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Autore: Ghillyam    09/04/2016    6 recensioni
Se una terrestre portata finalmente a far parte del mondo da lei tanto amato può sembrare un inizio banale per una storia, non lo saranno una profezia misteriosa, il ritorno delle tre streghe più temibili della Dimensione Magica, storie d'amore appassionanti e una minaccia così terribile da ribaltare ogni equilibrio finora conosciuto... ma questo forse dovreste deciderlo voi.
[Dall'ultimo capitolo]
«C’è qualcosa di strano, ragazze, lo sento.»
«Già, comincio a pensarlo anche io. Prima Timmy, adesso Bloom e gli altri sono ancora là dentro. E del mio anello nessuna traccia.»
«Senza contare che Darcy non si è ancora fatta vedere.» concluse Musa.
Sentendosi chiamata in causa la strega delle Illusioni non poté più trattenersi e finalmente rivelò la sua presenza. Avrebbe voluto guadagnare più tempo per permettere alla maggiore di riprendersi, ma le tre bamboline si stavano rivelando più perspicaci del previsto ed era meglio mettere a tacere i loro dubbi prima che riuscissero a mettere insieme i pezzi e capire che ad aiutarle c’era qualcun altro.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Crack Pairing | Personaggi: Musa, Nuovo personaggio, Trix, Winx
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Benvenuti a Torrenuvola
 



«La devi smettere immediatamente!»
«Di fare cosa?»
«Non far finta di non capire, sorellina. Piantala di urlare contro di lei e di ostacolare noi; ormai è qui e ci rimarrà, Erin ci serve e che ti piaccia o no ha un un potenziale oscuro altissimo quindi continueremo su questa strada e forse, finalmente, avremo davvero un'alleata che abbia il nostro stesso scopo. Chiaro?»
Erano passati un paio di giorni da quando le Trix avevano trovato Irene e non era passato un solo minuto senza che Stormy avesse mostrato il suo disappunto verso l'idea di allenarla in preparazione a Torrenuvola; si era contenuta per un po', ma quando il giorno prima era stata costretta ad ore di esercitazioni per aiutarla a controllare i suoi poteri, rimandando un appuntamento importante, aveva perso la pazienza. Tuttavia sembrava che la ragazza non avesse intenzione di demordere nel suo tentativo di farsi apprezzare dalla strega delle tempeste e, a malincuore, Stormy doveva ammettere che un po' c'era riuscita: aveva un buon intuito e, fatta eccezione per le difficoltà iniziali, era riuscita a destreggiarsi bene con il suo potere, inoltre era testarda almeno quanto lei e dopo qualche esitazione aveva iniziato a risponderle a tono. Le uniche a farlo fino a quel momento erano state le sue sorelle, che, a differenza sua, erano entusiaste della velocità con cui Erin imparava, nonostante fossero molto brave nel nasconderlo.
«Oggi l'accompagnerai tu a Torrenuvola.» disse Icy.
«Cosa? Mi pareva di averti già detto che non farò la baby-sitter.»
«E io sono sicura di averti detto che non mi interessa.»
Stormy sbuffò e si lasciò cadere sul divano pesantemente; stava per replicare, ma si bloccò. Andare a Torrenuvola poteva essere una buona scusa per recuperare l'incontro saltato del giorno prima.
«Eh va bene.» acconsentì alla fine.
«Caspita, Icy, nemmeno contro le Winx hai mai faticato così tanto.» disse Darcy, sogghignando.
«È un insulto?» chiese la minore.
«Per te no, per la nostra sorellona si.» rispose la strega delle illusioni, prima di ritrovarsi per terra a causa di una lastra di ghiaccio comparsa sotto i suoi piedi.

