Fanfic su artisti musicali > Demi Lovato
Segui la storia  |       
Autore: crazy lion    14/04/2016    11 recensioni
Attenzione! Spoiler per la presenza nella storia di fatti raccontati nel libro di Dianna De La Garza "Falling With Wings: A Mother's Story", non ancora tradotto in italiano.
Mancano diversi mesi alla pubblicazione dell’album “Confident” e Demi dovrebbe concentrarsi per dare il meglio di sé, ma sono altri i pensieri che le riempiono la mente: vuole avere un bambino. Scopre, però, di non poter avere figli. Disperata, sgomenta, prende tempo per accettare la sua infertilità e decidere cosa fare. Mesi dopo, l'amica Selena Gomez le ricorda che ci sono altri modi per avere un figlio. Demi intraprenderà così la difficile e lunga strada dell'adozione, supportata dalla famiglia e in particolare da Andrew, amico d'infanzia. Dopo molto tempo, le cose per lei sembrano andare per il verso giusto. Riuscirà a fare la mamma? Che succederà quando le cose si complicheranno e la vita sarà crudele con lei e con coloro che ama? Demi lotterà o si arrenderà?
Disclaimer: con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, né offenderla in alcun modo. Saranno presenti familiari e amici di Demi. Anche per loro vale questo avviso.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Demi Lovato, Joe Jonas, Nuovo personaggio, Selena Gomez
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 3.

ACCETTAZIONE E SCELTA

Il giorno dopo Demi andò al lavoro ma non riuscì a concentrarsi. Fu così anche in quelli che seguirono. Era come se si fosse estraniata completamente dal mondo. Phil stava male vedendola e lei gli aveva detto, in segreto, il motivo di tanta sofferenza. Il team che lavorava con lei, invece, non sapeva ancora niente. Demi ne parlò anche alla sua famiglia. Dianna, Madison, Dallas, Eddie e la sua migliore amica furono molto dispiaciuti per lei. La mamma la abbracciò e le disse che sarebbe andato tutto bene, che avrebbe avuto comunque una bella vita, di pensare a quanto le aveva detto il ginecologo riguardo la clinica e di non buttarsi giù cosa che, secondo Demi, era più facile a dirsi che a farsi e che oltretutto le diede molto fastidio. Quando era al lavoro cercava di sorridere e di sembrare normale, ma una volta a casa non faceva altro che piangere e restare a letto. Non si prendeva più molta cura del suo aspetto: andava al lavoro con i capelli spettinati e i vestiti trasandati. Non indossava più gonne o magliette attillate, ma solo tute da ginnastica. Non portava più le scarpe con il tacco alto, ma preferiva quelle da ginnastica o al massimo con la zeppa. Non si truccava più. I suoi collaboratori lo notavano e spesso le chiedevano che cosa non andava. Demi non era certo una persona che non si curava di se stessa, ma la ragazza rispondeva che non era niente, che era solo stanca sapendo, però, che in realtà quello che provava era un profondo abbattimento. Per fortuna riusciva a mangiare, il suo appetito era normale e non pensò nemmeno una volta di tagliarsi. La mattina quando si guardava allo specchio vedeva una Demi diversa, pallida, con gli occhi incavati e lo sguardo triste.
Fu in uno di quei tanti giorni no che la ragazza decise di chiamare Andrew, il suo migliore amico. Faceva l’avvocato, aveva ventinove anni compiuti il giorno prima e i due si conoscevano da sempre. Erano stati vicini di casa per moltissimo tempo e i genitori del ragazzo, che non c’erano più da anni, erano stati amici di Dianna e Patrick. Demetria ricordava che, nonostante la differenza d'età, per alcuni anni avevano giocato volentieri insieme durante i lunghi pomeriggi d'estate, correndo sotto il sole della California.
Purtroppo lui non rispose. Avrebbe dovuto aspettarselo constatò la ragazza, dato che era mattina e Andrew era di sicuro al lavoro. Anche se fu molto difficile - non si vedevano da un po' e le mancava - attese la sera e riprovò. Ci furono tre squilli, poi una voce bassa e dolce rispose:
"Pronto?"
"Ciao Andrew."
"Demi, ciao! Come stai? Non ti sento da parecchio."
Aveva la voce stanca.
