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Autore: littlescheggialoveshazza    15/04/2016    1 recensioni
"E' il tuo turno" dissi con la faccia immersa nel cuscino mentre scuotevo Harry
"Io ci sono andato stanotte, è il tuo turno" mi rispose voltandosi di spalle e arrotolandosi il cuscino sul viso
"E' anche tuo figlio Styles, essere padre non vuol dire solo far giocare il bambino" dissi acida mentre mi alzavo dal letto
"Sei la madre porca miseria, accudisci tuo figlio!" mi rispose alzando la voce
" A cosa diavolo pensavi quando mi dicevi di volere un figlio?"
" Pensavo a renderti felice" mi rispose sempre più arrabbiato
" Ti rendi conto che stai dicendo che ti ho imposto di mettermi incinta?" sputai adirata
" Oh Haz volgio un figlio, perchè non riusciamo ad averlo? Lo voglio con tutta me stessa" disse facendomi il verso
"Sei proprio un bambino, non capisco perchè ti ho sposato"
Sequel di " Nella buona e nella cattiva sorte "
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Hazza e Scheggia , una lunga storia'
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Erano passate ormai due settimane dalla nascita del piccolo Ben e a casa One Direction regnava il caos più totale, tra mio figlio ed il piccolo Kevin non sapevamo più dove andare e cosa fare. Ormai dormire la notte per noi era un'utopia e passare un po' di tempo da soli era praticamente impossibile; El,Lou,Harry ed io eravamo diventati degli zombie, dormivamo pochissimo e non facevamo altro che dividerci tra pannolini e biberon.

Come ogni mattina, alle sei in punto il walky-talky ci informò che Ben si era svegliato e che aveva fame

<< E' il tuo turno >> dissi con la faccia immersa nel cuscino mentre scuotevo Harry

<< Io sono andato stanotte, è il tuo turno >> mi rispose voltandosi di spalle e arrotolandosi il cuscino sul viso

<< E' anche tuo figlio Styles, essere padre non vuol dire solo far giocare il bambino >> dissi acida mentre mi alzavo dal letto

<< Sei la madre porca miseria, accudisci tuo figlio! >> mi rispose alzando la voce

<< A cosa diavolo pensavi quando mi dicevi di volere un figlio? >> 

<< Pensavo a renderti felice >> mi rispose sempre più arrabbiato

<< Ti rendi conto che stai dicendo che ti ho imposto di mettermi incinta? >> sputai adirata

<< Oh Haz volgio un figlio, perchè non riusciamo ad averlo? Lo voglio con tutta me stessa >> disse facendomi il verso

<< Sei proprio un bambino, no capisco perchè ti ho sposato >> dissi infuriata per poi correre da Ben che piangeva disperato.

<< Non piangere amore, la mamma è qui >> dissi al mio piccolo miracolo mentre delicatamente lo prendevo tra le mie braccia.

Iniziai a dondolarmi per far calmare Ben mentre pensavo a quello che era appena accaduto con Harry, negli ultimi giorni litigavamo spesso, tra di noi il romanticismo era scomparso, era come se l'unica cosa che ci teneva uniti fosse Ben. Erano settimane che non facevamo l'amore, che non ci dicevamo quanto ci amavamo; ormai passavamo i giorni solo a litigare, i contatti erano rarissimi, ci davamo solo un bacio distratto e veloce sulle labbra al mattino e alla sera, sempre se non eravamo troppo impegnati a litigare l'una con l'altro. Ero seriamente preoccupata, che avessi fatto un errore a sposarlo?

Questa domanda mi frullava per la testa da qualche giorno ed avevo un disperato bisogno di conoscere la risposta, avevo bisogno della mia migiore amica, urgeva una chiacchierata con Ale.

" Oggi pomeriggio ti va di uscire? Ho un disperato bisogno di parlarti" scrissi nel messaggio ad Ale

" Certo, dopo pranzo andiamo al parco" mi rispose lei dopo un po'

Il resto della mattinata passò come le ultime due settimane, senza che Harry mi rivolgesse una parola o uno sguardo, ultimamente usciva spesso e stava via delle ore mentre io restavo a casa a piangere mentre cercavo di convincermi che non mi stesse tradendo, mi ripetevo che era semplicemente andato a fere delle commissioni.

Nel primo pomeriggio, dopo aver sistemato la cucina con Eleanor e dopo aver messo a letto Ben, uscii con la mia migliore amica.

