Marionettista.
Click, clack.
Noia.
Click, clack.
Sangue.
Click, clack.
<< Ti prego … >>
Click, clack.
Alzi
gli occhi al cielo: patetico. Smetti per qualche
istante di giocare con la sicura della pistola e abbassi lo sguardo:
quello che
dovrebbe essere uno degli uomini più potenti
d’Inghilterra è ai tuoi piedi,
tremante e con le lacrime agli occhi. L’hai spaventato,
poverino.
Corrughi la fronte e con aria fintamente preoccupata ti abbassi alla
sua
altezza:
<< Hai paura di morire? >> Domandi, la
sicura che ancora si sposta
tra le tue dita.
Click, clack.
Non
risponde ma il respiro affannoso parla per lui, perciò
sorridi e fai coincidere il foro d’uscita con la sua fronte.
Non è attraente
tutto questo?
Gli occhi sgranati, il tremore continuo, l’odore della paura
viscerale che si
diffonde nell’aria ti fa sentire come un cacciatore. Ti
inebria i sensi, ti fa provare
quel familiare formicolio allo stomaco di cui necessiti e ti mancava.
Potere e Divertimento ti mancavano.
Sorridi di gusto: ti stai divertendo, Jim? Dio, sì.
Lo trovi divertente perché
conosci la
vera natura delle persone, sai quanto possono essere inutili e stupide
e
sfruttarle per te non è un problema. Vivono la loro infima
esistenza senza
rendersi conto di essere tutte marionette facilmente controllabili,
prevedibili,
divertenti solo se portate alla fine dei giochi.
Non meriterebbero nemmeno di respirare e sfruttarle per evadere dalla
noia è un
gesto magnanimo che concedi loro: dovrebbero ringraziarti.
Allora perché percepisci l’insoddisfazione farsi
strada nella tua coscienza?
Perché il piacere che ne ricavi è diverso da
quello che solitamente provi?
Il tuo volto assume una smorfia: sai perfettamente il motivo ed
è racchiuso
proprio in quella bambola come tante, che ha gettato la poca
dignità rimastale
pur di sopravvivere altri dieci minuti.
Quanto ci hai messo a distruggerla pezzo dopo pezzo, eh? Quanto?
Una telefonata.
Troppo banale, vero? E’ tutto troppo banale e sei infuriato.
Lui non avrebbe reagito così, non si sarebbe lasciato
prendere alla sprovvista!
Un grilletto premuto troppo e cinquant’anni cadono come un
castello di carte,
il tonfo di quel corpo che ora inizia a tingersi di rosso. Non ci fai
caso e
torni a giocare con la sicura.
Lui non sarebbe arrivato a questo.
Click, clack.
Lui ti avrebbe sfidato, ti avrebbe guardato dritto negli occhi con una freddezza simile alla tua.
Click, clack.
Lui, sei sicuro, avrebbe giocato e nel farlo ti avrebbe soddisfatto, perchè avrebbe sottomesso la paura all’intelletto.
Click, clack.
Perché
è la marionetta imprevedibile, quella intelligente e
annoiata tanto quanto te; è il giocattolo con il quale
svagarsi non è
divertente, ma esilarante ed eccitante. E’ il soggetto
più stimolante che ti
sia mai capitato sotto gli occhi, così simile a te da essere
andato oltre l’intelligenza
e la teatralità che ti contraddistinguono: ti ha compreso e
per questo già
sai ci sarà un solo vincitore.
Osservi il corpo senza vita e quando lo sguardo si sposta sulla pistola
fumante
che ancora tieni in mano, una piacevole eccitazione si impossessa delle
tue
membra.
Finirai
con l’essere la vittima, il carnefice o entrambi?
Click, clack.
Get Sherlock.