XIII
Regina ed Emma si
chiusero in quella cabina.
Emma iniziò
presto a far scendere quella mano che era sopra il seno di Regina. Le sfilò la
giacca bluette, poi sbottonò la camicia rossa chiara, scoprendo una canotta
nera con un accenno di pizzo.
Sei così
accattivante Regina - le disse Emma guardando il suo seno.
I miei occhi sono
qui su miss Swan! – disse Regina sollevandole il viso dal mento e mi porse a
baciarla.
Emma le sfilò la
camicia e poi la canotta e sganciò il reggiseno. La strinse poi a sé. Si
sfilarono poco dopo gli stivali e anche i pantaloni restando in intimo. Poco
dopo anche quello finì sul lettino dove si accingevano a sdraiarsi.
Le loro mani s’intrecciarono
più volte. I loro sguardi s’incontrarono ogni qual volta i loro occhi si
sollevavano verso quelli dell’altra. Si sorrisero con un po’ d’imbarazzo, le
gote rosse, per la passione che le stava avvolgendo in quel momento. Emma passò
i polpastrelli sulle labbra di Regina, guardandola negli occhi e si porse a
baciarla lievemente. E poi ancora ripeté quel gesto, per poi mordicchiarle le
labbra e passarci su la lingua. Era la prima volta che lo facevano così
intensamente, con quei lievi e trattenuti gemiti, sempre per non farsi
scoprire. Poi quando raggiunsero l’apice, lo fecero assieme e fu bellissimo. Fu
Regina a sollevarsi e rivestirsi per uscire da quel letto, anche di contro
voglia. La guardò per un lungo istante e poi la baciò.
Buonanotte Emma!
– disse prima di aprire la porta e lasciare la cabina. Emma non fece neppure in
tempo a salutarla. Rimase lì nuda a letto.
~Emma’s side~
Vengo svegliata
da mia madre che mi dice di essere arrivati all’isola che non c’è. Avevo già
messo in chiaro, che tutti insieme dovevamo collaborare e che non dovevamo
litigare mai, almeno finché eravamo, su questa dannata isola.
Le cose non vanno
particolarmente bene qui! Prima i bimbi sperduti ci attaccano, poi Peter Pan
manda, quella che dovrebbe sembrare una cartina per trovare Henry, solo un
pezzo di pergamena bianca. C’è dietro un indovinello, che posso risolvere solo
io!
Alla fine
parlando con mia madre, scopro che dovevo semplicemente ammettere a me stessa,
che fossi una bambina sperduta anch’io.
Ma sono anche la
Salvatrice e salverò mio figlio Peter Pan! – dico come se lui potesse sentirmi.
Meno male che il
cattivo era Uncino nel film! – dico ridacchiando, mentre mi allontano appena. E
il capitano mi segue.
Swan nel film era
affascinante come me? – chiede il pirata.
Uhm credo di sì,
aveva dei bei boccoli neri e l’eye-liner! – ridacchio.
Ti fa sorridere-
dice attirandomi a se con l’uncino. E appena mi volto mi bacia. Infila presto
la lingua ed io resto immobile.
Che fai? Sei
impazzito? – lo spingo via appena.
Non ti è
piaciuto? Dai Swan di che hai paura?- lo guardo sconcertata, perché mi sono
appena accorta che Regina, sicuramente ci avrà visto. La vedo sparire dietro
quegli arbusti.
Killian , sta
lontano da me! Sto cercando di salvare mio figlio! Tu controlla mio padre per
favore.
Mi allontano e
seguo Regina. La trovo poco dopo seduta su un tronco. So che mi ha visto ed io
non so cosa dire. Così dico l’unica cosa che mi viene in quel momento.
Ehi! – dico
mentre lei si alza.
Ehi- risponde lei
di rimando e la vedo che è calma, ma perché? Starà già per lanciarmi una sfera
di fuoco?
Regina, non ha
significato nulla te lo assicuro! E’ stato lui a baciarmi! – mi giustifico e
spero che mi creda.
Non bacia granché
bene il pirata con l’eye-liner! – sorride.
Assolutamente! –
sorrido e mi avvicino a lei e la stringo con un braccio alla vita. Lei mi mette
una mano sul bicipite e sorride – E tu che ne sai di come bacia?
