Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses
Segui la storia  |       
Autore: GirlFromTheNorthCountry    28/03/2016    2 recensioni
Le donne sono le migliori psicanaliste fino a quando non si innamorano.
“Io ti salveró” di Alfred Hitchcock
“Pronto, Alison Stone.”
“Sono Axl Rose, vorrei un appuntamento”. Disse una voce al telefono convinta che quella breve presentazione spiegasse tutto.
“Come prego?”
“Axl, l'amico di Izzy”
“Scusi, ma proprio non capisco cosa stia dicendo”
“Oh cristo! Ieri è venuto Izzy da lei per parlare di un suo amico, ecco quell'amico sono io”
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Axl Rose, Duff McKagan, Izzy Stradlin, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La voce di Bon Scott riempiva la stanza avvolta nella penombra. Da circa nove anni quel sant'uomo se ne era andato e Steven non l'aveva ancora accettato del tutto. Certo, ammetteva che “back in black“ fosse un album pauroso, ma lui era un tipo troppo sentimentale per dimenticare così facilmente il cantante originale. Immaginava che anche se avessero rimpiazzato Axl i fan l'avrebbero sempre considerato come l'unico cantante. Lui invece proprio non immaginava di poter essere sostituto come batterista.

“Sei pronto?” Disse Slash bussando alla sua porta.
Avevano delle faccende da sbrigare, faccende loro, faccende di droga.
“Sicuro che questo sia un tipo a posto?”
“Non è un barbone di Inglewood se è questo che intendi” disse Duff.

Avevano appuntamento con un tale Will Portman in un Hotel a Mellrose, Steven aveva un dono nel mettersi d'accordo con i migliori (peggiori) spacciatori della zona. Si ritenevano gente di classe, non volevano dell'appiccicoso caramello, volevano il bianco cristallino più puro che ci fosse in circolazione.
“Quando i soldi mi usciranno dal culo pagherò qualcuno per fare questi giri al mio posto” disse svoltando con la macchina sul vialetto dell'albergo.
“Non avrai mai tanti soldi se continui a sputtanarteli così”.
 
Bussarono alla stanza numero sei e un ragazzo dai capelli neri spettinati aprì la porta. Fece uscire una ragazza in abiti succinti e poi si rivolse ai ragazzi con sorriso affabile.
“Benvenuti” disse facendogli segno di entrare.
Slash osservó l'abbigliamento punk del ragazzo.
-Cristo santo, questo tipo è la reincarnazione di Sid Vicious!- pensó Slash.
“Come va Will?”
“Alla grande Adler, tu?”
“Non c'è male”
“Accomodatevi, posso offrirvi qualcosa? Birra, rum, una degustazione di eroina?”
Slash prese posto in una sedia vicino alla scrivania chiedendosi, come molte volte prima di quella, quale fosse l'utilità di mettere uno scrittorio in stanze di quel genere.
“Io l'assaggio volentieri”.

Will tirò fuori da un borsone l'occorrente, sistemando i pacchetti avvolti nella carta stagnola sulla scrivania. Eccone trovata l'utilità. Appena preparata la dose invitó Slash a farvi avanti per primo. Era quello nuovo, doveva graziarselo il più velocemente possibile. Si girò nuovamente per preparare la dose di Steven e poi aspettò pazientemente i loro commenti.
Si complimentarono con Will, come se l'avesse sintetizzata lui quella roba, come se fosse stato lui a partorirla. Restarono dentro quelle quattro mura tutto il pomeriggio fumando, bevendo e delirando.

“Quindi tu suoni il basso?”
“C'è qualcuno in questa fottuta città che non suoni uno strumento?”
“Hai ragione, è un'epidemia, presto non ci saranno più nè medici nè avvocati, ma solo rocker”
“Non parlo certo di voi si intende, voi siete roba grossa”
“O ci facciamo di roba grossa” commentò Steven.
“Io ai vostri livelli non camperei una settimana”
“Ci si fa il callo” disse Slash
“Ehi Will, tu non hai certo problemi di soldi, puoi drogarti quanto e come vuoi” disse Steven.
“Non parlo di quello, è tutto l'insieme. La smania che ti dà la fama, le urla, le ragazze che escono di testa per vederti, cristo dovrei drogarmi il triplo solo per stare al passo di tutte quelle scopate”.