 

*


Irene quella mattina si svegliò con un leggero senso d'ansia, misto ad eccitazione, che la invadeva.
Quel giorno sarebbe diventata un'allieva ufficiale della scuola per streghe e dopo il suo ingresso lì avrebbe dovuto contare solo su se stessa; stare in una casa immaginaria con le Trix era un conto, le conosceva e bene o male sapeva in che verso prenderle, ma a Torrenuvola avrebbe incontrato moltissime persone che avrebbe dovuto imparare a gestire un poco alla volta e le sue capacità di relazionarsi con gli altri erano al minimo. Fortuna che le streghe dovevano pensare solo al proprio interesse. Il lato positivo era che in quei pochi giorni aveva imparato a controllare i suoi poteri quel tanto che bastava per sostenere uno scontro di basso livello, inoltre stava iniziando a capire come percepire i desideri degli altri: era come se la sua mente entrasse in contatto con quelle altrui, captando ciò che l'altra persona desiderava e glielo suggerisse; doveva solo scoprire come riuscire a farli materializzare nello stesso modo in cui faceva coi suoi.
Erin si alzò e dopo essersi fatta velocemente una doccia si vestì e scese al piano di sotto, dove Icy e Darcy la stavano aspettando insieme a quella che doveva essere Stormy sotto false sembianze: i capelli ricci erano più lunghi e lisci ed erano color viola-grigio, indossava una corta maglia rossa e una gonna beije con una striscia rossa intorno alla vita, mentre le scarpe aperte erano rosse sul davanti e viola sul tacco. Se non avesse saputo che era lei non l'avrebbe riconosciuta.
«Carina.» disse Irene, squadrandola da capo a piedi, con una nota di ironia nella voce, che sapeva avrebbe infastidito la strega.
«Sta zitta. È colpa tua se mi sono dovuta conciare così, ragazzina.»
«Ancora un po' e saresti potuta entrare ad Alfea senza problemi.» la prese in giro Darcy.
«Smettetela. Stormy ti accompagnerà fino a Torrenuvola e ti darà alcune indicazioni.» la informò Icy.
«D'accordo.»
Erin e Stormy uscirono, poi si diressero in volo verso la scuola.
Per un po' rimasero in silenzio fino a che Irene non si decise a parlare «Quindi, come funziona? Devo iscrivermi e verrò accettata anche se siamo già a metà anno scolastico?»
«Metà anno? I corsi inziano oggi, ricordati che il tempo funziona in modo diverso rispetto alla Terra, e comunque ci abbiamo pensato noi a iscriverti, ti ricordo che stavamo pianificando da giorni il tuo arrivo.»
«E da giorni tu non eri d'accordo.»
«Non provocarmi.»
«È l'unico modo per parlare con te.»
«Non consideri che io non voglio parlare con te.» replicò secca Stormy.
«Secondo me invece lo vuoi.»
«Non provare a usare il tuo potere con me, ragazzina. Parlo di volontà non di desideri.»
«Io sento comunque che desidereresti parlare di qualcosa.» insistette Erin.
La strega non rispose e tra loro calò un silenzio carico di tensione, interrotto nuovamente dalla terrestre «Sul mio pianeta dicono che chi tace acconsente.»
«Ancora una parola e non arrivi a Torrenuvola.»
«Oh andiamo! -esclamò Irene esasperata- Penso di aver dimostrato che potete fidarvi di me.»
«Tu non hai dimostrato niente -sbottò Stormy- Sei arrivata, affermando di conoscere noi e i nostri segreti, ma di essere dalla nostra parte; queste due cose, però, sul mio pianeta, non sono compatibili quindi no, non mi fido di te e non capisco come le mie sorelle possano farlo.»
