Anime & Manga > Full Metal Alchemist
Segui la storia  |      
Autore: GreenStar_and_RedLolly    08/04/2016    3 recensioni
A Lan Fan non piaceva la piega che stava assumendo la situazione sociale dell’impero: era come se da un momento all’altro dovesse scoppiare una rivoluzione, era come una bestia feroce tenuta a forza da catene che presto o tardi si sarebbero spezzate con conseguenze nefaste per tutti, eppure quei vecchi stolti parevano prendere la questione sottogamba, e dalle risposte che aveva udito uscire dalle loro bocche sembrava che prima o poi il popolino si sarebbe calmato da solo. Bastava un contentino, l’organizzazione di qualche parata per tenere le loro menti semplici occupate, la distribuzione di qualche pagnotta o di denaro per le vie principali delle città di Xing da parte degli emissari del loro magnanimo sovrano… Ma Lan Fan non era sicura che queste sciocchezze sarebbero bastate per chetare l’insoddisfazione di cui aveva sentito tanto parlare tra guardie e servitù. No, per il consiglio solo una faccenda pareva premere con urgenza surclassando le condizioni del popolo: gli eredi al trono.
Genere: Drammatico, Guerra, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alphonse Elric, Lan Fan, Ling Yao, May Chang, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Xing, 1925  

 

Tutto taceva nella reggia imperiale, illuminata a mala pena dalla luce di uno spicchio di luna che brillava pallida nel cielo. Allontanandosi dagli appartamenti privati di Sua Maestà come di consueto per accertarsi che non ci fossero pericoli di sorta, Lan Fan si defilò all’ombra di un colonnato e, silenziosamente, si incamminò in direzione degli alloggi destinati alle guardie. In quei giorni di tensione era grata al riposo che concedeva la notte: gli sbraiti del consiglio dei saggi si chetavano, le cattive nuove sulle condizioni ormai critiche degli strati meno abbienti del popolo smettevano momentaneamente di martellare i pensieri dell’Imperatore e gli sbuffi malcelanti una sempre maggiore insofferenza da parte dei soldati lasciava il posto al sonnecchiare di alcuni di loro: quelli più giovani e inesperti lasciati di guardia all’aperto.  

Non le piaceva la piega che stava assumendo la situazione sociale dell’impero: era come se da un momento all’altro dovesse scoppiare una rivoluzione, era come una bestia feroce tenuta a forza da catene che presto o tardi si sarebbero spezzate con conseguenze nefaste per tutti, eppure quei vecchi stolti parevano prendere la questione sottogamba, e dalle risposte che aveva udito uscire dalle loro bocche sembrava che prima o poi il popolino si sarebbe calmato da solo. Bastava un contentino, l’organizzazione di qualche parata per tenere le loro menti semplici occupate, la distribuzione di qualche pagnotta o di denaro per le vie principali delle città di Xing da parte degli emissari del loro magnanimo sovrano… Ma Lan Fan non era sicura che queste sciocchezze sarebbero bastate per chetare l’insoddisfazione di cui aveva sentito tanto parlare tra guardie e servitù. No, per il consiglio solo una faccenda pareva premere con urgenza surclassando le condizioni del popolo: gli eredi al trono. Durante la discussione su quell’argomento Lan Fan aveva dovuto trattenersi con tutta se stessa e dar prova di avere ancora un gran sangue freddo per evitare di tradire la sua impassibilità. Fortunatamente in quelle occasioni indossava sempre la propria fedele maschera, altrimenti sarebbero state fin troppo evidenti le sue guance tinte di una violenta sfumatura cremisi. 

L’Imperatore aveva venticinque anni e ancora non si era deciso a prendere la sua prima moglie, e di conseguenza non aveva successori. E, cosa ancora più grave, non pareva avere molte intenzioni positive al riguardo, cercava di sviare gli appuntamenti con gli emissari dei vari clan, non dimostrava alcun interesse per la questione. Questa volta il nodo era venuto al pettine e non poteva essere evitato in alcun modo: era giunta a palazzo una lettera che invitava l’imperatore a fare conoscenza con la giovane ragazza che il clan Tao, uno dei più influenti e prestigiosi, aveva scelto reputandola perfetta per diventare la sua prima moglie. 

