To be myself
 

Stretta in un vestito blu notte, i lunghi capelli neri che svolazzano dietro di lei e le labbra dipinte di rosso, Izzy avanza spedita verso l'uscita dell'Istituto, ma Alec sa bene che non ha nessuna missione da portare a termine.

“Dove stai andando?” le domanda, le braccia incrociate sul petto per sembrare minaccioso.

Sua sorella si ferma e si volta lentamente per guardarlo, una mano posata sul fianco per sfidare la sua autorità. “Ho un appuntamento” lo informa con tono annoiato.

Alec alza gli occhi al cielo. “Con Meliorn?”

Come unica risposta, Izzy scuote le spalle magre.

“Non posso continuare a coprirti a lungo” la avverte, sciogliendo le braccia per mostrarle che, dopotutto, non è così arrabbiato.

“Non devi” risponde lei sicura, e Alec sa che dice sul serio.

Non le importa del giudizio degli altri, le frega davvero poco di cosa la gente pensa delle sue amicizie con i Nascosti, e la cosa lo irrita profondamente. Perché deve essere lui l'unico a preoccuparsi di tenere alto il nome di famiglia?

Izzy si volta di nuovo e si incammina verso l'uscita, senza degnarsi di rivolgergli un'altra parola. È arrabbiata con lui perché non fa come lei, perché non sgattaiola via di nascosto – o in bella vista, come fa lei. Vorrebbe che cancellasse dalla testa anni e anni di insegnamenti e di regole e si concentrasse su ciò che vuole realmente, ma ciò che vuole Alec è ordine e disciplina – Magnus Bane e tutto ciò che promette vengono solo dopo. Eppure, a volte – soprattutto in serate come quella, quando si ritira in camera prima dei bambini – è fin troppo facile odiare sua sorella per il coraggio di essere se stessa.




 

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AN:
Questa flash è stata scritta per il Drabble flash del gruppo We are out for prompt.
Prompt di Chara: Alec/Izzy: "A volte è facile odiarla per il suo coraggio di essere se stessa."
Mi sento molto più a mio agio a scrivere di Simon e Raphael, e si nota, ma i Lightwood sono bbelli e volevo deidicare qualcosa pure a loro.

Red