Irene sospirò poi iniziò a spiegare «Forse non vi conosco bene come ho detto, ma quello che so mi ha fatto scegliere voi rispetto alle fate: ho visto il vostro impegno e che nulla vi è stato regalato, non so niente del vostro passato prima delle Winx, ma se posso cambiare il vostro futuro lo farò perchè siete donne e streghe potenti e voglio esserlo anche io e questo l'ho deciso molto tempo fa, dopo che degli schifosi hanno reso la mia vita un inferno per anni. A livello personale non vi conosco, so solo che Icy è la leader crudele e carismatica, che Darcy è quella riflessiva e manipolatrice e che tu sei la più impulsiva e pronta ad agire; non sono a conoscenza dei vostri segreti e non mi interessano, mi bastate voi. Se vuoi odiarmi fallo, ma sappi che io non vi tradirei mai.»
La strega delle tempeste non si aspettava una confessione del genere e restò a bocca aperta e, mettendo da parte l'orgoglio e i motivi per cui la presenza di Erin non la faceva sentire tranquilla, disse «Non ti odio, penso che tu sia troppo saccente ed entusiasta, ma non ti odio.»
«Ma continuerò a chiamarti ragazzina.» aggiunse subito dopo.
Forse aveva sbagliato a giudicarla fin da subito, ma non era abituata a fidarsi delle persone e farlo con una terrestre sedicenne cresciuta con le favole non le sembrava il modo migliore di cominciare.
«Quindi...qual è la Winx che odi di più?»
«Come?» chiese Erin, confusa dall'improvviso cambio di argomento.
«Detesti le fate, ma ce n'è di sicuro una che odi di più. Io non sopporto Flora.»
La ragazza accolse con piacere quel tentativo della Trix di sostenere una conversazione con lei.
«Direi Bloom -rispose senza esitazione- Ma penso che Icy la odi abbastanza per tutte e due quindi credo Stella. Ad essere sincera all'inizio pensavo che sarebbe stata Darcy a detestarla maggiormente, ma, pensando a Riven, capisco perchè ce l'abbia tanto con Musa.»
«Già -sibilò Stormy tra i denti, prima di chiedere- E tra di noi, chi preferisci?»
«No, questo non lo dirò.» rispose subito Irene, iniziando a giocherellare con l'anello, come faceva ogni volta che si sentiva in difficoltà.
«Non costringermi a fartelo dire.» l'avvertì la strega, divertita dall'imbarazzo della ragazza di fronte alla sua domanda.
«Icy.» sussurrò Erin.
«Tipico.» fu il commento di Stormy, mentre alzava gli occhi al cielo.
«Me l'hai chiesto tu.» si difese Irene, alzando le spalle.
Le due proseguirono senza aggiungere altro; volarono sopra la foresta per un'altra mezz'ora e finalmente videro il castello in lontananza. Insieme scesero di quota e continuarono a camminare lungo un sentiero che portava direttamente alla scuola. Vedendo alcune ragazze camminare poco lontane da loro, Erin si accorse che non aveva portato una valigia e subito pensò Vorrei avere una valigia con tutto il necessario per vivere a Torrenuvola dentro. Immediatamente di fianco a lei si materializzò un trolley pesante color verde prato, che sollevò, grazie ad uno degli incantesimi di levitazione che le aveva insegnato Darcy, e se lo trascinò dietro.
«Può essere utile.» affermò Stormy, riferendosi al suo potere.
«Sulla Terra pagherebbero per una capacità simile.» disse la ragazza.
«Adesso ascoltami bene -intimò la Trix, interrompendo quello scambio di battute- Poco sopra i sotterranei si trovano gli archivi proibiti, la Griffin li controlla costantemente...»
«Con la sua sfera di cristallo, lo so.»
«Trova un modo per prenderli, il tuo potere aiuterà. Ediltrude e Zarathustra sono delle serpi, si divertiranno a mettervi in difficoltà quindi preparati; la Griffin è una traditrice che lavora con le fate, ma non è stupida: non farti scoprire. E se proprio devi farti delle amiche che non siano delle idiote.»
«Grazie.»
«Non lo dicevo per te, non montarti la testa. E da adesso quella parola è vietata, ti contatteremo noi.» ci tenne a specificare Stormy, prima di girarsi e andarsene, lasciandola sola.

