Film > Captain America
Segui la storia  |      
Autore: _saru96_Barnes_    24/04/2016    0 recensioni
''Steve cominciò a prepararsi per la serata che lo attendeva. Aveva promesso a Bucky che sarebbe andato con lui all’inaugurazione anche se non ne aveva molta voglia. In realtà aveva accettato di andare perché Steve sperava di poter ottenere un posto nell’esercito andando all’arruolamento che c’era alla fiera. Si mise camicia, troppo grande per il suo gracile e piccolo corpo, giacca e cravatta, si diede una spazzolata ai corti e biondi capelli e con un nodo alla gola per l’agitazione di dover dare la notizia a Bucky, uscì di casa per raggiungere il suo amico. Nel frattempo, Bucky, vestito con la nuova uniforme, aspettava con ansia seduto su una panchina a central park l’arrivo del suo amico.'' Questa è la storia di come un giovane ragazzo di nome Steve Rogers divenne Captain America e la storia delle vicende legate al suo migliore amico Bucky Barnes narrata dal punto dal punto di vista di entrambi i protagonisti. [la storia è anche un continuo del film 'the winter soldier'']
Genere: Azione, Guerra, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: James 'Bucky' Barnes, Steve Rogers
Note: Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
~~Steve cominciò a prepararsi per la serata che lo attendeva. Aveva promesso a Bucky che sarebbe andato con lui all’inaugurazione anche se non ne aveva molta voglia. In realtà aveva accettato di andare perché Steve sperava di poter ottenere un posto nell’esercito andando all’arruolamento che c’era alla fiera. Si mise camicia, troppo grande per il suo gracile e piccolo corpo, giacca e cravatta, si diede una spazzolata ai corti e biondi capelli e con un nodo alla gola per l’agitazione di dover dare la notizia a Bucky, uscì di casa per raggiungere il suo amico.  Nel frattempo, Bucky, vestito con la nuova uniforme, aspettava con ansia seduto su una panchina a central park l’arrivo del suo amico. Anche lui non vedeva l’ora di dargli la notizia. Dopo un po’ Steve arrivò al luogo stabilito. –‘’Finalmente! Sei sempre il solito ritardatario! Ahahah’’-‘’Scusami Buck ma ho fatto tardi a prepararmi’’-‘’Stai tranquillo’-Disse Bucky facendogli un mezzo sorriso, e cominciarono a incamminarsi verso la fiera. Ad un certo punto Steve notò due uomini che stavano picchiando un ragazzino e si infuriò. Cominciò ad avviarsi verso quegli uomini ma Bucky, notando che era diventato serio e si stava avvicinando a loro, lo fermò appena in tempo. –‘’Heei Steve, ma che ti prende? Non vorrai mica andare a fare l’eroe?’’-‘’Bucky scusami ma quando vedo queste cose non posso stare lì a guardare! Devo aiutarlo!’’-‘’Steve ma sei pazzo? Quelli ti ammazzano! Non possiamo fare niente….su andiamo….’’-Con il volto disperato Steve seguì l’amico e ricominciarono a camminare.-‘’Bucky..ma non mi dovevi dire qualcosa?’’-‘’Ah sì! Ho una grande notizia! Sono stato assegnato! 107esimo, sergente James Barnes, parto per l’inghilterra domattina.’’-Improvvisamente il volto di Steve si fece cupo e preocuupato.-‘’Oh, accidenti Bucky…è fantastico…congratulazioni….’’-‘’Grazie. Hei stai tranquillo! Andrà tutto bene’’-Disse Bucky per consolare l’amico.-‘’ Ma non avevi una grande notizia anche te?’’-‘’Oh,si si! Allora…ho deciso di arruolarmi nell’esercito. Ci ho già provato altre volte ma non mi hanno preso per via della mi asma ma stasera ci voglio riprovare.’’-Bucky diventò serio, e preoccupato per l’amico gli disse-‘’Cosa? E…e perché non me lo hai detto?’’-‘’Non volevo farti preoccupare….’’-‘’Steve tu non sai a cosa stai andando incontro! È pericoloso! Potresti morire!’’-Steve lo zittì subito-‘’Anche tu potresti morire!’’