"Non è un gran periodo e anzi, mi dispiace di non averti reso partecipe prima di questa situazione. Tu sei il mio migliore amico e non vorrei e soprattutto non dovrei tenerti nascoste le cose. Odio farlo. Tuttavia gli eventi mi hanno trascinata in una sorta di vortice e sono stata troppo male per scriverti."
"Non preoccuparti, posso immaginare. A volte quando si soffre non si ha voglia di parlare. Ma cos'è successo?"
"Ti va se ci vediamo e ne parliamo di persona?"
La voce di Demi si incrinò appena.
"Sarò a casa tua tra poco" le assicurò lui, ora preoccupato.
Doveva essere successo qualcosa di grave.
Quando Demi andò ad aprire lo trovò in tuta da ginnastica e con i capelli corti e biondi scompigliati. Doveva essere corso lì.
"Ehi!" lo salutò lei abbracciandolo di slancio.
"Ehi!"
Entrarono e si sedettero sul divano. Andrew non diceva niente, restava in silenzio per dare all'amica il tempo di prepararsi un discorso. Non voleva metterle fretta. Si guardavano. Demetria adorava gli occhi verdi di Andrew, era sempre stato così. Erano tanto profondi che sembravano leggerti dentro e lei sapeva che lui si era accorto di qualcosa.
"Mi sei mancato" esordì.
"Anche tu, tantissimo."
"Ti devo parlare, Andrew. "Ma prima di iniziare, come stai?"
"Bene, come sempre lavoro molto ma non mi lamento, mi piace."
"Voglio avere un bambino" proseguì Demi dopo avergli sorriso, "ma ho scoperto che non posso. O meglio potrei, ma farei fatica."
Andrew si disse che aveva notato l'espressione triste dell'amica, ma di certo non si aspettava una cosa del genere. Per un momento gli mancò il fiato. Aveva sempre pensato di vederla diventare mamma un giorno, e adesso… Doveva essere terribile per lei. Le circondò le spalle con un braccio e le strinse piano una mano, cosa che diede sicurezza a Demi. Quella mano calda e grande l'aveva sempre fatta stare meglio. Andrew c'era sempre stato, anche nei momenti più difficili della sua vita quando nessuno, tranne lui, si accorgeva che stava male.
"Mi dispiace che tu non possa avere figli" mormorò, "è ingiusto."
"Sì, lo è."
"Non vuoi comunque provare a fare la fecondazione?"
Ci aveva pensato molto in quel mese. Si era chiesta se non fosse il caso di telefonare alla clinica che le aveva consigliato il ginecologo e avere un'opinione, ma aveva troppa paura e poi, comunque, non si sentiva pronta.
"Devo accettare la mia infertilità prima di fare qualsiasi cosa" gli spiegò. "Mi sento male, sbagliata; e non posso decidere di avere un bambino, o in questo modo o adottandolo, se prima non ho imparato a convivere con il mio problema. E non so quanto ci vorrà."
"Hai ragione" disse Andrew, comprensivo. "Scusa se te l'ho detto, non ci avevo riflettuto."
"Non importa."
"Io ti starò vicino, lo sai vero? Hai tante persone che ti aiuteranno e, se sentirai il bisogno di parlare di questo tuo problema con uno psicologo per avere un sostegno in più fallo, non vergognarti."
"Vedremo" replicò Demi, vaga.
Non ci aveva nemmeno pensato.
"Prenditi tutto il tempo che ti serve."
"Lo farò."
Scoppiò in lacrime. Quel dolore sembrava non avere mai fine, non andarsene mai via del tutto. Forse col tempo sarebbe diminuito, si disse la ragazza, ma fu un pensiero che durò solo una frazione di secondo perché poi la sofferenza prese di nuovo il sopravvento su di lei. Andrew la tenne stretta a sé, la accarezzò, le massaggiò la schiena.
"Piangi, tesoro, piangi" le mormorava. "Ne hai tutto il diritto e ne hai bisogno."
Dirle di non farlo gli sembrava una cazzata e anche che sarebbe andato tutto bene. Nessuno poteva saperlo. Per questo l'uomo preferì lasciare che si sfogasse e scegliere con cura le parole da usare, perché quella era una situazione delicata e una frase sbagliata avrebbe potuto ferire Demi ancora di più.
