Serie TV > Teen Wolf
Segui la storia  |       
Autore: ScoSt1124    24/03/2016    1 recensioni
- Ciao, io mi chiamo Stiles - disse sorridendo
- Ciao, io sono Scott - rispose l'altro
Storia sull'amicizia di Stiles e Scott sin dal primo giorno in cui si sono incontrati.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Claudia Stilinski, Melissa McCall, Sceriffo Stilinski, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Stella

 
"Le parole vanno ascoltate,
i silenzi vanno rispettati,
le emozioni vanno vissute." 

 
 


 
 
La quarta elementare non era iniziata bene; proprio per niente. Scott voleva fare qualcosa per il suo migliore amico. Ogni giorno che passava lo vedeva sempre più triste, come se qualcosa si stesse lentamente spegnendo in lui. Ed era così. La madre di Stiles aveva scoperto di essere malata solo pochi anni prima, i primi periodi non avevano detto nulla al piccolo, non sapevano come fare; ma era troppo intelligente per la sua età e aveva capito da solo che qualcosa non andava.

Stiles cercava sempre di non darlo a vedere, cercava di essere forte per sua madre, nonostante molto spesso facesse fatica a riconoscerlo; ma soprattutto voleva essere forte per suo padre, per non farlo preoccupare di altro se non di sua moglie.
Doveva sembrare troppo grande per l'età che aveva.

Dopo pochi mesi il destino, o il karma che si voglia, l'aveva portata via da se, lasciando in lui un vuoto che non sarebbe riuscito a colmare.
Vedeva il suo letto vuoto e sapeva che non si sarebbe più riempito. Si ricordava il suo sorriso dolce che era sempre pronto a confortarlo. Si ricordava di come riusciva a rincuorarlo quando qualcosa non andava e di come lo aveva tranquillizzato il primo giorno di scuola. E anche delle notti in cui dormiva nel lettone, dopo aver avuto un incubo; sapeva che ora non avrebbe potuto farlo più, non con lei, e questo gli creava una fitta allo stomaco, che presto si trasformava in lacrime.

Aveva pianto sulla spalla del padre per quasi un’ora quel giorno.
Era stato l’ultimo a vederla; erano rimasti abbracciati per un po’ e le parole che gli disse se le sarebbe portate dietro per sempre. “Non lasciare che niente o nessun ti cambi, resta sempre il bambino felice e coraggioso che sei ora. Ti voglio bene piccolo mio, e te ne vorrò sempre”
Lei era l’unica che lo capiva, che riusciva a tranquillizzarlo e rassicurarlo. Non voleva lasciarla andare, non poteva.
Si ricordò di tutte le volte in cui prima di dormire gli leggeva il piccolo principe, gli piaceva troppo come lo leggeva lei.
Aveva deciso di farle un biglietto da lasciarle sulla tomba per non farla sentire sola; aveva scelto proprio una frase del piccolo principe che gliela ricordasse.

 
 
"Mi domando se le stelle sono illuminate perché ognuno possa un giorno trovare la sua."
Io oggi ho trovato la mia, mamma.
Ti voglio bene
                   Stiles

 
 
Aveva un significato speciale quella frase, in quel momento. Suo padre gli aveva detto che era in cielo con gli angeli e che lui la poteva vedere di sera, tra la stelle; lei era la stella più luminosa.
 
La cercava ogni giorno, all’uscita da scuola, in cucina a preparare la colazione, la sera prima di dormire... ma non la trovava. Per John era diverso; lui la ritrovava sempre negli occhi del figlio, quegli occhi ambrati, gli stessi di sua moglie.
 
Non riusciva a colmare quel vuoto. A volte era talmente grande da sentirlo premere al centro del petto, fino a fargli mancare il fiato. Non respirava, chiudeva gli occhi sperando che passasse il prima possibile. Si sentiva la testa girare e le lacrime bagnargli il viso. Quando passava gli rimaneva solo il vuoto.
Una volta era successo mentre era con Scott, quest’ultimo non sapeva cosa fare. Ma riusci comunque ad aiutarlo; fece l’unica cosa che gli venne spontanea, lo abbracciò. Non fece nient’altro ma quel calore lo fece calmare.
Scott era diventato la sua ombra in quel periodo. Si ricordava quanto Stiles l’avesse aiutato quando i suoi si erano lasciati, e l’ultima cosa che voleva, era vederlo triste. A volte stava con lui interi pomeriggi, senza dire niente, aspettando che fosse lui ad iniziare a parlare se ne avesse avuta voglia.
 
La notte dormiva con il padre. John ci aveva messo un po’ a convincerlo che Claudia non si sarebbe offesa se avesse dormito qualche notte al suo posto. Voleva aiutarlo e in questo modo era riuscito a farlo dormire, dato che i primi giorni non aveva chiuso occhio. Aveva paura di dimenticarsela, di dimenticare la sua voce e i suoi sorrisi. John gli aveva fatto capire che nessuno l’avrebbe portata via dal suo cuore e che avrebbe avuto sempre lui per ricordarla.
 
Molto presto riuscì anche a trovare il modo di fargli passare gli attacchi di panico.
Ogni sera, prima di andare a dormire, andavano sul balcone a cercare la stella più luminosa. Stiles in questo modo sapeva che sua madre era lì con lui, era sempre lì a proteggerlo. Le raccontavano tutto, anche la minima cosa che fosse successa. Nei giorni di pioggia, con le nuvole, Stiles lo faceva lo stesso, perché sapeva che dietro a quegli enormi cumuli c'era comunque la sua stella più bella, sua madre, pronta ad ascoltarlo.
Era così che quel vuoto, dentro di lui, riuscì a fermarsi e non continuò a crescere.









Note: Lo so, sono cattiva. Non volevo farla morire; ma poi ho capito che se Stiles è lo Stiles che conosciamo, è per quello che gli è successo. Lo stesso vale per il fantastico rapporto che ha con il padre.
Alla prossima :) 

 


   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: ScoSt1124