Ringrazio
anche solo chi legge.
Scritta
sentendo: https://www.youtube.com/watch?v=UN6Sw3Rh6ug.
★Autore:
Kamy
★Fandom:
Capitan America.
★
Iniziativa: Questa storia partecipa al
‘Rainy time’ a cura di Fanwriter.it!
★
Numero Parole: 1.101.
★
Prompt: 22. I Wish it Would Rain Down
(Phil Collins)
Cap.3
In macchina
Steve
guardò Tony risalire in macchina, tenendo il
capo incassato tra le spalle.
<
È da ammirare come stia affrontando la morte dei
suoi genitori e come abbia capito quello che si celava dietro questa
faccenda
> pensò.
"Spero
tu abbia preso anche qualcosa da mangiare.
E a metà viaggio faremo il cambio alla guida,
così dormi" disse.
Tony
roteò gli occhi, afferrando il volante.
"Poi
ci fermiamo un attimo a fare shopping e, già
che ci siamo, facciamo una capatina in profumeria" disse.
Cominciò
a mettere in moto, alzò lo sguardo su Steve.
"Mettiti
seduto, allaccia la cintura e lascia che
'papà' ti faccia vedere come si guida negli USA nel
ventesimo secolo".
Steve
allacciò la cintura e deglutì rumorosamente.
"Che
hai intenzioni di fare, Stark?"
domandò.
<
Mi sa che è ancora su di giri, però >
pensò.
Tony
partì, gli occhi sulla strada, faceva muovere la
macchina nel traffico senza mai rallentare. Superò un
semaforo rosso sentendo
delle macchine suonare dietro di sé, e passò
accanto ad un segnale con un
"70km" sbarrato.
"Se
l'HYDRA è infiltrata ovunque, non abbiamo
tempo per lo stupido pisolino pomeridiano. Raggiungeremo la base e ci
occuperemo della cosa immediatamente" decretò.
Steve
strinse le labbra e si tenne con le unghie al
sedile, avvertendo il battito cardiaco accelerare.
Tony
gli lanciò un'occhiata, scosse il capo con un
sogghigno.
"Oh,
ti prego. Ora hai paura?" chiese.
Continuava
a guidare, spostandosi da una corsia
all'altra.
Steve
schioccò la lingua sul palato e arrossì.
"Sto
cercando di rimanere concentrato sulla
missione" si lamentò.
Tony
roteò gli occhi, spingendo sull'acceleratore.
"Per
questo volevi fermarti lungo la via?".
Steve
accavallò le gambe e si staccò dal sedile,
stringendo la cintura di sicurezza.
"No,
perché il tuo corpo sta andando a pezzi.
Stai
dando troppo gas anche sull'acceleratore della
sua vita" esalò.
Tony
sbuffò sonoramente, infilandosi nella corsia
preferenziale.
"Quando
avrò bisogno del parere di un soldato del
1940 per una diagnosi, sarai il primo e anche l'unico a saperlo" disse.
Scosse
il capo con un sospiro, si passò la mano tra i
capelli scompigliati.
"Scusa.
Sto bene. Voglio occuparmi di questa cosa
e prendermi un mese di vacanza a Malibu".
Steve
aprì il finestrino e chiuse gli occhi, lasciando
che il vento gli sferzasse il viso, concentrandosi sulla sensazione di
refrigerio data dal gelo.
"Sarei
il primo dottore senza licenza media"
scherzò.
Tony
ridacchiò, una volante della polizia gli si
accostò, il poliziotto si sporse verso di lui. Tony
salutò con una mano, il
poliziotto sgranò gli occhi, tornò dentro la
macchina ed essa si allontanò.
Tony
scosse il capo con un sorriso, accelerò ancora.
"Cap,
al contrario di ciò che tutti pensano, so
cosa sto facendo".
Steve
si strappò una pellicina dalle labbra piene.
"Tony.
