
Giunto a soli tre asteroidi dal raggiungere la cima, il ninja si fermò qualche secondo per rifiatare. Aveva già le dita strette su uno shuriken da lanciare, quando riecheggiarono nella sua testa le parole di Usagi.
“Se ho degli amici… Se ho degli amici… Ma che razza di domande sono? Ma certo che ne ho!”
Lanciò il kunai, e si sostituì ad esso.
“E non ho certo dovuto “immedesimarmi e provare empatia” per guadagnarmi la loro amicizia!”
Fece per evocare altri cloni, Naruto. Quando, improvvisamente, si sentì di colpo un idiota.
Sasuke. Gaara. Entrambi, come lui, portavano dentro una grande sofferenza. Per entrambi, Naruto aveva dovuto capirne a fondo il dolore e condividerlo, prima di iniziare anche solo un approccio che lo avrebbe portato a diventare loro amico.
Ma non era tutto. C’era stato un altro caso. Un’altra occasione, avvenuta ancora prima di conoscere Gaara, in cui Naruto aveva provato empatia per qualcuno.
Nella sua prima vera missione da ninja, insieme a Kakashi, Sasuke e Sakura, aveva dovuto affrontare due pericolosi assassini di nome Zabuza e Haku al soldo di un boss criminale. Quei due ninja sembravano spietati, addirittura senz’anima… ma quando Haku fece da scudo umano a Zabuza per salvarlo da un colpo letale di Kakashi e morire al suo posto, Naruto comprese quanto i due fossero legati l’un l’altro, e quanto Zabuza stesse soffrendo per la morte del compagno.
“Allora, ero ancora convinto che Haku avesse ucciso Sasuke… Eppure ho saputo anteporre il mio dispiacere per la sofferenza dei miei nemici alla mia stessa rabbia. In un certo senso, mi sono comportato proprio come Sailor Moon ha detto. Ma allora, perché… Perché con Eudial non sono stato capace di ripetermi? Sono forse… cambiato io? Eppure, avevo anche bene in mente il sogno di pace di mio padre e dell’eremita porcello! Perché non sono riuscito ad avvicinarmi al cuore del nemico?…”
I visi sorridenti e raggianti di Minato e Jiraiya apparvero nella mente dell’Uzumaki. Erano incoraggianti e amorevoli, erano gli sguardi che ogni padre e ogni mentore orgoglioso avrebbe rivolto al loro figlio e allievo prediletto… ma il loro ricordo fece provare a Naruto una sensazione fastidiosa, spiacevole.
Il ragazzo strinse i denti, odiandosi per quello che aveva appena realizzato.
“…perché non ero più me stesso. Ero… ero talmente concentrato sul far avverare i sogni dei miei mentori, che mi sono dimenticato di pensare con la mia testa. Quando ho conosciuto Sasuke, Haku, Zabuza e Gaara, non sapevo ancora di essere il figlio del Quarto Hokage. Non sapevo ancora di essere il ragazzo scelto dalla profezia di un vecchio saggio. E certamente, non mi sentivo condizionato dall’esaudire il sogno di qualcun altro. Io ero semplicemente Naruto Uzumaki, un orfano figlio di nessuno desideroso di sovvertire il destino e cambiare il mondo dei ninja seguendo solo le mie regole!”
Con la coda dell’occhio Naruto fissò il suo sosia demoniaco, trovandolo ad appena un asteroide di distanza. Anch’egli stanco, stava subendo calci alla schiena da parte dei cloni, che lo stavano proiettando verso l’alto come per serviglielo.
“Papà, eremita porcello… Vi voglio bene, e sarò sempre grato per quello che avete fatto per me… Ma non voglio perdere la mia indipendenza. Se un giorno diventerò Hokage e migliorerò il mondo, e potete scommetterci che accadrà, sarà solo grazie al mio impegno, alle mie scelte… e all’aiuto dei miei amici!” -UZUMAKI NARUTO RENDAN!!!
Lanciato un altro kunai, il ninja compì un balzo e assestò al nemico un calcio in caduta sullo stomaco, facendolo precipitare nel vuoto, per poi sostituirsi immediatamente al kunai e continuare la scalata.
“Tenga duro, nonna Tsunade! Il vero Naruto Uzumaki sta venendo a salvarla!”

Nello stesso istante, il balenio che Naruto aveva intravisto nella nebbia… si spense.