Ling Yao aveva asserito che avrebbe pensato all’accoglienza della ragazza nei giorni successivi e che al momento c’erano cose a cui pensare ben più importanti per lui, come sempre. 

Non vi era stato bisogno di alcun discorso riguardo a quella pessima serata tra lei e Sua Maestà, ormai dedurne lo stato d’animo dai gesti e dagli sguardi era abitudine. Quella sera l’aveva congedata col sorriso tirato e stanco tipico di chi non dorme da parecchio tempo. Probabilmente avrebbe visto l’alba chinato sulla sua scrivania o attraverso il baldacchino di un letto che non gli avrebbe apportato riposo alcuno, tanto la sua mente sarebbe stata impegnata a cercare qualche sotterfugio per sfuggire alla presentazione di questa fantomatica promessa sposa e nel frattempo convincere i consiglieri a prendere seri provvedimenti per mitigare gli stralci di plebe più recalcitranti, i quali si erano già scontrati più volte con l’esercito imperiale causando morti e feriti. 

Cercando di relegare le sue gravi preoccupazioni in un angolo remoto della mente, la donna fece il suo ingresso nelle stanze assai più modeste destinate a lei. Sollevò la mano destra e l’auto-mail dietro la testa e slacciò la maschera dal volto appendendola alla parete. Nell’altra stanza avvertiva chiaramente i due chi che occupavano quel piccolo angolo di reggia assieme a lei.  

Senza far rumore fece scorrere la porta laterale e si avvicinò cautamente alla donna seduta sul letto.  

-Signora- la serva si alzò piano e le porse il fagotto che teneva in braccio -bentornata.- 

 -Non so come ringraziarti per quello che fai con questa piccola peste, Xiu Jin.- Lan Fan sorrise e scoprì adagio la copertina dal volto paffuto del neonato -Spero non ti abbia fatto penare.- 

-E’ un piacere per me servirla- la donna fece un breve inchino -l’ho allattato e accudito come ordinato da Sua Maestà, questa piccola creatura è sempre tanto dolce e buona che non si sente nemmeno.-  

-Va bene, vai a riposarti adesso.- disse Lan Fan -Se ho bisogno nuovamente di te questa notte ti chiamo io, non preoccuparti, dato che ho notato che negli ultimi tempi sta iniziando a chiedere meno da mangiare di notte. Così tu puoi approfittarne per stare un po’ più di tempo con la tua, di bambina…-  

-La ringrazio! Buona notte, signora.- la balia fece un altro inchino e lasciò l’appartamento.  

Lan Fan osservò Xiu Jin, una servetta che lavorava nelle cucine e che aveva avuto la temporanea fortuna di essere sollevata dal proprio usuale incarico per nutrire il figlio della guardia del corpo dell’Imperatore. Aveva partorito appena due settimane prima di lei e il suo seno produceva latte in abbondanza. Era con lei che suo figlio passava praticamente tutta la giornata, ma Lan Fan non aveva rimorsi. Se avesse voluto avrebbe potuto chiedere di essere esonerata per qualche mese dai suoi doveri e l’Imperatore non le avrebbe negato questa gentilezza, eppure aveva preferito non venir meno al proprio ruolo. Anche se avvertiva talvolta sulle sue spalle il peso delle proprie scelte, non demordeva. Alla fine aveva deciso lei stessa di tenere quel bambino che non aveva un padre e che la vita le aveva donato dopo circostanze particolari 

Avrebbe potuto prendere uno di quegli intrugli che aveva sentito dire sapeva preparare una vecchia signora che abitava  poco distante dal palazzo, che costava qualche moneta d’oro e quando lo si beveva si stava male per una settimana, il bambino moriva e scivolava via in un lago di sangue.  

Avrebbe potuto partorirlo e poi darlo a qualcun altro. Avrebbe potuto fare un sacco di cose, Lan Fan, ma lei aveva avuto la possibilità di scegliere, e non si pentiva di ciò che aveva fatto. 