Mi preoccupo per te come amico, anche
se... ogni volta che ci separiamo penso che non ci rivedremo
più. Siamo troppo
diversi" ammise.
Tony
gli tirò uno schiaffo sulla spalla.
"Sei
un drammatico. Segui la 'A' fosforescente
nel cielo, Peter Pan, e troverai casa mia".
Steve
sbuffò sonoramente, gonfiando leggermente le
labbra.
"Dico
sul serio, Stark. Non è così facile come
fai credere che sia.
Si
finisce per sfiorarsi e non incontrarsi mai anche
con persone con cui credi di poter passare una vita intera". Le sue
iridi
azzurre divennero liquide.
"E
ti puoi solo chiedere perché hai permesso che
quella persona si allontanasse da te, dal tuo sguardo, dai tuoi occhi".
Tony
aggrottò le sopracciglia, scrollò le spalle e
tornò a guardare la strada.
"Se
vuoi che qualcuno non se ne vada, gli chiedi
di restare. Se ne va lo stesso, non ti voleva. Non è
così difficile,
Capitano".
"Ci
sono persone che non hanno bisogno di te
nella vita. Che quando te lo dicono hanno ragione, a cui causi solo
dolore ogni
volta che apri bocca.
Però
sei tu che non riesci a stare senza di loro"
rispose Steve.
<
Quest'aria umida. Sarebbe fantastico se iniziasse
a piovere. A questa velocità, poi... amavo andare in moto
sotto la pioggia al
massimo.
Ecco,
mi sto distraendo dalla missione > pensò.
Tony
emise un lungo sbuffo con le labbra sporte.
"Tipo
Pepper. Pepper starebbe meglio se riuscisse
a licenziarsi. Ma io le impedisco di farlo perché sono un
dannato
egoista".
Sorrise
smagliante, mentre superava un altro semaforo
lampeggiante.
"Poi
te ne penti, ma al diavolo, hai accanto chi
ami! Quindi, unica 'A' brillante di tutti gli USA, Cap, ogni volta che
vuoi".
Steve
lo guardò di sottecchi.
"Non
mi sembra che tu tratti male nessuno,
T-Tony.
Al
massimo sono gli altri che cercano di farti
divorare dal loro stesso dolore, quando tu affronti già i
tuoi con forza"
sussurrò.
<
Steven, andiamo. Hai sempre desiderato un segno
da parte sua... coglilo adesso > pensò.
Tony
gli lanciò un'occhiata, sorrise appena.
"Sopravvivrò,
Cap. E quando questa storia sarà
finita, io e te arrederemo la tua nuova stanza nell'Avengers Tower".
Gli
fece l'occhiolino.
"Giusto
per non farla troppo anni '90".
Steve
sentì una goccia di pioggia sulla propria
guancia e sospirò.
"Sai,
forse isterico lo sono. Ho ritrovato
Peggy... è malata".
Tony
strinse le labbra, gli diede una leggera
spallata.
"Mi
dispiace" sussurrò.
<
Vorrei che la pioggia si riversasse su di me e
lavasse tutto... mi cancellasse e ricreasse da capo >
pensò Steve.
"Se
continui a questa velocità, arriverò alla
prima base segnalata dal tablet in tempo record" ammise.
Tony
rise forte, premette il piede sull'acceleratore
facendo lo slalom tra le macchine.
"Sono
sempre in puntuale alle riunioni che non
sapevo esistere fino a un'ora prima" disse.
Le
gocce di pioggia iniziarono ad entrare dal
finestrino, finendo negl'interni e investendo il viso di Steve.
"Devo
alzare il finestrino?" chiese Rogers.
Tony
scosse il capo, abbassò anche il proprio e la
pioggia gli bagnò i capelli e le guance. Rise ancora, scosse
la testa.
"Se
ci lasciamo fermare da un po' di pioggia,
dobbiamo proprio ritirarci!" esclamò.
<
Alle volte i desideri si realizzano, come la
pioggia > pensò Steve, scoppiando a ridere.