-Sei un soggetto interessante, Tsunade…
Eudial sparò con una mano una sfera di fuoco sulla donna.
-…l’impressione di vecchia ubriacona che mi avevi lasciato la prima volta che ti ho vista era sbagliata, evidentemente…
Un’altra sfera.
-…sei stata pugnalata alla schiena, e ti sei rigenerata in pochi secondi…
Un’altra.
-…un’abilità che impallidisce di fronte a quella che mi ha conferito il chakra del demone volpe, sia chiaro, ma comunque pericolosa per i miei piani!
E un’altra ancora. Quest’ultima, dopo aver arso la pelle della donna, si trasformò in una piccola gabbia che ad intervalli precisi la colpiva ancora con piccole ma consistenti fiammate, dalle quali Tsunade continuava a risanarsi senza però aver modo di reagire.
-Non compiangerti, Tsunade, non sei certo la prima ad aver subito una simile tortura. Secondo la mitologia greca, per aver osato sfidare gli dei un umano come te fu costretto a farsi divorare il fegato da un’aquila e rigenerarsi all’infinito. La domanda è… quanto riuscirai a resistere, tu?
La strega si mise sulle quattro zampe, e come una leonessa affamata girò intorno alla sua preda.
-Sono indecisa. Vorrei lasciarti vivere come chiunque altro per poter assistere al mio trionfo, ma come fare per essere certa che tu non vada in giro a divulgare il tuo segreto? Strapparti la lingua e le mani mi sembra troppo estremo, ma d’altronde a mali estremi… ?
In quella, sull’asteroide si arrampicò il clone malvagio di Naruto. Eudial lo guardò, e sorrise: in una mano, il clone teneva stretta una maglia nera e arancione, strappata in più punti.
-Alla fine hai dovuto ammazzarlo, vedo. …mi dispiace, mi dispiace davvero, non aver potuto assistere di persona all’evento. Ma che ci posso fare, così va il mondo. Il tuo compito è finito, puoi tornare da dove sei venuto.
Eudial aprì le costole dell’esoscheletro. Il clone fece qualche passo in avanti, per rientrarci. Quindi abbozzò un sorriso storto.
-RASENGAN!!!
La sfera di chakra si affossò nel ventre esposto della strega, che fu spinta oltre il bordo della piattaforma.

Mamoru avvertì un sussulto. Lo stesso sussulto che provarono all’unisono anche le otto guerriere sailor.
Per un brevissimo istante, come se avesse voluto lasciare loro un messaggio, il viso addormentato di Usagi era apparso nelle loro menti.
-Sailor Moon… sta… sta morendo- sentenziò Sailor Pluto, con la voce ridotta a un sussurro -e non possiamo fare nulla per aiutarla…

Lesto, Naruto riprese le sue vere sembianze, si tuffò nella gabbia e spinse Tsunade e sé stesso al di fuori. La pelle della donna era piena di ustioni, e anche se queste cominciavano a sparire, sembrava proprio che la donna fosse stata spinta al suo limite.
-Nonna Tsunade! Nonna Tsunade, come sta? Mi risponda, la prego!
-…Na-Naruto… Dov’è Sailor Moon?
-Arriverà, arriverà presto! Ce la fa a camminare? Dobbiamo andarcene da qui!
A fatica l’Hokage si aggrappò al collo del ragazzo e si rialzò, per poi crollare di nuovo. Naruto le prese allora un braccio e lo mise dietro le spalle per aiutarla, ma non poté fare un passo di più. Una tripla sferzata di chakra li atterrò entrambi al tappeto.

-No… Non finirà così… Non finirà così! POTERE DELLA TERRA!!!
Con la coda dell’occhio, Setsuna vide Endymion avvolgersi di un alone dorato e concentrare la sua energia al massimo. Un alone simile balenò anche nella nebbia all’interno della barriera ottagonale, ma rimase acceso per non più di qualche secondo.
-Principe… Mamoru, che cosa hai fatto?!
-Le ho passato tutta la mia energia- rispose il ragazzo, che, caduto in ginocchio per lo sforzo, era ritornato alle sue sembianze da civile -volevo salvarle la vita… ma non è bastato…
-E allora ti daremo una mano anche noi!
La voce di Sailor Venus riecheggiò nelle loro teste, e le voci delle sue amiche le diedero manforte.
-Ehi, un momento- fece Sailor Jupiter -da quando siamo in grado di usare la telecinesi?
-Probabilmente- ipotizzò Sailor Mercury -per il fatto che le nostre menti sono collegate dalla barriera…
-Barriera che verrà distrutta se passeremo la nostra energia a Sailor Moon!- ribadì Sailor Pluto -il demone volpe scatenerà la sua furia su tutti noi, non ci avete pensato?

