23/03/2016
17 recensioniBrivido vitale
Occhi malati, agitati da illogico furore d'azioni corrotte - sono pozzi
d'ansiosa cupidigia che bucano l'innocenza del mondo. Lo sai, sei sporca d'un desiderio indecente, tutto ciò che tocchi si contamina di te, ma non t'importa. Lui è la tua meta, salvazione incompresa, abisso di tesori sepolti, destino oscuro. Ti hanno forgiata l'odio e l'ebbrezza del potere, sogni di gloria in una stanza buia e Ardemonio nel petto. Sei una rosa nera, abbigliata nelle tenebre del tuo cuore consunto.
Il sapore del dolore t'alimenta le membra palpitanti, è brivido vitale.
Il sapore del dolore t'alimenta le membra palpitanti, è brivido vitale.
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Note dell'autrice
Bellatrix, per come la vedo io, è contaminata: è maligna e morbosamente ossessionata da Voldemort. Fare riferimento a lui per descriverne l'essenza, nella mia idea di canon, è stato inevitabile; Bellatrix è quella che è perché vuole compiacere Voldemort, per questo lui è la sua meta, salvazione incompresa (incompresa perché per lei è una ragione di vita, mentre per gli altri costituisce una rovina), abisso di tesori sepolti (riferimento agli Horcrux), destino oscuro (riferimento alla sua morte, avvenuta proprio perché stava combattendo per Voldemort).
Bellatrix è stata sedotta non solo da Voldemort, ma anche dal potere; per avere successo con le Maledizioni Senza Perdono bisogna volerle infliggere davvero: lei ricorre abilmente alla Cruciatus, perciò le deve piacere. L'odio fa riferimento ai Mezzosangue; "sogni di gloria in una stanza buia" all'addestramento impartitole da Voldemort, che le ha fatto pensare alla gloria che ne sarebbe derivata; "Ardemonio nel petto" al dolore inflittole da Voldemort durante l'addestramento con la Cruciatus, nonché all'insoddisfazione di fondo di non poter essere considerata da Voldemort sua pari; "cuore consunto" all'ossessione per il suo Signore, al male che dimora in lei, alla sua mente fuorviata.
L'ultima frase, infine, rimanda al fatto che per Bellatrix il dolore sia piacevole, ho immaginato che Voldemort le avesse scagliato la Cruciatus durante l'addestramento e, in una visione masochistica, che questo l'abbia fatta sentire viva. Bellatrix prova piacere a infliggere dolore e a subirlo: paradossalmente, per una mente folle come la sua, equivale a sentirsi vivi.
Ho scritto un papiro nelle note per evitare fraintendimenti, spero che la lettura sia stata apprezzata.
Link al contest: http://www.freeforumzone.com/d/11246143/Contest-in-Sintesi-Cosa-sai-fare-in-90-parole-IV-edizione-/discussione.aspxBellatrix, per come la vedo io, è contaminata: è maligna e morbosamente ossessionata da Voldemort. Fare riferimento a lui per descriverne l'essenza, nella mia idea di canon, è stato inevitabile; Bellatrix è quella che è perché vuole compiacere Voldemort, per questo lui è la sua meta, salvazione incompresa (incompresa perché per lei è una ragione di vita, mentre per gli altri costituisce una rovina), abisso di tesori sepolti (riferimento agli Horcrux), destino oscuro (riferimento alla sua morte, avvenuta proprio perché stava combattendo per Voldemort).
Bellatrix è stata sedotta non solo da Voldemort, ma anche dal potere; per avere successo con le Maledizioni Senza Perdono bisogna volerle infliggere davvero: lei ricorre abilmente alla Cruciatus, perciò le deve piacere. L'odio fa riferimento ai Mezzosangue; "sogni di gloria in una stanza buia" all'addestramento impartitole da Voldemort, che le ha fatto pensare alla gloria che ne sarebbe derivata; "Ardemonio nel petto" al dolore inflittole da Voldemort durante l'addestramento con la Cruciatus, nonché all'insoddisfazione di fondo di non poter essere considerata da Voldemort sua pari; "cuore consunto" all'ossessione per il suo Signore, al male che dimora in lei, alla sua mente fuorviata.
L'ultima frase, infine, rimanda al fatto che per Bellatrix il dolore sia piacevole, ho immaginato che Voldemort le avesse scagliato la Cruciatus durante l'addestramento e, in una visione masochistica, che questo l'abbia fatta sentire viva. Bellatrix prova piacere a infliggere dolore e a subirlo: paradossalmente, per una mente folle come la sua, equivale a sentirsi vivi.