Cap.8
Post-dinner
Creed
si portò uno stuzzicadenti alla bocca e si pulì
un canino.
"Steve
resta il solito. Non avevo mai visto pizze con forme così
astruse" bisbigliò a Peggy.
"Tony
non giocare con quella medaglia a tavola" risuonò la voce
di Rogers in cucina.
Tony
gonfiò le guance stringendo la medaglia tra le dita, la
rigirò
osservandola brillare.
"Non
le fa mai rotonde, o non le mangio" spiegò.
Peggy
sospirò, prese la stella e l'appuntò al petto di
Tony.
"Non
dovresti fare i capricci".
Howard
grugnì stringendo il caffè in mano.
"Non
fa altro".
"Non
sarebbero cerchi perfetti" ribatté Creed.
Steve
sbuffò, prendendo i piatti dal tavolo.
"Non
posso certo usare il compasso" ribatté.
Tony
si sporse sul tavolo allungandosi verso Creed, sporse le labbra
socchiudendo gli occhi.
"Ma quindi è vero che sai
tutto?".
Howard
roteò gli occhi, sbatté la tazzina sul tavolo con
forza.
"Solo
di noi".
"Howard,
non sbattere le cose sul tavolo, per favore" chiese
Steve. Aprì l'acqua ed iniziò a lavare i piatti.
Creed
allungò le gambe sotto il tavolo e mi se le braccia dietro
la testa.
"Conosco
gli Stark da generazioni".
Tony
saltò giù dalla sedia e corse fino a Creed, si
sporse sulle punte e
gli poggiò le mani sulla gamba facendo leva.
"E cosa fai?" chiese.
Peggy
sospirò scuotendo il capo, diede uno scappellotto dietro il
collo di Howard.
Howard
sbuffò.
"Tony,
non infastidire l'ospite".
Creed
alzò la gamba, sollevando da terra il bambino che vi si era
aggrappato.
"Li
rendo Stark".
Peggy
strinse le labbra e Howard guardò verso Steve, Tony sorrise
ampiamente arrampicandosi sulla gamba di Creed, vi si sedette e lo
guardò.
"E che vuol dire?"
chiese.
Steve
si sfilò i guanti, raggiunse il bambino e lo
staccò dalla gamba.
"Stai
attento" lo rimproverò.
Peggy
sorrise, si alzò e prese il bambino in braccio, lo rimise
sulla gamba
di Creed e ticchettò sul braccio di Steve.
"Non
lo mangia, Steve" lo rimproverò.
Howard
assottigliò le labbra fino a farle sbiancare e
fissò la tazza di
caffè.
Tony
li guardò, mugugnò, scrollò le spalle
e si aggrappò alla gamba di
Creed.
"Allora?".
Steve
sospirò e scosse la testa, tornando al lavandino.
"No,
ma Tony potrebbe cadere di testa" ribadì.
"Gli
Stark vogliono sfruttare al meglio la loro intelligenza nel mondo
delle armi e dell'industria.
…
E allo stesso tempo, sembrare normali.
Perciò
si fanno dare qualche dritta da me" spiegò Creed.
Conficcò lo
stuzzicadenti in un pezzo di pane che aveva lasciato sul tavolo.
Tony
oscillò sulla sua gamba, gonfiò le guance, e mise
il broncio.
"Papà
ti ha chiamato per colpa della maestra quindi" si lamentò.
Howard
alzò lo sguardo strabuzzando gli occhi, e aprì la
bocca, Peggy lo
raggiunse con una gomitata e Howard grugnì, abbassando lo
sguardo.
Creed
fece una risata gutturale.