-‘’Dai non dire stupidaggini, nessuno batte il grande e potente Sergente!’’-A Steve scappò un piccolo sorriso.-‘’Su andiamo’’-Bucky avvolse il suo braccio intorno al collo di Steve e ricominciarono a camminare. Arrivati alla fiera Bucky andò incontro a due ragazze mentre Steve, titubante, lo seguì stando dietro di lui. –‘’Steve ti presento le ragazze’’-Steve timoroso disse con un sibilo-‘’Ciao’’. Improvvisamente una delle due ragazze esclamò-‘’ C’è il signor Stark! Andiamo!’’ Prese Bucky per un braccio e lo trascinò al palco mentre Steve rimase indietro.-‘’Eddai Steve vieni!’’-‘’Si…si arrivo’’. Cominciò lo spettacolo. Bucky guardava con attenzione mentre Steve, che non era molto interessato, cominciò a guardarsi intorno e vide il capannone dell’arruolamento. Mentre l’amico era distratto ne approfittò per andare al tendone e ritentare.-‘’Hei Steve che ne dici se offriamo alle ragazze…..Steve?’’-Bucky non appena si girò e vide che l’amico era scomparso e cominciò a guardarsi in giro e vide il tendone. Capì subito dove era diretto e si avviò verso il capannone. Quando arrivò vide Steve che stava andando a iscriversi e lo fermò appena in tempo.-‘’Steve ma cosa stai facendo? Mi sembrava di averti detto di non riprovarci!’’-‘’Lo so ma magari questa volta ho fortuna! Magari riesco anche a entrare nel 107esimo!’’-‘’Questa è una guerra! Non è un gioco! Puoi fare altri lavori!’’-‘’Andiamo Bucky! Ci sono uomini che sacrificano le loro vite! Io non ho nessun diritto di fare meno di quegli uomini! È questo che non vuoi capire!’’-‘’Appunto. Tu non devi dimostrare niente.’’-Mentre parlavano c’era un uomo nascosto che ascoltava i loro discorsi e rimase colpito dalla volontà di Steve.-‘’Dai Bucky solo questa occasione. E se non funziona ti prometto che smetterò di tentare.’’-‘’Va bene ma ti prego. Stai attento.’’-In quel momento arrivarono le ragazze che richiamarono Bucky.-‘’Hei arrivo! Steve, non fare niente di stupido finchè non torno’’-‘’Come potrei? La stupidità te la porti tutta con te!’’-Esclamò facendo un sorriso all’amico. Dopodichè si abbracciarono e mentre Bucky se ne andava Steve gli urlò-‘’Non vincere la guerra fino a che non arrivo io’’-E con un saluto da soldato Bucky salutò l’amico e se ne andò. Steve andò all’arruolamento e fu seguito dall’uomo che l’aveva ascoltato. Dopo una breve visita arrivò quell’uomo. Era un professore tedesco che stava cercando l'uomo giusto per l’esperimento del super soldato e scelse Steve per la sua compassione e la bontà d’animo del ragazzino. Gli offrì un’occasione per diventare soldato e lui accettò. Il giorno dopo cominciò l’addestramento dell’esercito. Fu un periodo duro e difficile per Steve perché ovviamente con il fragile e secco corpo non era molto forte e non riusciva a passare molte prove anche se svariate volte dimostrò grande coraggio. Dopo due lunghe settimane di allenamento arrivò il grande giorno, finalmente sarebbe diventato il super-soldato. Steve era agitato, era spaventato per quello che gli avrebbero fatto ma lo tranquillizzava il fatto che avrebbe potuto raggiungere il suo amico e che finalmente, lui avrebbe protetto Bucky. Steve fu condotto dal caporale Peggy Carter, dalla quale rimase infatuato, in un rifugio segreto sotterraneo dove si trovava il laboratorio del professore. Ed eccola, lì che lo aspettava, la capsula. Era grande, troppo grande per un piccolo uomo come lui. Steve si levò la camicia e si distese sul lettino della capsula. Era terrorizzato, si poteva leggere il terrore nei suoi grandi occhi azzurri e il suo unico pensiero era rivolto all’amico del quale non sentiva notizie da giorni. L’esperimento cominciò. Steve