Anime & Manga > BeyBlade
Segui la storia  |       
Autore: Bea_chan    21/03/2005    2 recensioni
Il Monastero... Luogo di sofferenza, di odio, di prigionia. La vita... Forse ancor più fredda e crudele. Una storia romantica, avventurosa, triste... Una storia che insegna a non dimenticare quanto il passato possa far male... Senza amicizia, non ci sarà futuro... *ripubblicata*
Genere: Avventura, Azione, Dark, Drammatico, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Takao Kinomiya, Max Mizuhara, Kei Hiwatari, Rei Kon, Professor Kappa, Hilary, Boris, Yuri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
12

12.Un brutto imprevisto

L'ufficio di Vorkof non era mai stato tanto silenzioso.
L'uomo camminava avanti e indietro, davanti alla scrivania, calpestando la pietra con un sordo tonfo. E Yuri era lì.
In piedi, impassibile, scrutando l'uomo sotto la maschera.
-Dunque...- cominciò Vorkof, sempre camminando -Dunque... dunque...-
Yuri reprimette a sforzo la voglia di dire "Dunque cosa" ma si trattenne.
-Oggi è il giorno... In cui tu, Yuri Ivanov, un patetico e insignificante blader... puoi diventare qualcuno... E puoi dimostrare la tua forza davanti a tutti, davanti al mondo intero... Ma...- si bloccò, piazzandosi davanti a lui -non accetterò... fallimenti... Questa è la tua ultima possibilità, hai già toccato il fondo con quella stupida... ragazzina... Ma ti ho dato la possibilità di riscattarti... Non gettarla al vento...-
Yuri annuì, mordendosi la lingua, cercando di reprimere nuovamente quella vocina, che poteva rivelarsi molto pericolosa.
Vorkof si sentì soddisfatto e si risedette alla scrivania.
-Potrei andare signore...?-
-Si, ma esigo che tu vada in palestra ad allenarti, chiamerò Vlad... Devi vincere ragazzo, ad ogni costo...-
Chiamò Vlad con un campanello che arrivò subito, prendendo Yuri da sotto i gomiti e guidandolo nei sotterranei.
-Mi lasci, so camminare anche da solo...- sbuffò Yuri strappando la presa e avviandosi da solo.
Mentre camminavano nel corridoio, Yuri si rivolse all'uomo
-Mi dica cosa devo fare, non ho bisogno che mi stia a controllare-
-Voglio che fai 50 flessioni per dieci volte e poi usa le macchine, senza lamentele...- diceva Vlad mentre apriva la porta della palestra.
-D'accordo... Arrivederci!- Yuri entrò e si chiuse la porta alle spalle.
-Arriverà il giorno, ragazzino... In cui la pagherai...- rimuginava l'uomo mentre se ne andava.

-Manca solo un'ora all'incontro, Yuri dovrebbe avere finito di allenarsi... come mai ci mette tanto?- pensava Ayumi appoggiata al portone d'ingresso mentre si dondolava sui talloni impaziente.
Ivan e Sergej si erano già avviati allo stadio, non avevano neanche voluto guardarla in faccia.
Probabilmente neanche a loro era andata giù questa cosa...
-Basta io vado nei sotterranei!- esclamò Ayumi, avviandosi decisa verso la sala.
Scendendo le scale sentiva troppo silenzio, cosa strana. Di solito si udivano i rumori delle macchine o i respiri affannosi dei blader che si allenavano.
-Ma che cavolo...-
Arrivata davanti alla porta della palestra si fermò.
Cercava di ascoltare se c'era almeno qualcuno che si stava allenando oppure no.
Decise di entrare
-Yuri! Cosa...- ma si bloccò -E tu... Tu chi saresti? Non sei mica...-

Yuri aveva deciso di non allenarsi, non avrebbe obbedito a Vorkof e ora... camminava lentamente verso lo stadio.
La strada era pervasa dalle chiacchiere della gente allegra, le viuzze piene di luci e colori. Ma non vedeva nulla di tutto questo.
Avanzava a testa bassa, guardando fisso le scarpe che affondavano e riemergevano nella neve.
La finale... La finale!
Avrebbe dovuto vincere, ad ogni costo.
E come aveva detto Ayumi "Ci vuole vita, per amare la vita!" lui doveva gettare il passato alle spalle, vivere, capire veramente chi fosse e se Boris e Kei avevano ragione.
E poi... cosa avrebbe fatto?
Avrebbe dimenticato anni e anni di odio incondizionato per una persona?
Avrebbe semplicemente chiesto "scusa, mi dispiace", fine della storia?
No... Non credeva di esserne capace.
E forse è la verità. Quando per anni una persona vive di vendetta, si sazia di questa invece che di pane, non può più liberarsi di essa.
E anche se la realizzi, dopo non avrai più niente da fare, niente avrà più un senso.
-Ma io non vivo solo per vendetta... Ho Ayumi...- pensò Yuri.
Già... Forse la ragazza aveva mitigato il suo animo, impedendo che questo si logorasse del tutto per un'inutile vendetta.
Perchè probabilmente era inutile.
Ma oggi si chiariranno molte cose. Tutti i dubbi, le incertezze, i rancori...
Verranno a meno.
E chissà se la vendetta abbandonerà il cuore di Yuri. Si spera...

