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Autore: LucyWinchester    05/04/2016    0 recensioni
Dal testo
[...“Ciao Dean”
“Hey” le rispose lui, un po’ a disagio.
“Entra” aggiunse dopo, spostandosi per farla entrare.
“Ellen mi ha detto che stavi per partire e…sono passata a salutarti” disse Layla, un po’ in imbarazzo, mentre si sedevano sul divano.
“Io…si…sto preparando le mie cose…domani parto”
“Oh, ok. Scusa se te lo chiedo, ma…se Ellen non mi avesse detto nulla, me l’avresti detto che stavi per andartene?” gli chiese lei.
“Si…certo” replicò lui, cercando di essere convincente.
“Mmh, si certo…Se c’è una cosa che non sai fare, è mentire, Dean” gli disse.
“Senti, ascolta…io…non posso darti quello che vuoi, la sicurezza che cerchi, quello che c’è stato, è stato uno sbaglio” fece lui, anche se con tono insicuro...]
[Accenni Sastiel]
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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Ciao a tutti. Eccoci arrivati alla fine. Ho notato che la storia non ha riscosso molto successo. Vabbè capita.:-P Grazie comunque a chi ha letto, a chi leggerà e a chi arrivarà a fine capitolo. 
Baci Baci 
Lucy




Capitolo 3
 
Non fecero in tempo a chiamare Sam, perché Castiel li anticipò. Il cellulare di Dean squillò e quando lo estrasse e lesse il nome dell’angelo, si affrettò a rispondere.
“Cass”
“Dean, ho delle novità, ma non credo siano buone”
“Che c’è?” disse preoccupato.
“Crediamo che Amara stia dando la caccia a qualcosa…o a qualcuno. Forse sei tu. Si sta avvicinando al luogo dove sei ora - si sentì un po’ di trambusto, poi la voce di Sam disse – Dovete tornare al bunker, tutti e tre, immediatamente”
“Ok” disse Dean e riagganciò.
“Amara sta arrivando, non possiamo restare qui” aggiunse rivolto a Layla.
“Ma…” iniziò lei.
“Niente ma. Io non sono in grado di affrontarla, vi metterei in pericolo e non potrei proteggervi. Non posso permetterlo” disse in tono asciutto.
“Ok”
Prepararono il necessario, presero la bambina e partirono subito.
 
Dopo poco più di tre ore arrivarono al bunker, dove trovarono gli altri ad attenderli.
“Come fate a sapere che Amara sta cercando qualcosa?” chiese Layla.
Sam e Cass si scambiarono un’occhiata, poi il cacciatore le rispose dolcemente:
“Non ne siamo certi al cento per cento, ma da come si sta spostando, dalle vittime che ha fatto e dai messaggi che ha lasciato, sembra sia alla ricerca di qualcosa”
“Dobbiamo sapere di cosa si tratta ed arrivarci prima di lei. Hai detto che ha lasciato messaggi. Che genere di messaggi?” disse Dean, sistemandosi su una sedia, accanto a Layla.
“Questi” voltò il laptop per far leggere loro.
Diverse immagini, diverse scritte. Io ti troverò; non puoi sfuggirmi; non puoi nasconderti per sempre e così via.
“Potrebbero essere destinate al fratello, Dio, che l’ha rinchiusa, o…a te, Dean” disse il minore con un’inflessione preoccupata, guardando il maggiore.
“E’ strano però…non credo si rivolga a me. Lei vuole che mi unisca a lei, e…in quelle due occasioni che ha avuto…non mi ha mai fatto del male, anzi mi ha lasciato andare. Mi ha detto che siamo legati perchè l’ho liberata, avrebbe potuto uccidermi e non l’ha fatto. Non credo che sia buona di cuore, intendiamoci, ma non credo che quelle frasi siano rivolte a me” spiegò Dean.
“Se ha iniziato a dare una caccia così serrata a questo qualcosa o questo qualcuno, forse ne è spaventata, magari, può rinchiuderla di nuovo” disse Layla, facendo voltare tutti, con lo sguardo attonito.
Sam fu il primo a riscuotersi dicendo:
“Forse non è così strana come teoria. In fondo potrebbe essere vero, ma per confermarlo, dobbiamo riuscire a scoprire di cosa si tratti”
Si misero tutti all’opera, Cass, stava facendo dei sopralluoghi nelle città già colpite, per vedere se riusciva ad avere qualche informazione in più, Layla, aiutata da Dean, continuò con la traduzione del libro di incantesimi e Sam si dedicava ad approfondire le ricerche, sui libri degli Uomini di lettere, nel caso parlassero, anche vagamente, di qualcosa riguardo all’Oscurità.