chiuse gli occhi e si lasciò andare. Non appena gli fu iniettato il siero sentì qualcosa cambiare, stava cambiando, stava….crescendo. Il dolore era quasi insopportabile, ma c’era una cosa che lo faceva andare avanti….non poteva abbandonare Bucky, doveva farcela, non poteva lasciarlo da solo. Così strinse i denti e arrivò fino alla fine. C’era riuscito, ora poteva finalmente raggiungere l’amico. Il suo sogno di diventare soldato non si realizzò subito… Il colonnello decise di tenerlo sotto chiave per via dell’uccisione del professore che lo aveva trasformato. Si sentì in gabbia…si sentiva come una cavia da laboratorio, fino a che non arrivò il senatore che propose a Steve di apparire nel mondo dello spettacolo come ‘’l’eroe americano’’ anche se in realtà lui non sperava di diventarlo così. Andava in giro per l’America a fare spettacoli e a girare film, non proprio il suo sogno, ma almeno faceva qualcosa… Il colonnello lo avrebbe tenuto rinchiuso in un laboratorio… Mentre Steve era impegnato a diventare un super-soldato e il famoso Captain America, Bucky era a combattere contro l’esercito di teschio rosso. La battaglia si fece sempre più dura, ma Bucky non aveva intenzione di arrendersi e con il suo squadrone andò all’assalto battendo molti uomini dei nemici. La battaglia sembrava vinta, la sua squadra cominciò a esultare ma era troppo presto per festeggiare. Poco dopo cominciarono a arrivare carri armati da tutte le parti fino a circondarli, ma questi erano diversi……non avevano proiettili. Emanavano una specie di luce blu che era in grado di disintegrare un uomo con un solo colpo. Bucky era terrorizzato, non dalla paura di morire, ma dalla paura di lasciare il piccolo Steve solo e indifeso. Improvvisamente gli arrivò un colpo da dietro e perse i sensi. Quando si risvegliò si ritrovò legato a un lettino in una sala buia e odorante di muffa con un solo fine spiraglio di luce che proveniva da una piccola finestra bloccata da sbarre di acciaio. Era immobilizzato, terrorizzato, non sapeva dove era e cosa stava succedendo. L'ultima cosa che ricordava era un bagliore blu che avanzava verso di lui e poi....il vuoto. Si sentiva gli occhi pesanti, non riusciva a muoversi....non appena aprì gli occhi arrivarono degli uomini. Non riusciva a vederli per la sua vista annebbiata, la tensione saliva. Cosa ci faceva lì? Chi erano quegli uomini? Iniziarono a interrogarlo, a torturarlo per avere risposte sulle linee americane. Bucky si sentiva impotente e l'unica cosa a cui riusciva a pensare era Steve....era preoccupato per il suo amico sapendo che lui non sarebbe stato più lì per lui. Mentre questi pensieri giravano per la sua mente, il povero ragazzo veniva torturato e su di lui venivano fatti esperimenti dai quali non c’era via di fuga. Era la fine. Oramai sapeva che non avrebbe più rivisto il biondo, mai più. Steve, diventato il super soldato, diventato Captain America, raggiunse l’accampamento del battaglione americano vicino le linee nemiche, dove doveva fare un esibizione. Durante la pausa arrivò Peggy e vide Steve che stava disegnando su un taccuino una scimmia.-‘’Sono queste le tue uniche opzioni? Cavia da laboratorio o scimmia danzante? Eri destinato a molto di più lo sai?’’Improvvisamente sentì il generale origliare. Si acquattò dietro una tenda e si mise a ascoltare.-‘’Generale, abbiamo 500 uomini scomparsi, catturati o probabilmente morti dietro le linee nemiche. Gli unici che sono tornati sono quel che resta del 107esimo’’-Steve, non appena sentì 107esimo, fece irruzione e andò subito dal generale.-‘’Signore ho bisogno dell’elenco delle vittime.’’- ‘’Ah eccolo qui, il nostro captain america! Sei qui per salvarci tutti?’’