*
-Allora Kei! Sei pronto? Sei carico? Non so come fai a rimanere così calmo, io sto letteralmente esplodendo!- esclamava Takao.
Lui e tutti i suoi compagni, Boris compreso, erano seduti in panchina, attendendo che il loro compagno scendesse in campo contro i russi.
Probabilmente avrebbe affrontato quello con i capelli rossi, Yuri.
Ma in panchina c'erano solo Ivan e Sergej, di Ayumi ma soprattutto di Yuri non c'era traccia.
Boris guardava preoccupato la panchina dei suoi amici
-Dove possono essere finiti Yuri e Ayumi?-
-Ehi, qualcosa non va?- chiese Kei sedendosi di fianco a lui.
Boris scosse la testa
-Stavo solo pensando dove fossero...-
-Yuri e Ayumi?- finì per lui la frase Ivan, che nel frattempo si era avvicinato con Sergej.
Tutti si alzarono
-Cosa volete?- chiese ringhiando Rei.
Hilary stava in disparte, impaurita dalla stazza di Sergej.
-Già! Cosa vi porta dalle nostre parti?- chiese sarcastico Max.
Takao si avvicinò
-E ora che ci penso... Dove sono gli altri due vostri compagni? Kei si deve...-
-Zitto moccioso petulante... Noi siamo venuti qui per parlare con Boris e Kei...- disse stancamente Sergej.
Questi ultimi sobbalzarono.
-Allora, non avete sentito? Seguiteci!- intimò Ivan.
Boris lo seguì ma Kei era incerto. Poi decise di andare lo stesso, tanto la finale, finchè non fosse arrivato Yuri, non si sarebbe disputata.
E fin'ora, di Yuri neanche l'ombra...
-Ehi! Quelli si allontanano! Che facciamo?- chiese Max.
Takao ghignò
-Sapete cos'è il "pedinamento"?-
-Ma Takao! Vuoi sentire a tal punto quello che dicono?- chiese scandalizzata Hilary.
-Io concordo con Takao, non avete sentito quello che Boris ha detto ieri sera? E' probabile che quello li, Yuri, abbia cercato di salvare Ayumi! Voglio sapere cosa è successo!- intervenne Rei concitato.
-E poi Kei non ci direbbe niente...- fece notare il prof K.
In silenzio si guardarono, sogghignando, e poi corsero subito dietro al quartetto, decisi a seguirli.

*
-Non... non può essere! Non tu, non qua!! Credevo che... che...-
-Che cosa, stupida ragazzina? Credevi di esserti liberata così facilmente di me? Ahahahah!!- lo sconosciuto sbottò in una risata minacciosa -Ci vuole ben altro che un po' di ghiaccio per fermare me...- sibilò poi.
Ayumi si ritrasse
-Non so perchè sei tornato e non intendo saperlo... Ma esigo che te ne vada da qui o sarò...-
-Sarai costretta a chiedere aiuto, vero, povera bambina indifesa? Vedo che non hai perso il tuo solito carattere... Credevo che fossi cambiata da come eri anni fa... Invece, sei sempre la stessa mocciosetta paurosa...- la canzonò quello.
Ayumi si rabbuiò
-Non osare venire a fare la paternale a me, schifoso bastardo...- ringhiò la ragazza.
-Oh, la micina tira fuori le unghie? Buona gattina, so io come calmare il tuo bollente spirito...- ridacchiò avvicinandosi ad Ayumi. Questa arretrò fino al muro
-Stai indietro! Ti avverto, non costringermi a farti male...-
-Vediamo allora!- la incitò lo sconosciuto.
Ayumi estrasse il suo bey e lo lanciò
-Vai Devil!! Facciamo vedere a questo sbruffone di cosa siamo capaci!- urlò.
Ayumi mentre il chip esplodeva di luce infuocata e ne usciva il solito cavallo.
Lo sconosciuto sembrò spaventato.
-Ahahaha!! Che c'è amico? Hai paura del mio bit-power? E fai bene!! Vai, EVIL ATTAK!!- urlò Ayumi stringendo i pugni, mentre Devil riluceva di luce scarlatta.
Ma l'incappucciato si riprese
-Povera sciocca!! Forza Ade! Facciamole vedere cosa vuol dire usare un bitpower!!- e lanciò un bey rosso sangue.
Subito dal chip ne uscì la creatura più strana che Ayumi avesse mai visto. Uno strano dragone, non come il drago azzurro ma molto, molto più grande e con ali nere come il cuoio.
-Demon!! ATTACCO INFERNO!!!- la stanza si riempì di fiamme sputate dalla bocca del dragone.
Il bey della ragazza era in mezzo alle fiamme e anche lei... era in trappola.
-Accetta la realtà... Tu non sei di questo posto, vieni con le buone o ti pentirai di avermi detto no... L'hai fatto una volta... Lo puoi rifare...- l'incappucciato avanzò verso Ayumi, fino a trovarsi ad un metro da lei.
Ayumi lo guardò con odio
-Piuttosto l'inferno!- sibilò velenosa.
Lo sconosciuto sbottò in una risata crudele, come mai la ragazza ne aveva sentite
-Ma ci sei già dentro...-
E dopo...il buio...

