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Autore: Mdhampir    11/04/2016    0 recensioni
Ofelia Black, sorella gemella di Sirius Black, fa di tutto per rendere la sua vita il più tranquilla possibile ma c'è sempre un problema che le complica la cosa.
(DISPONIBILE ANCHE SU WATTPAD)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Nuovo personaggio, Regulus Black, Remus Lupin, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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- XII
In Sala Grande erano ormai tutti pronti per cenare quando Ofelia e Lupin raggiunsero il resto degli studenti, i due si divisero per raggiungere i propri tavoli senza guardarsi, così da non rischiare che qualcuno notasse l’intesa che c’era tra i due. Quando Ofelia raggiunse il suo posto, sorrise ad Amy che si trovava come al solito difronte a lei che ricambiò con uno sguardo sorpreso. Quando la cena finì Ofelia prese sotto braccio Amy, “dobbiamo evitare Sebastian” le sussurrò e l’amica si fece trascinare velocemente nel dormitorio dei serpeverde. Arrivate in stanza Ofelia chiuse la porta e si appoggiò al muro per riprendere fiato, Amy invece si lanciò sul letto facendo cadere tutti i cuscini per terra e dopo qualche minuto si alzò a sedere e disse “ Allora? Come mai dobbiamo evitare Sebastian?”
L’essersi aperta a Lupin aveva fatto capire ad Ofelia che non doveva tenersi tutto dentro, che poteva confidarsi con le persone di cui si fidava, così aveva deciso che non avrebbe nascosto niente ad Amy, soprattutto perché lei non lo faceva. Così Ofelia si mise a sedere affianco ad Amy e le raccontò della notte della festa con il Luma Club nei minimi dettagli, Amy la guardava con gli occhi sgranati e lo sguardo arricciato.
“… anche oggi che si comportava in maniera tranquilla con me avevo l’impressione di stare appesa ad un filo. Sto vivendo con l’ansia questi giorni, sento sempre il suo sguardo su di me.”
Amy si alzò di scatto e con le mani strette in un pugno si diresse verso la porta, Ofelia corse al suo fianco e riuscì a fermarla, la mano di lei si era appena appoggiata alla maniglia.
“Dove credi di andare!?” Chiese Ofelia, anche se sapeva già la risposta, conosceva Amy troppo bene ormai.
“Vado a rovinare il bel visino di Sebastian!”
“Ma non pensarci neanche!” Ofelia tirò fuori la bacchetta e con un incantesimo girò la chiave della stanza.
Amy la guardò con sguardo interrogativo “Mi prendi in giro?”
“No Amy sono serissima! La cosa deve rimanere tra noi, se lui lo sa sarà solo peggio, con chi se l’andrebbe a prendete tanto?”
Amy abbassò lo sguardo, consapevole che Ofelia aveva ragione. “Uffa Lia…” sospirò per poi correre ad abbracciarla. Lei ricambiava il suo abbraccio e le accarezzava la schiena mentre Amy, con il mento conficcato nella sua testa, le accarezzava i capelli.
Quando Ofelia riuscì a staccarsi dall’abbraccio si mise a sedere sul suo letto e guardando l’amica disse “ora però tocca a te raccontare, e poi toccherà di nuovo a me!”, esclamò l’ultima frase senza evitare di sorridere.
“Riguardo cosa?” le rispose Amy vaga.
“Potter ovviamente”, Amy non fece in tempo a sedersi affianco ad Ofelia che quest’ultima la prese per le spalle e iniziò a scuoterla implorando “Daaaaiiii”.
Allora fu Amy che iniziò a raccontare. Lei e Potter si erano dati appuntamento quella mattina per andare a pranzare insieme ad Hogsmeade, erano stati bene ma, secondo Amy, non era scattala la scintilla, e a quanto pare neanche a Potter. Ofelia non sapeva se essere dispiaciuta o meno, non le piaceva Potter, ma le dispiaceva perché ad Amy piaceva ed evidentemente c’era rimasta male che non fosse come se lo aspettava.
“Uffa però… potevamo fare le uscite a quattro…” Amy, che si era piegata a sistemare delle cose nel baule, balzò in piedi.
“Lo sapevo! Sapevo che sarebbe successo qualcosa quando anche lui si è dileguato!” corse ad abbracciarla, sollevandola. Ofelia protestò ma Amy non voleva metterla giù, la stritolava tutta e continuava a ripetere “evviva!” “che bello!” al che Ofelia non le iniziò a dare dei leggeri calci sulle ginocchia finché lei non la lasciò andare. Allora lei si distese sul letto e si mise a fissare il soffitto “è stato tutto così naturale… fatico a crederci” Ofelia cacciò un sospiro, finalmente una cosa bella tra le tante sgradevoli. “Però Amy, ricorda che devi fare finta di non saperlo, se solo per sbaglio dovesse venirlo a sapere Sebastian…”  si portò le mani su gli occhi e rimase così per un po’, a differenza degli altri lei trovava conforto nell’oscurità.
“Tranquilla, io non so niente!”
Rimasero per un po’ così finché Ofelia non decise di scendere nella sala comune dei serpeverde, sentiva freddo ed era sicura che a quell’ora il camino sarebbe stato sicuramente acceso.
Quando arrivò giù la sala comune era vuota, meglio pensò, così si accomodò sul divano verde scuro e nel giro di pochi minuti, si addormentò.