- Gli disse il colonnello con tono sarcastico.-‘’Ho bisogno solo di sapere se il sergente James Barnes del 107esimo si trova su quella lista….’’-‘’Oggi ho firmato tante lettere di condoglianze che ho dovuto smettere di contarle, ma quel nome mi sembra familiare, mi dispiace..’’- Steve ad un tratto sentì una fitta allo stomaco, non riuscì più a parlare ne ha muoversi. Con un piccolo barlume di speranza che il suo amico era ancora vivo riprese le forze e tornò dal colonnello.-‘’Ma con gli altri cosa farete? Ci sarà una missione di salvataggio?’’-‘’Si, si chiama vincere la guerra. Non possiamo mandare altri uomini, la base si trova a 30 miglia in territorio nemico, ne perderemmo di più di quanti ne salveremmo. Ora torna alla tua postazione e stacci!’’-‘’Si signore, devo andare’’. Steve era determinato più che mai e decise di partire all’assalto della base Hydra sperando di trovare Bucky. Non appena salì in macchina per partire arrivò Peggy che cercò di fermarlo.-‘’Dove stai andando? Non vorrai mica arrivare in Austria da solo?’’-‘’Se è quello che serve!’’-‘’Hai sentito il colonnello, probabilmente il tuo amico è morto!’’-‘’Questo non può saperlo!’’-‘’Malgrado ciò sta escogitando una strategia, se lui avesse…’’-‘’Quando l’avrà fatto sarà troppo tardi! Lei aveva detto che ero destinato a molto di più questo. Era sincera?’’-‘’Fino in fondo’’-‘’Allora deve lasciarmi andare’’-‘’Posso fare molto di più.’’-Peggy e Steve andarono dal signor Stark che accettò di condurli in territorio nemico in aereo.-‘’Stark è il miglior pilota che conosca, e pazzo da entrare in un campo minato, è una fortuna averlo.’’-‘’Se lo dice lei…’’-La stessa sera si misero in viaggio. Non appena arrivati a destinazione, Steve fu costretto a calarsi con un paracadute perché avevano iniziato a bombardare in direzione dell’aereo. Prima che Steve si buttasse Peggy gli diede uno strano apparecchio elettronico creato da Stark in grado di localizzare la sua posizione.-‘’Non appena arrivi a destinazione premi questo pulsante così potremo localizzarti, e Steve….sii prudente.’’-Guardò per un ultimo secondo il volto di Peggy e si lanciò dall’aereo. Steve era riuscito ad infiltrarsi nella base nemica. Dopo aver liberato i soldati ormai ritenuti deceduti a causa della loro scomparsa, riuscí ad ottenere la loro fiducia per poter liberare i restanti uomini ed a scappare da quella base maledetta. Tra i prigioni cercava invano il suo amico, Bucky. Era imprigionato da tutt'altra parte. Si teneva lo scudo dello spettacolo sulla schiena, mentre correva a cercare l'uomo. Ad un tratto riuscí a sentire una voce provenire da una delle stanze buie. E lo vide, disteso e imprigionato. Steve si fiondò su di lui per liberarlo. Non appena lo raggiunse si sentì un colpo allo stomaco vedendo come era ridotto il suo amico. A malapena parlava, era ricoperto di lividi e ferite, respirava lentamente e affaticato, il volto sconvolto da tutto ciò che aveva subito.-‘’Oddio, Bucky! Ma cosa ti hanno fatto….’’Preoccupato cercò di svegliare l’amico che sussurrava parole incomprensibili.-‘’Bucky sono io, sono Steve. Va tutto bene.’’ Bucky aprì gli occhi lentamente e ad un tratto lo riconobbe.-‘’Steve….sei davvero tu? Ma…ma cosa ci fai qui?’’-Steve aiutò l’amico ad alzarsi e a mettersi in piedi, riusciva a malapena a stare in equilibrio, era molto debole…-‘’Credevo che fossi morto..’’-‘’Bucky vedendo che il suo amico era diverso, era più alto, con stupore gli disse-‘’Credevo fossi più piccolo’’.- Improvvisamente cominciò a suonare l’allarme. –‘’Bucky forza! Dobbiamo andarcene’’ Mise il braccio dell’amico intorno al suo collo e cominciarono a andare verso l’uscita.