-Allora è vero quel che si dice, l’erba cattiva non muore mai…
Tornata sul meteorite, Eudial avanzò rabbiosa verso Naruto. Ad ogni passo della strega, un’onda invisibile di fuoco colpiva il ninja e Tsunade, tenendoli schiacciati al suolo.
-…ma c’è sempre una prima volta per ogni cosa. Goditi pure questo momento, Naruto, perché sarà l’ultimo della tua vita! A meno che tu…
-A meno che io non decida di arrendermi e vederti salire al potere, giusto? Beh…
Naruto lanciò l’ultimo shuriken rimastogli contro la nemica. Ella innervosita rispose con un raggio, ma l’Uzumaki prese Tsunade per un braccio, schivò il colpo, e rivolse a Eudial un dito medio.
-Te lo puoi scordare! BUNSHIN NO JUTSU!!!
Evocato un unico clone, Naruto creò insieme a lui un normale Rasengan.

-Setsuna!- gridò Sailor Uranus, genuinamente arrabbiata -hai paura di morire? Preferisci avere salva la TUA vita rispetto a quella di Usagi?
-No, no! Io ho paura… ho paura che VOI perdiate la vostra vita! Se dipendesse solo da me, non esiterei a sacrificarmi per lei! Ma siamo… siete coinvolte tutte quante! Come posso…

-FIRE BUSTER!!!
Eudial vomitò dalla maschera un raggio enorme, da cui Naruto fece scudo a sé stesso e a Tsunade con il suo Rasengan.

-Se permetti, Sailor Pluto, desidero caricare sulle mie spalle la tua responsabilità ancora una volta.
Era stata la voce di Gaara a parlare.
A bordo di una piattaforma di sabbia, il ninja di Suna percorse il perimetro della barriera delle sailor e con le mani comandò ogni granello di terra, sabbia e polvere presente nelle vicinanze. Il materiale a sua disposizione tremò, si sollevò, si mosse a protezione delle sailor: costruì intorno a loro una piccola cupola, e intorno alla barriera un’ulteriore muraglia che si innalzò per una ventina di metri circa.
-Gaara!- gridò Sailor Uranus -sei sicuro di quello che stai facendo?
-Ho già affrontato il Kyuubi in passato. Lo conosco poco, ma ce la metterò tutta per resistergli e per proteggervi. Procedete ora, Sailor Moon ha bisogno di voi!
Fatto un respiro profondo, le guerriere annuirono.
-POTERE DI MARTE…

-Sei solo un patetico ipocrita! Proclami di aver imparato la lezione, ma guardati! Sei rimasto solo e senza speranze di sconfiggermi, ma nonostante ciò continui ostinatamente a opporti a me, convinto che la famigerata profezia ti doni una sorta di invincibilità! Muori, una volta per tutte!
La pressione fece crollare Naruto su un ginocchio, ma il ninja non desistette.
-La profezia non c’entra più niente, ora! Io non combatto perché so di vincere, no, io combatto perché DEVO vincere! E poi… io non sono solo!…

-POTERE DI MERCURIO…
-POTERE DI VENERE…
-POTERE DI GIOVE…

Naruto gettò uno sguardo alle sue spalle, ammiccando a Tsunade.
In quella, il ragazzo si rese conto che la vista gli si stava gradatamente annebbiando; come se non bastasse il Rasengan nella sua mano, sopraffatto dal fuoco di Eudial, si stava rimpicciolendo fino alle dimensioni di una fiammella azzurra.
-Ho tanti amici, e tanti maestri che mi vogliono bene e mi sostengono. Finché saprò che ci sono… Finché avrò l’umiltà di considerarmi un loro pari, e non un prescelto…

-POTERE DI URANO…
-POTERE DI NETTUNO…

Eudial intensificò il suo raggio. Quello fu l’ultimo colpo che Naruto riuscì a sostenere, prima di crollare all’indietro.

-POTERE DI PLUTONE…

“…io non sarò mai solo… mai…”

-POTERE DI SATURNO!!!