Wow, ti tieni
allenata Swan? Beh tanto tempo fa gli ho rubato un bacio, non ricordo neppure
per quale motivo!– fa quel sorrisetto sollevando l’angolo delle labbra che non
mi fa capire davvero più nulla. Porto una mano tra i suoi capelli e la bacio
con trasporto.
Emma – si stacca
appena e sussulta sulle mie labbra – dovremmo smetterla, soprattutto qui,
potrebbe saperlo chiunque.
Ti preoccupi
troppo Regina! – sorrido guardandola e la ribacio con più enfasi.
Emma, se
dovessero scoprirlo i tuoi, si tornerebbe a fare la guerra e sinceramente
voglio solo trovare Henry e andar via! – mi guarda, dopo essersi staccata.
Non t’importa di
noi? – mi stacco.
Emma certo che m’importa,
ma è alquanto strano per me, cioè ho avuto solo due storie e questa non so come
gestirla, sono cambiata e – mi guarda.
Eh? Immagino sia
una lunga storia! – lei si sposta perché abbiamo sentito un rumore e vediamo
spuntare un bambino sperduto.
~ Regina’s side ~
Altolà! – dico
vedendo quel ragazzino e accendo una sfera di fuoco.
Emma! – accorre
Biancaneve ed io la guardo.
Tranquilla, Mary
Margaret mi so difendere ancora - sorrido e mi avvicino al ragazzo. Decido di
capire dove si trova Henry. Strappo il cuore del ragazzino, dopo le storie
delle due e do lui un pezzo del mio specchietto, che lui porterà ad Henry sotto
il mio comando.
Dopo qualche
oretta riusciamo a vedere Henry, sta bene e ci dice cosa succede. Dobbiamo
trovare un modo, per entrare nell’accampamento dove Henry si trova.
L’avventura non è
ancora finita, perché Uncino dice che dovremmo cercare una fata. Quando nomina
il suo nome, io ammetto che non proseguirò con loro.
Poco dopo,
infatti, Trilli mi aggredisce e porta nel suo covo, vorrebbe vendicarsi per
quello che ho fatto in passato. Non ho certo paura di lei, poiché scopro che
non ha potere. Uscite, troviamo il resto della compagnia, e vedo che Emma è
visibilmente preoccupata, ma non deve, sto bene. Le rivolgo uno sguardo e
proseguiamo per cercare Henry.
È tutto un gran
caos qui, vorrei davvero solo trovare Henry e andar via di qui.
Peter Pan mi ha
davvero rotto le scatole, poi Trilli che mi ricorda il mio passato, io vorrei
solo andare avanti.
Che hai? – la
voce di Emma mi desta dai miei pensieri.
Nulla, stavo solo
pensando! – la guardo e mi fermo.
A Henry? – mi
domanda guardandomi negli occhi.
Ovviamente penso
a lui, ma tanto anche a me e te! – ammetto abbassando lo sguardo-
Mi turba la
presenza di Trilli, che mi aveva parlato tempo addietro dell’esistenza del mio
grande amore. Dopo Daniel non mi sono più innamorata di nessuno e ho avuto
paura, ho paura – ammetto.
Per fortuna i
Charming ci interrompono dicendo di aver trovato Neal. Beh ovviamente Emma, si
affaccenda per liberarlo.
~Emma’s side~
Neal è vivo e si
trova intrappolato nella Caverna dell’Eco, per liberarlo, cosa dobbiamo fare?
Dire i nostri più profondi segreti.
Killian dice che
ci siamo baciati, mia madre ammette di volere un figlio, mio padre dice che stava
morendo e che avendo usato un antidoto presente sull’isola adesso dovrà
rimanerci. E mano man che loro dicono qualcosa, un ponte si crea tra noi e
Neal, chiuso in una gabbia. Quello che mi fa restare di sasso è ciò che dice
Regina, che ammette che vuole continuare a cambiare per le persone che ama.
Quello che voglio io adesso è poterla stringere, ma voglio anche che Neal, esca
da quella cosa e ammetto che ho bisogno ancora di lui.
Infatti, è
proprio Neal che ci rivela di essere scappato dall’isola che non c’è, dopo
diverso tempo, avendo catturato l’ombra di Pan. Quindi è ciò che faremo,
andiamo a cercarla.
Regina qualche
tempo prima mi ha insegnando ad usare parte della mia magia. Sperando sia utile
usare la rabbia che lei dice, per attivarla.