Cass si presentò in serata. Era passato qualche giorno dall’arrivo di Dean, Layla e Maya, al bunker, e la faccia dell’angelo non prometteva niente di buono. Sam gli andò incontro, non appena mise piede in cucina.
“Hey! Cos’è quell’espressione? Tutto bene?” gli chiese apprensivo, mettendogli una mano sulla spalla. il minore si sentiva un po’ a disagio a mostrare le sue emozioni in pubblico, perciò si limitò a quel tocco fugace, ma Cass capì lo stesso la sua preoccupazione e sorrise lievemente.
“Amara sta dando la caccia a qualcuno, non a qualcosa, ne sono certo” esordì con espressione contrita.
“Sembri molto preoccupato” notò Layla.
“In effetti sì, perchè sta cercando la Figlia della Luce. Io…io non credevo esistesse davvero, in tutti i millenni passati tra il Paradiso e la Terra, non c’è mai stato niente di concreto. Ne avevo sentito molto parlare, soprattutto tra gli angeli, dicevano che la Figlia della Luce avrebbe battuto le tenebre e l’Oscurità, ma l’Apocalisse, Lucifero e tutte le altre guerre tra Inferno e Paradiso, sono state fermate in altri modi, quindi ero restio a credere realmente nella sua esistenza. Inoltre dicevano anche che gli angeli potevano avvertire la sua presenza, e non è mai successo, …f-fino ad ora” spiegò, sempre più sconvolto.
Gli altri lo guardavano, quasi senza capire. Insomma, sembrava una buona cosa, sembrava quel qualcosa che avevano cercato per mesi e mesi, per poter battere Amara e ristabilire la normalità nel mondo.
“Come mai sei così scioccato e preoccupato? Sembra una buona cosa, anche se dobbiamo trovarla…” disse Dean, un po’ incerto, guardando l’espressione dell’angelo.
“Perché…perché…” non riuscì a continuare. Guardò Layla addolorato.
“Ok. Non ci sto capendo nulla, ti dispiacerebbe essere più chiaro?” disse Dean agitandosi, e sentendo un brutto presentimento montare dentro di lui e una terribile sensazione alla bocca dello stomaco.
“Percepisco la sua presenza qui…” disse Cass, lasciando trasparire tutto il suo tormento da quelle magnifiche iridi blu.
“Che significa?” chiese Sam, agitandosi a sua volta.
“La bambina…” non finì la frase, ma si mise una mano sul viso, incapace di dire altro, troppo scosso dalla rivelazione.
Dean e Layla, sbiancarono contemporaneamente.
“S-stai…scherzando vero?” disse il cacciatore alzandosi di scatto, angosciato. Sam e Cass si guardarono, non riuscendo a capire quella reazione così esagerata. Ok, era una bambina, una creatura innocente che si trovava coinvolta in qualcosa più grande di lei, e dispiaceva terribilmente anche a loro, ma l’ansia, il tormento ed il tremore di Dean, forse erano un po’ eccessivi.
Il maggiore si voltò verso la compagna e lesse la sua stessa angoscia nelle iridi nocciola di lei.
“Dean… - disse sicura - non permetterò ad Amara di fare del male a Maya, anche a costo di morire”
Sapeva della debolezza di Dean, di quel legame che lo faceva sentire inutile per la missione, e da una parte era quasi un bene che lui non si potesse avvicinare all’Oscurità, almeno sarebbe stato al sicuro, e lei non poteva che esserne felice. Lo amava e non voleva che gli accadesse nulla di male.
Si sforzò di fargli un sorriso. Dean però era di tutt’altro parere.
“NO!” gridò, e poi in tono più dolce “Non posso permetterlo” disse guardandola teneramente, ma anche in maniera decisa. L’aveva ritrovata e avrebbe fatto qualsiasi cosa per proteggerla, anzi per proteggere entrambe.
Il minore e l’angelo ora erano decisamente confusi.
“C’è un modo per proteggerle? Qualche sigillo, qualche incantesimo, qualunque cosa…” chiese Dean disperato a Cass.
“Di incantesimi e sigilli ce ne sono molti, ma l’Oscurità è potente, non posso garantirti che funzionerà” replicò lui, dispiaciuto.
Dean sentiva il cuore rimbombargli furiosamente, lo avvertiva in gola, come se volesse schizzargli fuori da un momento all’altro. Per l’ennesima volta, si trovava impossibilitato a proteggere la sua famiglia. Il rischio di perdere le persone che amava era altissimo, quasi certo, e non avevano nulla tra le mani per contrastare una tale forza biblica. Si sentiva morire dentro. Quei pensieri lo portarono a mettersi una mano sul viso, in un gesto inconscio e disperato.