La spirale di asteroidi fu avvolta da una colonna di energia, buia e accecante al tempo stesso come un’eclissi di sole, innalzatasi dalla Terra. Come vi entrò in contatto, il fuoco di Eudial fu debellato all’istante, e la strega stessa fu respinta all’indietro, oltre il bordo della piattaforma, da una forza invisibile.
-Che… cosa… AAAARGH!!!
Sentendosi mancare la terra sotto i piedi la ragazza appellò l’aiuto del chakra della volpe, che sollecitata al limite le permise di levitare a mezz’aria.
-Uuh… Ti… ti ringrazio… Cosa è successo?!?
La strega notò che la misteriosa colonna di luce che l’aveva colpita era già scomparsa, ma non solo: guardando in giù, scoprì che anche la barriera creata dalle sailor per contenerla era sparita nel nulla.
-Mph. A quanto pare le marinarette hanno sparato la loro ultima cartuccia, mancando però il bersaglio. È un vero peccato, per voi due.
Eudial rialzò lo sguardo su Naruto e Tsunade, entrambi salvi dalle fiamme ma distesi immobili sul piatto asteroide, e estremamente indeboliti. Con le forze che le restavano il Quinto Hokage stava lentamente strisciando verso l’Uzumaki, forse con l’intenzione di curarlo.
-Voi ninja, non vi arrendete mai nemmeno di fronte a morte certa… Siete… Disgustosi… FIRE BUSTER!!!

-…no… Non è vero… Non è possibile…

Un attimo prima che il colpo andasse a segno, tra la strega e i ninja si frappose un globo di luce accecante come il sole, contro cui il fuoco si estinse.
Era Sailor Moon, tornata nel pieno delle forze grazie all’energia di tutte le altre guerriere e del principe Endymion. A dimostrazione di ciò, le sue ali angeliche erano diventate ancora più grandi e imponenti, e tra le mani teneva stretto un nuovo, scintillante e potente scettro.

Eudial accennò a sparare un secondo raggio, ma si fermò, rifiutandosi anche solo di ricordare la notte in cui era stata sconfitta alla cattedrale marina.
-Ero convinta che non saresti sopravvissuta! Come hai fatto a…
-Le mie amiche, e il mio amato. Hanno rinunciato alla barriera per passare la loro energia a me. E di questo gliene sono grata.
-Come… come sarebbe a dire?
Tsunade si sporse dall’asteroide; superato in fretta lo stupore di ritrovarsi a parecchi chilometri dalla Terra, anche lei si stupì nel non vedere più la barriera di contenimento che lei stessa aveva richiesto.
-Ti ringrazio per averci salvato, Sailor Moon, ma adesso come faremo a sopprimere la volpe?…
-Basterò io.
Con queste due parole, Sailor Moon sollevò lo scettro dinnanzi a sé.
Il momento era giunto.
-Sei riuscita a resistere al mio colpo migliore, ma ora le cose sono diverse per te e per me. Ora dovrai vedertela con tutte le guerriere sailor allo stesso tempo, e non potrai sopravvivere!…
Eudial abbassò la testa, come sconfitta.
Invece, presa da violenti spasmi, scoppiò in una risata.
-Sailor Moon, oh Sailor Moon… ora tu sei al massimo dei tuoi poteri, è vero… Ma se sei in grado di contare, avrai capito che io non ho ancora esaurito le carte a mia disposizione!
Il rivestimento di chakra e l’armatura si ingigantirono. Alle otto code della volpe si aggiunse, con un’esplosione di energia, la nona ed ultima.
Eudial sollevò le braccia al cielo, e così fecero le nove code: dalle loro punte partirono dei raggi di chakra, che confluirono per creare una sfera.
-…non è ancora finita Eudial! SILVER MOON…
-Aspetta!
Sailor Moon fu bloccata per un polso, da Naruto.
-Naruto, lasciami subito! Non hai ancora capito…
-Invece sì, Sailor Moon. Grazie alla tua strigliata ho aperto gli occhi, e ti ringrazio. Stavo per rammollirmi, stavo… stavo per diventare proprio come Eudial, ma ho capito i miei errori, e per questo ora ti voglio aiutare davvero, passandoti il mio chakra.
Sorridendo, il ragazzo porse nelle mani della sailor la fiammella azzurra che era il suo Rasengan, e con le sue mani la manipolò, invitando l’alleata ad imitare i suoi gesti.
-La tua magia e quella delle tue amiche è potente, ma non è formata di chakra, non potrà competere con quello del demone. Se però ve ne infondo anche solo una parte, sono certo che le cose cambieranno! Dobbiamo provarci!
Sulle prime dubbiosa, Usagi lasciò confluire il potere che le sue amiche e Mamoru le avevano donato nella piccola fiammella. Come predetto da Naruto, essa ricrebbe, più potente che mai.
-Non posso crederci… sta… sta funzionando!
Unite e rafforzate dal chakra, le nove luci corrispondenti all’energia delle sailor e di Endymion presero a roteare ed orbitare intorno al centro della sfera azzurra e argentea, che in breve tempo raggiunse le sue massime dimensioni. Era ancora più piccola del colpo che stava preparando Eudial, eppure lo stesso Naruto percepì in essa una potenza inimmaginabile, schiacciante, spaventosa.
Una potenza tale che il ninja fu tentato di indietreggiare e lasciare a Usagi.
-Non devi averne paura- lo rassicurò lei, intuendo il pensiero di Naruto -questo potere, nelle mie mani, avrà lo stesso effetto purificante del cristallo d’argento.
-Ah… Ah, ottimo! Allora…
-Ma nelle tue mani, rimarrà stabile. Io non so come manipolare il chakra, Naruto, ho bisogno ancora del tuo aiuto!
L’Uzumaki deglutì, intimorito. Ma nonostante la paura, si affiancò alla sua nuova amica, che lo rassicurò con un sorriso.
-Allora, sei con me?
-…sono con te, Sailor Moon. E grazie ancora.
I due eroi alzarono le braccia all'unisono. Sopra le loro teste vorticava un sistema solare in miniatura, pronto per essere scagliato.
Dall'altra parte, la sfera nata dal chakra di tutte e nove le code del demone aveva raggiunto le dimensioni di una stella.
-Ho cercato in tutti i modi di andarci piano e costringervi alla resa- proclamò Eudial -ma se voi due non volete sopravvivere per vedere in che modo dominerò il mondo... PEGGIO PER VOI! CATASTROPHE!!!
Il colpo finale di Eudial fu lanciato.
-Adesso, Naruto!
Senza paura, a loro volta il ninja e la sailor si lanciarono in avanti, per dare maggiore spinta alla loro creazione.
-SOLAR… SYSTEM... RASENGAN!!!