<< Io vado al parco con Ale, Ben è di sopra che dorme, se piange va' da lui >> dissi fredda a mio marito

Feci per andarmene ma lui mi tirò per un polso e mi diede un veloce bacio a stampo, mi sorprese, ma non diedi molto peso all'accaduto e mi diressi in giardino dove mi aspettava la mia migliore amica.

Stavamo camminando peri sentieri di Hyde Park e fino a quel momento nessuna delle due aveva proferito parola

<< Giu che ti prende? >> mi chiese poi Ale rompendo il silenzio

<< Sono preoccupata,Ale >> esordii mettendomi le mani nelle tasche del giubbotto

<< Per cosa? >> mi chiese preoccupata

<< Per tutto, da quando è nato Ben Harry è cambiato, il rapporto tra di noi è diverso, non facciamo più l'amore, non ci sfioriamo, non ci guardiamo e se ci parliamo lo facciamo per litigare...Harry la mattina passa molte ore fuori e ho paura che abbia un'amante >> dissi tutto d'un fiato mentre le lacrime calde iniziarono a scendere sul mio viso

<< Lui ti ama Giu, non ti tradirebbe mai. E per il vostro rapporto sono certa che tutto si sistemerà, è una fase di passaggio, siete concentrati su Ben e non su di voi, ma questo non vuol dire che non vi amate più >> mi rassicurò la mia amica mentre mi abbracciava

<< Ho paura che questo matrimonio sia stato un errore >> dissi tra i singhiozzi

<< Non dirlo neanche per scherzo! Giulia tu ed Harry siete fatti per stare insieme e vi amate come nessuno si è mai amato prima d'ora, il vostro matrimonio è perfetto, questa è solo una fase passeggera, devi pazientare e fare in modo che tra te e tuo marito ritorni quel romanticismo diabetico che vi contraddistingue >> mi incoraggiò.

Ale mi diede un lungo bacio sulla guancia e poi mi portò da Starbucks per un bel cappuccino caldo con il cacao, ci sedemmo ad un tavolino e passammo il resto del pomeiggio a parlare e ridere come facevamo ai tempi dell'università.

Quel pomeriggio con la mia migliore amica mi aveva distratta dalla situazione che stavo vivendo, ma era arrivato il momento di rientrare a casa e cercare di chiarire con Harry.

<< Grazie mille Ale, non so cosa farei senza di te >> dissi abbracciando la mia migoiore amica nel vialetto di casa mia

<< Non faresti >> mi rispose sorridente, mi diede un bacio sulla guancia e poi scompqrve nel giardino.

Presi un respiro profondo e mi diressi verso casa, lungo il vialetto pensai al discorso da fare a mio marito, salii distrattamente i gradini del portico ed estrassi le chiavi, alzai di poco il viso e mi ritrovai faccia a faccia con una rosa rossa appesa alla porta di casa con un biglietto. Confusa presi la rosa e lessi il biglietto

26/12/11

Tu varcasti questa soglia ignare di tutto ciò che il futuro ti avrebbe riservato ma curiosa di scoprirlo .

Da quel giorno la mia vita è migliorata e te ne sono immensamente grato...

Apri la porta e vai nella tua vecchia stanza.

Sorrisi a quelle parole e feci come mi aveva chiesto il bigliettino, aprii la porta e mi diressi dove mi era stato indicato mentre tenevo la rosa tra le mie mani; la porta era aperta e sul letto c'era un'altra rosa con un altro bigliettino.

27/12/11 

E' proprio in questa stanza, su questo letto che le nostre labbra si sono incontrate per la prima volta,

So che quel bacio non ti fu molto gradito, ma per me fu magico.

Ora, per favore, va' in camera nostra, ho una sorpresa per te.

Presi tra le mani la seconda rosa e mi diressi nella nostra stanza; non appena varcai la soglia mi accorsi che sul letto era posato il mio vestito rosso e accanto vi erano un'altra rosa e un terzo bigliettino

28/12/11 

Indossavi questo abito quando andammo alla nostra prima festa,

fu quella sera, grazie a questo vestito, che mi accorsi di quanto fossi bella, così tanto da togliere il fiato,

tu eri e sei favolosa,ma con questo vestito mi hai steso, sei perfetta 

dopo averlo indossato, ti prego va' nello studio.