Vedendo gli sguardi confusi degli altri, Layla disse:
“Maya è nostra figlia”
Le loro espressioni mutarono radicalmente, quella di Sam specialmente. Sembrava…scosso.
Nel frattempo Dean li guardava ancora con lo sguardo vacuo, alla ricerca disperata di una soluzione.
“Dean…p-perché non me l’hai detto?” chiese Sam ferito.
“L’ha scoperto ieri, Sam, è…è una storia lunga…” intervenne Layla.
“Cosa??? Ma…come…” replicò il minore, guardandola duramente.
“Ho fatto un errore Sam, e…lei ha agito di conseguenza…ma, ora ci siamo chiariti” disse Dean, voltandosi poi verso di lei, come per avere la sua approvazione. Lei annuì, sorridendogli lievemente.
“Il punto è che…le proteggerò…costi quel che costi” aggiunse poi deciso, anche se non sapeva minimamente come fare.
Per quanto fosse scossa Layla, era abbastanza positiva.
“Cerchiamo di guardare la cosa da un’altra angolazione. Se Amara sta cercando Maya, così disperatamente, forse teme veramente che in qualche modo possa farle del male. E’ già un buon punto di partenza, non trovate? Forse non è tutto perduto” disse lei.
Gli altri annuirono e si misero subito all’opera. Layla prese da parte Dean, dicendogli:
“Dean…sul libro di incantesimi che abbiamo tradotto, c’è un incantesimo che i genitori possono fare per i propri figli. Potremmo provarci. E’ comunque una protezione, ed essendo fatta con un legame di sangue è anche molto forte, che ne dici?”
“Ok” replicò lui. Lei fece per voltarsi, per andare a prendere il materiale, visto che non avevano tempo da perdere. Dean la fermò per un braccio e la fece voltare, fino a trovarsela di fronte, a pochi centimetri dal suo viso. La baciò con passione e trasporto, stringendola a sé. Lei ricambiò e cercando di infondergli coraggio gli disse:
“Andrà tutto bene. Non è la prima volta che affrontiamo situazioni di merda. Ce la faremo. Insieme”
“Non voglio perdervi di nuovo” mormorò lui tra i suoi capelli, aumentando la stretta.
“Non succederà”
L’incantesimo andò a buon fine, anche Castiel, aveva detto loro che Maya era protetta in modo indelebile, grazie a loro.
Un paio di giorni dopo, qualcosa scosse profondamente il bunker. Nonostante tutti i sigilli e protezione, posti sul luogo, furono spazzati via dall’arrivo di Amara, che piombò all’interno, avvolta dal fumo nero. Istintivamente sia Dean che Layla, si misero tra lei e la bambina, anche se potevano fare ben poco, specialmente il cacciatore, che già risentiva di quell’assurdo legame con lei e non riusciva a fare nulla.
Amara rise difronte a quella presa di posizione.
“Come siete sciocchi. Non potete fermarmi” detto questo, con un semplice gesto della mano, li scaraventò a terra, lontani dalla bambina. Castiel cercò di bloccarla con i suoi poteri ma fu inutile. Sam provò a trattenerla in un cerchio d’olio santo, ma la rallentò solamente di qualche secondo. Ormai si era avvicinata alla bambina, che tranquilla se ne stava nella carrozzina, senza il minimo pensiero. Dean e Layla, ancora frastornati, si rialzarono a fatica, solo per vedere Amara tendere le braccia verso Maya.
Dopo aver visto quegli occhioni verdi, qualcosa nell’espressione dell’Oscurità mutò. Si girò verso il maggiore dei cacciatori con sguardo attonito e gli disse:
“E’ tua figlia!”
“Si, è mia figlia, e tu non le farai del male!” urlò Dean, buttandosi contro di lei, improvvisamente. Per qualche motivo Amara, non riuscì a schivarlo, così il cacciatore la allontanò da sua figlia.
Dalla posizione in cui era, dopo aver sbattuto Dean contro un muro, che ora era a terra, dolorante, l’Oscurità lanciò un lampo di luce accecante, che avrebbe colpito sicuramente Maya, ma Layla corse, per fare da scudo alla figlia. Continuò a stringere la piccola, nonostante, non riuscisse quasi a muoversi per niente. Amara si avvicinò, guardandola con odio, dicendole:
“Come hai osato!”
