Terminato quello che lui poté definire un capolavoro, riportò la testa, fino a quel momento inclinata all'indietro, in posizione eretta.
Riaprí gli occhi, beandosi della visione di lei che, soddisfatta, si leccava avidamente le labbra ancora sporche di lui e sentí un ultimo brivido percorgliergli la schiena.
Poi, mentre i loro sguardi erano incastonati l'uno nell'altro, un angolo delle loro labbra si alzó, dipingendo sui loro volti un sorriso misto tra malizioso ed eccitante.
"Pensi di averlo avuto gratis?" chiese la ragazza sdraiandosi sul letto.
"Speravo non lo fosse" rispose lui.
"Ti costerá un extra, sai? Mi hai svegliata... in piena notte... Mi aspetto come minimo che il mio piacere... duri quanto il tuo" sussurró sensualmente iniziando ad accarezzarsi e lasciandosi sfuggire un gemito di piacere.
"Mhmm... così non vale... finirai ancora prima che ti possa ripagare" commentò lui divertito ed eccitato dall'evidente desiderio di lei.
"Mhmm... vedo che la sola visione ti aggrada molto..." lo provocó.
"Difficile resistere, in effetti" commentó il ragazzo avvicinando la sua mano a quella di lei che si muoveva lentamente sui suoi gonfiori piú intimi.
"Non penserai che mi accontenti delle tue dita, vero? Se avessi voluto quello, continuerei ad usare le mie, molto piú esperte, devo dire" disse lei acidamente allontanando la sua mano e quella di lui, dall'imminente orgasmo.
"Ah sí? E pensi che l'inesperienza delle mie dita possa essere sopperita... da cosa... esattamente?" chiese il glicine posizionandosi in ginocchio in mezzo alle gambe di lei.
La ragazza rispose con un sorrisetto enigmatico e, sollevandosi leggermente, infilò le dita nei capelli lilla di lui per attrarlo a sé. Gli sfioró appena le labbra con le sue per poi spingerlo delicatamente verso il basso, invitandolo ad occupare la sua lingua in un'attivitá piú interessante, che le chiacchere in cui si stava noiosamente perdendo.
Riaprí gli occhi, beandosi della visione di lei che, soddisfatta, si leccava avidamente le labbra ancora sporche di lui e sentí un ultimo brivido percorgliergli la schiena.
Poi, mentre i loro sguardi erano incastonati l'uno nell'altro, un angolo delle loro labbra si alzó, dipingendo sui loro volti un sorriso misto tra malizioso ed eccitante.
"Pensi di averlo avuto gratis?" chiese la ragazza sdraiandosi sul letto.
"Speravo non lo fosse" rispose lui.
"Ti costerá un extra, sai? Mi hai svegliata... in piena notte... Mi aspetto come minimo che il mio piacere... duri quanto il tuo" sussurró sensualmente iniziando ad accarezzarsi e lasciandosi sfuggire un gemito di piacere.
"Mhmm... così non vale... finirai ancora prima che ti possa ripagare" commentò lui divertito ed eccitato dall'evidente desiderio di lei.
"Mhmm... vedo che la sola visione ti aggrada molto..." lo provocó.
"Difficile resistere, in effetti" commentó il ragazzo avvicinando la sua mano a quella di lei che si muoveva lentamente sui suoi gonfiori piú intimi.
"Non penserai che mi accontenti delle tue dita, vero? Se avessi voluto quello, continuerei ad usare le mie, molto piú esperte, devo dire" disse lei acidamente allontanando la sua mano e quella di lui, dall'imminente orgasmo.
"Ah sí? E pensi che l'inesperienza delle mie dita possa essere sopperita... da cosa... esattamente?" chiese il glicine posizionandosi in ginocchio in mezzo alle gambe di lei.
La ragazza rispose con un sorrisetto enigmatico e, sollevandosi leggermente, infilò le dita nei capelli lilla di lui per attrarlo a sé. Gli sfioró appena le labbra con le sue per poi spingerlo delicatamente verso il basso, invitandolo ad occupare la sua lingua in un'attivitá piú interessante, che le chiacchere in cui si stava noiosamente perdendo.