Sorrisi ancora una volta al ricordo meraviglioso di quella sera ed indossai il vestito, mi truccai velocemente e mi diressi nello studio. In quella stanza erano disseminati altri bigliettini numerati ai quali erano allacciate delle rose; mantenendo il sorriso sul mio volto li lessi tutti, uno ad uno, mentre piangevo al ricordo di quei momenti.

18/01/12

Il primo compleanno che tu ed io festeggiammo insieme, il giorno in cui decidesti

che la tua relazione con Daniele sarebbe finita lì, quello fu il giorno in cui

per la prima volta, dopo interminabili giorni di odio, mi sorridesti di nuovo

quello fu il giorno in cui, per la prima volta, il mio cuore battè all'impazzata 

20/01/12

Quella sera decidesti di rendermi il ragazzo più felice del pianeta,

quello fu il giorno in cui per la prima volta capii cosa fosse l'amore,

quella sera capii che saresti stata per sempre mia.

2/09/12

Il giorno della tua partenza, il giorno in cui scioccamente decidesti di terminare la nostra storia

perchè convinta di non essere abbastanza per me.

Quel giorno decidesti dare inizio al mio calvario, al mio inferno, da quando tu salisti su quell'aereo

io non fui più lo stesso Harry, divenni un automa.

Quel bigliettino riportò a galla tutto il dolore che avevo provato quando dissi " addio" al mio Harry, a tutta la mia vita e a tutti i miei momenti felici.

18/01/13 

il tuo diciottesimo compleanno, non ci sentivamo da quattro mesi ormai ed io non ce la facevo più,

avevo bisogno di sentire la tua voce, di vederti, venni da te in Italia con gli altri

ma ebbi paura della tua reazione così rimasi in albergo finché tu non mi raggiungesti...

Dio quanto eri bella, con i capelli scompigliati e l'affanno ma eri di fronte a me

Facemmo di nuovo l'amore senza sosta finchè tu non corresti via lasciandomi da solo con il mio dolore per altri due anni.

28/12/15 

il nostro anniversario, per il secondo anno conseutivo mi recai alla nostra terrazza

per ammirare Londra addobbata per le feste pregando

che tu tornassi da me, pregando di poterti stringere ancora una volta tra le mie braccia.

Camminai a testa bassa per tutto il tragitto e fu proprio quando alzai lo sguardo che il mio cuore perse un battito

per poi riprendere a battere forte, tu eri li, eri tornata e quella volta non ti avrei lasciata andare.

21/01/16 

Eri in coma da due settimane, erano due settimane che non uscivo da quell'ospedale,

cantavo senza sosta per te, non ti lasciavo mai da sola,

sapevo che avevi paura degli ospedali, quel giorno un'infermiera ci provò con me e tu

ti risvegliasti per dirle che ero tuo e che non doveva toccarmi.

Aprendo gli occhi quel giorno mi donasti nuovamente la vita.

12/06/18

Il nostro matrimonio, il giorno in cui pronunciammo il nostro eterno SI, con quella parola

ci promettemmo amore eterno, promettemmo che non ci saremmo mai lasciati,

confermammo la potenza e la solidità del nostro amore;

quel giorno mi concedesti l'onore di diventare la Signora Styles, MIA moglie.

22/12/19 

la nascita del frutto del nostro amore, il piccolo Ben;

il giorno in cui tu ed io abbiamo dato vita alla nostra famiglia, il giorno in cui siamo diventati genitori

di un bambino strepitoso grazie al quale ho imparato ad amare

lui e soprattutto te, più di prima.

5/01/20

Ed eccoci ad oggi, un giorno che può sembrare qualunque, ma non lo è;

oggi è il giorno in cui ti chiedo scusa per il mio compartamento,

ti chiedo scusa per essere stato distante in queste ultime sttimane lasdciandoti da sola con Ben,

ti chiedo immensamente scusa per averti ferita con parole che non

penso, per non averti dimastrato il mio amore.

ti chiedo umilmente scusa Scheggia,

ti prego perdonami...

TI AMO PIU' DELLA MIA STESSA VITA

Harry.

P.S. se mi hai perdnato, se hai volgia di cenare con me, ti aspetto in piscina.

Non esitai nemmeno per un secondo e , per quanto i tacchi che indossavo me lo permettevano, corsi giù per le scale e mi diressi in piscina; mi fermai davanti alla porta ed abbassai lo sguardo verso il pavimento, c'era un sentiero fatto con le candele ed i petali di rosa, lo percorsi e quando alzai di nuovo il viso incontrai gli occhi verdi di mio marito. Lo osservai bene e notai che era vestito proprio come quella sera in cui andammo alla festa insieme, indossava un oaio di jeans scuri, una camicia bianca ed una giacca nera che gli stavano da Dio.

