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Autore: kamy    28/03/2016    0 recensioni
E se al posto di Natasha Romanoff, in Capitan America The Winter Soldier, ci fosse stato Tony Stark?
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James 'Bucky' Barnes, Steve Rogers, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ringrazio anche solo chi legge.



Cap.2 L'Hydra nello SHIELD

Steve guardò Sam appoggiarsi al tronco di un albero.

''Stanco? " gli domandò. L'altro soldato sospirò, scuotendo il capo.

"Sei tu che sei inumano" brontolò.

Steve appoggiò la mano sul taccuino nero.

"Per me lo sei tu, che senti quella musica moderna" si lamentò.

Si sentì suonare il clacson di una macchina.

Il finestrino si abbassò, Tony sporse il capo, sfilò gli occhiali da sole e sorrise smagliante.

"Ehi, ho trovato cosa è scappato ‘sta volta dal TARDIS!" esclamò.

Steve si voltò verso Falcon che ridacchiò allargando le braccia.

"Non solo non ho capito la referenza, ma avrei preferito una bella ragazza" rispose quest'ultimo.

Steve sospirò e gli diede una pacca sulla spalla.

"Vado io" rispose gentilmente. Sam lo salutò e lo guardò salire in macchina.

"Sulla sinistra" gli gridò Rogers, mentre Tony metteva in moto la macchina.

Stark partì, voltò il capo e infilò gli occhiali tra i capelli.

"Allora, divertito a Central Park, soldato?".

Steve si allacciò la cintura della macchina.

"Dovevi parlarmi di dati sensibili".

Tony roteò gli occhi, sfrecciò nel traffico guidando a zigzag tra le macchine.

"Non si può fare conversazione, con te" si lamentò.

Afferrò un tablet dal cassettino della macchina, lo passò a Steve.

"Quindi, stavo giocando con la chiavetta collegata al server SHIELD, giusto?", chiese, "e guarda cosa esce se tocchi il logo colorato".

Steve inarcò' un sopracciglio, con una mano tenne il tablet e con l'indice dell'altra ticchettò sul simbolo bianco dell'aquila nel cerchio.

Il simbolo divenne da blu e color neve, rosso e nero, tramutandosi nella piovra dell'Hydra.

"E io che non volevo credere né al mio istinto, né a te".

Tony ghignò, riprese il tablet accelerando e lo guardò.

"Già. Il numero di volte in cui ho ragione sorprende anche me".

Steve incrociò le braccia.

"Cosa pensi di fare?" chiese con voce roca, tenendo stretto tra le gambe il tablet.

Tony rallentò accostando vicino ad un selfservice per automobilisti, frugò nella felpa e tirò fuori il portafoglio.

"Colazione. E tu?".

Steve lo guardò in viso, corrugando la fronte.

"Non puoi rintracciare da dove viene il segnale sorgente?".

Tony roteò gli occhi, si sporse digitando il codice dell'ordine e ticchettò ripetutamente sul volante sporgendo il capo verso Steve.

"La buona notizia è che viene dalle basi SHIELD. La cattiva è che ce ne sono circa un triliardo sparse per il globo, e perfino un paio sulla Luna".

Steve osservò le occhiaie intorno agli occhi di Tony e si morse l'interno della guancia, incassando il capo tra le spalle.

< Ieri, con tutta quella farsa che ha messo su, non mi ero accorto della sua situazione fisica >.

"Ordino qualcosa anche per me?" domandò, abbassando la voce.

Tony accennò un sorriso, si passò la mano tra i capelli.

"Mi dispiace per ieri" disse.

Espirò, la felpa larga ondeggiò attorno alle spalle, infilò le mani in tasca muovendo la felpa; che gli stava due volte.

"L'HYDRA ha ucciso i miei. Ero ...", si leccò le labbra, "ero su di giri".

Si sporse, ritirò il vassoio colmo di scatolette di ciambelle, omelette, contenitori per uova sode, cupecake e gelato alla fragola e alle more. Andò avanti, infilò la carta di credito pagando e porse il vassoio a Cap.

"Era per te, comunque".

Steve strinse spasmodicamente la cintura, le sue labbra divennero candide. Regolò il respiro e strinse gli occhi, scuotendo il capo.

"Howard" si lasciò sfuggire a bassa voce. Sospirò nuovamente pesantemente, prese il vassoio, se lo appoggiò sulle gambe, aprì una scatola di ciambelle e ne porse una glassata a Tony.

"Mangia anche tu, per me è troppo. Io al mattino bevo solo un po' di latte".

Tony guardò la ciambella, sentì la nausea fargli girare la testa e accennò un sorriso rimettendo a posto la carta di credito.

"Non mangio molto, ultimamente…" ammise.

Rimise in moto, espirò e inspirò prendendo la ciambella.

"… Nè dormo".

Steve prese un uovo sodo e glielo premette contro la bocca.

"Almeno posso controllare se mangi" disse, indurendo leggermente il tono gentile.

Tony morse l'uovo, masticò e dei frammenti di tuorlo gli caddero sulla barba sfatta e deglutì pesantemente.

"Pensa a mangiare tu, sei quello che consuma quattro volte il normale".

Steve gli mise in bocca il resto dell'uovo delicatamente ed annuì.

"Io preferisco non mangiare per scelta, ma posso fare un’eccezione per un amico".

Prese una mora da un sacchetto e schioccò la lingua sul palato, e la rimise al suo posto.

Tony afferrò una ciambella, gliela premette contro le labbra.

"Allora manda giù, cowboy. Ho bisogno di passare da casa per prendere qualcosa di meglio per trovare da dove cominciare".

Steve diede un morso alla ciambella, ingoiando rumorosamente e i suoi denti sfiorarono le dita di Tony.

"Allora andiamo, Stark".

  
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