Slash osservò il ragazzo davanti a lui perplesso, come faceva a non avere problemi di soldi se sembrava un delinquentello dei bassi fondi in piena regola? La spiegazione non tardò ad arrivare.
“Quando quella testa di cazzo di mia madre smetterà di darmi soldi inizieranno i guai”
“Ci prova ancora eh?” Disse Steven scuotendo la testa come chi conosce bene quel tipo di situazione.
“Costantement. È una cogliona in piena regola! Una che dopo ventotto anni è ancora convinta che suo figlio possa cambiare e che veramente i soldi che le chiede li usa per andare a vedere una partita dei Lakers non ci sta con la testa!”
“Fottuto figlio di papà che non sei altro” 
“Un fottuto figlio di papà in piena regola!” Disse alzando il bicchiere, poi facendosi serio in viso continuò “Ma non ho paura di trovarmi con il culo per terra, se è a questo che stai alludendo. Dopo tutto il mio piccolo impero me lo sono costruito da solo”
“E noi per questo te ne saremo eternamente grati” disse Slash alzando il bicchiere sua volta.
“Vuoi unirti a noi Portman? Una serata di sesso droga e rock'n' roll in piena regola”
“Mi fai venire l'acquolina in bocca Steven” disse Will con un sorriso enigmatico.
“Andiamo allora, stasera sei dei nostri”.

Salirono in macchina dirigendosi al locale dove avevano appuntamento con il resto del gruppo. Nessuno dei tre in grado di guidare, ma Slash si offrì volontario per mettersi al volante. 
“Hai preso anche la roba per Duff?” Chise a Steven.
“Duff?”
“È venerdì sera”
“Ah giusto, Mandy è con le amiche”
“Esatto! Che poi non capisco perché debba fare le cose di nascosto, Mandy non mi sembra una che fa storie per la droga”
“Non possiamo sapere se quando sono soli gli rompe i coglioni”
“Problemi di donne?” Intervenne Will.
“Non nostre, per fortuna”
“È legale che gente come voi si fidanzi?”
“Conosco una biondina che ti ucciderebbe per quello che hai detto”
“E comunque noi rispettiamo la legge, solo uno del gruppo ha rinunciato alla poligamia”
“Tra l'altro è proprio il bassista, se per caso lo volessi sostituire”
“A quando le prove?”.


La classica atmosfera stantia e frizzante allo stesso tempo regnava nella stanza. Nuvole di fumo aleggiavano a mezz'aria. Izzy e Axl erano abbandonati su un divanetto ad occhi socchiusi bevendo del liquido ambrato direttamente dalla bottiglia.
“La classica ninfomane quindi?” disse Axl commentando la storia di Izzy.
“Assolutamente. La cosa assurda è che forse non aveva nemmeno diciassette anni”
“Carne fresca”
“Mi ha detto che è del New Jersy, è scappata di casa”
“Quelle del New Jersy sono fuori di testa, sempre detto io”
“Più che altro, come fa una a sedici anni ad essere così perversa?”
“Sei tu che le scateni, man” disse Slash entrando nella stanza seguito da Steven e Will. 
Quest'ultimo venne squadrato da capo a piedi, come si osserva uno sconosciuto che entra per la prima volta nel nostro spazio privato. 

L'ambiente che frequentava gli aveva insegnato meglio di qualsiasi corso di galateo come ci si deve comportare con le persone, soprattuto con i tossici. Aveva in mente di scrivere un libro a riguardo: 'conoscere gli altri e farseli amici'. Non era né accomodante nè accondiscendente, aveva un modo tutto suo di entrare in sintonia con il mondo esterno, ed era piuttosto infallibile. Dopo un breve scambio di battute riuscì ad entrare anche nel grazie del rosso, mentre Izzy rimase sulla difensiva. Un lupo che continua a vegliare vigile sul branco deve rimanere. 

Quando bussarono alla porta i ragazzi sapevano che era arrivato il momento dei giochi. Slash andò ad aprire già in estasi immaginando in quanti modi la sconosciuta di turno l'avrebbe toccato e in quanti modi lui l'avrebbe toccata, e invece, si trovò davanti Duff.

“Bastardo”
“Ciao Slash”
“Ti ricordi degli amici ogni tanto, eh?” disse Steven
“Non fare l'offeso”
“Per una volta do ragione a Steven, quella ragazza ti sta prosciugando” disse Slash.
“Finitela” disse Duff agguantando una lattina di birra
“E la cosa peggiore è che a te sta bene così” commentó Axl.

Dopotutto Duff sapeva che c'era un fondo di verità in quelle battute. Lui e Amanda si stavano isolando eccessivamente, era come se fossero legati indissolubilmente. Ragionò a lungo sul fatto che un legame del genere non fosse un legame sano, ma arrivò alla conclusione che combattere con una dipendenza era già difficile, non poteva combatterne anche un'altra. Prima si sarebbe concentrato sul legame malato con la droga e poi, se gli fossero avanzate energie, sul legame con Amanda.