 

*


Non appena varcò l'ingresso di Torrenuvola, Erin dovette trattenere un'esclamazione di stupore: era decisamente più suggestiva che alla televisione. I soffitti erano altissimi e sembrava che le pareti fossero costantemente sul punto di muoversi, la luce soffusa creava un'atmosfera inquietante, che però non le dispiaceva, e i corridoi erano labirintici; si sarebbe sicuramente persa.
Ad attendere lei e le nuove matricole c'erano i due bracci destri della preside: le professoresse Ediltrude e Zarathustra, che tutte le studentesse osservavano preoccupate. Le due streghe chiesero una ad una nome e pianeta di provenienza e quando fu il suo turno ci mancò poco che le venisse un colpo: il suo nome le Trix lo avevano saputo solo un paio di giorni prima, non era possibile che avessero dato lo stesso che avevano scelto insieme. Rapidamente desiderò che sulla lista in mano ad Ediltrude comparisse il nome Erin dove doveva esserci il suo e poi si presentò «Salve, sono Erin di Daimonia.»
L'insegnante fece scorrere l'elenco e quando la trovò spuntò lo spazio bianco accanto alla riga, prima di indicarle la direzione per la sua stanza: quinta porta a destra del terzo piano. Con la sua valigia al seguito Irene si fece largo in mezzo al gruppo di giovani streghe che continuavano a parlottare tra di loro.
«Vorrei tanto conoscere corridoi e stanze alla perfezione.» disse tra sè e all'improvviso le sembrò di avere la piantina del castello stampata in testa.
Questo potere è una forza, ma sarà meglio che smetta di fare affidamento solo su questo pensò, consapevole che doveva imparare a cavarsela da sola.
Dopo una decina di minuti raggiunse la porta di una stanza con attaccate due fotografie, tra cui la sua, accanto alla quale se ne materializzò una terza subito dopo. Evidentemente non appena la loro presenza veniva segnalata sulla lista, le stanze venivano automaticamente assegnate.
Erin entrò e si trovò in una camera enorme incredibilmente simile a quella che occupavano le Trix quando soggiornavano lì, anzi, la presenza di una piccola bambolina bionda, infilzata da degli spilli, su uno dei tre comodini e uno specchio ovale sulla parete di fronte a lei le confermarono che quella era proprio la vecchia camera di Icy, Darcy e Stormy*. La neo-strega si sedette sul letto, vicino al comodino con la bambolina (Chissà com'è sopravvissuta in questi anni? si chiese), e vi si sdraiò, assaporando la trepidazione e il nervosismo che invadevano ogni suo muscolo: era un po' come essere appena entrata in una Hogwarts un po' diversa.
Il suo momento di pace fu interrotto dall'arrivo delle sue nuove compagne di stanza, che senza fare complimenti occuparono gli altri due letti e lasciarono cadere le valigie a terra. Erin si mise a sedere e le osservò, mentre anche loro si guardavano intorno come aveva fatto lei poco prima: una era di carnagione scura e teneva raccolti in due crocchie i capelli viola. Indossava un top rosa, una gonna scura e portava un paio di ballerine dello stesso colore del top; la cosa che più colpì Erin, però, fu vedere che aveva il corpo ricoperto da tatuaggi viola, che partivano dalle caviglie fino ad arrivare alle clavicole.
L'altra ragazza aveva lunghi capelli color cobalto e luminosi occhi azzurri, indossava una semplice maglietta blu a maniche lunghe, che le lasciava scoperte le spalle, e degli shorts sopra ad una calzamaglia nera, che si sposavano perfettamente con le sue scarpe blu con il tacco.
Irene tossì leggermente per attirare la loro attenzione e un paio di occhi color nocciola trafissero i suoi, come se la stesse passando ai raggi X.
«Salve.» la salutò la strega dai capelli blu, mentre l'altra continuava a fissarla.
«Ciao.» disse Erin, accennando un sorriso.
«Io sono Arya.»
«Erin, piacere.»
«E tu sei...?» chiese Arya, rivolgendosi alla terza.
Finalmente quella staccò gli occhi dalla figura di Irene e si presentò «Fanny.»
«Non trovate che sia fantastico questo posto?» domandò Arya per rompere il ghiaccio.
«Non è proprio fantastico il termine che userei per definire Torrenuvola -replicò Fanny, indicando con un ampio gesto della mano la loro camera- Inquietante, cupa e tenebrosa invece sono appropriati.»
«È comunque la scuola dove tutte le streghe vorrebbero studiare.» affermò Erin con convinzione.
«Già -concordò Arya, prima di aggiungere- Anche se non mi conforta molto essere capitata proprio in questa camera.»
«Che intendi dire?» domandò Fanny.
«Bhe, ho sentito alcune ragazze più grandi dire che questa era la stanza delle Trix quando frequentavano la scuola.» spiegò Arya, abbassando il tono di voce nel pronunciare il nome del trio.
«È decisamente un bene per noi, non credi? - disse la strega di colore senza esitazione, stupendo Irene- Erano le migliori.»