Il pianto non durò molto, ma fu intenso e quando si calmò la ragazza era sfinita. Andrew le preparò un tè con molto zucchero e lo bevvero insieme.
"Grazie" gli disse a un certo punto.
"Figurati! Gli amici veri ci sono anche e soprattutto nei momenti più duri."
Selena venne a trovarla qualche giorno dopo.
"Non so bene perché ma pensavo che ti sentissi sola," le disse la ragazza gentilmente, "così sono venuta a farti un po' di compagnia!"
"Grazie, Sel" rispose Demi sorridendo e facendola entrare e accomodare nella grande cucina.
Era una ragazza molto bella, né grassa né magra, con gli occhi e i capelli scuri. Demi aveva sempre avuto l’impressione che quegli occhi riuscissero a leggerle dentro, ma forse ciò accadeva perché si conoscevano da tantissimo tempo. In effetti Sel la guardava intensamente, come se stesse cercando di capire cosa provava senza chiederglielo. La ragazza evitò di pensarci e la osservò. Quel giorno indossava dei semplici jeans e una maglietta e portava anche una giacca vintage decorata con alcuni fiori sul davanti, tutti di colore bianco. Demetria non se ne stupì: le cose un po’ antiquate le erano sempre piaciute.
Batman venne subito ad annusare i pantaloni e la borsa di Selena. Lei lo lasciò fare. Adorava quel cagnolino! Era stata lei a regalarlo a Demi il giorno del suo compleanno. La ragazza aveva sofferto moltissimo per la prematura scomparsa del suo cane, Buddy, morto a causa di un coyote che era entrato nel suo giardino e lo aveva ucciso. Tornata dal lavoro, Demi si era trovata di  fronte uno spettacolo raccapricciante e ne era rimasta scioccata. Selena le era stata molto vicina nei giorni seguenti nei quali aveva pianto per la morte di Buddy. Aveva ricevuto molto sostegno anche dai suoi fan via Twitter.
"Che cos'hai, Demi?" le chiese Selena  mentre la ragazza preparava il caffè.
"Niente" le rispose lei semplicemente.
"Non è vero!" insistette lei. "Hai un'ombra negli occhi, non ti avevo mai vista così triste da quando ti conosco. Mi ha chiamata Joe Jonas e mi ha detto che in questo periodo non ti sei mai fatta sentire, così sono venuta a vedere come stavi."
Era vero, negli ultimi mesi lei si era allontanata da tutti i suoi amici, Selena compresa.
"Sarei venuta lo stesso," precisò la ragazza, perché Demi non pensasse che non le importava di lei, "ma la telefonata di Joe mi ha allarmata."
A Demi bastò ascoltare la sua voce per percepire la preoccupazione, così servì il caffè e poi spiegò a Selena quello che le stava succedendo.
"Oh, piccola, come mi dispiace!" esclamò la ragazza accarezzandola con quel suo tocco dolce che Demi adorava.
"Pensa quanto dispiace a me! Non puoi nemmeno immaginare quanto sono stata male ultimamente, Selena, ma dovrò rassegnarmi a questa dura realtà" disse Demi cercando di sorridere.
Quello che non voleva era essere per gli altri oggetto di preoccupazione o compassione. Doveva provare ad essere forte, a non mollare.
"Perché non me l'hai detto prima?" le domandò l'amica.
"Non me la sono sentita. Mi faceva troppo male e ho preferito tenere questa cosa per me. Lo sanno solo la mia famiglia, Phil, Andrew… e ora anche tu. Lo dirò presto a Joe."
"Cosa farai adesso?"
"Aspetterò." Le ripeté ciò che aveva detto ad Andrew il giorno precedente. "Mi sembra la cosa più saggia" continuò. "Non voglio andare troppo in fretta e poi rendermi conto di non aver affrontato bene questa situazione."