“Comunque Rose, loro possono dirmi quello che vogliono, ma tu sei l'ultima persona che può parlare!”
Axl lo guardò stizzito.
“Io mica sono sparito per una ragazza”
“Non cambia niente! E comunque se Alison te l'avesse sganciata saresti sparito anche tu”
Will alzò la testa rivolgendo lo sguardo a Duff, quel nome lo faceva sempre rabbrividire. Si insinuava prepotentemente dentro di lui evocando fantasmi passati.
“Duff, lo sai che Axl vuole fare il bravo bambino con la sua psicologa” disse Slash.
Will sentì un fremito nella schiena, era un'operazione fin troppo facile da fare. Forse il suo fantasma era lo stesso di cui parlava quel ragazzo riccioluto.
“Le donne mature hanno sempre il loro fascino” disse per tastare il terreno.
“No, no, Will. Non è una cinquantenne questa tipa, ha la nostra età più o meno”
-Bingo-
Si sentì invadere il corpo da scariche di adrenalina, il cuore pompava sangue nel corpo ad un ritmo disumano. Erano passati anni, ma forse, finalmente l'aveva ritrovata. Cercó di tornare in sè e di risintonizzarsi sui discorsi del gruppo. Avevano cambiato argomento, Alison non era più al centro dell'attenzione.

“Non capisco perché dobbiamo stare a marcire qui dentro quando riceviamo un sacco di inviti a feste di ogni genere”
“Vacci tu Rose, nessuno te lo impedisce” disse Slash.
“L'unico motivo che mi spingerebbe ad andare a una festa ha a che fare con l'alcol, la droga o le ragazze. Ora però posso avere tutte queste cose standomene tranquillamente seduto su uno squallido divanetto. Chi me lo fa fare di muovere il culo?” Disse Izzy.
“Almeno domani sera alla festa che organizza la Geffen possiamo andare?” 
“Vederemo”
“Siete degli sfigati” disse Axl alzandosi dalla sedia.

Si avvicinò a Duff per domandargli dove fossero quella sera le ragazze, gli sarebbe piaciuto raggiungerle e passare la serata con Alison, ma la bionda tutta forme che entró nella stanza gli fece dimenticare velocemente il motivo per cui si era alzato. 
Era seguita da altre ragazze che in comune con lei avevano la scarsità di tessuto vestiario. Non erano puttane, quelle le lasciavano per i momenti più miseri della loro vita. La maggior parte delle volte erano “amiche di...”, non era poi tanto importante di chi. Erano loro a venirli a cercare, sfruttando le conoscenze di qualche amico. 

Quello che era più infastidito da questi incontri era Duff. Infatti, se ad entrare fosero state delle prostitute patentate, avrebbe potuto tranquillamente alzarsi e andarsene senza ferire l'animo di nessuno, erano lì per scopare, non c'erano altri motivi. Mentre queste ragazzette “amiche di...”, pur essendo venute anche loro per scopare, lo nascondevano accuratamente. 
All'inizio era più una chiacchierata, uno scambio di battute, magari Axl cantava un pezzo accompagnato da Slash. Quindi Duff non si sentiva legittimato a prendere e ad andarsene subito, gli sembrava una mancanza di rispetto, un gesto arrogante, magari quelle ragazze erano veramente lí per parlare. Se si fosse alzato subito avrebbe fatto la figura del coglione che non riesce a tenere a bada l'istinto. Per di più si sarebbe potuto sentir dire da un di loro: “Cos'è? Pensi che siamo tutte qua per tirartelo dai pantaloni?”. 

Il problema era lui. Sapeva bene di avere una mente perversa, era lui che si immaginava subito certe scene. Certo, negli anni aveva anche avuto modo di constatare che i suoi pensieri erano più delle premonizioni che delle semplici fantasie, perché finiva esattamente come aveva immaginato.

Quindi come molte volte prima di quella decise di fermarsi e fare la persona educata fino a che le cose non avessero iniziato a mettersi male. Ma quando iniziavano a mettersi male? 
Pensó a quale potesse essere il momento X, il momento di non ritorno. Non era mai riuscito a capirlo. Sapeva solo che dopo un po' le ragazze iniziavano ad avvicinarsi, a sbattere quelle cazzo di ciglia chilometriche come se avessero voluto intrappolarcelo dentro, le loro mani iniziavano a muoversi curiose e senza accorgesene si ritrovava a slacciare reggiseni e a farsi fare un pompino. 
Scosse la testa contrariato ricordandosi di non fare come fa il ragno con la mosca, i rolling stones avevano sempre da insegnare: -Keep fidelity in your head, Duff-. 