«Bhe, se per migliori intendi che hanno quasi portato alla rovina l'intera Dimensione Magica per ben tre volte allora siamo d'accordo.»
«Ma dai! -si intromise Erin, era lì da cinque minuti, letteralmente, e già stava discutendo con qualcuno, e per un argomento che pensava avrebbe affrontato almeno dopo qualche giorno dal suo arrivo nella scuola- Erano, anzi, sono grandi streghe: hanno saputo eseguire incantesimi che noi non ci sogneremmo nemmeno e si sono sempre comportate come si addice ad una strega: hanno pensato e fatto affidamento solo su loro stesse invece di andare a piangere dalle fate come la maggior parte delle persone qui dentro.»
Le sue nuove compagne la guardarono con occhi sgranati, forse ci aveva messo un po' troppa enfasi nell'elogiarle; il silenzio che era sceso nella stanza fu interrotto da Fanny «Io sono pienamente d'accordo.»
La strega dai capelli blu sospirò ed alzò gli occhi al cielo, ma non replicò.
Poi tutte e tre iniziarono a disfare le valigie senza dire una parola, ma dentro di sè Irene stava esultando: le sue compagne non sembravano male, soprattutto Fanny e forse avrebbero reso più piacevole il suo soggiorno lì, almeno fino a che non avesse trovato tutte le informazioni necessarie per decifrare la profezia. Inoltre l'ambiente tetro del castello in qualche modo la faceva sentire a suo agio ed alloggiare nella stanza di Icy, Darcy e Stormy era quasi rassicurante, come se le tre le fossero più vicine e l'idea che non a caso che le fosse toccata quella camera si faceva strada nella sua testa.
I suoi pensieri furono interrotti dalla voce autorevole della preside Griffin, che risuonò tra le pareti «Che tutte le matricole raggiungano immediatamente l'aula magna della scuola, avete cinque minuti.»
La donna non aggiunse altro e dal corridoio iniziarono a sentirsi i primi rumori di porte che sbattevano e di voci stridule e petulanti.
«Non ditemi che ci toccherà sorbirci un noioso discorso di commiato.» sospirò Arya.
«Credo proprio di si.» constatò Erin.
«Caspita, Acquamarina, a vederti così non ti facevo una da "Odio i discorsi d'apertura"!» esclamò invece Fanny, riferendosi chiaramente ad Arya.
«Non mi conosci ancora.»
«Lo vedo, comunque sarà meglio andare. Una di voi sa come si arriva all'aula magna?»
«Lo so io, seguitemi.» rispose Erin prima di uscire dalla stanza e unirsi al resto delle ragazze.
Tutte le nuove studentesse stavano percorrendo i corridoi di Torrenuvola sotto gli sguardi indagatori delle allieve più grandi, che di tanto in tanto ne indicavano una tra loro per poi mettersi a ridacchiare come se niente fosse; sembravano divertirsi un mondo nel prenderle in giro.
Irene, mentre guidava le sue compagne di stanza verso l'aula magna, non smetteva di guardarsi intorno con curiosità, cercando di individuare alcune tra le streghe che aveva visto frequentare la scuola quando seguiva la serie sulla Terra; ne intravide un paio, che però, non stavano badando più di tanto alle matricole e non vi prestò particolare attenzione, l'attirò invece un piccolo gruppo di ragazze accanto ad una delle tante porte delle camere da letto. In particolare si concentrò su una strega dai capelli verdi con dei lineamenti spigolosi e un'espressione decisamente scorbutica in viso, che proprio in quel momento stava parlando con quelle che dovevano essere sue amiche. La terrestre la riconobbe immediatamente: si trattava di Lucy.
Non che le fosse mai importato particolarmente di lei, ma era comunque una forte emozione incontrare persone che fino a poco tempo prima credeva semplici frutti di fantasia, di chiunque si trattasse. Nonostante questo, si limitò ad un'occhiata veloce in direzione della strega prima di proseguire ed arrivare finalmente nella sala principale del castello.
Erin, Fanny ed Arya presero posto su tre delle sedie disposte lungo le gradinate, aspettando l'arrivo della Griffin. Quando tutte quante furono ai loro posti la preside, accompagnata dagli altri insegnanti, fece la sua comparsa sulla piattaforma che dominava la sala e immediatamente calò il silenzio.
«Benvenute a Torrenuvola, giovani streghe -esordì la donna, facendo rimbombare la sua voce tra le pareti- Come di certo avrete intuito, e se così non è stato vi consiglio di cambiare indirizzo di studi, io sono la preside Griffin e questi sono i miei colleghi ed i vostri professori; durante i cinque anni che passerete qui saremo noi ad insegnarvi come padroneggiare e in che modo destraggiarvi con i vostri poteri e con le Arti Oscure per cui vedete di non deluderci.»
Qui la donna fece una breve pausa prima di riprendere «Come forse alcune di voi già sapranno gli stadi che una strega dovrebbe raggiungere durante il proprio percorso sono cinque: la forma base, che solitamente molte tra le matricole ottengono prima ancora di arrivare qui.»
