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Autore: Mazel_Tov    11/04/2016    1 recensioni
Lui era il Sole, lei la Luna. Si amavano, ma qualcosa che lui fece cambiò l'equilibrio.
Erano così diversi, eppure così simili.
E adesso...sono divisi. E lei...lei è con un altro uomo.
Genere: Dark, Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago, Sovrannaturale
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He was the Sun, she was the Moon




Aurin la guardava mentre si specchiava nell'acqua di un ruscello. Era la donna più bella che egli avesse mai visto. Aveva i lunghi capelli ricci che sembravano fili d'argento purissimo, gli occhi grigi e la carnagione chiara. Ogni singolo movimento del suo corpo era aggraziato e ogni suo sguardo era una lama al cuore. Secondo Kidan, il Mare, loro erano troppo diversi ma Aurin non poteva far a meno di provare un'intensa stretta al cuore quando il suo sguardo d'argento si posava su quello dorato del Sole. Quando Vivedik gli sorrideva e gli parlava era come se tutto il resto del mondo si fermasse e ci fossero solo loro due. 

Non passò molto tempo sulla terra prima che Vivedik si interessasse, e in seguito innamorasse, di Aurin. Lui era alto, forte, con occhi e capelli d'oro, la carnagione ambrata e un carattere solare. Certo, aveva qualche eccesso d'ira ogni tanto e sembrava gli piacesse combinare guai, ma questo a parte era perfetto agli occhi della Luna. Così lei cominciò a parlarci più spesso e ad apprezzare la compagnia di quel ragazzo dalla chioma scompigliata. Vivedik era così innamorata che non si accorgeva degli altri, nemmeno dello spirito che più le faceva la corte in assoluto, secondo solo al Sole. Kidan era un bel ragazzo dagli occhi vedre acqua, i capelli blu come gli oceani e la carnagione a metà tra quella di Vivedik e Aurin, molti spiriti lo volevano e lo desideravano eccetto l'unica che lui avesse mai amato. 

Le stagioni cambiavano e Kidan era sempre più geloso di Aurin; prima erano migliori amici, ma adesso...adesso il Mare non ce la faceva a fare buon viso a cattivo gioco mentre l'amore della sua vita riceveva carezze, baci ed attenzioni da un altro. Era troppo per lui, e nessuno dei due sembrava accorgersene. Continuavano a ridere e scherzare fino a che non costringevano il terzo incomodo ad andarsene a trovare conforto tra le braccia di uno spirito qualsiasi. Andava avanti così da troppo quando un giorno il ragazzo dai capelli blu si arrabbiò all'inverosimile. 

Quel giorno Kidan stava passeggiando per i fatti suoi quando sentì ciò che gli pareva una litigata. Si avvicinò alla fonte del rumore e ciò che le sue orecchie percepirono non gli piacque. 
-Devi smetterla di parlare con lui!- Aurin era fuori di sé e stava urlando contro Vivedik che tentava di rimanere calma. 
-Kidan è una brava persona...e poi non posso evitare di parlare ad ogni sirito di sesso maschile solo perché tu sei geloso e insicuro!- anche se sembrava tranquilla il suo tono era metallico, stava cominciando a perdere le staffe, cosa da record, visto che in migliaia di anni non aveva mai alzato la voce. Kidan stava dibattendo se dovesse andare a fermarli, continuare ad ascoltare o andare via ma prima che potesse prendere una decisione il biondo tirò uno schiaffo alla ragazza che, a causa della forza di Aurin e alla costituzione minuta di Vivedik. A tale gesto Kidan non ragionò più e fece il gesto più avventato della sua vita, ma non gli importava. 
-Aurin! Non potrai mai più vedere, toccare o parlare con Vivedik fino alla fine dei tempi! La vedrai innamorarsi di un altro mentre nessun'altra donna riuscirà a farsi amare da te- era la prima maledizione della storia, per questo non fu troppo altisonante. Era intenzionato a lasciarlo così, senza niente però vide il viso rigato di lacrime della Luna e gli si strinse il cuore. -Avverranno le eclissi, però, e quelli saranno gli unici momenti nei quali la potrai vedere solo perché ti sia ricordato quanto stia bene senza di te- il tono di Kidan era freddo e minaccioso, però a Vivedik non importava. La maledizione stava già facendo effetto perché il cielo cominciò a scurirsi e il Sole stava tramontanto. Il sentimento che il ragazzo dagli occhi di mare era così forte che aveva fatto piegare la natura al suo volere. 

I millenni passarono, il giorno e la notte erano divisi e mentre Aurin digrignava i denti al vedere Vivedik insieme a Kidan, che si innamorava sempre più di lui e che stava bene senza la sua presenza, Kidan si era dimostrato un ottimo compagno, capace di comprenderla nei suoi sbalzi d'umore e di aspettare fino a che la Luna non fosse pronta a condividere la vita di coppia con lui. Vorrei poter dire che tutti vissero felici e contenti, ma...sappiamo che non andò proprio così. 
 
  
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