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Autore: kae    03/04/2009    5 recensioni
Raccolta di fanfiction su "Merlin".
Il nuovo capitolo
"Secrets". Artù conosce il segreto di Merlino e teme per la sua vita. E se il re scoprisse che è un mago?
I vecchi capitoli
"Friendship". Se Merlino fosse costretto ad usare la magia davanti ad Artù, cosa gli accadrebbe?
"Immortal". Merlino riflette sul suo rapporto con Artù.
"Death". E se Artù morisse? Che ne sarebbe di Merlino? Cosa proverebbe?
"Return". Merlino se n'era andato da Camelot per approfondire i suoi studi. Ora, cinque anni dopo, decide di tornare perché mille pericoli si parano davanti al nuovo re, Artù.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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03 - death

Capitolo 3 - Death

 

Le lacrime più amare versate sulle tombe, sono per le parole inespresse e per le azioni mai compiute.

Harriet Beecher Stowe.

 

Fissava la lapide come se non riuscisse a vederla veramente. Accanto a lui Morgana si era voltata e ora ridiscendeva la collinetta. Merlino era sicuro che non l’avrebbe più rivista. Non era una sensazione data da qualcosa che lei aveva detto o fatto, era la magia che scorreva in lui che glielo diceva.

Sempre quella stupida, dannata magia. Se fosse stato un ragazzo normale come tutti gli altri, come Gwen, come Will, probabilmente, anzi di sicuro, la sua vita sarebbe trascorsa nel suo villaggio natale, a coltivare i campi e a badare ai pochi animali che avrebbe posseduto. La sua vita sarebbe stata normale. E invece no. Per lui il destino aveva in serbo qualcos’altro, qualcosa di diverso, qualcosa che avrebbe pregato di avere, di essere, se fosse stato un semplice contadinotto. Perché gli esseri umani, l’aveva imparato a sue spese, pregano sempre di essere qualcos’altro, invece di ringraziare il cielo di essere quel che sono, di possedere quel che hanno.

Ma ciò che turbava veramente Merlino non era aver vissuto la sua vita, aver commesso errori che lo avevano portato più volte a rischiare la vita. Ciò che lo turbava era che in questi errori, in questo suo vivere pienamente la magia, aveva trascinato con sé anche il suo miglior amico, l’unico che avesse mai avuto dopo Will. E lui ne aveva pagato le conseguenze. Era a causa sua se Mordred era ancora vivo. Era a causa sua se il giovane druido aveva cominciato ad odiarlo e aveva deciso di distruggere ciò che aveva costruito con fatica. Era a causa sua se Artù era morto.

Re Artù era morto. L’avevano gridato gli araldi di Camelot a tutte le genti di Albion. L’aveva urlato Lancillotto tra le lacrime. L’aveva detto Ginevra tra i singhiozzi. L’aveva sussurrato Morgana in stato di shock, mentre le lacrime le scorrevano silenziose sul volto. Se l’era ripetuto ininterrottamente nella mente Merlino da quando aveva appreso la notizia.

Artù. Artù era morto. Era morto perché nonostante tutti i suoi studi, nonostante tutti i consigli gli avesse dato il mago, una volta salito al trono era rimasto sempre il solito idiota che rispondeva prima all’orgoglio e poi alla ragione. In più di un’occasione Merlino lo aveva salvato dalla sua stessa stupidità. In più di un’occasione era arrivato giusto in tempo per pronunciare l’incantesimo che l’avrebbe salvato. Ma questa volta non ce l’aveva fatta. Non era riuscito a raggiungere il campo di battaglia prima di Mordred per mettere in guardia il suo signore. E Mordred, quell’arrogante assassino, ne aveva approfittato, tendendo un agguato ad Artù e uccidendolo. Quando era arrivato, Merlino aveva scatenato la sua ira contro il druido e lo aveva distrutto. Lo aveva distrutto, come aveva distrutto Nimueh, come aveva rischiato di distruggere Morgana prima che lei si pentisse del suo tradimento. Aveva avuto quasi paura a voltarsi e vedere il corpo esanime di Artù. Ma lo aveva fatto e aveva scoperto che il re, il suo re, era ancora vivo e lo chiamava piano, lo cercava con lo sguardo appannato. Stava morendo e Merlino, col cuore gonfio di dolore, gli si era avvicinato e lo aveva rassicurato.

« Andrà tutto bene » gli aveva detto. « Fra poco starai bene. »

E Artù aveva sorriso sapendo che il mago stava mentendo, che era giunta la sua fine e che il sogno che aveva condiviso con l’amico si sarebbe infranto con la sua morte. Avevano riunito Albion in un’unica terra, ma quella terra non aveva un erede. Artù non aveva avuto figli che gli erano sopravvissuti, non vi era nessuno a cui affidare il suo regno se non Lancillotto, il suo fedele cavaliere, e Ginevra, la sua sposa. E ovviamente Merlino.

Ma Merlino senza Artù non era altro che un mago che ormai aveva fatto il suo tempo. Il destino di Merlino era guidare e proteggere Artù, non governare e proteggere Albion. E Merlino aveva fallito. Artù era morto e con lui il suo destino.