«Questo è poco, ma sicuro.» fu il commento di Fanny alle ultime parole della direttrice.
«Puoi dirlo forte.» risposero in coro Erin ed Arya, scambiandosi un'occhiata complice.
«Il secondo -continuò la Griffin- È il Gloomix, che potenzierà la vostra forma base oltre a permettervi di utilizzare la magia in luoghi in cui non sarebbe possibile.»
Come le Willdlands pensò Irene, ricordandosi della volta in cui le Trix avevano seguito le Winx nella Zona Recinto per rapire Bloom, dietro ordine di Darkar, ed erano state in grado di usufruire dei loro poteri.
«Il terzo stadio è quello del Disenchantix e per ottenere la nuova trasformazione dovrete impedire che una fata riesca a salvare un abitante del proprio pianeta o, in alternativa, mettere in pericolo voi stesse una qualsiasi persona del pianeta opposto al vostro, ma dato che non sempre si può conoscere tale pianeta la prima opzione è la più ricorrente.»
Chissà quali trasformazioni saranno le ultime due? si chiese la terrestre: immaginava che quella successiva dovesse essere la corrispondente del Believix, ma non aveva mai sentito parlare di una quinta trasformazione nemmeno per le fate e da quel che sapeva le Winx, qualunque essa fosse, non l'avevano ottenuta, a meno che in quei mesi non ne avessero avuto l'occasione.
«Dopo il Disenchantix viene il Devilix* e l'unico modo per ottenerlo è fare in modo che almeno una persona perda fiducia nei poteri delle fate, in sostanza una versione amplificata del modo in cui è possibile ottenere il Gloomix, ossia facendo perdere sicurezza e fiducia in se stessa ad una fata. Per finire viene il Blightmix*, in opposizione al potere fatato del Bloomix, e lo potrete attivare inducendo una fatina a compiere un atto vile ed egoista.»
Tutte le nuove streghe stavano ascoltando rapite ciò che la donna davanti a loro stava dicendo, già immaginando quello che avrebbero potuto fare una volta raggiunto lo stadio finale; tuttavia i loro sogni ad occhi aperti vennero bruscamente interrotti da un avvertimento della preside «Ricordate che sono ben poche le streghe che nella loro vita hanno raggiunto tutti e cinque i livelli, molte sono arrivate al Disenchantix e niente di più, ma la maggior parte non ha mai superato nemmeno la forma base quindi rimanete con i piedi per terra e pensate a come migliorarvi, lasciando le speranze e i sentimentalismi alle fate. Un'altra cosa -aggiunse la Griffin con tono serio- Non mi interessa quali imprese vi vedranno partecipi durante la vostra permanenza qui, e non so nemmeno se avrete l'opportunità di compierne, ma scordatevi di lasciare questa scuola, pensando di essere le più potenti o brave della Dimensione Magica, una strega porta sempre a termine ciò che comincia.»
Erin vide molte ragazze scambiarsi occhiate perplesse dopo quella dichiarazione, lei invece si domandò se le parole della direttrice fossero un riferimento alle Winx, che dopo essere diventate Fate Guardiane avevano lasciato gli studi ad Alfea, oppure stesse parlando delle Trix, anche se in realtà il trio era stata lei ad espllerlo da Torrenuvola; in ogni caso la strega dai capelli ramati era felice di quel chiarimento e di aver avuto maggiori informazioni su ciò che da quel momento in poi avrebbe dovuto fare.
La Griffin continuò il suo discorso elencando le varie regole che avrebbero dovuto seguire durante il loro soggiorno a Torrenuvola (coprifuoco alle dieci, niente incantesimi fuori dalle aule, accesso proibito agli alloggi degli insegnanti e divieto di far entrare nella scuola allievi degli altri college, in particolare le fate di Alfea, senza il consenso scritto di un professore) dopodichè aspettò qualche secondo, il tempo di far tornare il silenzio tra le ragazze, e concluse con un annuncio importante «Quest'anno c'è una novità, come sapete tutti gli anni per dare il benvenuto alle matricole il college di Alfea organizza un ballo tra le fate e gli specialisti di Fonterossa a cui le streghe non sono mai state invitate -a queste parole una serie di fischi di disapprovazione invase l'aula magna, ma il silenzio ricalò velocemente- La mia collega Faragonda, però, ha ritenuto che dopo i trascorsi tra le nostre scuole sia opportuno che anche le streghe prendano parte al ballo pertanto vi annuncio fin da ora che tra due giorni non ci saranno lezioni e avrete la possibilità di prepararvi per la serata ad Alfea.»
Così come le altre streghe Erin si rallegrò della notizia, la festa sarebbe stata un'ottima occasione per iniziare a conoscere anche la scuola per fate e magari avrebbe potuto trovare qualche informazione utile riguardo l'anello e la profezia, inoltre al 99% avrebbe incontrato le Winx ed era curiosa di vederle dal vivo.
Con questi pensieri la terrestre si alzò e seguì le altre ragazze fuori dalla sala. La sua missione era appena cominciata.