Era troppo tardi, una ragazza si sedette vicino a lui. Lo facevano apposta ad essere così sexy? Possibile che i loro amici non avessero mai amiche racchie da presentargli? Si chiamava Eleonor, forse, e amava la musica del basso, sai che novità. 
Accavallò le gambe chilometriche assicurandosi che Duff notasse la sensualità di quel gesto. Chi cazzo era Cindy Crawford dei poveri?
Erano ancora in terreno neutro o erano già nel limbo?

“Voi date un bel da fare a tutta l'etichetta, sai?” Disse con voce suadente.
“Ne siamo consapevoli, lavori anche tu alla Geffen?”
“Porto i caffè al capo, vale lo stesso?”
“Direi di sì”
“Non è stressante fare questa vita?” Disse girandosi verso di lui.
“Abbastanza”
“Ma suppongo avrete i vostri modi per alleviare lo stress, no?”
“Assolutamente”
La mano di lei si posò sull'interno della gamba di Duff risalendo lentamente verso l'inguine e un sorriso malizioso le si stampo sul viso. Lui alludeva alla droga lei al sesso.
-Jump right ahead and you're dead-.

“Ti dà fastidio?” Disse Eleonor notando l'espressione sul volto di Duff.
“Sono fidanzato”
“E ti dà fastidio esserlo?”
“No, se mi desse fastidio mi sarei già lasciato”
La sguardo della ragazza si illuminò.
“Dov'è lei stasera?”
“Con le sue amiche”
“È bello che vi fidiate reciprocamente l'uno dell'altra”
“Se una persona ti deve complicare la vita non vale la pena starci insieme”
“Giustissimo, ma io avuto solo stronzi in vita mia, quindi mi è difficile capire certe cose” disse e risistemandosi comoda sul divanetto si accese una sigaretta.
“Non è che io sia questo stinco di santo”
“Forse, però non vuoi tradirla, è già qualcosa”
“Da quanto tempo che sei a Los Angeles?”
“Si sente così tanto l'accento del sud?”
“Abbastanza, ma è normale. Hai conosciuto qualcuno a Los Agneles che sia effettivamente di Los Angeles?”
“Hai ragione, è il ricettacolo dei disadattati di tutto il mondo”
“È una giungla”
“Non fa figo citarsi da soli, lo sai?” Disse guardandolo con la coda dell'occhio.
“Touchè”
“Beh è stato un piacere conoscerti Duff, in bocca al lupo! E di alla tua ragazza di ricordarsi ogni giorno quant'è fortunata”.

La vita é così, ogni tanto ti da una mano a sopravvivere. 
Eleonor si alzò e si andò a presentare ad Axl, il quale non oppose minimamente la resistenza del bassista. Forse ebbero giusto il tempo di presentarsi prima che i loro corpi iniziassero ad avvinghiarsi in un primo scambio di liquidi. Aveva una carica erotica pazzesca, si vedeva che le piaceva parecchio quello che stava facendo. La vide mettersi seduta su Axl a cavalcioni e l'orlo del vestito le si alzò al punto da lasciare intravvedere gli slip. Il rosso infiló abilmente la mano in quel varco che si era venuto a creare e tenendola ben salda per il sedere la porto più vicina a lui. La vide sussurragli qualcosa all'orecchio e si sentì invadere dalla curiosità di conoscere quelle parole.
Per un secondo Duff si domandò perché quella ragazza stesse regalando tutte quelle gioie ad Axl e non a lui, poi all'improvviso si ricordò: Amanda.
Uscì dalla stanza con una bottiglia di gin.

____________________________________________________________________

Buonasera a tutti! Sono finalmente riuscita a riscrivere un capitolo, scusate davvero per la lunga assenza! Sono stata in settimana bianca e quando sono tornata avevo perso l'ispirazione eheh. Mi sono rimessa a scrivere e sono andata parecchio avanti con la storia (quasi a finirla) ora però devo scrivere il ponte di collegamento e non è facile! Ringrazio comunque tutti i lettori silenziosi che hanno continuato a leggere e a mettere questa storia tra le seguite/preferite, spero di non deludervi!
Un grazie particolare va a tutti i tesori che hanno recensito questa storia! Quindi la mitica MeandIz, Hacja, GNR_97, Siriusblack394.
Le prime tre sono autrici di storie molto interessanti a cui dovreste dare un'occhiata! Tra l'altro ragazze ne approfitto per dirvi che sono rimasta indietro con le vostre storie ma mi metterò in pari il prima possibile!
A presto ;)
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses / Vai alla pagina dell'autore: GirlFromTheNorthCountry