Anche Selena e in seguito Joe le fecero sentire la loro vicinanza. I giorni si susseguivano lenti. Demetria lavorava, ma spesso si sentiva fuori dal mondo pensando alla sua infertilità. In quei mesi uscirono i singoli "Cool For The Summer" e "Confident", che riscossero un gran successo. Demi fu contenta, ma non quanto lo sarebbe stata se si fosse sentita davvero bene. Per parecchio tempo continuò a ripetere a Selena, Andrew e Joe di sentirsi sbagliata e in colpa perché in fondo si trattava del suo corpo. Certi giorni questo sentimento era così intenso da schiacciarla, altri invece il peso che la opprimeva era più leggero e sopportabile. Il dolore, in quel periodo, era come una montagna russa che continuava ad andare su e giù, a volte aumentando e altre diminuendo di intensità e proprio quando le pareva di stare meglio, ecco che tutto tornava come o peggio di prima. La sera era il momento più difficile e la notte, a volte, ancora di più perché faticava a dormire tanti erano i suoi pensieri. Quando sentiva che una donna era rimasta incinta ne era felice, ma il giorno dopo piangeva e si arrabbiava da morire perché a lei quella gioia forse non sarebbe mai capitata. Probabilmente non avrebbe mai avuto le nausee, fatto le ecografie, provato un'emozione indescrivibile nell’udire il battito del cuore del suo bambino, non l'avrebbe mai sentito scalciare dentro di lei né messo al mondo e stretto fra le braccia. La sua famiglia e gli amici erano preoccupati che potesse soffrire di depressione ma lentamente, molto lentamente, Demi iniziò a stare sempre meglio. Dopo il dialogo con Andrew di quel giorno non si era più isolata, andando a trovare i genitori e gli amici o permettendo loro di farlo. Non seppe nemmeno lei come accadde, ma con il passare dei mesi - e forse proprio grazie al tempo - comprese che quel che era successo non era colpa sua, che non poteva né incolparsi per un problema che non era stata lei a causare, né comandare il suo corpo. Non era lei ad essere sbagliata. Semplicemente, purtroppo, la vita era stata ingiusta con lei. La rabbia, il dolore e la tristezza se ne andarono per lasciare posto all'accettazione, ma anche alla speranza, alla serenità e a sentimenti più positivi.
"Ogni volta che ci penserò proverò sempre un po' di dolore" si diceva spesso, "ma non posso lasciare che questo condizioni la mia vita e il mio futuro."
La famiglia e gli amici notarono questo cambiamento e si sentirono sollevati, gioendo con lei per la sua ripresa.
Nel frattempo il suo album era a buon punto e iniziò ad essere invitata a vari show televisivi o programmi radiofonici nei quali le veniva chiesto di dare qualche anticipazione sui contenuti del CD. Ora i suoi sorrisi non erano più finti ma sinceri, non sorrideva più per nascondere il dolore, bensì perché era serena. “Confident” uscì il 16 ottobre e fu molto apprezzato dai fan che lo aspettavano con trepidazione e che le fecero sapere sui social quanto lo adoravano.
Selena venne a trovarla una domenica di novembre. Parlarono un po’ dei rispettivi lavori, coccolarono Batman e poi Selena le domandò:
“Hai mai pensato di adottare un bambino?"
Demi rimase in silenzio per un secondo, Fino ad allora non ci aveva mai riflettuto.
"Ho sempre immaginato che, un giorno, avrei avuto un bambino tutto mio, che l'avrei fatto crescere dentro di me, ma adesso che mi ci fai pensare… Insomma, ci sono tanti bambini che non hanno una casa, una famiglia, qualcuno che li ami, che crescono negli orfanotrofi o in affidamento, oppure sono figli di madri che, per diversi motivi, non li vogliono o non li possono tenere. Adottarne uno sarebbe una cosa bellissima, ma non so… Si tratta di una scelta importantissima! Come ho fatto a non pensarci da sola?"
"Stavi molto male, Demi, non colpevolizzarti per questo. Ora prenditi un po' di tempo per riflettere su quello che ti ho detto, okay?"
Le due passarono insieme una giornata piacevole e, quando la sua amica se ne andò, Demi si sentiva molto meglio.
Una decina di giorni dopo, in un'intervista, lei e Nick Jonas annunciarono che avrebbero fatto il tour insieme. Anche lui era amico di Demi. Lei però, considerava più importante Joe.
"Quando comincerà?" chiese loro la donna che li stava intervistando.
"A giugno 2016 e si concluderà a settembre" disse Nick.
"Pubblicherò presto le date, non preoccupatevi!" esclamò Demi rivolgendosi ai suoi fan.
"Abbiamo saputo che tu, Demi, sei andata in ospedale alcuni mesi fa. Ci spieghi quello che è successo?"