Sia dalla Terra che dallo spazio, le due forze contrastanti apparivano come due piccoli pianeti in rotta di collisione.
Per interminabili minuti, la luce rossa e quella argentea furono bloccate in una prova di resistenza che nessuna delle due forze in gioco era intenzionata a perdere. Naruto e Usagi si sentirono le braccia tremare pericolosamente, come fossero sul punto di essere accartocciate dalla pressione, ma strinsero i denti ed avanzarono. La loro determinazione alla fine fu premiata: come la goccia che scava nella pietra, il loro Rasengan erose lo strato esteriore di chakra di Catastrophe e ci scavò dentro, senza però essere cancellato a sua volta.
Naruto quasi si mise a ridere speranzoso, ma dovette subito serrare la bocca e gli occhi così come Usagi: i due ora si trovavano all'interno di Catastrophe, e giunti nel suo cuore sentirono il chakra circostante chiudersi dietro di loro per inglobarli. Fu come attraversare le fiamme dell'inferno.

-Non... possiamo... mollare... proprio... adesso… POTERE DEL CRISTALLO D'ARGENTO!!!

Sailor Moon rilasciò l'ultimo elemento mancante. Supportato dal chakra azzurro di Naruto, il cristallo avvolse entrambi nella loro luce, respinse le fiamme, e illuminò a giorno il cielo di tutto il continente.

Eudial capì di aver perso nel momento in cui Catastrophe fu spazzata via.
Per lo shock, la strega non ebbe nemmeno la forza di muoversi o anche solo di gridare.
Semplicemente, lasciò che il Solar System Rasengan la fagocitasse.
L'esoscheletro d'ossa le fu polverizzato. Lo strato di chakra le fu strappato dal corpo da una mano invisibile. I sensi le furono spenti uno ad uno.
Privata di tutto, Eudial precipitò nel vuoto.
L'ultima cosa che vide, prime di chiudere gli occhi, fu l'immagine di Sailor Moon e Naruto, con una piccola stella rossa fra le mani.

Il cristallo del cuore della volpe era libero.

La grande battaglia contro le streghe si era finalmente conclusa.

  
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