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Autore: Mimesis    01/04/2016    1 recensioni
Hogwarts ai tempi dei Malandrini. Non segue alla lettera gli avvenimenti dei libri.
Lily e James, Sirius e una nuova...conoscenza, malandrinate come se piovessero e visioni che aiuteranno a sconfiggere il Signore Oscuro. O forse no?
"Puoi smettere di guardarmi?"
"Non credo, mi sto annoiando e contare i tuoi brufoli è l'unica cosa da fare..."
"E' così che conquisti le ragazze, Black? O quando dici che ti cadono ai piedi intendi dire che più che altro svengono per il tuo odore?"
Sirius era oltraggiato "stai per caso insinuando che io puzzi?"
Cassandra sorrise, contenta che avesse colto "E' esattamente quello che sto facendo."
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Capitolo 1: Piccolissimo errore



« Sei una testa di Bolide piena di puzzolinfa! >> urlò James Potter tutto arrabbiato lanciando una scarpa contro il suo compagno di stanza, mancandolo per un soffio.

« Ha parlato il Troll con la faccia colpita da un incantesimo purulento! >> rimbeccò Sirius schivando una ricordella che mirava alla sua preziosissima faccia.

Remus e Peter si scambiarono un'occhiata annoiata « Due galeoni che ci scappa una fattura » propose Lupin tra il divertito e il seccato.

« Ci sto. Secondo me dopo la punizione della McGranitt non si azzarderanno… »

E in quel momento un lampo di luce gialla e uno scudo bluastro illuminarono l'intera stanza.

« Maledizione » borbottò il ragazzo grassoccio frugandosi in tasca « ti sto pagando la retta di Hogwarts con queste scommesse. »

Quando una fattura colpì il suo calamaio schizzando inchiostro ovunque Remus si massaggiò le tempie « Ragazzi sono due ore che andate avanti così, non potreste, diciamo, darci un taglio? »

James lo avadakedavrizzò con gli occhi « L'unica cosa che voglio tagliare è la gola di quel fetente! Remus, acchiappalo così posso staccargli i bulbi oculari e mangiarmeli. »

« Sei veramente disgustoso a volte, Jamie » commentò Sirius con una smorfia mentre Remus e Peter annuivano « e comunque bel modo di trattare il tuo migliore amico! Solo perché ho fatto un piccoliiiissimo errore di valutazione… »

« Grazie al tuo piccoliiiiissimo errore Lily mi odia più di prima! Capisci?! Più di prima! Non credevo fosse neanche possibile visto che gronda veleno appena mi vede dal secondo anno e tu invece l'hai fatto succedere, ora gronderà veleno e cacca per il resto dei suoi giorni alla mia sola vista! » urlò con una certa dose di pura isteria nella voce ridicolmente acuta.

In effetti nelle ultime ore il disprezzo di Lily Evans nei confronti del giovane Potter era notevolmente incrementato, sia perché quel maleodorante ragazzo le era capitato tra i piedi più volte del solito sia perché quel decerebrato del suo migliore amico le aveva lanciato addosso una manciata di caccabombe versione XXL.

Lo strillo che aveva lanciato la ragazza era stato sentito fino a Durmstrang e oltre.

Il piano geniale che Sirius Black aveva brillantemente ingegnato prevedeva che Jamie salvasse la dolce punzella -beh dolce mica tanto visto la raffica di fatture che gli aveva lanciato contro, ma punzella lo era di sicuro visto il signor davanzale che aveva- dall'attacco aereo, mettendo in mostra le sue qualità di eroe e meritandosi tutto il riconoscimento della rossiccia schizzata.

Le cose però non erano andate esattamente secondo i piani e tre caccabombe terra-aria avevano colpito la ragazza dritto in testa creando un nuovo stile per capelli: il merdush.

Le restanti caccabombe si erano sfracellate puzzolentemente tutto intorno a lei appezzando l'intera area e impregnandole i vestiti di mefitico puzzo.

« Senti, non è colpa mia se la Evans è pazza schizzata! Un'altra ragazza al suo posto avrebbe riso e ti avrebbe sculacciato per punizione, ma lei no, miss simpatia ha dovuto piantare quella scenata bruciandomi pure mezza chiappa con le sue dannate fatture… E' da rinchiudere, caso chiuso. »
Se non fosse stato così impegnato a gesticolare e controllarsi effettivamente la chiappa destra -che, tra parentesi, non era poi così bruciacchiata- forse si sarebbe accorto che il cipiglio di James Potter si faceva più scuro di parola in parola.

Quando finalmente Black guardò il suo amico quasi squittì di paura.