Durante un
battibecco tra Neal e Uncino, riesco a catturare l’ombra.
Attacchiamo
l’accampamento di Pan, ma di lui ed Henry nessuna traccia. Torchiamo per quel
che possiamo i bimbi sperduti liberando anche Wendy.
Henry dov’è? Pare che Pan lo stia portando alla Roccia del
Teschio. La squadra di salvataggio per Henry si muove verso quell’isolotto e
nuovamente devo usare la magia, per eclissare la luna.
Miss Swan,
concentrati e segui quel che faccio io – mi dice Regina mentre si pone davanti
alla luna. Mi spunta un sorriso nonostante tutto quello che sta succedendo e le
cose che sono state dette in quella
caverna. Regina mi sorride ed io seguo quel che lei fa, con molta attenzione.
Quando arriviamo
nella parte alta della roccia, è evidente cosa sta succedendo. Gold ci aveva
preceduto e adesso non c’era più traccia di lui.
Ci siamo io, Neal
e Regina, che guardiamo nostro figlio mentre tiene il suo cuore in mano. Il
cuore del vero credente, continua a ripetere Peter Pan.
Noi crediamo in
te, Henry – dice Neal.
Perché ti vogliamo bene – dico a mia volta.
Più di ogni altra cosa – aggiunge Regina ma Henry risponde.
Anch’io vi voglio
bene. Ma devo salvare la Magia! – dice prima di piantare il cuore nel petto di
Pan, lui sembra rinvigorire, mentre Henry cade a terra inerme.
Nooo, Henry! –
sento Regina gridare e avvicinarsi ad Henry, io e Neal facciamo la stessa cosa.
Come sta? –chiedo
a Regina, che massaggia il petto di nostro figlio ed io porto una mano sulla
sua. Lei mi guarda e scorgo nel suo sguardo un velo di disperazione.
Regina fa un
incantesimo di conservazione per custodire il corpo di Henry mentre io mi
bacchetto con quello, vabbè non dico cosa mi sta passando per la testa, di
Peter Pan, prima che lui voli via.
Chiedo a Neal se
sa dove possa essere adesso Peter Pan, per poter arrivare a lui e riprendere il
cuore di Henry.
Emma, so solo
dov’è il suo accampamento! – mi dice.
Non tornerebbe
mai lì, sarebbe sciocco. Sei inutile! – dice Regina e Neal resta lì impalato.
Regina, smettila!
– la guardo con un velo di fastidio.
Non dirmi cosa
devo fare Swan, mio figlio sta morendo! – dice piatta.
E’ nostro figlio,
Regina! – la guardo, si siamo in tre ma è nostro figlio – So bene cosa provi!
No, non sai
minimamente cosa provo, Emma! – dice guardandomi e quasi mi fa male – tu hai i
Charming, sti due tipi che ti vengono dietro. Tu hai tutto, dannazione. Invece
io ho solo Henry, solo lui, è non ho nessuna intenzione di lasciarlo andare,
dopo tutto quello che ho fatto per averlo! – mi guarda con gli occhi colmi di
lacrime, tiene la mano di nostro figlio e mi chino a guardarla e accarezzare i
capelli del bambino. La incito dunque a trovare un modo per trovare e
sconfiggere Pan, e lei mi indica la lama della spada, con cui poco prima ho
ferito il folletto volante.
Dico a Neal di
prendere Henry e di cominciare a tornare verso l’accampamento. Rimasta sola con
Regina la guardo, è ancora lì accovacciata per terra, che guarda un punto
impreciso davanti a sé. Mi inginocchio nuovamente e le sollevo il viso dal
mento.
Regina cosa ti
prende? – le mi scansa la mano e mi guarda solo senza parlare – Perdonami se ho
detto qualcosa che non dovevo. Ti prometto che salveremo Henry, ci siamo venuti
apposta su questa dannata isola! Quindi adesso dammi la mano e andiamoci a
prendere il cuore di nostro figlio.
Lei me l’allunga
e quando la tiro su lei si stringe a me con forza.
Ehi così non
respiro! – le accarezzo le spalle – Andrà bene, Regina! Te lo prometto, dai,
andiamo – mi stacco quel poco e la bacio lievemente sulle labbra.