-‘’Ma che ti è successo?’’-‘’Mi sono arruolato’’-Gli rispose Steve con un ghigno.-‘’Ti ha fatto male? Ma è permanente?’’-‘’Si un pochino ha fatto male, ma sembra che sia permanente’’.  Fece un piccolo sorriso e si misero a correre per scappare. Tutta la basa stava andando a fuoco.-‘’Captain America!’’- Steve si voltò e c’era lui, teschio rosso.-‘’Bucky, vattene..’’-Disse Steve tendendo una mano all’indietro per non far avanzare Bucky.-‘’Assolutamente no. Non ti lascio solo.’’-Steve lanciò lo scudo verso il nemico colpendolo alla fronte e ne approfittarono per scappare. Cercarono un modo per andarsene dalla fabbrica che stava andando in frantumi sotto i loro piedi e l'unico modo era quello di passare sopra un'asta che collegava le scalinate dove erano loro alla via d'uscita. Il ponte di ferro era pericolante, non sapevano se avrebbe retto. Steve fece segno di andare per primo a bucky e così salì sul ponte pericolante e cominciò a camminare. Era terrorizzato...tutto sotto di lui stava esplodendo. Ad un tratto una grande esplosione lo fece quasi cadere dal ponte ma fortunatamente riuscì a arrivare dall'altra parte ma il ponte oramai era crollato....-" Ci sarà una corda o qualcosa!"- Si guardó attorno cercando altro. Ma niente. Fece qualche passo indietro, maledicendosi delle proprie idee insensate. Prese la rincorsa e saltó.-‘’Ce l’ho fatta. Su andiamocene!’’-Bucky rimase stupito dalle sue capacità e con tono confuso gli rispose-‘’Si, si certo….andiamo via da questo postaccio’’. Steve prese Bucky per un braccio e finalmente uscirono dalla base. Erano salvi. Arrivati al campo, Steve fu accolto da urla e acclami per la sua impresa. Peggy fu la prima ad andargli incontro.-‘’Sei in ritardo.’’-‘’Non ho potuto avvisare.’’-Disse Steve mostrandole il localizzatore distrutto e facendole anche un piccolo sorriso che lei ricambiò. Non appena arrivarono tutti i soldati Bucky urlò:-‘’Hei! Un applauso per Captain America!’’-Tutti i soldato cominciarono a acclamare Steve mentre Bucky stava dietro di lui a applaudirlo. Il suo volto improvvisamente si fece cupo. Ma non era triste, anzi, era così fiero di lui. La sola cosa che lo turbava era di essersi reso conto che Steve non aveva più bisogno di lui, oramai era diventato forte e capace di difendersi da solo e questo lo spaventava più di ogni altra cosa, non aveva più bisogno del suo aiuto…Steve si girò e lo vide, triste, in disparte e andò da lui.-‘’Hei Buck! Che succede?’’-‘’No niente Steve, davvero. Sto bene. Ho solo un po’ bisogno di riprendermi…’’-Steve gli fece un mezzo sorriso.-‘’Stasera dobbiamo andare a festeggiare! Ritroviamoci al bar stasera alle 9 in punto e mi raccomando, non ritardare!’’-‘’Si tranquillo, qui non sono io il ritardatario.’’-Bucky gli fece un ghigno e se ne andò alla sua tenda all’accampamento. Entrambi si prepararono per la serata che gli attendeva. Steve arrivò per primo e non vedendo Bucky si mise a un bancone a aspettarlo-‘’Il solito ritardatario.’’-Dopo un po’ sentì arrivare dei passi a corsa. Finalmente era arrivato.-‘’Hei Steve scusami per il ritardo. Mi ero appisolato..’’-‘’E menomale ero io il ritardatario’’-Disse Steve con tono scherzoso.-‘’Dobbiamo parlare della nuova missione Buck, ho reclutato gli uomini del tuo reggimento e ci stanno. E tu? Sei pronto a seguire Captain America nelle fauci della morte?’’-‘’Ah no, il piccolo ragazzino di Brooklyn sempre a caccia di risse, io seguirò lui. Ma porterai il costume vero?’’-‘’Sai una cosa? Mi ci sto affezionando’’-Steve fece un sorriso e il suo sguardo fu distratto dall’arrivo di Peggy. Era troppo abituato a vedere la donna in vesti di sergente e l'abito che stava indossando in quel momento, le disegnava le curve femminili in modo da farla sembrare quasi una dea. Steve sorrise alla donna, la quale si avvicinó a lui.