Sono più libera di Xiu Jin, che è stata chiamata senza molte possibilità di replica a condividere il proprio latte con mio figlio, anche se questa cosa non sembra turbarla. Io sono più libera perfino dello stesso sovrano di questo paese. Lui non può scegliere nemmeno la sua sposa e gli toccherà prima o poi accontentare il consiglio e iniziare a dare un erede a questo primo clan. La vita è proprio beffarda… Però ora è meglio non pensarci più, almeno per qualche ora. 

-Allora, Chan-Yin, ti è mancata la mamma?- sussurrò al bambino provando a sorridere lievemente, ricambiata subito da due occhietti a mandorla lucidi di sonno e da uno sbadiglio sdentato. 

-Aspettavi di rivedermi per addormentarti, eh?- lo cullò dolcemente finché le sue palpebre non si chiusero. Lo depose delicatamente sul proprio letto e lo guardò per qualche istante prima di sfilarsi di dosso la divisa.  

Dormi almeno tu, tesoro mio.  

Lan Fan liberò i capelli e indossò dei pantaloni puliti di stoffa morbida e, dato il tempo mite di fine estate, rimase con la parte superiore del corpo coperta solo dallo stretto bendaggio che le avvolgeva il petto, comprimendolo in modo tale da inibire la montata del latte che inevitabilmente era avvenuta nonostante avesse allattato il neonato solo per pochissimo tempo. All’inizio era stata una dolorosa tortura: il seno le bruciava, era perennemente umido e aveva addirittura sanguinato qualche volta, portando quelle fasce soffocanti per giorni, ma ora andava meglio. Probabilmente era quasi vuoto e  avrebbe potuto allentarle nei giorni successivi. 

Si sdraiò sul materasso facendo attenzione a non svegliare Chan-Yin spostandolo con delicatezza, fino a poter appoggiare la testa sul cuscino e nel contempo tenere contro di sé il piccolo.  

La notte era tutta per lui. Di giorno era completamente dedita all’Imperatore, ma quando il sole calava era il figlio a catturare completamente le sue attenzioni. 

Lo vide nella penombra appoggiare distrattamente una manina florida sul proprio auto-mail, senza poter avvertirne il calore. Quel gesto le strinse il cuore. Lan Fan serrò entrambe le braccia al corpicino di Chan-Yin, il quale reagì con un lieve mugolio contrariato, e finalmente percepì il suo respiro lieve e regolare sfiorarle una spalla, i suoi capelli radi e soffici contro il mento, la sua pelle morbida e tiepida sul suo collo. Gli accarezzò una guancia con delicatezza prima di lasciare un piccolo bacio sulla sua tempia. 

Ti voglio bene, sei il mio tesoro…  

Forse quando crescerai e inizierai ad avere consapevolezza di ciò che succede non riuscirai a capire le mie scelte… Penserai che io in realtà ti abbia abbandonato e io non sarò in grado di farti comprendere perché queste scelte siano state in realtà giuste… Ho tanta paura che prima o poi non vorrai più vedermi… sempre che l’impero non cada prima in rovina, a causa delle scelte scellerate del consiglio… Non riesco a liberarmi da questi pensieri… l’intera Xing gettata nel caos, l’Imperatore che giace con un’altra donna, una bella principessa di alto lignaggio senza nemmeno un’imperfezione, mentre io e te siamo qui… Tanto lo hanno capito tutti che cos’è successo, è da quando la gravidanza è diventata evidente che quelli fanno pressioni su Sua Maestà affinché faccia il suo dovere… E alla fine sono stata proprio io a scegliere di non essere libera…  

 





Ciao a tutti! Siamo RedLolly e GreenStar, e vista la passione che ha RedLolly per scrivere a quattro mani, abbiamo deciso di unire le forze, o per meglio dire le nostre piccole menti criminali, e di mettere su questo piccolo progetto incentrato su Xing e la corte dell’imperatore, tra intrighi e tradimenti vari ed eventuali. Non possiamo ovviamente dirvi di più… Speriamo che ne venga fuori qualcosa di buono e che possiate apprezzare, e nonostante i grossi impegni di entrambe cercheremo di aggiornare con una certa regolarità per quanto ci è possibile.

Fateci sapere cosa ne pensate!

Grazie a tutti quelli che leggeranno!

RedLolly e GreenStar


   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Full Metal Alchemist / Vai alla pagina dell'autore: GreenStar_and_RedLolly