Questo
capitolo si trova in successione cronologica al
chappy “Occhi”
E
riprende
quello che è successo nella storia … ma questa
volta narrata dalla parte di
Edward e non di Bella
Fragile umana?
Prov Edward
Finalmente giungemmo a casa,
Jasper aveva chiamato Carlisle
all'ospedale per dirgli di raggiungerci il prima possibile. Iniziarono
immediatamente a discutere mentre io accompagnai Alice nel bosco per
farla
tranquillizzare e aiutarla ad avere qualche visione, infondo lei sapeva
del mio
strano interesse per quella ragazza, forse anche meglio di me, quindi
aveva
preferito il mio aiuto a quello degli altri.
“Hai visto
com’era spaventata?” mi chiese in preda ai
singhiozzi
Annui, pur non riuscendo a
percepire i suoi pensieri, le sue
emozioni erano facilmente intuibili sul suo viso e quello che avevo
visto era
terrore puro
“Cosa credi le sia
successo per temerci così tanto?” non
riusciva a comprendere il motivo di quel rifiuto, la piccola Alice non
aveva
mai fatto del male a nessun umano e per quanto fosse un vampiro
conservava in
se ancora una grande ingenuità e dolcezza. Di certo non
avrei mai potuto
definirla un mostro … non lei!
“Immagino
l’incontro con un vampiro non vegetariano… ma
continuo a chiedermi come sia sopravvissuta …” il
reale mistero era quello.
“anche tu credi non sia
umana?” biascicò
“non so cosa pensare
… mi sembra così fragile … eppure il
fatto che riesca a bloccare i nostri poteri …”
lasciai la frase in sospeso.. mi
sentivo realmente confuso. Era un situazione nuova e complicata.
“Io voglio che diventi
mia amica … ero felice in quella
visione! Le volevo bene … e voglio si realizzi!”
Le feci una carezza su quella
buffa testolina e scompigliai
i capelli
“Su piccolo folletto
… concentrati e prova ad avere qualche
visione”
Circa un’ora dopo
eravamo ancora immobili nel bosco in
attesa di qualche segno o di un minimo accenno di visione, ma nulla di
nulla. A
quanto pareva era una cosa molto rara riuscire ad avere una visione su
di lei,
secondo mia sorella dipendeva dalla sicurezza del futuro e dalla
possibilità
che si potessero realizzare, il che implicava che la loro amicizia era
qualcosa
di sicuro. Ma io non ero particolarmente certo di questa teoria.
Rientrammo in
casa solo quando percepii i pensieri di mio padre che tornava
dall’ospedale
dando inizio a quella che sarebbe stata una brutta discussione, una
delle vere
e poche litigate che aveva affrontato la famiglia Cullen. Infatti era
un
qualcosa di molto sporadico, potevamo definirci una famiglia molto
unica e a
parte qualche raro e piccolo screzio c’era sempre un clima
abbastanza sereno in
casa, dato probabilmente dalla necessità di collaborare e
guardarci le spalle a
vicenda per proteggere il nostro segreto. E adesso una semplice umana
stava
scombussolando completamente le nostre vite dalla sua comparsa, se me
lo
avessero detto qualche anno fa non ci avrei mai creduto…
eppure mai dire mai!
Quando entrammo in casa colsi i
soliti pensieri di Rose e
dovetti fare una grande fatica a non saltarle addosso, iniziava ad
esagerare e
non volevo tollerare oltre. Senza lasciare il tempo a mio padre di
domandare
cosa fosse successo e del motivo di quella riunione improvvisa, Rose
prese la
parola
“Carlisle dobbiamo
eliminarla … sa troppo di noi!” sbottò
furente
“Rose non possiamo
eliminare quella povera ragazza… è solo
umana” replicò mio padre con il suo solito tono
calmo, anche se potevo
percepire una certa indignazione per quella proposta! Non avrebbe mai
fatto del
male ad un essere umano innocente, e questo mi tranquillizzò
almeno in parte
“questo non puoi
provarlo!” rispose mestamente
“Come fai a pensare che
non sia umana? Hai visto quanto è
fragile? E credi che se fosse stata pericolosa ora non ci avrebbe
attaccato?” in
realtà non ero propriamente convinto
nemmeno io delle mie parole
“ma blocca i vostri
poteri!”