*


Nel frattempo Stormy, ancora sotto false sembianze, si stava dirigendo verso il lago di Roccaluce.
Non appena aveva lasciato Erin si era affrettata a contattare il suo appuntamento mancato e velocemente le aveva detto di raggiungere il lago, uno dei posti in cui solevano incontrarsi anche se non il più sicuro; quando arrivò, lei non c'era ancora quindi si sdraiò sulla riva e chiuse gli occhi, in parte per rilassarsi in parte per proteggersi dal sole, che quel giorno era eccessivamente luminoso per i suoi gusti. Avrebbe volentieri provocato un bel temporale.
Dopo un tempo che non riuscì a definire sentì qualcuno sedersi accanto a lei e aprì di poco le palpebre, portando una mano a coprirsi gli occhi dalla luce; a qualche centimetro dal suo viso c'erano due scuri occhi a mandorla, circondati da una cascata di capelli blu, che la guardavano con una nota di disappunto mista ad una di quello che Stormy intuì essere desiderio.
«Cos'è quella faccia?»
«Dal tuo aspetto devo dedurre che tu e le tue amiche stiate tramando qualcosa?»
Stormy si mise a sedere e ricambiò lo sguardo indagatore della fata con un'occhiataccia, prima di dire «Punto primo: se così fosse di certo non lo direi a te. Punto secondo: questa è solo una precauzione date tutte le nuove fatine che oggi si aggirano intorno al vostro college scadente e punto terzo: se i capelli ricci ti eccitano di più non hai che da dirlo, cara Musa.»
Detto questo la strega si mise a cavalcioni sulle gambe della fata della musica, che portò indietro la testa mentre Stormy stava già infilando la mano destra sotto la gonna rosa che indossava, graffiandole la coscia con le unghie lunghe; non c'era delicatezza tra loro, non era un rapporto contornato da carezze e preliminari, l'unica cosa che contava era il contatto tra i loro corpi e nient'altro.
Quella relazione clandestina era nata circa due mesi e mezzo prima, all'interno di uno dei bar di Magix, e non nel migliore dei modi: entrambe si trovavano lì per poter spegnere il cervello per qualche ora, una dopo una discussione più accesa del solito con le sorelle l'altra in seguito all'ennesima lite col proprio ragazzo.
I litigi tra Musa e Riven erano diminuiti per un po' di tempo dopo che avevano lasciato la Terra, ma solo per peggiorare di nuovo non appena tutti i consigli di Helia e Nabu erano caduti nel dimenticatoio della mente dello specialista: era bastato qualche giorno a Magix per fargli dimenticare tutti i sentimenti che aveva confessato a Musa e ricominciasse a comportarsi come il solito sbruffone arrogante. La fata di Melody aveva ignorato il suo comportamento per evitare di ricominciare a discutere, ma i suoi tentativi erano falliti miseramente, per questo, quando quella sera aveva incontrato Stormy nel locale, dopo aver sfogato le sue frustrazioni su di lei con insulti vari (imitata dalla Trix), non si era tirata indietro nel momento in cui, senza che avessero capito come fosse successo, si erano ritrovate a baciarsi all'interno di uno dei bagni del bar. Nessuna delle due sapeva quando quello pseudo-rapporto fosse diventato indispensabile, ma non riuscivano più a farne a meno e i loro incontri settimanali erano aumentati, rendendo difficile trovare nuove scuse per allontanarsi dai loro ripsettivi gruppi.
«Non so se sia una buona idea farlo qui.» disse Musa, mordendosi il labbro inferiore.
«Dovresti saperlo che io e le buone idee non andiamo d'accordo.»
Detto questo la strega la fece sdraiare sul prato per poi chinarsi su di lei e lasciarle un grosso segno rosso alla base del collo, provocando numerosi brividi nella Winx, che aveva abbandonato ogni dubbio sul fatto che fare sesso vicino ad un lago facilmente raggiungibile da chiunque non fosse una buona idea.
«Pensi ancora che sia una pessima decisione?»
In risposta Musa l'afferrò per i fianchi e ribaltò le posizioni, cosa che fece sogghignare Stormy.
«Non si parla.» disse la fata di Melody, ripetendo le stesse parole che le aveva rivolto la Trix alcuni giorni prima.
«Direi che è meglio.»