Gli occhi di James erano due fessure che neanche un serpente poteva stringerli così tanto, le narici erano spalancate come quelle di un toro e una vena sulla tempia gli pulsava in modo piuttosto inquietante.

Fece appena in tempo a muovere un passo che James scattò per acchiapparlo, ma lui scartò, sinceramente terrorizzato, e saltò sul letto; Potter gli fu addosso in un secondo ma Sirius riuscì a divincolarsi prima che un cazzotto ben assestato potesse raggiungerlo e con un urlo degno dei peggiori film horror si aggrappò alla maniglia della porta e si scaraventò fuori dal dormitorio, correndo come un matto e travolgendo studenti innocenti.

Sentiva James imprecare e urlargli dietro le peggio cose quindi nonostante la milza stesse palesemente cercando di suicidarsi continuò a correre a perdifiato per i corridoi, pregando che Gazza apparisse dal nulla e costringesse James a porre fine ai suoi intenti omicidi. Purtroppo quando servono i custodi orripilanti non si fanno mai vedere, dunque dovette contare solo sulle sue gambe e scaracollare verso la salvezza. Svoltando a destra alla fine del corridoio fece una rampa di scale che stavolta non si mossero e si precipitò ululando dal ridere verso sinistra, folgorato da un'idea.

Balzò in biblioteca con il fiatone e si costrinse a camminare a passo lento per non beccarsi una punizione anche da Madama Pince. Era a metà della stanza quando sentì la porta aprirsi di nuovo e le voci di Remus e James entrare insieme a loro nella stanza. Preso un po' dal panico Sirius si catapultò sulla prima sedia disponibile e prese un libro a caso di quelli sparsi sul tavolone di legno, quindi si nascose con il naso dentro ad un enorme volume di Astrologia e rimase immobile come se fosse stato Pietrificato.

James gli passò accanto inspirando come un segugio e non gli prestò la minima attenzione. Remus invece lo intercettò facilmente e gli lanciò un'occhiata sarcastica, ma roteando gli occhi con fare esasperato disse « Qua non c'è, James, andiamo a vedere sulla Torre di Astronomia… » e si allontanò.

Sirius si rilassò e riprese fiato: l'aveva scampata bella, stavolta.

L'ultima volta che aveva insultato la Evans Sirius si era ritrovato un corno da rinoceronte in mezzo alla fronte ed era dovuto rimanere in Infermeria per una settimana a farselo limare finché non era sparito del tutto.

Diciamo che James non era proprio la persona più calma e composta del mondo e diciamo pure che Sirius cominciava ad essere stufo marcio dell'attenzione che il suo migliore amico riservava alla rossa psicopatica. Insomma, era sempre un parlare della Evans, Lily di qua, Lily di là, qual è il profilo migliore…

A costo di suonare infantile, rivoleva il suo migliore amico, non la versione smielata e poco divertente.

« Ora che sei al sicuro potrei riavere il mio libro? »

Sirius corrugò le sopracciglia e abbassò il volume mastodontico dietro al quale si era nascosto.

Una ragazza dai capelli scuri e gli occhi allungati lo stava guardando in palese attesa.

Un po' sorpreso Sirius glielo porse « Uh, sì, direi di sì. »

« Molto gentile » commentò la ragazza piuttosto allegramente, intingendo la penna nel calamaio e mettendosi a disegnare un pianeta con una quantità spropositata di spuntoni.

« Quindi tu studi… »

« Astrologia. Esatto. » terminò lei, scandendo come se stesse parlando con un deficiente.

Effettivamente la sua domanda non brillava di acume.

« E a che anno sei? »

Lei arricciò le labbra in un sorrisetto che Sirius non capì « Sesto »

« Oh, quindi ti devo aver già vista in giro… » borbottò cercando di ricordarsi se l'avesse quel viso affusolato fosse familiare.

« Già » rispose lei, piccata « magari a Storia della Magia, sai. Anche se di solito sei piuttosto impegnato a russare o, quando ti svegli, a tirare continuamente calci alla mia sedia. »

Sirius pensò che forse avrebbe dovuto sentirsi vagamente in colpa per non aver mai fatto caso alla sua compagna di classe; a sua discolpa c'era da considerare che le aule erano piuttosto affollate e che di ragazze sotto gli occhi ne aveva decine ogni giorno.

Ma forse non era esattamente una cosa carina da dirle.

« Le lezioni non mi rendono particolarmente attivo, è già tanto se mi ricordo le facce dei professori » asserì scrollando le spalle.