“Ofelia”
“Ofelia”
Quando Ofelia aprì gli occhi e si ritrovò di fronte quelli di Sebastian, sperò fosse solo un incubo.
“Finalmente la bella addormentata mi degna della sua presenza” un ghigno si formò sul suo volto. Ofelia fece per allontanarsi, ma lui le mise una mano dietro la schiena e con l’altra mano tirò fuori la bacchetta  dalla tasca, e con un gesto svelto la passò davanti al viso di lei esclamando “silencio”.
Ad Ofelia mancò il respiro, questa volta ebbe veramente paura di lui, il ghigno era ancora lì, e non faceva che aumentare. Era fregata, aveva lasciato la sua bacchetta in stanza, e lui l’aveva circondata con le braccia.
Lui l’afferrò per il bacino e la spostò verso il centro del divano, le distese le gambe e si mise sopra di lei. Qualsiasi mossa Ofelia provasse a fare, lui trovava un modo per bloccarla e qualsiasi incantesimo provasse a fare senza bacchetta, non le riuscivano. Aveva il cuore a mille dalla paura, aveva capito che cosa lui stava per fare e le lacrime le salirono a gli occhi.
Sebastian ridacchiò “Ma guarda te, so di ragazze che farebbero di tutto per trovarsi in una situazione del genere con me e tu che fai? Mi rifiuti?” a quel punto bloccò la testa di Ofelia con entrambe le mani, e premette violentemente le labbra sulle sue “che rigidità, rilassati Ofelia… lasciati andare”.
Ma le non voleva lasciarsi andare, avrebbe voluto gridare, avrebbe voluto schiantarlo all’infinito fino a farlo diventare tutt’uno con il muro, ma non poteva. Non poteva fare niente. Aveva il cuore talmente pieno di sofferenza, che temeva che da un momento all’altro sarebbe esploso.
Ofelia faceva di tutto per contorcersi, scalciava appena riusciva a liberare le gambe, e lo scansava quel poco che riusciva.
Sebastian tirò di nuovo fuori la bacchetta ed esclamò “Mi costringi a fare cose che non vorrei fare Ofelia… Petrificus Totalus!”, poi sorridendo disse “Ora posso farti tutto quello che voglio”.
Ofelia, bloccata nel suo stesso corpo, smise di reagire.
Sebastian cominciò a toccarla ovunque, Ofelia si sentiva morire, lui le sbottonava la camicia e poco dopo venne schiantato da qualcuno che si trovava sulla porta.
Gli incantesimi svanirono, ed Ofelia corse in contro al fratello che l’aveva salvata.

n.d.a.
Ciao a tutti, vi prego di perdonarmi per la mia assenza, sono impegnatissima quest’ultimo periodo, e mi dispiace molto di non poter continuare la fanfiction, ci tengo moltissimo. Non so quando pubblicherò il prossimo capitolo, spero il più presto possibile. Fatemi sapere cosa ne pensate di questo, un abbraccio!
  
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