 


Arya




*la bambolina e lo specchio compaiono per la prima volta nell'episodio “Missione a Torrenuvola” nella prima stagione: la prima viene trovata da Tecna, mentre le Winx stanno perlustrando la stanza alla ricerca dell'anello di Stella, il secondo invece è la porta di un passaggio segreto che nel corso della stagione le Trix usano spesso per uscire dal castello di nascosto.
*Devilix: devil in inglese significa diavolo o demone e ho scelto di utilizzare questo termine sostanzialmente perchè mi sembrava avere una buona assonanza e perchè non sono riuscita a trovare un termine che mi soddisfasse con il significato di non credere.
*Blightmix: riguardo a questo dirò qualcosa anche nelle note, comunque blight in inglese significa far appassire ed è il contrario del verboto bloom che significa fiorire e come già scritto l'ho immaginata come la trasformazione opposta al Bloomix.


NdA: okay, okay, okay... so che questo è stato un grandissimo azzardo, ma l'idea di una relazione segreta tra Stormy e Musa mi è venuta così e quando l'ispirazione prende il sopravvento in questa maniera non posso fare altro che lasciare che le mie dita sulla tastiera del computer e la mia mente facciano tutto il lavoro, mi auguro comunque che qualcuno possa apprezzare quest'idea.
Dunque, se non si fosse capito ho deciso di far partire la storia da dopo la quarta stagione senza contare quelle dalla quinta in poi, ma ho deciso di mantenere la trasformazione del Bloomix perchè, effettivamente, tra tutte mi è sembrata la più completa tuttavia non ho inserito quella del Sirenix perchè la storia della maledizione e tutto il resto sarebbe stata troppo complicata da inserire nella trama e lo stesso vale per il fatto che il Bloomix in teoria le Winx lo ottengono anche grazie al frammento di Fiamma del Drago di Bloom, ma qui sarà come se fosse una trasfromazione come le altre.
Da adesso vedremo Irene destreggiarsi nell'imparare ad essere una vera strega e la sua caccia al tesoro per scovare nuove informazioni avrà inizio; scusate per il papiro e alla prossima!
Suggerimenti e critiche sono sempre apprezzati ;-)

Ringrazio
-DarcyRocks99 per aver recensito lo scorso capitolo
E tutti i lettori silenziosi e coloro che ho già nominato nel precedente capitolo.

   
 
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