*
-Allora... Cosa è successo a Yuri e Ayumi?- chiese Boris una volta che furono arrivati sulla terrazza. Ivan e Sergej stettero zitti.
Kei si appoggiò alla ringhiera
-Allora? Lo voglio sapere pure io! Se mi avete chiamato un motivo ci sarà...- disse il ragazzo.
Ivan cominciò a parlare
-Ayumi doveva essere cacciata fuori dal Monastero ma Yuri...-
-No, aspetta! Fammi indovinare... Yuri ha difeso Ayumi, giusto?- chiese Boris mettendo le mani avanti e interrompendolo.
Ivan annuì schifato. Kei sbarrò gli occhi
-Yuri ha... ribattuto a Vorkof?- chiese stupefatto.
-Si... E' stata quella strega a cambiare Yuri...-
-Ehi Sergej! Modera i termini...- intervenne Boris.
-Ma non ci avete spiegato dove sono finiti...- intervenne Kei.
-Ecco... Veramente non lo sappiamo neanche noi due...- disse Ivan.
Dietro un pilastro sulla terrazza, Takao, Max, Rei, Hilary e K stavano origliando la conversazione.
-Che cosa ha detto Ivan?- chiese sottovoce Hilary.
-Boh! Sembra quasi che abbia detto che non lo sa neanche il bue...- ipotizzò Takao. Rei scoppiò in una risata silenziosa e a Max si materializzò una gocciolona sulla testa.
Hilary ci rinunciò
-Prof, secondo te cosa ha detto?-
Il prof scosse la testa
-Che non sanno dove siano finiti Yuri e Ayumi... Strano, molto strano...-
-Shhh!! Zitti, stanno parlando ancora!- li freddò Rei.
Stettero in silenzio ad ascoltare...
-Come sarebbe che non sapete dove siano?! Cosa facciamo adesso?!- chiese Boris.
-Ehi frena, amico... Da quando siamo ridiventati "Noi", adesso?- chiese acido Ivan mentre Sergej annuiva.
Kei si sporse dalla ringhiera, cercando di guardare in strada, quando...
-Ehi ragazzi! C'è Yuri!- fece notare.
Tutti si precipitarono vicino alla ringhiera a guardare, compresi gli "spioni".
-E voi che ci fate qua?!- chiese arrabbiato Kei, vedendo arrivare di corsa Takao e gli altri.
-Semplice, ascoltavamo!- disse sorridendo quest'ultimo con faccia tosta.
Kei meditò vendetta ma ritornò a guardare Yuri in strada, che camminava assorto.
Ma Ayumi non c'era.
-Yuriiii!!- lo chiamò dal tetto Boris.
Il ragazzi dai capelli rossi alzò lo sguardo
-Chi c... Boris?!-
-Ascolta Yuri! Dov'è Ayumi?!- urlò in risposta il ragazzo.
Yuri sbarrò gli occhi
-Non è li allo stadio?!-
-No!! Non sappiamo dove sia finita, magari è ancora al Monastero!- intervenne Kei.
Yuri si girò indietro verso la strada appena percorsa, sperando di vedere arrivare la ragazza correndo, le guance accese dal freddo pungente e il sorriso sulle labbra.
-Nessuno l'ha vista?- chiese ai ragazzi sopra di se, che scossero la testa.
Kei parlò
-Senti Yuri, non possiamo fare la finale! Prima dobbiamo ritrovare Ayumi, sei d'accordo?-
Yuri annuì decisamente.
Doveva ritrovare la sua Ayumi, ad ogni costo...
-Dove sei finita, Ayu...? Dove sei...-

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > BeyBlade / Vai alla pagina dell'autore: Bea_chan