Raggiungiamo
tutti gli altri all’accampamento dove troviamo tutti i bimbi sperduti e il
braccio destro di Peter Pan. Regina quasi famelica si scaglia su di lui e vuole
strappargli il cuore, ma io la fermo per un braccio e le intimo di fermarsi.
Dannazione Emma,
Henry resisterà un’altra ora ancora! Dobbiamo muoverci! – mi dice e io ho già
un bel discorso da propinare ai ragazzi. Sono spaventati come me, adesso, e
quando avevo la loro età!
Anch’io credevo
di non ritrovare mai i miei genitori, anch’io ero una bimba sperduta. Adesso
però non lo sono più, perché ho tanta gente che mi vuole bene e sarà così anche
per voi. Vi porterò a casa nostra, torneremo tutti insieme a casa.
Riesco a
convincere i bambini e alcuni di loro mi dicono che Peter Pan è all’albero del
pensiero. Così io Regina e mia madre, non perdiamo neppure un attimo e andiamo
alla sua ricerca.
Arriviamo
trovando il vaso di Pandora, dove nostro malgrado Tremotino è rinchiuso a causa
di Peter Pan. Delle liane di incatenano ad un grosso albero, quello dei
rimpianti, dice il folletto appena comparso. Le liane stringono, mentre il
folletto dice di essere il padre di Tremotino. Tratta ovviamente male me,
perché conosce attraverso il cuore di Henry, cosa mio figlio abbia provato. Poi
attacca mia madre che mi ha abbandonato per ventotto lunghi anni.
Quando hai finito
folletto fastidioso – dice Regina.
Oh oh parla la
donna che ha più rimpianti di tutti! – ribatte lui.
Oh no carino, ti
sbagli di grosso, nonostante tutto ciò che ho fatto! Io non ho rimpianti! –
dice Regina con tono di sfida e così siamo libere dalla stretta. Infatti non
perde un attimo per strappare il cuore di Henry dal cuore di Pan, che adesso
sappiamo essere il suo bis nonno. Dannazione mi verranno le rughe a furia di
scoprire tutte queste cose. Guardo Regina per un lungo istante e le mimo un
grazie lei sorride tenendo tra le mani il cuore e il vaso dove è rinchiuso
Tremotino.
~Regina’s side~
Sono già tutti
sulla Jolly Roger, io, Emma e Mary Margaret corriamo come matte verso quella
nave e quando arriviamo metto dolcemente il cuore di Henry al suo posto. Stringo
la sua mano e guardo Emma che fa lo stesso.
Dimmi che non è
troppo tardi! – dice mentre mi guarda e so che vorrebbe stringere anche la mia
mano, e anche io lo vorrei, davvero tanto. Poi Henry rinviene e ci stringe
insieme. La mia mano e quella di Emma, si sfiorano sulla schiena di nostro
figlio.
Andiamo piccolo
ti porto a letto! – guardo nostro figlio e scambio uno sguardo con Emma. Porto
nostro figlio negli alloggi del capitano e custodisco il suo cuore con un
incantesimo.
Dopo un nuovo
momento di allerta causato da Peter Pan. Ci prepariamo a salpare, Tremotino ha
rinchiuso nel vaso il suo paparino, così che non ci dia più fastidio.
Regina sei
pronta? – Emma richiama la mia attenzione e io mi preparo per appiccicare
quella dannata ombra di Pan, alla vela maestra della Jolly Roger. Appena la
palla di cannone manda per aria l’ombra io la lancio verso la vela e prende
colore nero. Finalmente possiamo tornare a casa.
Sono contenta che tu lo abbia ritrovato Regina! Quindi anche la Regina Cattiva sa amare! – mi dice e rivolgo uno sguardo sia ad Henry che sta abbracciando suo padre, sia ad Emma che sta parlando con il suo. Quanto mi manca, era l’unica persona che amavo davvero, mio padre!
Buona
sera a tutti! Lo so, lo so, avevo promesso un capitolo subito dopo
Pasqua. Ci ho messo un po', grazie ai vostri suggerimenti, mi sono
cimentata nel creare un capitolo più corposo! Spero vi piaccia e
che recensiate, minacciandomi anche di picchiarmi, se le cose non vi
piacciono. Ad ogni modo, vedrò, per farmi perdonare del ritardo
di pubblicare oggi stesso un altro capitolo! Alla prossima, ciao xoxo