-H:" ti ho trattata male amore, mi dispisce da morire" esordì Harry intrecciando la sua mano con la mia.

Gli posai l'indice sulle labbra facednolgi segno di non parlare più,mi aveva convinta già con il primo bigliettino, aveva capito di aver sbagliato e mi aveva chiesto scusa come solo lui sapeva fare. Dopo aver posato de dodici rose rosse che mi aveva regalato allacciai la mia mano libera alla sua nuca e feci incontrare le nostre labbra facendo riaffiorare in tutto il mio corpo quei brividi che il solo stargli accanto mi percorrevano; ci scambiammo qualche bacio a stampo e poi dischiudemmo lentamente le nostre labbra, le nostre lingue si ritrovarono dopo settimane in cui erano state lontane e dolcemente si intrecciarono ed iniziarono a danzare.

<< Ben? E gli altri? >> chiesi poi quando Harry scese a stringere il mio sedere

<< Ben è con gli zii che per questa sera dormono da zio Zayn >> disse sorridendo per poi riprendere a baciarmi.

Ci eravamo riappacificati, ci eravmo ritrovati ma non era ancora abbastanza, ci volevamo come non mai, avevamo bisogno di fare l'amore; decidemmo di accontentare questo nostro desiderio e approfondimmo il nostro bacio a fior di labbra.

Lentamente, mentre le nostre lingue si attorcigliavano, ci privammo dei nostri indumenti restando completamente nudi, Harry fece scorrere la sua mano libera lungo il mi fianco verso l'altro fino a posarla sul mio seno sinistro, lo strinse dolcemente ed io sorrisi nel bacio. Le nostre labbra si staccarano lentamente dopo che ci fummo accomodati su uno dei lettini da mare e mio marito passò ad occuparsi dei miei seni, baciava, leccava e sicchiava dolcemente la mia pelle, lasciò un lenta e umida scia di baci lungo il mio ventre e sorrise ritrovandosi dinnanzi alla mia intimità. Iniziò a stimolare con il pollice il mio clitoride mentre entrava con la lingua nella mia apertura facedno in modo che mi bagnassi abbastanza per poter procedere con la penetrazione; quei gesti mi fecero inarcare la schiena mentre stringevo tra le dita i riccioli morbidi del mio uomo che, dopo avermi fatta venire, mi sorrise e ritornò ad occuparsi delle mie labbra.

<< Sei bellissima Scheggia, ti amo >> mi sussurrò mentre fissava i suoi occhi nei miei

<< Più della mia stessa vita >> gli risposi a fior di labbra per poi afferrare il suo membro e condurlo alla mia apertura.

Harry cominciò a spingere lentamente, feceva avanti ed indietro sul mio corpo coccolandomi ocn baci sui seni o succhiando la pelle del mio collo, stavo provando una sensazine bellissima che non provavo da settimane, mi era mancata da morire, quel momento era perfetto, eravao solo io, Harry e il nostro infinito amore.

Dopo aver raggiunto entrambi il colmo del piacere ci distendemmo uno accanto all'altra e continuammo a baciarci.

<< Avevi preparato anche la cena? >> gli chiesi poi rivolgendo il viso verso un tavolo con delle candele

<< Si, ma questo è stato molto meglio >> mi rispose posando una mano sulla mia guancia e dandomi un altro bacio.

<< Ti amo Hazza >> dissi a fior di labbra

<< Ti amo Scheggia, più della mia stessa vita >> 



NOTE DELL'AUTRICE:

Non so per quale assurdo motivo il sito abbia cancellato il capitolo che avevo pubblicato , spero che questo rimanga :) Cosa ne pensate ? Ho pianto come una matta a scriverlo, è uno dei miei preferiti :')

Scusate se sono di poche parole ma devo correre a studiare :( 

Vi aspetto con il trend #HazzaeScheggia su twitter, mi raccomando <3

se vi va questi sono i miei contatti ( Scrivetemi, non mordo ;) ):

twitter: JustGiuliaM

Instagram: hazza_e_scheggia (profilo storia) oppure little_scheggia (profilo privato)

ask: Giulia Scheggia

Facebook: The reason of my smile? One Direction

snapchat: littlescheggia

 

Grazie di tutto

a presto

vi amo

baci

SCHEGGIA<3 

 

   
 
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