“questa non è
una motivazione sufficiente per non
considerarla umana!” ribadii sentivo di aver insinuato
l’incertezza nei suoi
pensieri ed esultai mentalmente
“e cosa credi dovremmo
fare?” mi chiese con aria di sfida.
Rimasi in silenzio, non ero in
grado di darle una risposta! Non
sapevo cosa sarebbe stato giusto fare
Mio padre accertatosi che non
avessi idee migliori propose
le uniche alternative che considerava plausibili “le
soluzioni non sono molte…
o restiamo tenendoci a distanza da lei oppure lasciamo immediatamente
Forks”
*no, io non voglio! Devo diventare
sua amica* il pensiero allarmato
di Alice mi colpì e stranamente i miei non erano poi
così diversi dai suoi. Quella
ragazza mi attraeva, mi incuriosiva e io desideravo scoprire qualcosa
di lei. Non
sapevo bene cosa potesse esserne la causa, ma l’idea di
partire mi provocava
uno strano dolore al petto.
“Non ho intenzione di
lasciare Forks per una stupida umana”
sibilò Rose
“allora dobbiamo restare
… ma nessuno le farà del male”
risposi soddisfatto. Era quello che volevo e sapevo benissimo che Rose
avrebbe
anche rinunciato ai suoi propositi pur di non allontanarsi da qui. Il
suo
egoismo primeggiava su tutto, anche sulle sue paure.
La discussione si protrasse ancora
a lungo pur essendo tutti
più o meno convinti della scelta, saremmo rimasti a Forks e
avremmo cercato di
evitarla e non spaventarla ulteriormente. Secondo mio padre scappare
sarebbe
stato inutile in quanto se era realmente a conoscenza del nostro
segreto, come
temevamo, doveva aver incontrato altri vampiri prima di noi e di certo
non ne
aveva parlato con nessuno, quindi sarebbe bastato ignorarla.
Naturalmente il
divieto fu imposto ad Alice che questa volta non avrebbe potuto fare
altro che
obbedire agli ordini di Carlisle e rinunciare alla sua strampalata
idea. Quanto
terminammo gli altri si rintanarono nelle loro stanze, quelli erano i
momenti
della giornata in cui mi sentivo più solo, quelli in cui la
malinconia prendeva
possesso di me … nei primi tempi passavo le notti ad
approfondire i miei studi,
ma ormai anche quello era diventato noioso, una routine che procedeva
da quasi
un secolo. Ogni giorno sentivo sempre più il bisogno di un
cambiamento, il
desiderio di ottenere anche io ciò che aveva la mia famiglia
… ovvero qualcuno
con cui dividere l’eternità, con cui osservare le
bellezze del mondo, qualcuno
a cui appoggiarsi nei momenti bui, qualcuno da consolare e da
… amare.
Che cosa strana l’amore,
in tanti anni era un sentimento che
non avevo provato … troppo umano! Spesso mi ero ripetuto
fosse una conseguenza
al mio essere un mostro e una creatura immonda, probabilmente era un
qualcosa
che non potevo meritare a causa di tutto il male che avevo fatto, degli
esseri
che avevo ucciso a sangue freddo per soddisfare la mia sete. Per quanto
fossero
essi stessi esseri abietti non ero io che dovevo porre fine alla loro
vita, mi
ero pentito ogni giorno per quella scelta e per quel periodo di
“ribellione” e
talvolta ancora vedevo i loro volti nella mia mente.