-‘’Capitano’’-‘’Agente Carter’’-disse Steve balbettando.-‘’Salve, signora.’’-Peggy non degnò Bucky neanche di uno sguardo e andò subito da Steve.-‘’Stark ha delle attrezzature da provare, domattina alle 8:00’’-‘’Va benissimo’’-‘’Vedo che la tua supersquadra si sta preparando per la missione’’-Disse Peggy guardando i reclutati da Steve. Bucky tentò di cominciare una conversazione con lei-‘’Non le piace la musica?’’-‘’A dire il vero sì, è probabile che quando sarà tutto finito andrò a ballare.’’-‘’E cosa stiamo aspettando?’’-Disse Bucky per farsi notare.-‘’Il compagno giusto’’-Disse Peggy guardando negli occhi Steve che intanto non sapeva come comportarsi davanti a lei, era molto imbarazzato.-‘’8 00 Capitano.’’- Peggy se ne andò senza neanche considerare il moro. Bucky guardò stupito Steve.-‘’è incredibile, mi sono trasformato in te, è un incubo.’’-‘’Magari ha un’amica’’-Disse Steve con tono scherzoso per tirare su il morale all’amico e entrambi tornarono ai loro alloggi. Dopo che Bucky se ne andò, anche Steve tornò alla base. Ancora non poteva crederci, finalmente l’aveva trovato, sano e salvo. Finalmente erano di nuovo insieme, pronti per combattere fianco a fianco. Rilassato, dopo una lunga e faticosa giornata andò a letto e si addormentò profondamente con l’ultimo pensiero rivolto all’amico. Bucky era nella sua tenda, avvolto dalle coperte, sudava freddo, faceva incubi, durante i quali riviveva gli esperimenti e le torture subite alla base Hydra. Continuava a sentire un bisbiglio…-‘’Sergente Barnes…Sergente’’. L’unica cosa che ricordava era il lettino su cui era legato e delle provette con uno strano liquido azzurro che veniva iniettato nel suo corpo e con il quale sentiva forti dolori. Bucky si svegliò di soprassalto, con il fiato pesante e sudando freddo. Realizzò che era solo un sogno e si rimise tranquillo a dormire, ma….c’era qualcosa di strano…di diverso, lui si sentiva diverso, qualcosa in lui era cambiato, ma ancora non sapeva se in meglio o in peggio. Arrivò la mattina e Steve si recò dall’agente Carter incuriosito dalla convocazione di Stark-‘’Buongiorno Capitano’’-‘’Stark. Cosa volevi mostrarmi?’’-‘’Ti ho chiamato per procurarti l’equipaggiamento per la missione, ho notato che hai un debole per questo.’’-disse Stark indicando il vecchio scudo per gli spettacoli di Steve.-‘’Mi sono preso la libertà di creare delle alternative, questo è divertente, può far..’’-Steve lo bloccò subito notando qualcosa di luccicante sotto il tavolo. Lo prese e lo mostrò a Stark.-‘’Hei ma questo? Come mai non è nell’equipaggiamento?’’-‘’è solo un prototipo, è fatto di vibranio, il metallo più duro del mondo, quello che hai in mano è l’unico che abbiamo, è più duro dell’acciaio e pesa un terzo,assorbe completamente le vibrazioni.’’-‘’Sarà perfetto’’-disse Steve ammirando il suo nuovo scudo.-‘’Queste sono alcune idee per l’uniforme’’-disse a Stark mostrandogli un foglio con un disegno grezzo molto simile alla calzamaglia che portava durante gli spettacoli-‘’Qualunque cosa amico.’’-Con lo scudo e la nuova uniforme era pronto a partire per la sua prima vera missione con la sua squadra, gli ‘’Howling commandos’’. Il loro compito era di distruggere tutte le basi dell’hydra annientando così una volta per tutte l’armata di Shmidt. Andarono in ogni paese ovunque ci fosse una base nemica e distruggevano ogni prova e arma lasciando sempre di più Shmidt a mani vuote. Finalmente stavano riuscendo ad annientare l’hydra pezzo dopo pezzo. Durante una missione riuscirono a decifrare un codice hydra che diceva dell’arrivo di un treno in Austria con a bordo il dottor Zola, un fidato scienziato che lavorava per Shmidt e decisero di intercettare il treno per catturare il dottore e interrogarlo. Trovate le coordinate dell’arrivo si diressero al luogo indicato e si accamparono su una pianura in montagna dalla quale si sarebbero lanciati con delle funi per assaltare il treno. Bucky perplesso guardò Steve.