Fissò lo sguardo a terra. Sentiva il bisogno di piangere, ma le lacrime non volevano uscire. Il dolore era troppo grande. Artù se n’era andato e tutto ciò che Merlino aveva sempre voluto dirgli e che gli aveva sempre taciuto se n’era andato con lui. Quante volte avrebbe voluto rivelargli che la maggior parte dei suoi successi erano merito suo! Quante volte avrebbe voluto dirgli che Gwen e Lancillotto si amavano ma che per l’amore che entrambi provavano verso di lui non l’avevano mai manifestato all’altro. Avrebbe voluto dirgli che era Morgana che gli combinava tutti quegli scherzi quando erano ragazzi. Che lo aveva sempre ammirato. Che lo aveva seguito nelle sue avventure non perché era obbligato a farlo perché era il suo servo, ma perché lui, Artù, aveva il potere di incendiare gli animi e di farsi benvolere da tutti. Avrebbe voluto dirgli un sacco di cose. Ma non l’aveva fatto e ora se ne pentiva.

Fissò per un’ultima volta la lapide del suo miglior amico. Deglutì e chiuse gli occhi un attimo temendo che la voce potesse tradirlo. Poi tornò ad aprirli e sorrise.

« Addio, Artù » sussurrò.

Poi si volse e scese dalla collinetta sparendo ben presto alla vista.

Le ultime luci del giorno inondavano di rosso fuoco la lapide. Il sole tramontava, su Albion e sulle spoglie del re che l’aveva governata.

 

La vita dei morti si trova nella memoria dei vivi.

Cicerone.

 

 

 

Commento dell’autrice.

Questa fanfiction, come avete capito, si svolge dopo la morte di Artù, re Artù, e spiega in modo approssimativo e superficiale ciò che ha portato a questo tragico evento.

Al suo interno ci sono riferimenti ad un tradimento di Morgana che in realtà non è propriamente una mia idea, ma deriva da un sondaggio che avevano fatto sul mio caro e amato forum “Merlin slash fanclub”. Alcune utenti (se non sbaglio Mordred Inlé – che sono sicura non apprezzerà come ho dipinto in questa mia il suo adorato Mordred – e LaPaT) avevano espresso il desiderio che nelle prossime stagioni di “Merlin” Morgana passasse dalla parte dei “cattivi”. Visto che però io sono dell’avviso che nel suo stato attuale lei non potrebbe mai odiare Artù o tradirlo, ho fatto in modo che si pentisse del suo tradimento e tornasse alla corte di Camelot.

Ho inserito anche dei possibili eredi per Artù. Nella serie, Mordred ci viene presentato troppo grande per essere il figlio di Artù – per quanto con la magia forse avrebbero potuto accelerare la sua crescita…chissà? – e in questa storia, già triste di suo, volevo dare al re la possibilità di aver provato la gioia di diventare padre. Per rimanere un pochino fedele al Ciclo arturiano però gli ho fatto morire tutti i figli. Detta così poi…

Non ho altro da dirvi. Come la precedente, le citazioni presenti in questa fanfiction sono state usate anche nel telefilm “Criminal Minds”.

Spero di avervi fatto cosa gradita pubblicando anche questa storia. A presto.

Baci, Chiara.

 

9 marzo – 13 marzo 2009

 

ps: ecco gli immancabili ringraziamenti, e le risposte alle vostre recensioni.

bacinaru, felice che anche “Immortal” ti sia piaciuta. Non credo che il mio stile sia divino, come dici tu, ma devo ammetterlo, mi piace come scrivo! Ho ancora molto da imparare, ma dai vostri commenti (dal tuo, in questo caso) mi pare di essere sulla strada giusta. Non programmo mai l’effetto delle mie storie, ma sono felice di non essere l’unica a essere toccata da esse. “Death” è un po’ triste. Spero di non averti fatta piangere!

Rinalamisteriosa, grazie del sostegno all’idea della sola amicizia. Non dico che lo slash non mi piaccia (oddio, che ho detto! Ora tutto il Merlin Slash esulterà e aumenterà potenza e intensità delle onde slashose! +_+) ma visto che è appena accennato nella serie tv, non costa niente lasciarli in pace ‘sti due poveri ragazzi! Spero che questa storia ti sia piaciuta e che mi seguirai anche se interromperò per un po’ la pubblicazione. La prossima storia mi da un po’ di problemi e ha degli impegni antecedenti a questo da rispettare. A presto!

Grinpow, felice di non averti deluso. Intendevo dire che credo di aver letto qualcosa di tuo o di aver visto il tuo nome da qualche parte tra le recensioni…se solo ricordassi dove!

Nahid, talì, tesssssoro, ammiro il tuo coraggio! Addentrarti in un mondo che conosci poco…vuoi qualche ripetizione o lascio fare a tuo padre? Di sicuro starà pregando che non lo tormenti con la richiesta di comprarti anche i dvd di questa serie…tanto poi lo sappiamo che se li rivedrebbe lui! Grazie mille per tutti i tuoi complimenti. Mi dispiace per essermi fatta attendere con questa nuova shot, ma siccome sono in mancanza di materiale ho pensato di dilazionare la pubblicazione delle storie in modo da non farvi sentire troppo la mia mancanza. La pubblicherò dopo il tuo ritorno così ti darò degnamente il bentornato. Baci!

Ovviamente ringrazio _Lady Alice (rieccomi al rapporto, capo!), Longino Grato (fratellone! *.*) e *MeRCi PouR Le VeNiN* (tesssssoro!) che hanno recensito dalle indimenticabili pagine del Merlin Slash Fanclub forum.

Alla prossima!

   
 
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