Sbuffai esasperato e decisi di
allontanarmi da casa, una
buona caccia mi avrebbe distratto dalle mie elucubrazioni. Corsi nella
foresta
e mi lasciai andare al mio istinto, quelli erano i momenti in cui il
mostro
dentro di me poteva finalmente liberarsi e prendere il controllo
sciogliendo
quelle catene che normalmente lo tenevano soggiogato, quella notte
cacciai più
del dovuto ma terminai prima del previsto e il sole era ancora lontano
dal
sorgere. Non mi andava di tornare a casa ma neanche di correre senza
una meta e
fu in quel momento che mi balenò una strana e decisamente
malsana idea …
recarmi a casa di Isabella. Sapevo dove abitava essendo la figlia dello
sceriffo, avrei potuto raccogliere informazioni su di lei e magari
scoprire qualcuno
dei suoi segreti. Naturalmente la mia famiglia non avrebbe dovuto
sapere nulla,
il problema era Alice ma lei sicuramente mi avrebbe retto il gioco e
non
avrebbe rivelato a nessuno della mia visita notturna. Constatato che
non vi
erano particolari problemi iniziai a correre verso casa Swan, ero
stranamente
felice di quella decisione, ero contento di poterla rivedere anche se
più ci
pensavo e più non riuscivo a capirne il motivo, quella
ragazza suscitava in me
desideri piuttosto strani, ma non mi soffermai particolarmente su
questa
riflessione, ero troppo euforico. Giunto alla casa provai ad ascoltare
i rumori
al suo interno, potevo percepire il russare dell’ispettore
Swan – in realtà era
udibile anche da orecchie umane, sembrava un trattore – e
anche i suoi
pensieri, stava sognando di vincere un’ardua lotta con un
pesce gigante! Che tipo
strano. Naturalmente i pensieri si Bella non riuscivo a sentirli, ma
potevo
percepire il suo respiro profondo che mi fece comprendere fosse anche
lei nel
mondo dei sogni, io non ricordavo cosa significava sognare, mi sarebbe
piaciuto
perdermi nell’incoscienza del sonno. Seguendo il battito del
suo cuoricino feci
il giro della casa fino ad individuare una finestra che supposi fosse
la sua
camera e mi arrampicai riuscendo ad entrare agilmente senza fare alcun
rumore,
la condizione di vampiro aveva i suoi vantaggi. Sogghignai mentre mi
guardavo
attorno ma appena la vidi mi si mozzò il respiro, era
bellissima. Stesa sul
letto quel piccolo angelo dormiva beatamente, per la prima volta aveva
un’espressione
rilassata che rendeva il suo viso e i suoi lineamenti ancora
più dolci. Non so
per quanto rimasi ad osservarla incantato, volevo memorizzare ogni
piccolo
particolare di lei, i suoi morbidi capelli che scivolavano sul cuscino,
le
labbra semidischiuse, il suo modo possessivo di stringere le coperte.
In quasi
un secolo di vita non avevo mai visto niente di più bello,
mi avvicinai cauto
al suo letto e le sfiorai le guance.
“Mia piccola fragile
umana” le sussurrai
Grazie per i vostri bellissimi commenti
Bella_kristen: ahahahah Edward mi è sempre parso un personaggio molto dolce... è uno dei motivi per cui lo adoro
DarkViolet92: graziee ^^ sopra al chappy questa volta ho scritto le indicazioni per specificare a che punto della storia si inserisce il capitolo! purtroppo l'altra volta non ci avevo pensato! ti ringrazio per avermelo fatto notare.... io sono una persona parecchio svampita
ale03: anche a me piacciono molto i capitoli dal punto di vista di Edward... anche se personalmente li trovo più difficili da scrivere
Snow Fox: si infatti... questi capitoli scritti dalla parte di Edward riprendono la storia che avete già letto, ma a differenza di prima quì sono visti dal punto di vista di Edward, ho preferito inserire anche questi per dare un'idea + ampia e farvi capire meglio quelli che sono i comportamenti dei Cullen!! grazie mille per i complimenti!!
spero ti ricevere altre recensioni! grazie a tutti
Volevo ringraziarvi per aver inserito la storia nei preferiti:
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