Quella domanda le era stata posta spesso in precedenza, ma lei non se l’era mai sentita di rispondere. Sui giornali aveva letto articoli nei quali i giornalisti sostenevano che nascondesse un segreto. Non ci aveva dato molto peso perché aveva altro a cui pensare, ma provando fastidio aveva chiesto rispetto per la sua privacy.
"Non sono stata pronta a parlarne fino ad ora. Ero andata a fare dei controlli. Sto bene, davvero, ma volevo avereun bambino" disse tranquillamente.
"Anche se sei single? Non sarà troppo difficile?" le chiese ancora la donna.
"Ogni cosa comporta delle difficoltà."
Demi sapeva che era il momento di dire la verità a tutti. Aveva riflettuto molto attentamente su ciò che Selena le aveva detto, ma non si sentiva ancora pronta a raccontare che aveva deciso di adottare un bambino. Disse semplicemente che aveva scoperto di non poter avere figli e che ne aveva sofferto molto. Nel ripensarci si rattristò.
Quando, poco dopo, lei e Nick se ne andarono, si sentì sollevata.
"Tutto bene?" le chiese il ragazzo, preoccupato.
"Sì, sono solo triste. Non è facile per me raccontare quel che ho passato, anche se l’ho superato. Chissà cosa scriveranno i giornali domani mattina!"
"Non fare caso a quelle cose, sai che a volte i giornalisti esagerano" le disse Nick.
Demi rimase in silenzio. Non aveva voglia di parlare.
Il giorno dopo comprò il giornale e vide un articolo che diceva che lei aveva annunciato di non poter avere figli e che non sembrava per niente addolorata. Il giornalista sosteneva che avesse detto quelle cose solo per farsi pubblicità e perché più persone ascoltassero la sua musica. Questo la fece andare su tutte le furie. Lei non si arrabbiava molto di frequente, ma quando lo faceva diventava una belva. Prese il giornale e corse in macchina fino allo studio. Quando arrivò, appena vide Phil gli mostrò l'articolo.
"Come si permettono di scrivere cose del genere" domandò lui, allibito.
"Stavolta hanno davvero oltrepassato il limite, Phil!" urlò Demi, mentre iniziava a sudare e le guance le diventavano sempre più rosse. "Voglio fare un annuncio in televisione per far tacere quelle malelingue del cazzo."
Il giorno dopo Demi fece quello che aveva detto.
"Voglio dire a tutti, a quelli che mi ascoltano e a coloro che non lo fanno," iniziò, cercando di non scoppiare di rabbia, "che io sono sempre stata molto onesta nella mia vita. Quello che ho raccontato nell'intervista dell'altroieri è la verità: non posso avere bambini. Lo giurerò, se volete. Non l'ho detto per avere più fan, come hanno scritto i giornali. Non date retta a quegli articoli, spesso sono solo spazzatura. Quando ho scoperto di non poter avere figli ne ho sofferto tantissimo, ho pianto per mesi, giorno e notte, mi sono allontanata dalla mia famiglia e dai miei amici. L'unica cosa che volevo era stare sola. Non mi curavo più di me stessa, non mi truccavo. Non ho mai sofferto così tanto nella mia vita, nemmeno quando ho avuto i problemi dei quali voi tutti siete sicuramente a conoscenza." Si commosse e, per qualche momento, non riuscì a parlare. Respirò profondamente per ricacciare indietro le lacrime. Doveva essere forte e dire ciò che aveva deciso. Prese coraggio e continuò: "Ringrazio la mia famiglia e i miei amici per aver avuto così tanta pazienza con me, in particolare Andrew e Selena che mi hanno aiutata in questo periodo. Lei mi ha fatto aprire gli occhi. Ci sono tanti bambini al mondo che non hanno nessuno. Se non posso dare la vita, forse è perché il destino per me ha in serbo qualcos'altro e vuole che io dia amore ad uno di quei bimbi soli e abbandonati, che apra il mio cuore a loro. Per questo, dopo averci riflettuto con calma e attenzione, ho deciso che voglio adottare un bambino." Non l'aveva ancora detto a nessuno, nemmeno a Selena o alla sua famiglia, che di solito erano le prime persone a sapere tutto su di lei. Ci aveva riflettuto i giorni precedenti. Anche se era single, avrebbe comunque potuto diventare madre e amare un bambino con tutto il suo cuore. Era questo che voleva. Era pronta ad avere un bambino e ne era convinta. "A breve contatterò un'agenzia specializzata in adozioni e inizierò il procedimento. Ci sono molte donne single che hanno adottato bambini in passato e che lo fanno ancora adesso. Alcune di loro sono famose, per esempio Angelina Jolie che, nel 2002, ha adottato da single la sua bambina. Sappiate," continuò, "che farò tutto in maniera legale. Non chiederò a chi mi seguirà durante tutto il procedimento di avere trattamenti di favore perché sono una persona famosa. Voglio essere trattata come tutte le altre donne che adottano bambini."