Lei girò una pagina piuttosto ingiallita del grosso libro che aveva di fianco e intinse nuovamente la penna nell'inchiostro « Mmh. »

Le labbra di Sirius si tesero in un sorriso « Ti sto disturbando? »

« Sì, ma almeno non mi hai lanciato nessuna Caccabomba addosso. Mi ritengo fortunata, per ora. »

Al glorioso ricordo il giovane Black si gonfiò il petto di orgoglio « Che roba, eh? Non è andata proprio secondo i piani ma è stato uno spasso direi. »
« Soprattutto per Lily Evans, immagino. » rispose lei, piccata, girando la pergamena sottosopra per completare un'intricatissima runa.

« Beh, se lei non si facesse tanti problemi a fare un giro con Jamie noi non dovremmo inventare piani assurdi per fare breccia… Alla fine è colpa sua. »

Senza alcun preavviso lei sbattè una mano sul tavolo con tanta forza da far sobbalzare Sirius sulla sedia e far nascondere il calamaio dietro al libro di Astrologia.

« Come puoi- Rifiutare le avances fastidiose, inopportune e anche molto goffe di un ragazzo è un diritto umano! Non merita di essere bombardata perché non si inchina a Potter! » esclamò beccandosi un'occhiataccia dalla bibliotecaria che le fece decidere di abbassare la voce « Se solo voi foste un tantino più maturi di un bambino di cinque anni forse vi rendereste conto che non servono grandi gesta per colpire una persona, ma sono le piccole cose a farlo. Ora, se cortesemente mi facessi il favore di abbandonare il mio tavolo… »

Sirius era piuttosto infastidito. Conosceva quella ragazza da meno di dieci minuti e già gli aveva dato dell'immaturo egocentrico… Doveva capirle proprio bene le persone. Ciononostante sfoggiò la sua collaudata faccia da schiaffi e le fece una smorfia « Scusi tanto, Vostra Altezza Portavoce Dell'Universo Femminile, non intendevo infastidire tanto. »
« Beh, l'hai fatto invece. » rimbeccò lei, irritata, per poi borbottare « Bifolco maschilista. »

Sirius la guardò oltraggiato « Non sono per niente maschilista, io! »

« Ma per favore! » replicò lei, fissandolo negli occhi grigi « Se hai appena fatto intendere che le donne dovrebbero solo aprire le gambe per voi! »

« Beh, sì, ma è un quid pro quo! Io sono bello, intelligente, carismatico, perché non dovrebbero accettare un equo scambio di piacere? »

« Per una cosa chiamata dignità, magari? Spero che James Potter abbia la decenza di evitare i tuoi consigli in fatto di donne, d'ora in avanti, e che tu finisca presto tutte le ragazze del tuo harem adorante. »

« I miei consigli sono eccelsi! » sbottò lui, punto sul vivo « Sentiamo vostra Onoreficenza, cosa consiglierebbe lei allora per conquistare quella secchia della Evans? »

Lei gli rispose grondando sarcasmo « Non saprei, perché non le riempite lo zaino di bava di Troll? »

« Dico sul serio » insistette Sirius « visto che sai così tanto delle donne dai tu un consiglio a James, forza! »

« Prima di tutto » tuonò lei, inferocita ormai « dovrebbe smetterla con gli appellativi imbecilli che sciorina a destra e a manca! Cosa pretende di ottenere se le affibbia nomignoli di ogni tipo e li urla per tutta Hogwarts!? »

Maledizione, forse aveva ragione.

« Beh, okay, ma era una cosa per ridere… »

« Perché siete dei buffoni, ecco perché. E poi basta con battute del Bolide ogni volta che le parla, è veramente patetico. E ora davvero, ho un saggio di cinquanta centimetri da preparare entro le sei, quindi addio. »

Oltraggiato oltre misura perché quella piccola testa di Gnomo aveva detto che Jamie era patetico Sirius si alzò di scatto dalla sedia e marciò fuori dalla biblioteca.

Spazietto di Mimesis

Ammetto di essere emozionata, è la prima storia che mi decido a pubblicare e sarà una long piuttosto long, penso sui trenta capitoli ma non so neanche io per ora. Ho già scritto qualche altro capitolo e intanto andrò avanti a scrivere, sento di aver bisogno di qualche parere esterno per capire come muovermi e come procedere... mi aiuterete? :)
Questo primo capitolo è stato il più difficile da scrivere perchè non volevo renderlo demenziale ma, come saprete meglio di me, caratterizzare dei personaggi all'inizio è sempre difficile; nel prossimo capitolo si conoscerà meglio questa ragazza sarcastica e un tantino saputella.

Spero di aver interessato qualcuno, critiche, consigli e qualunque tipo di commento sono super graditi!


   
 
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