Capitolo 3 - Death
Le lacrime più amare
versate sulle tombe, sono per le parole inespresse e per le azioni mai
compiute.
Harriet Beecher
Stowe.
Fissava la lapide come se non riuscisse a vederla
veramente. Accanto a lui Morgana si era voltata e ora ridiscendeva la
collinetta. Merlino era sicuro che non l’avrebbe più rivista. Non era una
sensazione data da qualcosa che lei aveva detto o fatto, era la magia che
scorreva in lui che glielo diceva.
Sempre quella stupida, dannata magia. Se fosse stato un
ragazzo normale come tutti gli altri, come Gwen, come Will, probabilmente, anzi
di sicuro, la sua vita sarebbe trascorsa nel suo villaggio natale, a coltivare
i campi e a badare ai pochi animali che avrebbe posseduto. La sua vita sarebbe
stata normale. E invece no. Per lui il destino aveva in serbo qualcos’altro,
qualcosa di diverso, qualcosa che avrebbe pregato di avere, di essere, se fosse
stato un semplice contadinotto. Perché gli esseri umani, l’aveva imparato a sue
spese, pregano sempre di essere qualcos’altro, invece di ringraziare il cielo
di essere quel che sono, di possedere quel che hanno.
Ma ciò che turbava veramente Merlino non era aver vissuto
la sua vita, aver commesso errori che lo avevano portato più volte a rischiare
la vita. Ciò che lo turbava era che in questi errori, in questo suo vivere
pienamente la magia, aveva trascinato con sé anche il suo miglior amico,
l’unico che avesse mai avuto dopo Will. E lui ne aveva pagato le conseguenze.
Era a causa sua se Mordred era ancora vivo. Era a causa sua se il giovane
druido aveva cominciato ad odiarlo e aveva deciso di distruggere ciò che aveva
costruito con fatica. Era a causa sua se Artù era morto.
Re Artù era morto. L’avevano gridato gli araldi di Camelot a tutte le genti di Albion.
L’aveva urlato Lancillotto tra le lacrime. L’aveva detto Ginevra tra i
singhiozzi. L’aveva sussurrato Morgana in stato di shock, mentre le lacrime le
scorrevano silenziose sul volto. Se l’era ripetuto ininterrottamente nella
mente Merlino da quando aveva appreso la notizia.
Artù. Artù era morto. Era morto perché nonostante tutti i
suoi studi, nonostante tutti i consigli gli avesse dato il mago, una volta
salito al trono era rimasto sempre il solito idiota che rispondeva prima
all’orgoglio e poi alla ragione. In più di un’occasione Merlino lo aveva
salvato dalla sua stessa stupidità. In più di un’occasione era arrivato giusto
in tempo per pronunciare l’incantesimo che l’avrebbe salvato. Ma questa volta
non ce l’aveva fatta. Non era riuscito a raggiungere il campo di battaglia prima
di Mordred per mettere in guardia il suo signore. E Mordred, quell’arrogante assassino, ne aveva approfittato,
tendendo un agguato ad Artù e uccidendolo. Quando era arrivato, Merlino aveva
scatenato la sua ira contro il druido e lo aveva distrutto. Lo aveva distrutto,
come aveva distrutto Nimueh, come aveva rischiato di
distruggere Morgana prima che lei si pentisse del suo tradimento. Aveva avuto
quasi paura a voltarsi e vedere il corpo esanime di Artù. Ma lo aveva fatto e
aveva scoperto che il re, il suo re, era ancora vivo e lo chiamava piano, lo
cercava con lo sguardo appannato. Stava morendo e Merlino, col cuore gonfio di
dolore, gli si era avvicinato e lo aveva rassicurato.
« Andrà tutto bene » gli aveva detto. «
Fra poco starai bene. »
E Artù aveva sorriso sapendo che il mago stava mentendo,
che era giunta la sua fine e che il sogno che aveva condiviso con l’amico si
sarebbe infranto con la sua morte. Avevano riunito Albion
in un’unica terra, ma quella terra non aveva un erede.
Artù non aveva avuto figli che gli erano sopravvissuti, non vi era nessuno a
cui affidare il suo regno se non Lancillotto, il suo fedele cavaliere, e
Ginevra, la sua sposa. E ovviamente Merlino.
Ma Merlino senza Artù non era altro che un mago che ormai
aveva fatto il suo tempo. Il destino di Merlino era guidare e proteggere Artù,
non governare e proteggere Albion. E Merlino aveva
fallito. Artù era morto e con lui il suo destino.
Fissò lo sguardo a terra. Sentiva il bisogno di piangere,
ma le lacrime non volevano uscire. Il dolore era troppo grande. Artù se n’era
andato e tutto ciò che Merlino aveva sempre voluto dirgli e che gli aveva
sempre taciuto se n’era andato con lui. Quante volte avrebbe voluto rivelargli che
la maggior parte dei suoi successi erano merito suo! Quante volte avrebbe
voluto dirgli che Gwen e Lancillotto si amavano ma
che per l’amore che entrambi provavano verso di lui non l’avevano mai
manifestato all’altro. Avrebbe voluto dirgli che era Morgana che gli combinava
tutti quegli scherzi quando erano ragazzi. Che lo aveva sempre ammirato. Che lo
aveva seguito nelle sue avventure non perché era obbligato a farlo perché era
il suo servo, ma perché lui, Artù, aveva il potere di incendiare gli animi e di
farsi benvolere da tutti. Avrebbe voluto dirgli un sacco di cose. Ma non
l’aveva fatto e ora se ne pentiva.