Milioni di persone ascoltarono quell'annucio in televisione e i giorni successivi, nei vari Paesi del mondo, i telegiornali mandarono un servizio che parlava di Demi e della sua scelta. In generale, i suoi fan furono felicissimi ed entusiasti della sua decisione. Glielo scrissero su Twitter. Ricevette tantissimi commenti. Fu colpita da uno in particolare, di una ragazza di nome Cathy, che aveva scritto:
 
Demi, sei una persona meravigliosa. Lo sapevo già prima, ma adesso che ho ascoltato il tuo annuncio alla televisione, ne sono ancora più convinta. Non sarà un cammino facile per te, non lo è per nessuno delle persone che decidono di adottare un bambino, ma io e gli altri fan ti sosterremo sempre. Stay strong.
 
Ogni volta che i suoi fan la sostenevano con così tanto calore lei si commoveva. Non credeva di essere tanto importante per quei ragazzi, di aiutarli con le sue canzoni, ma era quello che faceva ed era una cosa stupenda.
Selena fu molto felice di sapere che Demi aveva seguito il suo consiglio. le telefonò pochi giorni dopo il suo annuncio.
"Sono contentissima per te, Demi!" esclamò.
"Vedrai che andrà tutto bene!"
"Lo spero" disse la ragazza, un po' pensierosa. "Non sarà un percorso facile e immagino che potrebbero volerci mesi, forse anni."
"Dovrai avere molta pazienza ed essere forte, ma sono sicura che ce la farai. Io ti starò sempre vicina. Quando hai bisogno di me puoi chiamarmi, lo sai, vero?"
"Sì Selena, lo so. Sei una grande amica! Per fortuna dopo anni nei quali non abbiamo fatto altro che litigare, siamo tornate amiche!"
"Sì, hai ragione, è una fortuna. Sarebbe stato terribile se ci fossimo perse per sempre."
Anche la sua famiglia disse a Demi che la sosteneva. Dianna accettò la sua scelta anche se non la condivideva pienamente, mentre le sorelle e Eddie erano d'accordo con lei e scoppiavano di gioia al pensiero che la ragazza avrebbe adottato un bambino.
Nick e Joe Jonas, Phil e le altre persone con le quali Demi lavorava le dissero che era una grande donna e una bravissima persona e che le sarebbero stati sempre accanto. Lei non credeva di essere tutte quelle cose. Era semplicemente una ragazza che aveva deciso di aprire le porte del suo cuore ad una creatura meno fortunata.
Ora aveva fatto una scelta importante, che forse avrebbe cambiato per sempre il resto della sua vita. Sapeva che non sarebbe stato facile, che avrebbe dovuto superare molti ostacoli, ma era pronta per cominciare, con la determinazione e la forza di volontà che la contraddistinguevano.
 
 
 
 
ANGOLO AUTRICE:
dato che non riesco a dormire e che stare a letto a girarmi e rigirarmi mi fa innervosire, pubblico anche questo.
Come vi avevo accennato nel capitolo precedente, qui per Demi c'è un punto di svolta. All'inizio mi sono concentrata sulla sua disperazione e sul suo lungo percorso fatto di dolore e sensi di colpa. Ora però ha una speranza, qualcosa in cui credere, un grande desiderio e un bellissimo sogno che vuole realizzare con l'adozione. Negli Stati Uniti i single possono adottare, ma lei ce la farà?
Se volete, scrivetemi cosa ne pensate.
A presto,
crazy lion
   
 
Leggi le 11 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Demi Lovato / Vai alla pagina dell'autore: crazy lion