Ciao a tutti! Questo è il primo tentativo di fanfiction che pubblico, spero vi piaccia! 

(Con la collaborazione di @ScarlettIvyCH )

Non distoglie lo sguardo.
Va da lui. È lui che vuole. È lui ciò di cui ha bisogno.
Come se da quel bacio ne derivasse il suo stesso respiro.
Come quando al mare, sei a fondo e ti affretti a ritornare in superficie.
Quel bacio è la prima boccata d'aria, quella che vuol dire vita, che vuol dire che non morirai, che adesso sei salvo.

Alexander non si sarebbe mai permesso di mandare tutti a fanculo, soprattutto la madre, per la propria felicità.

Non era quello il modo in cui era stato cresciuto, in un mondo dove onore e famiglia erano parole sacre quanto il nome dell’angelo Raziel, un’invocazione e un credo da rispettare in ogni caso. Una sola cosa al di sopra: la legge.

Dura lex, sed lex. Una frase che scivolava sulla sua lingua veloce e tagliente, senza spazio per i sentimenti… almeno fino a qualche ora prima.

Si sente in colpa, terribilmente e follemente colpevole per aver messo per la prima volta sé stesso, la sua più e vera e pura natura, davanti gli altri. Quante volte da piccolo gli era stato ripetuto “Sei uno Shadowhunter.”? Tante, come un mantra, parole scolpite nella pelle così come nell’anima.
È sempre stato quello che si sacrifica, che sopporta, che copre le spalle, che non delude le aspettative dei genitori. Ha sempre avuto tutti questi pesi di cui farsi carico e li hai sempre portati con tutto l'orgoglio e l'amore che prova nei confronti della propria famiglia. Ed è difficile dire basta, rifiutare quando hai sempre detto sì, perché destabilizzi gli altri e non vorresti mai farlo, ma devi o rischi di perderti, di non essere più tu.

Sente il sapore acre della bile salirgli in gola e la testa è solo un ammasso caotico di pensieri. Voci che sussurrano, altre che urlano, a tratti parlano di egoismo e poi di libertà.

È in quel momento che decidi che te lo meriti. Un unico atto egoistico di fronte a mille e mille altruisti.

In qualche modo ti accorgi di aver un ridicolo sorriso stampato in faccia e il peso sullo stomaco si alleggerisce.

E lo fai, mandi tutto a puttane.

Dura solo un breve istante e di nuovo, come su delle folli e pericolose montagne russe, torna la paura e il senso di vuoto di quella discesa a capofitto che per un istante, che pare durare un’eternità, ti toglie il fiato.

Nell'istante subito dopo senti un brivido freddo percorrerti la schiena e ti rendi conto di quanto grande questo passo sia stato. Ti rendi conto di aver messo in discussione tutto quello che sei, quello che credevi di essere, quello che gli pensavano di te e hai di nuovo paura. Perché quando l'adrenalina se ne va, rimani da solo di fronte ad un sentiero nuovo che non conosci e una porta sbarrata alle spalle.