Fissò per un’ultima volta la lapide del suo miglior amico.
Deglutì e chiuse gli occhi un attimo temendo che la voce potesse tradirlo. Poi
tornò ad aprirli e sorrise.
« Addio, Artù » sussurrò.
Poi si volse e scese dalla collinetta sparendo ben presto
alla vista.
Le ultime luci del giorno inondavano di rosso fuoco la
lapide. Il sole tramontava, su Albion e sulle spoglie
del re che l’aveva governata.
La vita dei morti si
trova nella memoria dei vivi.
Cicerone.
Commento
dell’autrice.
Questa fanfiction, come avete capito, si svolge dopo la
morte di Artù, re Artù, e spiega in modo approssimativo e superficiale ciò che
ha portato a questo tragico evento.
Al suo interno ci sono riferimenti ad un tradimento di
Morgana che in realtà non è propriamente una mia idea, ma
deriva da un sondaggio che avevano fatto sul mio caro e amato forum “Merlin slash fanclub”. Alcune utenti (se
non sbaglio Mordred Inlé –
che sono sicura non apprezzerà come ho dipinto in questa mia il suo adorato Mordred – e LaPaT) avevano
espresso il desiderio che nelle prossime stagioni di “Merlin” Morgana passasse
dalla parte dei “cattivi”. Visto che però io sono dell’avviso che nel suo stato
attuale lei non potrebbe mai odiare Artù o tradirlo, ho fatto in modo che si
pentisse del suo tradimento e tornasse alla corte di Camelot.
Ho inserito anche dei possibili eredi per Artù. Nella
serie, Mordred ci viene presentato troppo grande per
essere il figlio di Artù – per quanto con la magia forse avrebbero potuto
accelerare la sua crescita…chissà? – e in questa storia, già triste di suo,
volevo dare al re la possibilità di aver provato la gioia di diventare padre.
Per rimanere un pochino fedele al Ciclo arturiano però gli ho fatto morire
tutti i figli. Detta così poi…
Non ho altro da dirvi. Come la precedente, le citazioni presenti
in questa fanfiction sono state usate anche nel telefilm “Criminal Minds”.
Spero di avervi fatto cosa gradita pubblicando anche
questa storia. A presto.
Baci, Chiara.
9 marzo – 13 marzo 2009
ps: ecco gli immancabili
ringraziamenti, e le risposte alle vostre recensioni.
bacinaru, felice che anche “Immortal” ti sia piaciuta. Non credo che
il mio stile sia divino, come dici tu, ma devo ammetterlo, mi piace come
scrivo! Ho ancora molto da imparare, ma dai vostri commenti (dal tuo, in questo
caso) mi pare di essere sulla strada giusta. Non programmo mai l’effetto delle
mie storie, ma sono felice di non essere l’unica a essere toccata da esse.
“Death” è un po’ triste. Spero di non averti fatta piangere!
Rinalamisteriosa, grazie del sostegno all’idea della sola amicizia. Non
dico che lo slash non mi piaccia (oddio, che ho
detto! Ora tutto il Merlin Slash esulterà e aumenterà potenza e intensità delle
onde slashose! +_+) ma visto che è appena accennato
nella serie tv, non costa niente lasciarli in pace ‘sti
due poveri ragazzi! Spero che questa storia ti sia piaciuta e che mi seguirai anche se interromperò per un po’ la pubblicazione.
La prossima storia mi da un po’ di problemi e ha degli
impegni antecedenti a questo da rispettare. A presto!
Grinpow, felice di non averti
deluso. Intendevo dire che credo di aver letto qualcosa di tuo o di aver visto
il tuo nome da qualche parte tra le recensioni…se solo ricordassi dove!
Nahid,
talì, tesssssoro, ammiro il
tuo coraggio! Addentrarti in un mondo che conosci poco…vuoi qualche ripetizione
o lascio fare a tuo padre? Di sicuro starà pregando che non lo tormenti con la
richiesta di comprarti anche i dvd di questa serie…tanto poi lo sappiamo che se
li rivedrebbe lui! Grazie mille per tutti i tuoi complimenti. Mi dispiace per
essermi fatta attendere con questa nuova shot, ma
siccome sono in mancanza di materiale ho pensato di dilazionare la
pubblicazione delle storie in modo da non farvi sentire troppo la mia mancanza.
La pubblicherò dopo il tuo ritorno così ti darò degnamente il bentornato. Baci!
Ovviamente ringrazio _Lady Alice (rieccomi al
rapporto, capo!), Longino Grato
(fratellone! *.*) e *MeRCi
PouR Le VeNiN* (tesssssoro!) che hanno recensito dalle indimenticabili
pagine del Merlin Slash Fanclub forum.
Alla prossima!