Stava per colpirla di nuovo, ma qualcosa, le impedì di proseguire nel suo intento. Gli altri erano tutti a terra e faticavano a rialzarsi, Dean fece uno sforzo non indifferente, per mettersi seduto. Avrebbe dovuto alzarsi, ma non ne aveva la forza. Sentiva che la fine era vicina. Erano in quattro, e non riuscivano a contrastarla. Lacrime di rabbia e amarezza, gli pungevano gli occhi. Non doveva finire così. Non poteva permettere che quel mostro facesse del male a sua figlia.
Con estrema fatica si mise in piedi, e tremò nel vedere Amara, strappare la bambina dalle mani di Layla e scaraventare lei per la stanza, facendola crollare a terra priva di sensi. La piccola voltò lo sguardo in direzione della mamma. Improvvisamente sentirono un urlo atroce. Videro l’Oscurità, lasciare immediatamente la bambina (presa per miracolo da Castiel) e riempirsi lentamente di una luce azzurra accecante, incapace di muoversi o reagire. Con una specie di esplosione, nuvole di denso fumo nero, iniziarono ad alzarsi nella stanza, fino a scomparire, lasciando posto al nulla. Amara era sparita.
Si guardarono intorno incerti, poi Castiel, si avvicinò a Dean, porgendogli la bambina, andando subito da Layla. Era ancora viva, anche se il polso era debole. La curò immediatamente, nonostante gli costasse un’immane fatica, viste le condizioni in cui era, ma non poteva lasciarla morire. Dopo un po’ la ragazza si mosse, aprendo gli occhi. Vide l’angelo di fianco a lei e subito si guardò intorno alla ricerca di Maya, trovandola tra le braccia di Dean. Si alzò, traballando un po’, e li raggiunse. Il cacciatore si accorse di lei solo quando fu vicina. Le fece un sorriso dolcissimo e carico d’amore, nonostante gli dolesse ogni singolo muscolo e lei ricambiò. Erano vivi, tutti. Non riusciva a capire cosa fosse successo, ma in quel momento non aveva importanza. Strinse entrambe al petto.
 
Cass ripresosi, si avvicinò a Sam, che si era rialzato, anche se un po’ ammaccato.
“Stai bene?” gli chiese l’angelo preoccupato. Il minore annuì. Si guardarono un momento, poi come se una forza li avesse spinti uno contro l’altro, si baciarono. Incuranti dello sguardo allibito del maggiore, proseguirono la loro reciproca esplorazione, in maniera languida e tenera.
“Ehm…Ehm” fece Dean, come per schiarirsi la voce.
I due si staccarono, per guardarlo.
“C’è qualcosa che non so?” aggiunse il maggiore, quasi ridendo, per l’assurdità della domanda. Era talmente immerso nel suo dolore che non si era accorto di come Sam e Cass si fossero avvicinati, anche se, pensandoci bene, qualche segnale, l’aveva avvertito.
“Credo di sì” disse Sam, arrossendo.
Nonostante fossero tutti ancora un po’ conciatini, risero di gusto, insieme, come una famiglia.
 
Erano passate due settimane da quando Amara era stata sconfitta e il mondo aveva ripreso a girare per il verso giusto. C’erano altri cacciatori là fuori, quindi potevano prendersi una pausa. Ed era più che meritata. Sam e Cass stavano ufficialmente insieme, e Dean si stava godendo un po’ di tranquillità con i suoi due amori. In quel momento si trovavano sul letto e stavano giocando con la piccola. Maya era una gran chiacchierona, e sebbene ancora non dicesse parole concrete, emetteva un sacco di suoni. Ormai si era abituata alla presenza di Dean, e lo cercava. Adorava stare tra le sue braccia e amava il contatto fisico. Layla spendeva ore intere a guardarli, felice come non lo era stata mai. Erano la sua gioia.
La bambina aveva sonno, lo si capiva dal modo in cui si metteva una manina sugli occhi. Il papà riuscì a farla addormentare e poi la mise nella culla, di fianco al loro letto, dandole un bacio sulla fronte. Si voltò, verso la donna meravigliosa che era stesa a letto e lo guardava con gli occhi pieni d’amore. Si mise lungo accanto a lei e l’attirò a sé. I loro corpi si incastrarono perfettamente. Si amarono in maniera dolcissima, e rimasero nudi e abbracciati per tutta la notte. Prima di cadere in un sonno profondo, si scambiarono un bacio carico di promesse.
“Ti amo” le disse Dean.
“Ti amo anch’io” gli disse lei a fior di labbra, baciandolo di nuovo e accucciandosi poi contro il suo petto.
   
 
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