-‘’Ti ricordi quando ti portai sulle montagne russe a Coney Island?’’-‘’Sì, ho dato di stomaco’’-‘’Ti stai vendicando vero?’’-Disse Bucky in tono scherzoso. Ma il momento di scherzare finì subito. Il treno stava arrivando. Steve si preparò subito per partire all’assalto.-‘’Forza ragazzi! Abbiamo una finestra di dieci secondi, se falliamo questa siamo insetti sul parabrezza.’’-Prese un bel respiro e partì all’assalto. Bucky partì subito dopo di lui e riuscirono ad arrivare sul treno. Con lo scudo in una mano, nell’altra una pistola e Bucky alle sue spalle partì alla ricerca di Zola. Si avvicinarono all’altro vagone per proseguire ma non appena Steve varcò la soglia le porte dietro di lui si chiusero lasciando Bucky da solo dall’altra parte a combattere contro un altro soldato dell’Hydra. Da Steve arrivò un altro soldato con grandi armi che gli puntavano contro tentando di ucciderlo, ma lui lanciò il suo scudo e riuscì a fermarlo facendogli perdere i sensi e poi corse subito ad aiutare Bucky vedendolo in difficoltà. Bucky si era nascosto coprendosi dagli spari del nemico. Provò varie volte a colpirlo ma invano sprecando tutti i proiettili della sua pistola. Avendo finito i proiettili si nascose dietro a delle casse sperando l’arrivo dell’amico ad aiutarlo.  Con un colpo dell’arma del nemico, Steve riuscì a distruggere le porte che li separavano e lo raggiunse. Gli fece un cenno e gli passò l’arma carica. Con una mossa strategica finalmente riuscirono a sconfiggere il nemico, ma il pericolo non era finito. Improvvisamente arrivò il tizio che aveva tentato di uccidere Steve e gli lanciò un colpo contro che però non colpì né lui né Bucky  perche si ripararono con lo scudo. Il colpo rimbalzò sullo scudo e aprì un grande varco nel vagone facendo sbattere Steve contro il muro ancora intatto del vagone. Il soldato stava per sparare un altro colpo contro Steve ma Bucky afferrò lo scudo per proteggere l’amico. Il colpo prese lo scudo che scaraventò Bucky all’indietro facendolo uscire dal varco nel vagone. Riuscì ad aggrapparsi a un pezzo del muro aperto del vagone senza cadere ma quel pezzo non era tanto saldo al treno. Steve si rialzò e colpì nuovamente il nemico facendogli perdere i sensi e subito dopo si diresse dall’amico per aiutarlo.-‘’Bucky! Non mollare! Sto arrivando!’’-‘’Steve! Aiutami!’’-il pezzo a cui era attaccato Bucky si stava lentamente spezzando…-‘’Dammi la mano!’’-Bucky allungò il braccio tentando di afferrare la mano di Steve. Non appena le loro mani si sfiorarono, il pezzo a cui lui era attaccato si spezzò e cadde nel precipizio. A Steve si bloccò improvvisamente il cuore, non riuscì più a respirare. Si sentì come trafitto.-‘’Buck….no…ti prego…non lasciarmi anche te…’’-Sentì una parte di se scomparire. Bucky era morto, il suo peggiore incubo si era realizzato, non era riuscito a proteggerlo, la sua mente si riempì di rabbia e disperazione e di pensieri dei bei momenti passati con l’amico. Bucky non c’era, non più.....-‘’Addio Buck..’’- Bucky precipitava nel vuoto e il suo ultimo pensiero fu Steve.-‘’Addio amico mio’’- Dopodiché, buio.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Captain America / Vai alla pagina dell'autore: _saru96_Barnes_